Il Regno Unito sceglie di abbandonare il nucleare e puntare tutto sull'eolico - EnergeticAmbiente.it

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Il Regno Unito sceglie di abbandonare il nucleare e puntare tutto sull'eolico

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  • Il Regno Unito sceglie di abbandonare il nucleare e puntare tutto sull'eolico

    Mentre in inghilterra si apprestano a chiudere la 7° centrale nucleare degli ultimi 6 anni e dopo aver confermato la non costruzione di nuovi impianti:
    http://www.guardian.co.uk/nuclear/article/0,,2013618,00.html

    anche il regno unito cala la maschera e si appresta a presentare un piano con obiettivo 33GW entro i prossimi 12 anni, dagli attuali 2GW:
    http://environment.independent.co.uk/green...icle3236132.ece
    http://news.bbc.co.uk/2/hi/uk_news/politics/7135930.stm

    Ed è già in costruzione la più grande centrale eolica del mondo, il London Array, che entro il 2010 raggiungerà la capacità di 1GW.


    Uno dopo l'altro, i grandi paesi europei stanno tutti decidendo di puntare massicciamente sull'eolico.

    Per quanto ancora in Italia si continuerà a far finta di niente e subire i proclami fintonuclearistici del Piercasinando di turno?!?!? <img src=">


  • #2
    in realtà la Commissione europea ha votato, sconfiggendo i Verdi europei per il nucleare, dichiarando che è una fonte alternativa indispensabile in un corretto "mix di energie alternative". Ci sono paesi come quelli dell' Europa dell'Est che costruiranno altre centrali nucleari di terza generazione e di quarta: più piccole come potenza, quindi meno costose, più sicure e con minore produzione di scorie radioattive.
    Addiritttura la Francia che ne ha 56 funzionanti, ne sta ultimando una mega, contraddicendo il programma americano delle "minicentrali" appunto. Ma ne altre in programma!!
    Anche il Marocco e Algeria hanno avuto il benestare americano per costruire centrali nucleari. Sul nucleare punta la Cina e India.
    Quindi il nucleare non è finito ma in continua evoluzione, aspettando nei prossimi decenni, la fattibilità di utilizzare la "fusione nucleare".

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    • #3
      Il Parlamento invita poi la Commissione e gli Stati membri a raggiungere quanto prima un accordo sulla distribuzione dell'obiettivo del 20% di energie rinnovabili e chiede di raddoppiare, entro il 2020, la quota di elettricità prodotta a partire dalle energie rinnovabili. In tale ambito, precisa che ogni Stato membro dovrebbe essere libero di scegliere le fonti energetiche rinnovabili più appropriate. Pertanto chiede la definizione di una serie di tappe per i PAR e la loro revisione ogni tre anni, affinché la Commissione possa adottare misure entro il 2020 se uno Stato membro non adempisse ai suoi obblighi. Allo stesso tempo, i deputati deplorano che le autorità regionali e locali nell'UE «continuino a mostrare insufficiente interesse a sfruttare e utilizzare fonti di energia rinnovabili», e che l'obiettivo UE di una quota del 12% di energie rinnovabili nel mix energetico comunitario entro il 2010 molto probabilmente non sarà raggiunto.

      La Commissione e gli Stati membri sono poi invitati a contribuire alla creazione di un ambiente di mercato favorevole alle energie rinnovabili, che promuova attivamente la produzione decentralizzata e l’uso di questo tipo di energia. I deputati ritengono infatti indispensabile integrare rapidamente le energie rinnovabili nel mercato interno dell'energia. Un accesso trasparente, equo e prioritario alle reti è inoltre un requisito essenziale per una riuscita integrazione e un'espansione della produzione energetica da fonti rinnovabili. L'accesso alle reti e le procedure di pianificazione devono inoltre essere ulteriormente semplificati e armonizzati. Gli Stati membri devono poi compiere maggiori sforzi per ridurre gli oneri amministrativi.

      Occorre inoltre investire in un'infrastruttura e in una gestione di rete aggiuntiva, flessibile e intelligente per migliorare il funzionamento del sistema, migliorare la sicurezza dell'approvvigionamento, ridurre i costi per i consumatori e migliorare l'accesso alle energie rinnovabili e la loro produzione. Per creare condizioni di mercato favorevoli alle energie rinnovabili, d'altra parte, i deputati chiedono di abolire «sovvenzioni irragionevoli» e incoraggiare l'uso dinamico degli appalti pubblici in seno all'Unione europea. Si contribuirebbe, così, a ridurre i costi delle tecnologie di efficienza energetica e di quelle relative alle energie rinnovabili. Ritengono inoltre che un regime di sostegno armonizzato, efficace ed efficiente, debba costituire l'obiettivo a lungo termine in Europa, pur riconoscendo che i regimi di sostegno nazionali siano necessari per mantenere la fiducia degli investitori.

