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    Ciao ragazzi, fra qualche giorno (spero) dovrebbero finirmi una batteria di turbine tipo P.E.A.C.E

    Del che provvederemo a testarla in corrente d’acqua per vedere se funziona o se abbiamo sbagliato tutto. Avrei però bisogno di qualche delucidazione che vado a elencare:
    a) come funziona un dinamometro e come posso utilizzarlo per verificare la forza della turbina?
    b) Avendo a disposizione un corso d’acqua h 1100 mm, L 5000mm velocità 2 mt/s circa, per aumentare la velocità in un breve tratto (basterebbero 7 mt) cosa posso fare? Stringere il letto del canale potrebbe servire? E di quanto? Oppure sarebbe meglio alzare il fondo prima della derivazione per dare una pendenza alla derivazione stessa
    C) Considerato che la batteria di turbine è una struttura lunga 6.50 mt e che le giranti hanno un diametro di 1 mt. pensavo che sarebbe interessante una derivazione o una condotta a cielo aperto larga 1.50 mt alta almeno 1.70 mt magari con una pendenza di 5cm al metro per accelerare la velocità: qualcuno mi sa dire se la portata del naviglio sopra dimensionato sia in grado di mantenere costantemente una derivazione di quelle dimensioni e a che velocità può arrivare l’acqua così incanalata.
    “Per oggi i compiti sono finiti” Vi ringrazio di cuore per il contributo che mi vorrete dare, in cambio vi prometto di tenervi aggiornati sullo sviluppo della “progettazione” e come andrà a finire.

    Lampes

  • #2
    Se omettiamo l'innalzamento del livello dell'acqua nel canale o meglio, il cambiamento della pendenza del fondo, a parità di portata, la velocità è inversamente proporzionale alla sezione liquida.
    Di quanto vorresti aumentare la velocità, e come pensi di incanalare in un alveo più ristretto un canale largo 5 m e profondo 1.1?
    Quale è il franco libero dal pelo dell'acqua alla sommità dell'argine?
    Foto?

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    • #3
      Originariamente inviato da Wilmorel Visualizza il messaggio
      Se omettiamo l'innalzamento del livello dell'acqua nel canale o meglio, il cambiamento della pendenza del fondo, a parità di portata, la velocità è inversamente proporzionale alla sezione liquida.
      Di quanto vorresti aumentare la velocità, e come pensi di incanalare in un alveo più ristretto un canale largo 5 m e profondo 1.1?
      Quale è il franco libero dal pelo dell'acqua alla sommità dell'argine?
      Foto?
      Buon giorno Wilmorel, contavo in un tuo intervento !
      Innanzi tutto ti chiedo (perchè sono ignorante, "na soca" dicono dalle mie parti) : il franco libero ecc.ecc. sarebbe lo spazio di canale non occupato dall'acqua nella sua parte alta? se è questo all'ora è circa 50 cm., 1.20 , 1.70 dipende dove lo si prende.

      Foto? vedrò di fartele fare perchè io giro ancora con un telefonino non con una astronave!!

