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Barca con motore free energy

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  • Barca con motore free energy

    Questo e il mio secondo post in questa sezione.
    Premessa: Visto che secondo me il top della free energy è il moto perpetuo ( forse irrealizzabile) ma qui non se ne può parlare per non essere sbeffeggiato, come è successo a me, cercherò di postare qualcosa di più realizzabile.
    Questa è la mia idea, usare il moto ondoso per muovere una barca (senza per questo dover fare sci nautico).
    Vorrei fare anche una domanda. E’ vero che se un sistema o un invenzione è già conosciuta non è più brevettabile?
    Andiamo alla mia idea. “come da disegno allegato” Noi prendiamo uno o piu galleggianti e con una leva li fissiamo alla barca tramite un albero.
    A questo punto, il moto delle onde variando alla fine della barca e producendo un dislivello tra la barca e i galleggianti portano in semirotazione l’albero, al quale tramite un sistema tipi chiave a cricchetto seguita a far ruotare l’albero sempre in un senso, al quale applichiamo un riduttore rovesciato per esempio 1/100 al quale applichiamo un volano in proporzione che a sua volta muove un elica.
    Possiamo apllicare anche una dinamo al posto dell’elica per ricaricare batterie anche se la barca è in rada “non so se la parole e giusta” , per poi utilizzare questa energia, o fare un caricabetterie per barche più grandi che stanno molto ferme in porto.
    Cosa ne pensate? Esiste già?
    gianchi
    File allegati
    Ultima modifica di eroyka; 20-10-2009, 14:06.
    http://motoreprimo.it

  • #2
    esiste gia:
    http://www.inhabitat.com/2008/02/26/...oat/]Inhabitat

    un video:

    http://www.youtube.com/watch?v=KLJ8bwIWwWI

    ciao alessio
    Qualche video dei miei esperimenti li trovate su:
    http://it.youtube.com/user/alessiof76

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    • #3
      Hai una strana idea della realizzabilità... e comunque ci risiamo, parti sempre al contrario.
      PRIMA si verifica la quantità di energia disponibile, e POI si cerca di sfruttarla...
      Quanto al moto perpetuo, puoi togliere il "forse"... non è realizzabile, punto.

      Vorrei fare anche una domanda. E’ vero che se un sistema o un invenzione è già conosciuta non è più brevettabile?
      Dipende se il brevetto riguarda una cosa di uso comune (per esempio la ruota), dipende se il brevetto riguarda il un'invenzione, un modello di utilità o un modello ornamentale, dipende se è un brevetto ocale o internazionale etc..
      Comunque, leggi qui:
      http://www.ordineingegneri.bergamo.i..._05_07/002.pdf
      Tieni presente che basta che qualcuno cambi anche solo una virgola e tu non puoi più pretendere royalties... il che vuol dire che il brevetto è attualmente solo una specie di pubblicità della propria azienda o poco più, e che molti brevetti non valgono la carta su cui sono scritti.

      Andiamo alla mia idea. “come da disegno allegato” Noi prendiamo uno o piu galleggianti e con una leva li fissiamo alla barca tramite un albero. (etc etc)
      A parte che sistemi simili già esistono, anche se solo a livello di sperimentazione, mi sembra che hai sorvolato su parecchi dei problemi che si presentano:

      -1-i galleggianti pensati come prolungamento dell'asse longitudinale della barca, possono oscillare solo se le onde provengono da prua o da poppa: se arrivano trasversalmente, da destra o da sinistra, non c'è alcuna oscillazione e quindi nessun moto. Questo vuol dire che la barca viene propulsa solo in una direzione, quella delle onde (il verso di provenienza non è importante)
      Inoltre, le onde sono create dal vento, e se c'è vento è molto più facile sfruttare quello (e si può procedere in avanti anche se il vento viene al traverso, o di prua)
      Aggiungo che il sistema funziona solo se le onde sono più veloci della barca, e quindi producono un oscillazione dei galleggianti: pareggiando la velocità della barca con quella delle onde, il sistema non ha un moto relativo e non produce energia.