      Nell'auspicare l'elaborazione di una politica dei trasporti globale, rispettosa dell'ambiente e socialmente ed economicamente sostenibile, il Parlamento esorta gli Stati membri a fissare obiettivi ambiziosi in relazione all'utilizzo di fonti di energia rinnovabili nei trasporti pubblici e il graduale aumento degli standard relativi all'efficienza dei combustibili nel settore dei trasporti. Sottolineando poi che la produzione di automobili più efficienti dal punto di vista dei consumi continua ad essere il modo migliore per ridurre le emissioni di CO2 e il consumo di petrolio, plaude quindi alla proposta di riesame della direttiva sulla qualità dei carburanti.

      I deputati si rallegrano inoltre della proposta della Commissione tesa a promuovere i biocarburanti e altre energie rinnovabili destinate ai trasporti imponendo un obiettivo vincolante del 10%, a condizione però «che si possa dimostrare che tali carburanti sono prodotti in modo sostenibile». La Commissione è peraltro invitata ad elaborare un sistema di certificazione dei biocarburanti (europei ed extracomunitari), completo e obbligatorio. Tale sistema dovrebbe assicurare che la loro produzione non comporti, direttamente o indirettamente, una perdita di biodiversità e di risorse idriche, la diminuzione delle riserve di carbonio (a causa di cambiamenti nell'uso dei terreni) o problemi sociali come il rincaro dei prodotti alimentari. A quest'ultimo proposito, i deputati ritengono che occorra ricercare il giusto equilibrio tra la produzione alimentare e quella energetica.

      Il Parlamento riconosce che gli incentivi fiscali sono un importante strumento per modificare le scelte dei consumatori e farli passare da combustibili fossili a biocombustibili. Incoraggia pertanto gli Stati membri a prendere in considerazione un incentivo fiscale che renda i biocarburanti una scelta economicamente razionale. Attraverso incentivi fiscali, gli Stati membri dovrebbero anche sostenere l'acquisto di automobili a basse emissioni di CO2. E, in proposito, ritenendo che l'uso di automobili elettriche e a idrogeno svolgerà un ruolo importante in futuro, invitano la Commissione ad includere le automobili elettriche ibride nel piano strategico dell'UE in materia di energia e tecnologia.

      La relazione ricorda poi che il 40% di tutta l'energia dell'UE è utilizzato negli edifici e che «esiste un enorme potenziale per ridurre questo consumo in modo che le energie rinnovabili possano coprire tutto il fabbisogno di energia in questo settore». Invita quindi la Commissione a definire entro la fine del 2007 un programma di attuazione per la diffusione su vasta scala di case e edifici ad energia passiva e ad energia positiva netta. Dovrebbe anche assicurare che qualsiasi proposta di direttiva quadro per le energie rinnovabili contenga efficaci misure di promozione del riscaldamento e del raffreddamento mediante energie rinnovabili, allo scopo di aumentare la quota di energie rinnovabili nell'UE dall'attuale livello di circa il 10% ad almeno il doppio entro il 2020.

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      • #4
        Gli inglesi avranno senz'altro i loro bei difetti ma hanno sicuramente capito molte cose piu' di noi e nn solo nel campo energetico.
        I tedeschi li stanno seguendo nella dismissione del nucleare e puntano sulle rinnovabili.
        E noi parliamo.................
        car.boni
        Acqua, sole e vento. La natura per l'energia pulita.

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        • #5
          Forse non leggiamo gli stessi giornali... quelli che leggo io dicono che l'inghilterra sta sterzando decisamente verso il nucleare, sono previste almeno otto nuove centrali.

          "Gordon Brown decided it was the time to go nuclear "
          "BRITAIN is to build a new generation of nuclear power stations with NO LIMITS to the amount of energy they supply.
          At least 40 per cent of our energy will come from state-of-the-art plants.
          That is twice current output – and ministers will confirm that new suppliers could ultimately provide ALL our energy needs.
          The revelation will infuriate environmental campaigners.
          Britain now gets just 20 per cent of its power from nuclear plants. France gets 80 per cent – and the UK is set to follow suit.
          PM Gordon Brown has overruled objections, with the decision set to be announced on Thursday. " è di oggi!

          "We currently have 12 nuclear power stations. A new generation of plants like Sellafield and Dounreay will dramatically cut our CO2 emissions.
          New reactors are to be built at Sizewell in Suffolk, Dungeness in Kent, Hinkley Point in Somerset and Bradwell in Essex. "

          "The Prime Minister last week outlined plans to generate 20 per cent of our energy from renewable sources, now just one week later we are back to the old mantra of nuclear power."

