Piccolo flusso, ma perenne e a portata costante - EnergeticAmbiente.it

annuncio

Comprimi
Ancora nessun annuncio.

Piccolo flusso, ma perenne e a portata costante

Comprimi
X
 
  • Filtro
  • Ora
  • Visualizza
Elimina tutto
nuovi messaggi

  • Piccolo flusso, ma perenne e a portata costante

    Terminato il restauro di un podere limitrofo alla città, scopro che il flusso di acqua che (a rubinetto chiuso, vedi in seguito) si riversa nel vicino ruscello non deriva da una sorgente, ma dalle propaggini finali del vecchio acquedotto medioevale. L'attuale flusso è lo sfioro di una vasca sotterranea che credevo essere una specie di “laghetto” e che, intercettata e “perforata” (nella sua parte inferiore) negli anni '70, fuoriesce (5/6 metri più in basso) a pressione da un tubo di 3/4 pollice chiuso da un rubinetto. Il tutto sembra essere stato “calibrato” con accortezza, poiché aprendo il rubinetto ho un flusso perenne e costante che non fa più riversare direttamente l'acqua nel ruscello (nel senso che dallo sfioro della vasca non esce più niente), ma non fa nemmeno abbassare il livello della vasca/laghetto (prova continuativa effettuata per due mesi in piena estate). Mi dice l'anziano frontista del ruscello che il flusso forzato irrigava oltre un ettaro di orti fino a 20 anni fa. L'effetto dell'apertura del rubinetto è un getto di acqua orizzontale che rimane all'incirca parallelo al suolo per circa tre metri e non degrada mai nel tempo.Ho verificato sotto il profilo “storico” la titolarità di questa “emergenza” e la possibilità di utilizzo della medesima, pur vincolata alla restituzione in alveo della portata originaria.
    A questo punto chiedevo a voi esperti se e cosa potevo ricavarne dal punto di vista energetico (io proprio non ne ho idea...... suppongo servirebbe sapere quanti l/sec sono, e forse anche la pressione..... ma è probabile che già l'indicazione della sezione e dei tre metri di “prevalenza orizzontale” basti a voi esperti ?).
    E quindi, più in particolare, se esistono “soluzioni commerciali chiavi in mano” “compatte” (turbina, inverter ? e quanto altro serve.....) per la cui installazione vada bene un qualsiasi elettricista (per la parte idraulica forse riesco a cavarmela da solo.....).
    Inoltre....... anche se venisse fuori una produzione utile, non mi interessa attivare un regime di scambio sul posto (l'ho già per il fotovoltaico di uno dei due appartamenti e, prima che entrasse a regime, mi hanno fatto stressare troppo). Una possibile "esigenza" sarebbe di alimentare un congelatore e/o due frigoriferi. Qualora non si riuscisse invece ad avere una potenza significativa, converrebbe acquistare un gruppo di continuità per immagazzinare l'energia e adoperarla nelle mie “ore di punta” (circa quattro ore al giorno di maggior consumo) o per lo scooter elettrico ? (ricarico le batterie ogni sera)

    Ringrazio in anticipo e saluto.

  • #2
    Gentile Bedi,
    intanto mi è molto piaciuta la spiegazione della situazione che mi sembra riguardi un luogo dove il tempo fluisce in maniera più lenta!
    Senza due dati fondamentali non possiamo dire molto:
    - Pressione (che può misurare con un manometro )
    - Portata : che puoi misurare con un recipiente da 20/100 litri e trovi i litri al secondo
    Poi ne possiamo parlare.
    Non mi è chiaro se l'acqua comunque passa sempre oppure per fare funzionare la turbina devi tenere aperto uin rubinetto per alimentarla. MI pare di capire che sia il primo caso
    Saluti
    RemTechnology
    "E' meglio essere approssimativamente corretti che esattamente sbagliati"
    (v. 5.0 - Gennaio 2020) - RemTechnology 1999 - 2020 - ing.remtechnology@gmail.com
    Leggete il regolamento del Forum EnergeticAmbiente.it

    Commenta


    • #3
      ciao.
      Inizio dicendoti che non sono un esperto. Comunque dai dati che mi dai:
      - 5 [m]di dislivello tra pelo libero dell' acqua nel bacino e orifizio di uscita (almeno così ho capito);
      - 3 pollici di diametro dell' orifizio.
      otterresti una velocità di efflusso di quasi 10 [m/s], con una portata poco sopra i 160 [m^3/h]. La potenza del getto all' uscita sarebbe lievemente superiore a 2,2 kW.
      La portata può aumentare se allarghi l' orifizio, come la potenza del getto, senza modificare in maniera sensibile la velocità di efflusso.
      La teoria, visto il basso salto disponibile, suggerirebbe di incrementare fortemente la portata e inserire una turbina sul tipo elica, ma servirebbero opere di canalizzazione e se dici che il tutto sembra essere stato calibrato con esattezza per evitare straripamenti/svuotamenti del bacino, allora forse conviene lasciarlo com' è.

      Io proverei con una girante, non grande e da inserire all' uscita del getto, molto simile alle girandole che usano i bambini, con pale inclinate di circa 45 gradi col piano di rotazione. Senza perdersi in soluzioni troppo complesse.
      Magari si possono inserire anche più stadi con raddrizzatore, se si svergolano le palette per accogliere meglio il fluido durante la fase di attacco.

      Per le restanti domande non so dirti molto. Sono comunque curioso di sentire qualche altra soluzione: la mia è molto fai da te, ve ne saranno sicuramente di migliori.

      Commenta


      • #4
        Originariamente inviato da pippozzio85 Visualizza il messaggio
        ... (almeno così ho capito);
        - 3 pollici di diametro dell' orifizio ...
        tre quarti di pollice no tre pollici

        Commenta


        • #5
          Ah ok, grazie amir. Effettivamente mi sembravano numeri abbastanza grossi eheh. Comunque ricalcolando i valori, escono circa: velocità 10 [m/s] , portata10 [m^3/h], potenza del getto all' uscita 139 [W]. Bedi, magari con questi dati qualcuno potrà darti consigli migliori.

          Commenta

          Attendi un attimo...
          X