      -2-Le ode non sono tutte uguali, hanno periodi e lunghezze diverse: perciò se i galleggianti sono fissi, si può sfruttare solo un piccolo intervallo di valori. E se la lunghezza delle onde cambia?

      -3-L'oscillazione dei galleggianti può variare a seconda dell'altezza delle onde (che non è sempre uguale), quindi non avrai una "semirotazione dell'albero", ma avrai qualcosa che oscilla di più o di meno a seconda delle condizioni del tempo. Di solito, si cerca piuttosto di usare dei pistoni che producano una pressione su olio o aria, che poi viene sfruttata in un motore idraulico o pneumatico. Un sistema meccanico non riesce ad adattarsi a tutte queste differenti condizioni di utilizzo.

      -4- Grazie a questi apparecchi ed al peso che ne viene, hai aumentato peso ed attrito della barca, e diminuito la resistenza del mezzo in caso di trasporto di carico o di fortunali. La piccola potenza che riesci aricavare dalle onde viene succhiata tutta da attrito e peso.

      -5-Se fai un sistema che sfrutti il moto ondoso vincolato ad un punto fisso, nessun problema... ma un sistema simile sfutta come "punto fermo" la barca, e quindi la "leva" dei galleggianti deve fare forza sulla barca, per funzionare. Ora, la barca non è affato "ferma"... la spinta del galleggiante, invece di fare girare il motore (perchè l'elica incontra molta resistenza a causa degli attriti), può semplicemente scaricarsi come forza peso sulla barca, facendola affondare di un paio di centimetri o sollevandola di un poco... e non si muove niente.
      Inoltrre, una barca non segue fedelmente il moto dell'onda come un galleggiante da pescatori, ma vi affonda in ragione del peso, e quindi dell'inerzia: già con una piccola barca, vedi che le onde vengono tagliate... con una petroliera, le onde vi si frangono contro come se fosse una scogliera, e la petroliera non si muove di un millimetro.
      Tu hai considerato peso ed inerzia, vero?

      -6- Applicare una dinamo al posto dell’elica per caricare batterie anche se la barca è in rada, per barche che stanno molto ferme in porto? No.
      Funzione specifica del porto è offrire protezione dai venti e dalle onde, per consentire un ormeggio sicuro e la possibilità di caricare o scaricare le merci.
      In un porto le onde NON devono esserci, o essere molto piccole: di conseguenza, la potenza ricavabile è irrisoria (100 watt per metro quadro di galleggiante?)
      Inoltre, per la questione pesi ed inerzie discussa prima), una barca piccola può avere solo un galleggiante piccolo (o sarà il galleggiante a capottare la barca), e quindi ricavi solo una potenza ridicola. Le barche e le navi possono avere galleggianti anche molto più grandi, ma richiedono anche potenze più grandi: idem, il gioco non vale la candela.
      Ed è pure pericoloso.

      Gianchi, a volte ho voglia di fare dei post chilometrici, ed a volte no: non sarebbe male se tu su queste invenzioni ci riflettessi PRIMA di postare, così evitiamo discussioni su argomenti triti e ritriti.

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      • #4
        x alessio
        ho visto il filmato e giustamente come dici tu il principio è quello non si puo piu inventare niente.
        comunque la mia idea a qualche aggiustamento a differenza di quella cinese perchè aggiungendo un volano si puo modulare quella forsa alternata delle onde. premetto che questa piccola forza ottenuta puo andar bene per andare a pescare non per fare escursioni o gare.
        posto un disegno su come credo aver interpretato il video.
        Gli assi possono oscillare in tutte le direzioni che si vogliono anno inventato le testine snodabili che postero' prossimamente insieme ad accorgimenti tecnici in base ai problemi che si riscontrano mano mano.
        Mi spiace solo di non essere abitante di una citta di mare perchè avrei già modificato la mia barca.
        gianchi