          "Our prosperity depends on it," he told delegates."

          "Backing expansion of Heathrow, promoting nuclear power and weakening our environmental planning controls patently contradict the commitment to tackling climate change he asserted in last week's re-launch."

          Acting Liberal Democrat leader and Treasury spokesman Vince Cable accused Mr Brown of failing to offer a coherent view on Britain's future."

          ""Last week Gordon Brown spoke about the need to take action on the environment, but today he talked of airport expansion and a new generation of nuclear power stations," he said."





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          • #6
            infatti gli articoli come al solito sono "faziosi": dicono solo quello che a loro interessa dire.
            In tutto il mondo sono in programma nuove centrali di terza generazione e poi quelle imminenti di quarta generazione.
            La nota sui biocarburanti era doverosa visto l'utilizzo in modo improprio delle risorse agricole destinate alla produzione alimentare e l'enorme impatto ambientale che hanno le colture monoprodotto come mais, colza e canna da zucchero.
            Poi sullo sviluppo anche con incentivi delle energie rinnovabile è cosa giusta basta come ho già asserito in altro topic che si costruiscano "impianti" solari e eolici ad esempio solo dove ci sono le condizioni ottimali. Quindi senza creare un business senza veri controlli da parte delle mltinazionali del settore.

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            • #7
              Vale sempre la regola che le notizie si scrivono a secondo chi paga i giornalisti...........
              cb
              Acqua, sole e vento. La natura per l'energia pulita.

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              • #8
                Da una posizione che ritengo del tutto neutra (non me ne può importare di meno se si va pro o contro il nuke) posso confermare che l'idea che il Regno Unito abbandoni il nucleare per virare all'eolico è totalmente infondata. Anche da loro, come è ovvio, esistono forti spinte da una o dall'altra parte, ma al momento la linea è decisamente orientata più verso un nucleare avanzato, ma ben presente. L'ipotesi dell'eolico è tutta da approfondire.
                “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                • #9
                  Appunto...
                  Io non commento, e non voglio entrare nella diatriba sui pro e sui contro... ma credo che prima di continuare la discussione, ci si dovrebbe accertare della fondatezza delle notizie (anche di quelle che ho postato io).
                  Si rischia di convincersi di qualcosa che potrebbe essere errato.

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                  • #10
                    per esperienza è sempre opportuno "approfondire" le notizie sentite o lette, consultando più fonti. Proprio per evitare di essere "sviati" da notizie tendenziose.

                    Come per le DIOSSINE dei Termovalorizzatori che sono nocive alla salute umana ! Questo è vero se non mantenute sotto parametri consentiti dalla normativa europea. Ma le diossine sono generate anche dalle centrali termoelettriche, dalle industrie siderurgiche, metallurgiche, da quelle del vetro e della ceramica, dal fumo di sigaretta, dalle combustioni di legno e carbone (potature e barbecue, camini e stufe), dalla combustione (accidentale o meno) di rifiuti solidi urbani avviati in discarica o domestici, dalla combustione di rifiuti speciali obbligatoriamente inceneribili (esempio rifiuti a rischio biologico, ospedalieri) in impianti inadatti, dai fumi delle cremazioni. Ma questo gli ambientalisti e "verdi" non lo dicono mai !!

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                    • #11
                      QUOTE (livingreen @ 23/1/2008, 19:22)
                      Forse non leggiamo gli stessi giornali... quelli che leggo io dicono che l'inghilterra sta sterzando decisamente verso il nucleare, sono previste almeno otto nuove centrali.

                      Punto primo:
                      Non so cosa leggi tu, ma le 3 che ho citato io sono rispettivamente Guardian, Indipendent e BBC, cioè esattamente le 3 maggiori e più autorevoli fonti d'informazione d'oltremanica (per non dire d'europa).

                      Punto secondo:
                      Le notizie non vanno solo lette, ma comprese.
                      Quelli che hai citato è tutto vero, peccato che trattasi di meri DICHIARAZIONISMI di questo o di quello, che valgono a poco, e che ci sono stati uguali e nella stessa direzione anche in italia da vari politici più o meno influenti, INCLUSI presidenti del consiglio in carica con 120 deputati di vantaggio...
                      Io invece non ho portato solo dichiarazionismi, ma ho citato anche IL FATTO che il parlamento inglese (cioè colui che ha il portere di decisione) ha chiaramente deciso di NON costruire nuove centrali nucleari ( http://www.guardian.co.uk/nuclear/article/0,,2013618,00.html ), nonchè il FATTO che in inghilterra è in costruzione, tra le altre, anche il più grande parco eolico del mondo, nonchè il FATTO che in Inghilterra si stà chiudendo la settima centrale (ma era + preciso dire reattore) degli ultimi 6 anni.
                      Ed aggiungo, essendo notizia fresca uscita dopo il mio post, IL FATTO che anche il parlamento scozzese ha votato NO: http://news.scotsman.com/nuclearenergy/MSP...-new.3686900.jp
                      Vedi tu.