      se ti può essere utile quel naviglio, in quel tratto fa due salti di circa 1 mt e 1.20 su di un tratto di circa 60-65 mt. prima del primo salto la riva è fuori dall'acqua circa 50 cm dopo il primo salto almeno 1.30 e dopo il secondo anche 1.70. o forse più non l'ho misurata.
      tra il primo e il secondo salto l'alveo si allarga e diventa anche 7.5 mt (non l'ho misurato ma siamo li). il mio pensiero era di vedere la possibilità di incanalare in una tramoggia l'acqua al primo salto, immetterla in una condotta appoggiata sul fondo con tutta l'inclianazione possibile per avre una velocità quasi pari alla caduta. Se fosse possibile un canale anche in acciao lungo 60 metri alto 1. 70 massimo (magari scavando il fondo per farcelo stare tagliando anche il manufattto in pietra che forma uno scivolo sul secondo salto, ci starebbero circa 10 batterie da 3 peace. Essendo poi questo canale poggiato sul fondo e con le pareti che non fuoriescono dagli argini, in caso di fortissime piogge come quelle di 3 anni fa non dovrebbe succedere nulla in caso di piena poichè l'acqua passerebbe sopra tutto invadendo il vecchio alveo. L'unica attenzione sarebbe quella di portare gli alternatori in alto, oltre gli argini.
      Adesso però mi serve un posto dove andare a provare il prototipo (di frodo ) in un canale scolmatore dove si viaggia a 3 mt a sec. ma anche tratti da 5 mt/sec) oppure nell'Adda con il beneplacido dell'ufficio del Magistrato Per il Po che lo gestisce, ma il fiume non è facile da gestire per le distanze delle zone profonde dalla riva dove arrivare con un automezzo con gru.
      S e si riesce ad avere un'idea della produzione estraibile alle varie velocità, a costo di provarla con il fucile spianato la voglio mettere in un tratto da 5 mt. sec.
      Grazie per gli insegnament che mi puoi dare.
      Reggio Emilia non è lontana da Cremona, io non posso spostare i corsi d'acqua e se Maometto non va in montagna perchè non consideri una gita a Cremona , saresti mio ospite , ti faccio girare la campagna con i suoi corsi d'acqua e magari si parla con i piedi sotto il tavolo di una trattoria di mia conoscenza dove fanno ravioli , taglaitelle al sugo di lepre (magari ti ritrovi anche qualche pallino)
      brasati, salumi caserecci e buon vino per quelli cui piace.Non ti nomino il grana perchè voi avete il Parmigiano!

      ciao
      Lampes

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      • #4
        Ciao Lampes
        Anzitutto ti ringrazio del simpatico invito.
        Adesso però parliamo delle tue sperimentazioni.
        Anzitutto il canale nel quale sei orientato ad operare.
        Se disponi di un salto, converrebbe sempre impiegare una turbina capace di utilizzarlo come tale e non attraverso una macchina come la Peace o simile da inserire in corrente.
        Mi pare una premessa necessaria, ma la situazione propietaria, giuridica e d'uso del sito potrebbero impedire questa soluzione più razionale ed efficiente.
        Considera queste mie valutazioni avulse dai condizionamenti detti sopra, ma soltanto in funzione di una fattibilità tecnica.
        Come hai compreso, occorrerebbe, per aumentare la velocità della corrente, restringere l'alveo nella zona interessata all'inserimento delle macchine, il che comporterebbe un innalzamento del livello a monte, da quantificare in funzione dell'incremento di velocità. Quindi, si creerebbe un alveo ristretto, di "magra" funzionale all'utilizzo delle turbine, inserito nell'alveo naturale e di lunghezza di alcune decine di metri, che al suo termine rifluirebbe nell'alveo naturale. Se vai nel sito della Bonciani-Enercat, vedi come le loro turbine sono state utilizzate nel canale di scarico, in forte pendenza, di un consorzio di bonifica, incanalando il flusso ordinario, in una condotta aperta contenuta nel canale preesistente.
        Incanalare il flusso, al di la di considerazioni sui rischi di esondazione a monte, significa predisporre una piccola briglia, se mai abbattibile, che indirizzi il flusso normale nel canale delle turbine, permettendo la tracimazione dell'esubero di portata nel canale d'origine.
        Se si dispone di una modesta traversa che crea il salto che hai detto, non sarebbe necessario realizzare nulla di nuovo, attraverso l'alveo, ma semplicemente, "imboccare" il canale delle turbine nella briglia. Si tratta pur sempre di un intervento su di un manufatto preesistente, di proprietà e gestione di "qualcuno", immagino il consorzio di bonifica.
        Come vedi, le mie considerazioni sono quasi collimanti con quelle che hai fatto autonomamente...

        Esistono alternatori bagnati, ma chiaramente, allo scopo di agevolare gli interventi di manutenzione, si potrebbero collocare bene al di fuori del livello di massima piena mediante rinvii angolari o trasmissioni a catena. Questa soluzione comporterebbe una riprogettazione della macchina. Mi pare viceversa, che Peace ed assimilate, prevedano proprio il generatore immerso.