        Questo è il sistema piè semplice per vedere se appena appena funziona.
        Prendiamo una bicicletta dal rottamaio la tagliamo come da disegno e saldiamo qualcosa da poter fissare alla barca, togliamo il copertone ed applichiamo delle palette e vediamo se va. Secondo me va piano ma va.
        Peccato non poter applicare un volano ma sarebbe troppo laborioso
        non c'è messuno che abita al mare e può fare una prova?
        File allegati
        Ultima modifica di sandro-meg; 06-09-2009, 11:02. Motivo: unione post
        http://motoreprimo.it

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        • #5
          Qui ci sono alcune applicazioni:
          energia idroelettrica, energia dal mare

          leo48
          -Ogni problema ha sempre almeno due soluzioni basta trovarle
          -La forza dei forti è saper traversar le traversìe con occhio sereno

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          • #6
            Grazie leo48 per la documentazione
            Io pensavo molto più in piccolo.
            Un motorino per barca tipo pedalò che qualche artigiano o piccola fabbrica producesse per creare un p'ò di occupazione non volevo risolvere il problema energetico, solo capire se fattibile se esiste già se simpatico.
            Oppure per creare un piccolo caricabatterie e far funzionare la barca elettricamente.
            E magari con l'apporto di consigli e soluzioni migliorarla rendendo la vita magari più facile al produttore.
            gianchi

            Risposta a livingreen
            Secondo me non ne ai chiappata una delle risposte date pensaci bene.
            gianchi
            Ultima modifica di sandro-meg; 06-09-2009, 11:01. Motivo: unione post
            http://motoreprimo.it

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            • #7
              Secondo me invece sono tutte esatte, pensaci bene. E magari fai qualche sempice calcoletto, tanto per smentirmi...

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              • #8
                x Livingreen
                1: anche se l'onda arriva di traverso il galleggiante e costretto a sollevarsi.
                2: se la lunghezza delle onde cambia ci sara un aumento o una diminuzione della velocità.
                3: avevo parlato di movimento a cricchetto.
                4: i galleggianti galleggiano da soli caso mai li devi trascinare.
                5:una barca di sicuro è molto più pesante dei galleggianti di conseguenza il moto resta anche con piccole onde. Un galleggiante per esempio come un canottino da bambino di sicuro regge + di cento kg che insieme alla leva avrà una forza non trascurabile. Ed anche se ri ottiene 100 w non bisogna togliere le batterie portarle in casa ricaricarle e rimontarle quando serve.
                gianchi
                http://motoreprimo.it

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                • #9
                  1: anche se l'onda arriva di traverso il galleggiante e costretto a sollevarsi.
                  No, perchè l'onda trasversale solleva contemporaneamente anche la barca, e quindi non c'è movimento del braccio che unisce barca e galleggiante. Inoltre, non può sollevarsi se è più lungo del periodo dell'onda
                  2: se la lunghezza delle onde cambia ci sara un aumento o una diminuzione della velocità.
                  No, può farlo solo se il sistema può adattarsi alla diversa lunghezza del periodo, altrimenti ricadiamo nel caso precedente: il movimento relativo può svilupparsi solo se il galleggiante si abbassa nel ventre dell'onda (mentre la barca è sulla cresta) e poi risale sulla cresta (mentre la barca si abbassa).
                  Oppure, se la barca è considerata come immobile (a causa del suo peso) e si muove solo il galleggiante...
                  3: avevo parlato di movimento a cricchetto.
                  Nessuno usa il movimento a cricchetto, e c'è un motivo: il cricchetto ha dei salti a distanze ben precise, e se l'oscillazione non arriva ad ingranare il cricchetto, quell'oscillazione è sprecata.
                  La ruota libera della mia mountain bike ha 20 scatti, e questo vuol dire uno scatto ogni 18 gradi (visto che il giro completo è 360).
                  Se l'oscillazione del galleggiante arriva solo a 17, NON ingrana... e se arriva a 19, o 25 o 31 o 35 gradi, lo scatto rimane sempre uno solo, finche non arriva a 36 gradi.
                  4: i galleggianti galleggiano da soli caso mai li devi trascinare.
                  E questo provoca un notevole attrito con l'acqua, aumentando la resitenza di avanzamento, e quindi ci vuole più potenza di quanto ne era necessaria SENZA il galleggiante.
                  5:una barca di sicuro è molto più pesante dei galleggianti di conseguenza il moto resta anche con piccole onde. Un galleggiante per esempio come un canottino da bambino di sicuro regge + di cento kg che insieme alla leva avrà una forza non trascurabile.
                  Infatti: la "forza non trascurabile" si scarica sul sistema propulsivo, che ovviamente spinge sull'acqua trovando una resistenza. Di conseguenza, solo una parte della forza andrà all'avanzamento, mentre un'altra parte cerca di sollevare la barca.