                      Punto terzo:
                      Sempre stando ai FATTI, non è affatto vero che "In tutto il mondo sono in programma nuove centrali di terza generazione e poi quelle imminenti di quarta generazione"... O meglio, dipende da cosa intendiamo per "in programma", che per me ha valenza zero visto che in tutta europa non viene avviato un nuovo impianto nucleare da ormai 17anni nonostante le migliaia di proclami fatte in questi decenni. E sempre per la cronaca, solo 2 sono in costruzione.
                      Infatti in europa solo francia e finlandia stanno costruendo, mentre svezia, olanda, svizzera, germania, spagna e altri hanno stabilito delle moratorie per la non costruzione o addirittura il decommisionamento come nel caso di queste ultime (e -guarda un pò- sono anche le prime nazioni nel mondo per sviluppo dell'eolico che ha ormai superato il nucleare). Dell'inghilterra abbiamo già detto, tutti gli altri (tra cui austria, danimarca, norvegia, irlanda, portogallo, grecia) non ci pensano nemmeno, anzi investono fortemente sulle rinnovabili e in particolare sull'eolico.
                      In tutti gli Stati Uniti invece hanno in cantiere un solo reattore (l'ultimo progetto realizzato è datato 1978), così come il giappone.


                      Gli unici paesi che stanno investendo veramente nel nucleare sono quelli che dovranno far fronte ad un boom di domanda in poco tempo, come appunto india, cina e russia.
                      Gli unici che stanno entrando nel nucleare sono invece l'Iran di Ahmadinajad e La Kornord del dittatore Il Jong.


                      Nota che son tutti fatti (i miei).


                      Ciao

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                      • #12
                        CITAZIONE (ciquta @ 2/2/2008, 14:36)
                        Le notizie non vanno solo lette, ma comprese.
                        ...Io invece non ho portato solo dichiarazionismi, ma ho citato anche IL FATTO che il parlamento inglese (cioè colui che ha il portere di decisione) ha chiaramente deciso di NON costruire nuove centrali nucleari ( http://www.guardian.co.uk/nuclear/article/0,,2013618,00.html )

                        Ehm.. visto l'incipit consiglierei appunto di leggere con attenzione le notizie prima di lanciarsi in roboanti controproclami sulla comprensione altrui <img src=">
                        Il link segnala che Greenpeace ha vinto una battaglia legale (hollow victory, vittoria di Pirro) sulla modalità di consultazione e progettazione di un impianto nucleare. Forse sbaglio, ma non vedo accenni a decisioni del parlamento sul non costruire nuove centrali. Anzi il governo dice chiaramente che considera che il nucleare "has a role to play in cutting emissions and helping to give this country the energy security it needs" ha un ruolo nel tagliare le emissioni e nell'aiutare a dare la paese la sicurezza energetica di cui ha bisogno.
                        Tra l'altro il parlamento inglese, come pure l'italiano, NON ha alcun potere di "decisione". Il potere esecutivo è del governo, il parlamento ha il potere legislativo. In parole semplici il parlamento, se si mette d'accordo ha il potere di emettere una legge che vieti il nucleare o che comunque dia indirizzi rigidi, ma se tale legge non c'è (e non mi risulta esista... nè in GB nè in Italia!) il governo ha pieno diritto di decidere come, quando, dove, se e perchè costruire nuove centrali. E se ai cittadini non sta bene possono rifarsi col voto o ricorrere alla magistratura (nel resto del mondo, in Italia basta assoldare 2 mamme incinte, un sindaco con fascia d'ordinanza e 4 pensionati e si blocca qualsiasi ministro, ma son discorsi OT <_< ).

                        Sul resto posso concordare, ma non sarei così ottimista a definire come "unici" i paesi che si stanno rivolgendo al nucleare. Saran pure unici, ma pesano parecchiotto! E gli altri non è che sia garantito che ci rinuncino per scelta e per sempre eh! :P
                        Tutti i paesi europei e gli USA, è verissimo, esitano a costruire nuove centrali per vari motivi (dubbi sulla economicità e reperibilità futura dell'uranio, difficoltà a individuare nuovi insediamenti, problema delle scorie e sopratutto paura del "boomerang" di consensi). Questo non toglie che il titolo di questo post è del tutto falso. Chi ha il nucleare se lo tiene per ora.
                        Se poi non si riuscirà a far decollare le FER (ma vuol dire proprio moltiplicare per 100 l'attuale peso eh! <_< ) è facile prevedere che la "lobby" dell'atomo si farà risentire presto. Il picco del petrolio è come la paura... fa novanta! :B):
                        Io sarei favorevolissimo ad evitare ogni centrale, sia nucleare che a carbone, in favore di eolico e solare. Ma non è certo con le parole che si esorcizza il problema.
                        “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                        • #13
                          QUOTE (BrightingEyes @ 2/2/2008, 19:33)
                          Tra l'altro il parlamento inglese, come pure l'italiano, NON ha alcun potere di "decisione". Il potere esecutivo è del governo, il parlamento ha il potere legislativo. In parole semplici il parlamento, se si mette d'accordo ha il potere di emettere una legge che vieti il nucleare o che comunque dia indirizzi rigidi, ma se tale legge non c'è (e non mi risulta esista... nè in GB nè in Italia!)