        Allego due link, che probabilmente conosci, ma che mi sembrano significativi, in particolare per il dispositivo basculante che ne consente la rapida estrazione dalla sede funzionale.
        http://www.youtube.com/watch?v=T_KjHWCo0C8
        http://www.youtube.com/watch?v=1kdbw...eature=related
        Ultima modifica di Wilmorel; 11-05-2012, 11:18.

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        • #5
          Ciao Lampes
          sono riuscito a trovare un poco di tempo per fare alcuni confronti.
          Premetto i dati che tu hai segnalato, un poco adattati:
          Canale a sezione trapezia, fondo e sponde in terra, depositi di limo, vegetazione immersa scarsa.
          Profondità 1.1 m
          Larghezza 5 m
          Velocità corrente 2 m/s
          Portata 11 m3/s
          Turbina diametro 1 m
          Lunghezza batteria turbine 7 m

          Ulteriore premessa
          Occorre fare precedere la batteria da un tratto rettilineo di canale lungo una decina di metri, e seguire da altro tratto lungo alcuni metri allo scopo di regolarizzare il flusso. L'imbocco del canale dovrebbe essere curato allo scopo di ridurre i rigurgiti.

          1a ipotesi
          Canale in cemento lisciato od acciaio
          Larghezza 1.5 m
          Profondità 1.5 m
          Lunghezza 20 m circa
          Pendenza 0.005 (5/1000)
          Dislivello 0.1 m
          Sezione bagnata 2.25 m2
          Velocità corrente 3.55 m/s
          Portata 8 m3/s
          Corrente lenta Froude 0.92

          Se la soglia della briglia si colloca a 1 m dal fondo, la portata residua di 3 m3/s formerà un battente sopra la soglia di 0.3 m circa, che sommati a 1 m danno 1.3 m dal fondo, che si approssima a 1.5 come tirante d'acqua nel canale delle turbine.
          Le turbine indurranno un rigurgito a monte, di cui si dovrà tenere conto rialzando le sponde del relativo canale.
          Una riduzione di portata potrebbe scoprire parzialmente le turbine.

          2a ipotesi
          Canale come sopra ma:
          Pendenza 0.01 (1/100)
          Dislivello 0.2 m
          Sezione bagnata 2.25 m2
          Velocità corrente 5 m/s
          Portata 10.5 m3/s
          Corrente veloce Froude 1.3

          La portata residua, pari ad 0.5 m3/s, non consente di alzare a sufficenza la soglia tramite il relativo battente (0.1 ca), quindi, per avere una perfetta immersione delle turbine, e la portata prevista, occorrerà alzare la soglia della briglia (???)

          Mi è sorto un serio dubbio sui valori che dichiari. Se la velocità della corrente è di 2 m/s, difficilmente il canale potrà essere in terra battuta. Quali sono le sue caratteristiche? Se la velocità è inferiore, probabilmente non raggiungi la portata, e per adeguare i valori potresti avere la necessità di conformare il canale delle turbine a truogolo...

          PS
          Ho fatto una valutazione per una lungezza del canale di 20 m, ma nulla impedisce di estendere il calcolo ad una serie di traverse e a lunghezze diverse delle batterie.
          Non ho capito bene di quante turbine dovrebbe essere composta ogni batteria e di quanto sono spaziate.
          Le turbine, sono di costruzione commerciale o progettate e costruite da te?
          Se commerciali, ti è stata comunicata la entità del rigurgito che la presenza della turbina provoca in un alveo ristretto?
          Ultima modifica di Wilmorel; 13-05-2012, 14:56.