                  Ed anche se ri ottiene 100 w non bisogna togliere le batterie portarle in casa ricaricarle e rimontarle quando serve.
                  Giusto, solo che se la tua barca per muoversi ne ha bisogno 1000 ogni ora per muoversi, hai fatto tutto questo ambaradan per avere un'autonomia di soli sei minuti...

                  Ora, dico io, di solito si comincia col vedere quali sono le caratteristiche delle onde (durata del periodo, altezza, media mensile dei valori etc), per poter valutare di cosa si sta parlando. Basta guardare una delle migliaia di foto scattate sulle spiaggie italiane quest'estate, o una foto di un porto (anche se ci sono siti che offrono dati molto più seri)

                  Poi, si calcola quale potenza intrinseca possiede l'onda di un certo tipo, per metro quadrato...

                  Andando avanti, si fanno due conti sulla barca e sulle condizioni di utilizzo... magari, una barca da pescatori NON esce col mare grosso... e quindi bisogna dimensionare l'apparato per onde al massimo di tot centimetri...

                  Una volta che sappiamo qual'è l'atezza massima e minima delle onde che vogliamo utilizzare (e la loro potenza), si dimensiona il galleggiante. Non deve essere troppo ingombrante, perche altrimenti si mette a cavallo fra due onde di periodo corto e non produce; non deve essere immerso, perchè aumenta spaventosamente la resistenza all'avanzamento (i bidoni galleggianti sono comunemente usati per rallentare e stancare i pesci di grandi dimensioni..)

                  A questo punto, si calcola la spinta in base alle caratteristiche del galleggiante, e sappiamo quanta della potenza originaria riusciamo a sfruttare (se il braccio che sostiene il galleggiante inontra resistenza dal sistema propulsore, non emerge completamente e perdiamo potenza)

                  Ora possiamo calcolare la lunghezza del sistema barca-braccio, in modo che si adatti alle caratteristiche di lunghezza delle onde che vogliamo sfruttare, poi si può calcolare finalmente la potenza media che riusciamo a far arrivare al propulsore e tutte le perdite che invece ci siamo ritrovati, calcoliamo le resistenze di avanzamento che abbiamo aggiunto e vediamo se il gioco vale la candela.

                  La progettazione si fa così, e non al contrario...

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                  • #10
                    Nessuno usa il movimento a cricchetto, e c'è un motivo: il cricchetto ha dei salti a distanze ben precise, e se l'oscillazione non arriva ad ingranare il cricchetto, quell'oscillazione è sprecata.
                    La ruota libera della mia mountain bike ha 20 scatti, e questo vuol dire uno scatto ogni 18 gradi (visto che il giro completo è 360).
                    Se l'oscillazione del galleggiante arriva solo a 17, NON ingrana... e se arriva a 19, o 25 o 31 o 35 gradi, lo scatto rimane sempre uno solo, finche non arriva a 36 gradi.
                    Comunque se a qualcuno interessa esistono i cuscinetti unidirezionali a rulli
                    i quali non hanno questo problema in quando funzionano ad attrito e sono
                    in grado di trasmettere delle buone coppie.
                    Per quando riguarda l'asta del galleggiante ritengo che si debba fare di una
                    certa lunghezza se si vuole raccogliere una certa quantità di energia.
                    leo48
                    -Ogni problema ha sempre almeno due soluzioni basta trovarle
                    -La forza dei forti è saper traversar le traversìe con occhio sereno