                          Al link che ho postato prima, seconda riga:
                          MSPs voted by 63 to 58 to reject nuclear power, exactly a week after Gordon Brown, the Prime Minister, committed the UK government to a new generation of such stations.
                          (Per MSPs si intendono i membri del parlamento scozzese).

                          E la scozia, of course, fa parte della GB, mentre in Inghilterra:
                          - continuano a chiudere centrali anno dopo anno senza metterne in cantiere nessuna (quindi per un bel pò d anni ancora non ne avranno nessuna in funzione)
                          - stanno costruendo (non "hanno detto che forse progetteranno", ma STANNO COSTRUENDO) il parco eolico più grande del mondo


                          Il resto (inclusa ovviamente l'intenzione di raggiungere 33GW di eolico) sono solo dichiarazionismi. Nei fatti però l'eolico va avanti e del nucleare nemmeno l'ombra, nemmeno un cantiere, nemmeno un pezzo di carta con un progetto approvato. Nemmeno vengono rinnovate le centrali a fine ciclo, prima fra tutte proprio l'Inghilterra.
                          E questo in Inghilterra, come in Spagna, come in Olanda, come in Germania, come in Belgio, come in Danimarca, come in Norvegia, come in Svezia, come in Irlanda, et cetera, et cetera....

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                          • #14
                            Ok ok... mi premeva solo puntualizzare i fatti. <img src=">

                            Per il resto, vedremo. Secondo me solo una rivoluzione rinnovabile a diffusione esplosiva può evitare l'accoppiata nucleare/carbone (poi che fai 90% nuke e 10% carbone o viceversa dipenderà dai gusti locali). Questa diffusione non verrà dall'eolico, nessun dubbio su questo. Qualche speranziella in più c'è per il fotovoltaico, ma a condizione di una rivoluzione nei costi.
                            Questo non toglie che ora come ora la situazione non è affatto quella indicata nel titolo e l'illusione che l'Inghilterra (giusto, siamo precisi) abbia rinunciato al nucleare è alquanto... illusoria! :P .
                            Apprezzo comunque l'ottimismo. <img src=">
                            “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

                            Commenta


                            • #15
                              QUOTE (BrightingEyes @ 2/2/2008, 23:09)
                              Per il resto, vedremo. Secondo me solo una rivoluzione rinnovabile a diffusione esplosiva può evitare l'accoppiata nucleare/carbone (poi che fai 90% nuke e 10% carbone o viceversa dipenderà dai gusti locali). Questa diffusione non verrà dall'eolico, nessun dubbio su questo. Qualche speranziella in più c'è per il fotovoltaico, ma a condizione di una rivoluzione nei costi.

                              Mi spiace ma ti devo contraddire.

                              Spagna e Germania stanno chiudendo le centrali nucleari ed investendo proprio sull'ecolico, col quale hanno GIA' raggiunto % di copertura a consuntivo del proprio fabbisogno che non sono più gli zerovirgola%, ma sono già percentuali molto importanti, rispettivamente il 9% e il 7%.

                              Tanto per dare un'idea, la produzione energetica da fonte eolica della sola germania oggi (non quando fra un decennio sarà triplicata, parlo di OGGI), è superiore al doppio di quella che l'italia importa dal nucleare francese!

                              Il fotovotaico sì che non potrà mai scavalcare gli zerovirgola (non adesso perlomeno), ma l'eolico in europa è già oggi utilizzato come alternativa più che importante alle fonti fossili e al nucleare.

                              Commenta


                              • #16
                                Ciquta, non capisco perchè te la prendi così: come ho già detto, "Io non commento, e non voglio entrare nella diatriba sui pro e sui contro"
                                Quanto alle fonti, sono le stesse che hai citato tu, solo che dicono qualcos'altro.... e quindi siamo al punto di prima.

