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  • NUCLEO DEL MEG

    Secondo me il nucleo del MEG non dovrebbe essere un magnete permanente, ma un materiale ferromagnetico che presenti una notevole isteresi come il ferro dolce, che rimane magnetizzato, per intenderci.
    Perchè dico cio?
    Perchè se non mi sbaglio ho letto che per magnetizzare questi tipi di materiale e per fare assumere a loro un determinato valore di flusso ne occorre in realtà fornirne molto di meno.
    Il flusso in più verrebbe fornito dallo spontaneo allineamento dei domini magnetici del ferro che, man mano che il campo aumenta di intensità si allinierebbero in direzione del campo stesso.

    Avendo a disposizione due piccoli trasformatori 1:1 di ferrite, ne ho modificato uno inserendo del ferro dolce nel nucleo ed ho fatto delle misurazioni iniettando in quello modificato ed in quello normale delle frequenze, fino a trovare quella di risonanza, ed effettivamente ho notato delle differenze notevoli, in particolar modo sulla frequenza di risonanza.

    Il problema è che mi piacerebbe fare delle misure della potenza in ingresso ed in uscita solo che non sono sicuro sul metodo da utilizzare.
    Ho provato a collegare all'ingresso del trasformatore una resistenza di 200ohm , e come carico ne ho usato una di uguale valore.
    Penso che la tensione misurata sulle due resistenze (tenuto conto che il trasformatore è 1:1 e che le resistenze sono uguali) sia un indicatore della potenza in ingresso ed in uscita.
    Ma è cosi? Questo lo chiedo a qualcuno più competente di me in materia.

    Andando a misurare coll'oscillooscopio ho notato che alle frequenza di risonanza l'ampiezza della forma d'onda misurata sul carico è leggermente superiore a quella in ingresso. Overunity?
    Facendo misure sul trasformatore non modificato ho invece sempre avuto dei valori inferiori in uscita rispetto allo'ingresso.

    Attendo le vostre opinioni.

    Edited by Enoch72 - 9/4/2005, 10:27

  • #2
    CITAZIONE (Enoch72 @ 9/4/2005, 10:23)
    Secondo me il nucleo del MEG non dovrebbe essere un magnete permanente,...

    Ciao a tutti
    Ciao Enoch infatti non è un magnete permanente, il progetto originale di Bearden NON prevede che lo sia.

    Salutoni
    Furio57
    L' ACQUA E' IL MIGLIOR COMBUSTIBILE, BASTA SAPERLA ACCENDERE. ( Capitano Claudio F. )
    LA DIFFERENZA TRA UN GENIO ED UNO STUPIDO E' CHE IL GENIO HA I PROPRI LIMITI...
    Ma se "L'UNIONE FA LA FORZA", allora perchè "CHI FA DA SE' FA PER TRE"?

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    • #3
      CITAZIONE (Furio57 @ 9/4/2005, 11:19)
      CITAZIONE (Enoch72 @ 9/4/2005, 10:23)
      Secondo me il nucleo del MEG non dovrebbe essere un magnete permanente,...

      Ciao a tutti
      Ciao Enoch infatti non è un magnete permanente, il progetto originale di Bearden NON prevede che lo sia.

      Salutoni
      Furio57

      Ah, questa mi è nuova!
      E per la misurazione dell'energia in ingresso/uscita il mio metodo è corretto ?

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      • #4
        Ciao Enoch,
        si vede che non hai letto abbastanza......Nessuno ha mai usato un 'nucleo a magnete permanente'.Semmai abbiamo usato un nucleo in Permaloy e poi abbiamo inserito un magnete permanente.
        Per il metodo di come misurare la potenza di ingresso e quella d'uscita....non vorrei essere sacente ma,non ti pare che un ricercatore di free-energy dovrebbe almeno sapere le basi di elettronica prima di incominciare a cercare la pietra filosofale?
        P=V*I*cos f
        Ciao

        Edited by sandro-meg - 9/4/2005, 14:23

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        • #5
          CITAZIONE (sandro-meg @ 9/4/2005, 14:17)
          Ciao Enoch,
          si vede che non hai letto abbastanza......Nessuno ha mai usato un 'nucleo a magnete permanente'.Semmai abbiamo usato un nucleo in Permaloy e poi abbiamo inserito un magnete permanente.
          Per il metodo di come misurare la potenza di ingresso e quella d'uscita....non vorrei essere sacente ma,non ti pare che un ricercatore di free-energy dovrebbe almeno sapere le basi di elettronica prima di incominciare a cercare la pietra filosofale?
          P=V*I*cos f
          Ciao

          Si, hai ragione, l'elettronica e l'elettrotecnica non sono il mio pane quotidiano, ed è anche per questo ci siamo fraintesi quando parlavo di 'nucleo'.
          Inoltre non mi sono mai considerato un ricercatore di free energy, anche se l'argomento mi interessa parecchio.
          Per nucleo intendevo la parte 'centrale' del meg, quella dove stà il magnete appunto.

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          • #6
            Riporto un link (in inglese) che spiega le caratteristiche dei materiali usati per costruire i media magnetici (audio cassette).

            http://www.ee.washington.edu/conselec/CE/k...agtape/95x1.htm
            Leggendo le varie tabelle la cosa interessante che ho notato è che nelle cassette audio con il nasto fatto con particelle di ferro, per esempio, se applico un campo di appena 10kA/m il nastro si magnetizza fino a 1600kA/m.Vedi Tabella
            Una volta tolta la 'stimolazione' magnetica rimane un campo residuo, fino a 230-260kA/m sempre secondo un'altra tabella riportata nel sito.
            Non è questa una specie di transistore magnetico ?
            Se fornisco alternativamente al mio trasformatore degli impulsi di segno opposto, non estrarrò quindi sul secondario più energia ?

            Edited by Enoch72 - 10/4/2005, 15:37

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            • #7
              Ciao a tutti. Io non sono efferrato in materia,ma credo stiate sbagliando...perchè lo dico? Semplicemente perchè essendo il meg "funzionante" su principi ora purtroppo ancora sconosciuti,dubito si possa risolvere tutto con calcoli matematici della scienza ufficiale...o meglio,credo si possa,e credo forse si potrà in futuro...ma non ancora...diciamo che secondo me forse sarebbe meglio mettere da parte i calcoli e usare un pò più l'intuizione...

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              • #8
                Ciao Clearwar,

                CITAZIONE

                ...ma credo stiate sbagliando...perchè lo dico? Semplicemente perchè essendo il meg "funzionante" su principi ora purtroppo ancora sconosciuti,


                I principi teorici su cui si basa il funzionamento sono stati spiegati da Bearden e non sono sconosciuti.
                Il problema e' come metterli in pratica per averne dei frutti.

                CITAZIONE

                ...diciamo che secondo me forse sarebbe meglio mettere da parte i calcoli e usare un pò più l'intuizione...


                Sono d'accordo che si debba piu' usare l'intuizione ma poi , i frutti dell'intuizione vanno trascritti sui libri e quasi sempre diventano calcoli.

                Maury

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