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                    • #11
                      Comunque se a qualcuno interessa esistono i cuscinetti unidirezionali a rulli
                      Finalmente qualcuno che li conosce!! Ne ho usati parecchi pure io.
                      Comunque, mi riferivo allla frase di gianchi dove nomina il cricchetto ed alla figura con la bicicletta.
                      Per quando riguarda l'asta del galleggiante ritengo che si debba fare di una certa lunghezza se si vuole raccogliere una certa quantità di energia.
                      L'asta serve... e non serve. Funzionando come una leva (probabilmente di 2° grado) diminuisce l'oscillazione ma aumenta la forza sul cricchetto... Dipende da quanta coppia si vuole avere sul cricchetto.
                      Comunque, l'energia raccolta dipende solo dallo spostamento verticale della massa d'acqua, che spinge il galleggiante in ragione del suo volume, quindi basta avere un grosso galleggiante e si ottiene una potenza maggiore.... però un galleggiante grande si può mettere tranquillamente a cavallo fra due onde (a viareggio quest'estate c'erano onde di 15 cm a distanza di 1 metro) e così c'è sempre almeno una cresta dell'onda che lo tiene sollevato, in pratica non oscilla niente.
                      E poi, con un'asta lunga che diminuisce l'ampiezza in gradi dell'oscillazione, se si usa il cricchetto finisce che non ingrana nemmeno.
                      Bisogna tener presente anche l'intervallo fra le onde, per calcolare l'asta: deve essere lunga solo quanto basta per far finire il galleggiante in cresta mentre la barca è in basso e viceversa.

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                      • #12
                        x livingreen
                        sulla lunghezza delle onde non sono daccordo perchè non vedo interferenza dal momento che possiamo schematizzare barca e galleggianti come da disegno di conseguenga non di potrà trovare riposo a meno che il mare sia piatto.
                        per quanto riguarda il cricchetto ti a risposto leo 84 comunque denti ne puoi mettere quanti ne vuoi, forse non ti intendi di meccanica e soluzioni tecniche

                        x livingreen
                        l'asta serve perchè non si creerebbe quello snodo tra barca e galleggiante.
                        secondo me basterebbe un pallone da calcio per muovere quel pedale di bicicletta e ne avanzerebbe, senza meno sarà da demoltiplicare di più.
                        File allegati
                        Ultima modifica di sandro-meg; 06-09-2009, 10:43. Motivo: unione post
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                        • #13
                          forse non ti intendi di meccanica e soluzioni tecniche
                          AHAHAHAH... bella questa, forse non ricordi che sei tu che hai proposto un cricchetto da 20 scatti da bicicletta.

                          Ora, se vuoi finalmente pensare seriamente alla TUA invenzione, e circostanziare meglio la cosa sarebbe un bene per tutti: che sia un sistema a snodo te lo dico dal primo post di risposta, ed a forza di dirlo forse ci sei arrivato anche tu. E per favore, basta con i "secondo me": questo è un forum serio, e sei stato invitato a fare qualche calcolo, PRIMA di postare.
                          Comunque, potresti almeno impegnarti a fare qualche disegno esplicativo e qualche dimensionamento. Anche perchè queste cose le hanno un po' tutti, anche se non glie ne importa niente, ed è piuttosto strano che invece l'inventore NON ne sia a conoscenza...
                          Cominciamo da un disegnino decente, tanto per capirci...
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                          • #14
                            X livingreen
                            Io ho postato un idea non ho inventato niente e volevo risolvere i problemi tecnici o i miglioramenti insieme ad altri se l’idea è appena appena decente.
                            Ma tu ai bocciato tutto e non ai consigliato niente.
                            Non so disegnare meglio, non so fare dei calcoli complicati, solo calcoli logici.
                            Non è questo lo spirito del forum?
                            Se vuoi partecipare partecipa.
                            gianchi
                            http://motoreprimo.it

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                            • #15
                              Non c'è nessun calcolo logico, hai buttato un'idea senza sapere nemmeno immaginare quali siano i principi che la muovono, senza fare una descrizione o un calcolo e senza nemmeno considerare i problemi che ti sono stati posti davanti (che non avevi nemmeno immaginato).