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                                • #17
                                  Non preoccuparti di contraddirmi, sarei il primo ad essere felice della realizzabilità di cosa è scritto nel titolo. <img src=">
                                  Il problema è che l'eolico ha limiti precisi, a differenza del FV non ha il problema dei costi (già ora è molto competitivo), ma ha problemi di localizzazioni possibili e spazi occupati. Senza contare l'ostilità di molte comunità locali (e non è che possiamo dire che chi manifesta contro la centrale è buono e chi manifesta contro il parco eolico è cattivo eh! Un minimo di decenza occorre mantenerla :P ). Non può crescere oltre un certo limite. In Spagna si spera di raggiungere il 15% (che sarebbe tantissimo, sia chiaro), ma anche il piano "Spagna autosufficiente con le FER" di Greenpeace ipotizza il 70% della produzione da solare (termico e FV).
                                  C'è poi il problemino della produzione alternante, che tutti i rinno-scettici tirano fuori puntualmente a ogni discussione. Eolico, FV ecc non producono continuativamente e rendono necessaria una struttura di accumulo se si supera il 20% della produzione.

                                  Occorre capire bene il problema per non cadere in facili entusiasmi e cocenti delusioni: Se domani l'apporto di gas e petrolio scendesse a zero la risposta dell'eolico sarebbe assolutamente insufficiente (così come FV, idro, ecc) e sarebbe facilissimo per le "lobbies" convincere la gente che queste erano illusioni di pochi sognatori e accettare il carbonuke. E sarebbe un disastro (una volta passato il principio verrebbe meno anche l'attuale urgenza reale o percepita che sta dando un notevole aiuto alle FER).
                                  Se consola sapere che in Spagna l'eolico ha superato il nuke... splendido! Ma la realtà è che si tratta di due fonti marginalissime nella produzione spagnola. E l'eolico in Spagna rende moltissimo, ricordiamocelo!
                                  E' sul come sostituire l'80% da fossile semmai che serve puntare. Ripeto che se domani la Spagna si trovasse costretta a scegliere velocemente come sostituire l'importazione di gas e petrolio la scelta non sarebbe sull'eolico. E non è che lo dico con piacere! Ma è così! Illudersi ed illudere è sbagliato quando hai a che fare con la gente. Rischi poi di perdere qualsiasi credibilità di fronte all'evidenza!
                                  Il Regno Unito NON punta tutto sull'eolico. Il titolo è sbagliato. Le 12 centrali inglesi funzionano e funzioneranno per anni. Il governo (laburista!) dice che ne aprirà altre (9 mi pare), i contrari dicono che chiuderà anche quelle in attività. In entrambi i casi si può parlare di "dichiarazionismo" e non scommetterei sulla credibilità di nessuno dei due alla fine.

                                  Per incentivare le FER serve ben altro. Servono anni, sacrifici (economici!) da parte di tutti, nuova mentalità e superamento delle ideologie. Se il nucleare non saprà rinnovarsi e si dimostrerà pericoloso, antieconomico e produtttore di scorie problematiche come è ora può darsi venga abbandonato (ma a favore del carbone!). In caso contrario non credo proprio, anzi! A meno che uno sviluppo esplosivo del solare (vuol dire un tetto FV per casa in pratica, oltre a impianti industriali FV e termici dove funziona!) renda l'apporto nucleare inutile!
                                  Che dire? Speriamo! <img src=">
                                  “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                                  • #18
                                    Molto interessanti i link del primo post, grazie. <img src=">

                                    ciao
                                    Giorgio
                                    Il mio: Fotovoltaico a inseguimento - Caldaia a biomassa - Pannello solare

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                                    • #19
                                      QUOTE (BrightingEyes @ 3/2/2008, 11:47)
                                      C'è poi il problemino della produzione alternante, che tutti i rinno-scettici tirano fuori puntualmente a ogni discussione. Eolico, FV ecc non producono continuativamente e rendono necessaria una struttura di accumulo se si supera il 20% della produzione.

                                      Argomentazione agevolmente opinabile quella del problema insormontabile della produzione altalenante, ma prendiamola pure per buona ed aspettiamo ad azzannarci dopo che si sarà raggiunto questo 20%, che è già molto più di quanto importiamo dal nucleare estero e sarebbe un risultato più che soddisfacente per la diversificazione delle fonti di cui si fa un gran blaterare.

                                      Poi ne riparleremo, e allora mi dovranno spiegare che comprare da fuori a 5euro sia meglio che produrre in casa a 6euro.

                                      Ma c'è tempo.


