Temperatura acqua glicolata dalle sonde: quale?!

[Starflex]

Un saluto a tutti.
Ho due domande da porVi: per un impianto con sonda geotermica verticale, generalmente, che temperatura del fluido mi devi aspettare in uscita dalla sonda?
Voglio dire, funzionamento invernale, l'acqua (glicolata o meno) entra in sonda a X gradi e esce dalla sonda a Y gradi. Bene, quali sono generalmente questi X e Y ?
Immagino dipenda dalla lunghezza complessiva della sonda installata (e dal conseguente carico termico applicato alla sonda), ma generalmente, su che valori si cerca di lavorare, quando non si hanno problemi di spazio per effettuare più trivellazioni correttamente distanziate?
Analogamente, per il funzionamento estivo: quali sono le temperature di ingresso ed uscita? COnsiderate un terreno "medio" come caratteristiche, e centro Italia come ubicazione.

E' possibile una risposta " a spanne"?
Vi ringrazio.

[Starflex]

Aggiungo: posta la temperatura del terreno come temperatura media annuale (esempio, 15°C), in ciclo invernale (pompa di calore) posso ipotizzare di entrare con soluzione glicolata a 5°C e uscire con soluzione a 10°C? Sono valori plausibili, o sono valori che "non stanno né in cielo, né in terra" perché richiederebbero troppi metri di sonda (troppo pochi W/m) per essere ottenuti? E nel ciclo estivo? cosa mi posso aspettare? Entro nel terreno a 40° ed esco a 30°, in virtù del maggior deltaT tra terreno e fluido che scorre in sonda?

Chiedo questo perché se devo valutare le prestazioni di una pdc geotermica, devo conoscere le temperature del fluido.. :-/

[moliere]

Forse non ti è chiaro il funzionamento di un IMPGEO, e relativa PDC, vorrei ricordarti che la PDC utilizza mediamente un delta T di 4/5° ma dalla entrata all'uscita , cioe entra a 10° ed esce a 5°, altrimenti come farebbe a scaldare? Cmq impianti calcolati a regola tengono in considerazione una T di progetto di o°,
. D'estate dipende che tipo di raffrescamento utilizzi, se il passivo(natural cooling) o attivo.

Moliere

[Starflex]

Salve Moliere, grazie per la risposta .

Temo di essermi spiegato male.. faccio un passo indietro.

PDC geotermica in funzionamento invernale.

Nella PDC geotermica all'evaporatore "tradizionale" che realizza lo scambio con l'aria ambiente è sostituito un evaporatore che "preleva" il calore dall'acqua che circola nel circuito della/e sonda/e...giusto?

Bene, se preleva il calore dall'acqua (o soluzione glicolata) che circola in sonda, io mi aspetto che il fluido glicolato entri nell'evaporatore a... 10°C ed esca dall'evaporatore, per tornare in sonda (e prelevare calore dal terreno) ad una temperatura inferiore (esempio, 5°C).
Quando ho scritto:

"posso ipotizzare di entrare con soluzione glicolata a 5°C e uscire con soluzione a 10°C"

intendevo entrare nel terreno ed uscire dal terreno (dal circuito sonde) ..prelevando quindi il calore dal terreno per poi cederlo alla PDC nell'evaporatore... quindi entrare nell'evaporatore con 10°C ed uscire dall'evaporatore con 5°C (con un DeltaT, come dici tu, di 5°C). Quello che mi interessa è sapere il campo di temperatura su cui generalmente si lavora (esempio, solitamente si entra nell'evaporatore con 5°C e si esce con 0°C).
Parli di "temperatura di progetto"... per temperatura di progetto di intende la temperatura di uscita dall' evaporatore (e quindi di ingresso in sonda)? Se sì, ho già la risposta (con DeltaT di 5°C).

Per il ciclo estivo, non intendo il free cooling, ma il raffreddamento attivo.

Grazie!

[moliere]

Perfetto chiarito, si esatto . Tieni presente che la T di progetto è 0 ma visto che abbiam le glicole mischiate all'acqua, per cui antigelo, le PDC migliori lavoran (per lo meno quelle da noi installate) anche se la T di mandata fosse -15, dato che non si potrà mai verificare, perchè se un giorno per disgrazia dovessimo avere tale temperature a 100mt di profondità, beh, direi che l'era glaciale sarebbe iniziata da un po.

Saluti