                              Ma tu ai bocciato tutto e non ai consigliato niente.
                              Mi sembra che nei chilometrici post che ho scritto ci sia parecchia roba, o sbaglio? Cos'hai consigliato tu, invece?

                              Un pallone da calcio?
                              Un pallone ha un diametro di circa 24 cm, ed il volume si calcola con (4 terzi di pigreco) x (raggio al cubo), quindi (3,14/3)x4=4,186, moltiplicato per (12 al cubo) = 1728 , che fa 7233 cm3 di volume utile, ovvero 0.007233 metri cubi.
                              Grazie al principio di Archimede, sappiamo che un corpo riceve una spinta proporzionale al volume di liquido spostato, perciò un pallone completamente immerso sposta 0,007233 m3, se è immerso per metà ne sposta 0,0036165 etc.
                              Consideriamo un'onda di venti centimetri con periodo di 4 secondi, tipica di una bella giornata su di una spiaggia italiana: se il pallone rimane immerso per metà, ogni 4 secondi avremo lo spostamento di 0,0036165 m3 di acqua per 0,2 metri.

                              Perciò, basta fare (0,0036165 x 9,8 x 0,2) /4, ed otteniamo la potenza sviluppata, e cioè 0,001772 watt.

                              E io voglio proprio vedere quale propulsione ottieni con 1,8 millesimi di watt alla fonte, da cui devi ancora dedurre tutte le perdite.
                              Il galleggiante deve essere grande, per fare qualcosa di serio... ma se è grande incorri in altri problemi. Perciò, continuiamo...

                              1 e 2 -barca e galleggiante sono sottoposti ad un onda trasversale: che il galleggiante sia grande o piccolo non ha importanza, nessun movimento dell'asta è possibile;

                              3 - la barca è sulla cresta di un'onda, ed il galleggiante sulla cresta di un'onda adiacente, nessun movimento è possibile perchè galleggiente e barca si muovono in sincronia;

                              4 - il movimento del galleggiante comincia ad essere possibile, ma solo se le dimensioni della barca e quelle del galleggiante sono compatibili col periodo dell'onda per cui si è fatto il calcolo
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                              Ultima modifica di sandro-meg; 06-09-2009, 10:42. Motivo: unione post

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                              • #16
                                Un calcolo logico
                                Per girare una ruota di bicicletta io metto il peso sul pedale lungo 20 cm e applico ina forza diciamo di 70 kg ora per affondare il suddetto pallone ci vorranno almeno 10 kg la la leva lunga diciamo 1 mt siamo circa alla stessa spinta.
                                Di sicuro la ruota a palette la muove, anche perchè se ci sediamo sul sedile e pedaliamo riusciamo a muoverla di sicuro.
                                http://motoreprimo.it

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                                • #17
                                  A proposito, AlessioF76... la barca a delfino l'ho trovata bellissima e concepita con intelligenza, non rende un tubo nonostante il "galleggiente" enorme, però l'ho trovata comunque una gran bella idea.

                                  La traversata del Pacifico è ormai terminata, e la barca ha dimostrato la funzionalità, anche se con un galleggiante di almeno venti m3 mi aspettavo qualcosa di più che una media di 1,5 nodi... con una comune barca a vela a basso attrito, la traversata sarebbe durata un decimo del tempo...
                                  In effeti, pensandoci, il motivo è evidente: il sistema a galleggiante funziona se è calcolato su di un preciso tipo di onda, mentre la vela spinge sempre e comunque. Inoltre la superficie velica può essere anche enorme, mentre il galleggiante ha dei limiti di volume dovuti all'ottimizzazione in base ai pesi ed alle caratteristiche dell'onda.

                                  Un calcolo logico
                                  Per girare una ruota di bicicletta io metto il peso sul pedale lungo 20 cm e applico ina forza diciamo di 70 kg ora per affondare il suddetto pallone ci vorranno almeno 10 kg la la leva lunga diciamo 1 mt siamo circa alla stessa spinta.
                                  Questo non è un calcolo, è immaginazione.
                                  Il calcolo è quello del mio post precedente.