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                                      • #20
                                        veramente la Germania sta tornando al ..carbone, visto che i suoi giacimenti sono importanti !!
                                        Comunque sia ci sono dei Paesi che vogliono il nucleare, come quelli in forte espansione come Cina e India.
                                        Noi possiamo discutere se conviene a noi italiani tornare al nucleare da fissione o puntare come si fa adesso sulla ricerca nucleare come la sperimentazione ITER che vede coinvolti due importanti Centri di Ricerca ( RFX di Padove e Frascati Enea). O come fa l'ENEL : con l’accordo del 30 novembre scorso con EDF; partecipazione del 12,5% al capitale di un nuovo impianto nucleare francese di terza generazione, l’EPR di Flamanville; opzione per altri 5 dello stesso tipo; garanzia di accesso ad una quantità di elettricità da 600 MW di potenza ( 2008 ) fino a 1220 ( 2012): e cioè la garanzia di acquisizione di elettricità italo- francese di origine nucleare, da circa 3,5 a 7 miliardi di Kwh.
                                        Da tempo con l’acquisizione di altre aziende,come la “piccola”SE , slovacchia e , nel settembre scorso, la prestigiosa Endesa spagnola, ENEL aveva ereditato anche una piccola forza di centrali elettro-nucleari.

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                                        • #21
                                          Dopo questa bella sbrodolata di copiaincolla presi da un blog di attivismo politico cosa dovrei rispondere, se non che non c'entra nulla con quanto ti ho notificato prima?!? :P <img src=">

                                          E' una notizia vecchia di mesi, giustamente l'Enel fa quello che vuole se gli conviene (e a lei certamente conviene anche se a noi no).
                                          Mi limito a far notare che tutto questo "popò" parla di un aumento al 2012 di 3,5 MILIARDI di kwh (bastava scrivere 3,5 twh :P ), mentre la sola germania ne produce all'anno solo dall'eolico circa 35 twh (o se preferisci TRENTACINQUE MILIARDI di kwh <img src="> ), cioè 10 volte tanto.
                                          E questo già OGGI, non forse nel 2012. Chissà quanti saranno nel 2012...

                                          Tanto per capire di cosa stiamo parlando.

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                                          • #22
                                            CITAZIONE (ciquta @ 3/2/2008, 19:26)
                                            Argomentazione agevolmente opinabile quella del problema insormontabile della produzione altalenante, ma prendiamola pure per buona ed aspettiamo ad azzannarci dopo che si sarà raggiunto questo 20%...

                                            Dopo questa bella sbrodolata di copiaincolla presi da un blog di attivismo politico cosa dovrei rispondere, se non che non c'entra nulla con quanto ti ho notificato prima?!? :P <img src=">...

                                            Scusa, ma non capisco questo livore. Il 20% lo opinerai pure tu, questo non toglie che sia un problema che non si può sperare di accantonare facendo finta di "prenderlo per buono". L'eolico sta vivendo una crescita importante perchè è CONVENIENTE per molte imprese private investirvi. Questo non toglie che quando (e non se!) l'ente gestore della rete imporrà l'obbligo di erogazione continua e garantita sarà giocoforza pensare a forme di accumulo. E la convenienza scenderà.
                                            Non è che io sia felice di questo fatto, anche il FV (su cui punto molto di più in prospettiva) soffre dello stesso identico problema.
                                            Questo non toglie che il problema NON è "agevolmente opinabile". Se ci sono soluzioni banali io non le ho lette finora!
                                            I "copincolla" non sono falsità. E i fatti dicono (come giustamente anche tu fai notare) che l'ENEL ed altri investono dove più gli conviene e dove più sanno che le possibilità di sviluppo sono concrete. Quanto investe ENEL nell'eolico?
                                            Se tutto questo can-can è un tentativo di "esorcizzare" lo spettro nucleare autoconvincendosi che è debole, patetico, in ritirata dappertutto e perderà sicuramente... beh, non parlo più. Ma non credo che la politica energetica mondiale si affiderà a riti sciamanici per decidere. :P
                                            Io non mi siederei tanto sugli allori del "vento nascente dell'avvenire", ma continuerei ad agire in TUTTE le direzioni per incentivare le FER (tutte!), accettandone anche gli inevitabili costi maggiori.
                                            Tanti per chiarirci per me sarebbe molto meglio già ORA produrre a 8 piuttosto che importare a 5. Ovviamente senza scaricarne il costo sulle imprese! <_<
                                            Spero di aver chiarito! <img src=">
                                            “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                                            • #23
                                              Buongiorno,
                                              Sicuramente fintanto che nel nostro Paese nn si smettera' di favorire questa o quella lobby, queste e quelle imprese (solite), di sostenere demagogie politiche dettate solo da convenienze e nn si iniziera' a pensare ad una vera ed efficente politica energetica, nn si potranno raggiungere notevoli traguardi con le FER.
                                              Oltre a questo deve cambiare il modo di pensare di tutti gli Italiani ed acquisire una cultura che al momento manca e/o relegata a poche persone.
                                              Ed e' questo, forse, il problema maggiore.............
                                              car.boni
                                              Acqua, sole e vento. La natura per l'energia pulita.

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                                              • #24
                                                senza dubbio possiamo sviluppare meglio l'energia eolica e fotovoltaica, ma perchè no quella geotermica e perchè no quella nucleare o le biomasse. L'importante è farlo con oculatezza e con professionalità. Non farlo solo perchè ci sono agevolazioni e vantaggi economici immediati, ma perchè effettivamente sono praticabili e eco-compatibili.

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                                                • #25
                                                  e, nel frattempo, cominciano a filtrare le prime voci di dissenso

                                                  http://www.lemonde.fr/archives/article/200..._1011275_0.html

                                                  http://environnementdurable.net/

                                                  Odisseo

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                                                  • #26
                                                    CITAZIONE (odisseo @ 18/2/2008, 01:26)
                                                    e, nel frattempo, cominciano a filtrare le prime voci di dissenso...

                                                    L'articolo e' un pò di parte ed esagera i "danni" causati dalla produzione di CO2 collegabile all'eolico, ma ha l'indubbio pregio di indicare chiaramente il problema che molti si illudono di mettere da parte definendolo "agevolmente opinabile" e che affligge le FER. La produzione alternante!
                                                    Senza un efficace sistema di immagazzinamento energetico eolico e solare necessitano comunque della collaborazione di centrali termoelettriche in grado di dare risposta alla domanda quando le FER non producono. E questo vanifica molto del vantaggio.
                                                    L'articolo poi cita il solito risparmio, ma dice (finalmente!) chiaramente che senza un corposo aumento delle tariffe energetiche la gente non collabora (e non collaborer&agrave.

                                                    In sostanza: Lo sviluppo delle FER per evitare il nucleare è possibile e per molti auspicabile, ma per arrivarci non bastano gli entusiasmi mediatici, serviranno tanti soldi e molto spirito di adattamento. E non credo che per ora il nucleare esistente rischi poi moltissimo.
                                                    “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                                                    • #27
                                                      con il solare termodinamico si risolverà il poblema citato di poter "immagazzinare l'energia solare prodotta da utilizzare nelle ore notturne o giornate nuvolose.
                                                      Io credo che con le nuove tecnologie applicate alle centrali nucleari di nuova generazione come le "mini centrali" sperimentate dalla General Electric che sono più piccole, meno potenti ma anche meno costose e più sicure, e anche minore produzione di scorie radioattive sarebbe il caso di tornare a "ragionare" anche in Italia di un possibile ritorno al nucleare.

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                                                      • #28
                                                        Con le fonti di energia rinnovabili, oltre ai soliti discussi vantaggi, abbiamo la possibilità di diventare direttamente produttori della stessa energia che consumiamo, demolendo questo sistema monopolizzato che mira più al ricavo che al bene collettivo.
                                                        Un'energia di tutti e per tutti, nel rispetto del'ambiente, non lasciamoci scappare questa opportunità.

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                                                        • #29
                                                          CITAZIONE (metodico @ 18/2/2008, 18:48)
                                                          con il solare termodinamico si risolverà il poblema citato di poter "immagazzinare l'energia solare prodotta da utilizzare nelle ore notturne o giornate nuvolose.
                                                          Io credo che con le nuove tecnologie applicate alle centrali nucleari di nuova generazione come le "mini centrali" sperimentate dalla General Electric che sono più piccole, meno potenti ma anche meno costose e più sicure, e anche minore produzione di scorie radioattive sarebbe il caso di tornare a "ragionare" anche in Italia di un possibile ritorno al nucleare.

                                                          Buonasera,
                                                          scusa se insisto, ma cosa si fa nel frattempo ?
                                                          Che si decide, che si studia, che ci si mette tutti d'accordo, che si progetti e (forse) che si realizzano il tempo passa (anche decenni).
                                                          Bisogna essere realisti e nn credere che in 5 o 6 anni si risolve il problema del nucleare
                                                          Il solare termodinamico (quello di Rubbia per capirci) pare che abbia anche lui i suoi bei problemi.
                                                          Il piu' grosso guaio italiano nn e' il decidere (ha comunque un bel peso) ma la mancanza quasi totale di risorse naturali "interne".
                                                          Quindi, qualunque combustilbile creera' sempre dipendenza e saremo sempre costretti a subire ricatti. A questo dobbiamo rassegnarci.
                                                          Sara' un discorso terra terra ma credo di nn sbagliarmi troppo.
                                                          ciao car.boni
                                                          Acqua, sole e vento. La natura per l'energia pulita.

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                                                          • #30
                                                            ma ho letto che i "componenti" fondamentali per realizzare i pannelli fotovoltaici e gli impianti eolici sono importati dall'estero.
                                                            Non abbiamo una produzione italiana o sbaglio ?

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