                                  Forse è meglio che rivedi anche il concetto generale, visto che 70 kg per 20 cm di braccio del pedale, per una cora di mezzo giro, NON SONO la stessa cosa di 10 kg per uno o due cm, anche con una leva di un metro..
                                  Ultima modifica di sandro-meg; 06-09-2009, 10:41. Motivo: unione post

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                                  • #18
                                    post 21
                                    rendetemi partecipe delle vostre ricerche grazie.

                                    post 22
                                    sono daccordo che non è la stessa cosa però la muove o no?

                                    Post 19
                                    Certo che in quella posizione si incontreranno dei problemi comunque le onde non sono così lineari ed anche la barca ondeggia sempre in tutte le direzioni dove più dove meno ma lo snodo di sicuro un poco lavora sempre.
                                    In questo caso bisognerà trovare una soluzione che so tipo gallo sui camini per seguire il vento quì per seguire l'onda.
                                    Ultima modifica di sandro-meg; 06-09-2009, 10:41. Motivo: unione post
                                    http://motoreprimo.it

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                                    • #19
                                      Originariamente inviato da livingreen
                                      Questo non è un calcolo, è immaginazione.
                                      scusa se mi intrometto,....


                                      Note di Moderazione:
                                      Sandro-meg : Non occorrono e non ci interessano i tuoi commenti personali .

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                                      • #20
                                        Spero che questo post sia servito a qualche persona
                                        Spero magari di vedere un pedalò per andare a prendere il sole un p’ò al largo con un sistema simile.
                                        Ho visto che il post ha avuto discrete visite ma abbiamo discusso solo in due, e ringrazio livingreen, forse non era così interessante.
                                        Comunque posterò un altro sistema questa volta solare poi torno alle mie illusioni e mi trasferisco ai confini.
                                        Grazie gianchi
                                        http://motoreprimo.it

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                                        • #21
                                          I riferimenti ai post sono sballati, comunque rispondo a orecchio.
                                          post 21
                                          rendetemi partecipe delle vostre ricerche grazie.
                                          Non c'è nessuna ricerca: hai proposto un'idea, e ti è stato anche risposto, ti sono stati dati pèersino degli spunti cui non avevi pensato e degli esempi di calcolo che puoi seguire per controllare se la tua idea funziona o no, applicandoli nelle varie condizioni di utilizzo.
                                          Se non lo vuoi fare tu, pazienza: gli altri non lo faranno di sicuro.

                                          post 22
                                          sono daccordo che non è la stessa cosa però la muove o no?
                                          Cosa vuol dire che " la muove"? La muove in quali condizioni, con che prestazioni, quanta potenza si ottiene? Gli esempi di calcolo sono stati proposti, verificali. Senza usare i "secondo me", i "mi sembra" e i "dovrebbe".
                                          Post 19
                                          Certo che in quella posizione si incontreranno dei problemi comunque le onde non sono così lineari ed anche la barca ondeggia sempre in tutte le direzioni dove più dove meno ma lo snodo di sicuro un poco lavora sempre.
                                          Io non ne sarei così sicuro, e mi aspetto una risposta tecnicamente articolata che smentisca le mie affermazioni con argomenti a prova di bomba: puoi fornirla?
                                          Hai fatto i calcoli di QUANTO si muove lo snodo nelle varie condizioni di utilizzo?
                                          Le onde NON sono lineari? Da quando? A meno che ci siano fenomeni di diffrazione, le onde sono linearissime.

                                          A proposito, ecco la foto di un pattino a Viareggio, tanto per capire di che onde stiamo parlando (la barce dei pescatori non esce di certo in mare con le onde di un metro...)
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                                          • #22
                                            Non so quanta energia vorresti ottenere ma pensi che con quelle onde pian pianino non si muove?
                                            http://motoreprimo.it

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                                            • #23
                                              Dopo 22 post non ci siamo capiti ancora? Io dico che non si muove, se sei convinto del contrario, dimostralo.

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                                              • #24
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                                                Non so quanta energia vorresti ottenere
                                                io direi, almeno tanta da non venire sbattuta a riva dalle onde stesse, temo che i conti di Livingreen siano piuttosto chiari
                                                (E d'un tratto capii che il pensare è per gli stupidi, mentre i cervelluti si affidano all'ispirazione. (cit. Arancia meccanica) - Ma se quella non arriva, il cervelluto stà inguaiato assai (Odisseo - Gigantosaurus Carinii Patagoniae)

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                                                • #25
                                                  Taanti idee e brevetti di barca mossa dalle onde

                                                  Wave-powered boats -- articles & patents

                                                  Ultima modifica di amir; 19-10-2009, 18:27.

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                                                  • #26
                                                    non è più semplice sfruttare il vento?

                                                    come da titolo, mi chiedevo perchè mai darsi da fare a utilizzare il moto ondoso per muovere una barchetta.
                                                    Ho letto qualche tempo fa, dell'esistenza di centrali elettriche che sfruttano il moto ondoso, Progetto Pelamis - Wikipedia

                                                    ma si tratta di un grosso impianto che sfrutta una particolare situazione geografica.
                                                    Installare un qualcosa di simile (questo funziona con pistoni) su una barchetta mi sembra difficile, quanto dovrebbe essere alta l'onda per generare un sufficiente delta per far muovere l'ingranaggio di cui si parla? Io perè credo che si soprattutto estremamente superfluo dato che con un pezzo di tela posso sfruttare una fonte di energia illimitata. Ho paura che il fascino per qualcosa che sembra semplice ma allo stesso tempo stravagante, possa anche portare a girare inutilmente in tondo. Solitamente le grandi innovazioni nascono non tanto da eccentriche novità, ma da inaspettati utilizzi di qualcosa di noto. Ad esempio mi sembra geniale questa cosa qui! Beluga SkySails, ecco il primo mercantile a vela - Galleria - Repubblica.it
                                                    La cosa pazzesca è che funziona, il principio è elementare, i calcoli semplici, il risparmio notevole, circa il 20% del carburante.

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                                                    • #27
                                                      ancora una cosa

                                                      effettivamente sfruttare il moto ondoso per navigare in certe situazioni è anche molto efficace, YouTube - Big Wave Surfing. tuttavia mi chiedo se sia anche sicuro.
                                                      Il più delle volte le onde non solo non aiutano ma sono anche una seccatura, tanto che si sono inventati stratagemmi pe limitarne gli effetti, come ad esempio il bulbo di prua.

                                                      Commenta


                                                      • #28
                                                        Barca con Motore free energy 2

                                                        Ciao a tutti. Sono nuovo appena iscritto e diciamo un poco egoisticamente appena iscritto per cercare un aiuto tecnico.

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                                                        • #29
                                                          ciao e benvento
                                                          quale tipo di aiuto tecnico e su quale progetto
                                                          qui c'è gente in gamba che ti puo' aiutare , ma purtroppo non sanno leggere nel pensiero .....

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                                                          • #30
                                                            Hai pienamente ragione, il problema risiede nel fatto che ho modificato il messaggio e non so come si è cancellatoper metà
                                                            Va be ricominciamo.
                                                            Vorrei creare un motore pulito per una barca :bic 245
                                                            lunga appunto 2.45m e del peso di 39 Kg.
                                                            Ora avendo visto in rete motori a magnete volevo sapere se si può fare. Se si riesce a creare un motore poco potente che la spinga.
                                                            A vedere i video sembra possibile.
                                                            Ma non so se riesco a creare la forza necessaria.
                                                            Ho pensato anche che forse mettendo 2 ruotr in contrapposizione con la giusta disposizione dei magneti forse potrei aumentare la spinta. Ma per ora ho solo idee bizzarre e nulla di fatto. Se qualcuno ne ha cretao uno magari mi può dare una dritta sulla disposizione dei magneti e il tipo. Ho visto magneti con attrazione da pochi grammi a molti KG (anche 100 ).
                                                            Diciamo comunque che l' obiettivo è di usare il più possibile materiali di riciclo, in discarica se ne trova di roba utile.

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