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          • #6
            specifiche

            [Non ho capito bene di quante turbine dovrebbe essere composta ogni batteria e di quanto sono spaziate.
            Le turbine, sono di costruzione commerciale o progettate e costruite da te?
            Se commerciali, ti è stata comunicata la entità del rigurgito che la presenza della turbina provoca in un alveo ristretto?[/QUOTE]
            Ciao Wilmorel,
            ho letto solo oggi le tue risposte il che è dovuto non al mio disinteressamento ma solo ad una marea di scadenze che in questi giorni mi affliggono (come tutti quelli che fanno il mio mestiere)
            Penso sia necessario qualche chiarimento circa i siti di possibile installazione della batteria di turbina che sto costruendo .
            I siti interessanti sono 3 :
            A) Un canale scolmatore in cui la velocità minima dell'acqua supera generalmente i 2 mt/s con punte (in brevi tratti 10/12 mt larghi 5) che viaggia a 5 mt./sec.Il canale in cemento lisciato porta acqua a due mini centrali ( distanti 1/1.5 km) tra loro, gestite dalla stessa società , tutte automatizzate e funzionano con turbine Kaplan (non so altro).Il livello dell'acqua nel canaale è generalmente mt. 1.20 per circa 9 mesi all'anno poi l'acqua viene distolta per uso idrico agricolo e le centrali si fermano. (Il cartello fuori dalla centrale parla di produzione di 7.500.000 KWh annuo.Il canale , ho letto da qualche parte, è lungo 4.6 km.>>
            B) un canale in pietra della larghezza di mt. 3 che serve a distribuire in altri canali l'acqua che arriva dall'Adda e dall'Oglio (purtroppo non ci sono i cartelli stradali che indicano la direzione)anche in questo l'acqua ha una profondità di mt. 1.20 ma ad un certo punto il fondo si abbassa di circa mt.1/ 1.20 (vado a memoria di una volta che ero sul posto con acque ferme e limpide e avevo valutato di circa 2.5 mt. la profondità in quel tratto) creando all'acqua una forte accelerazione ed un abbassamento del pelo d'acqua. Per intenderci sto parlando dello stesso tratto su cui la Ener.cat ha provato le sue pale pubblicandone i risultati sul n. 82 Ag dell'aprile 2007 (se ci riesco ti allego le pagine che mi sono tenuto). anche questo canale (è lungo circa 200 mt) manda acqua allo scolmatore del punto A) con due condotte in cemento del diametro di circa mt.1 cad ed una pendenza su 20 mt. di distanza tra i due canali di almeno 2 mt. arriva ad una velocità impressionante ed una quantità doppiamente impressionante.
            C) E' un tratto di un naviglio in cui ci sono due salti d'acqua di cui ti ho detto in precedenza. In questi ultimi giorni mi sono informato presso il consorzio che lo gestisce e sebbene una volta portasse acqua tutto l'anno e a iosa ora generalmente è poca l'acqua che contiene anche se adesso, per lavori a monte, hanno deviato su questo naviglio tant'è che quando l'ho visto io le portate erano quelle che avevo riportato. Questo naviglio è scavato nella terra. La sua scelta è però da scartare perché presto andrà in "quasi secca".>>Nel tuo " P.S " mi chiedevi il tipo di macchina che sto costruendo: orbene si tratta della P.E.A.C.E la cui descrizione, schizzo e fotografia di un prototipo immerso in acqua , puoi trovare sul sito di energoclub ultima di un opuscolo che tratta di turbine idroelettriche. Che mi ha intrigato sono i dati di resa riportati in quelle poche righe : velocità mt./sec 1 = kw 1 per 1 turbina, velocità mt./sec 2 = kw 8 praticamente la velocità al cubo. Pensa un po' poterne piazzare una batteria da 3 in una corrente da 5 mt/sec.: se tutto resta proporzionale sarebbe come vincere una cinquina al lotto!! ma mi accontento di molto meno (per ognuna).!! a parte ogni illusione torniamo alla costruenda turbina.Considerate le dimensioni del cono alla base cm 50 di diam. , lunghezza del cono mt. 1 con due principi di spirale che avrei determinato h. cm 25 alla base del cono . Tre di queste turbine (a cappello da strega) sono messe in sequenza su di uno stesso albero . L'unica differenza rispetto allo schizzo è che sarei più propenso a mettere la trasmissione all'alternatore dietro anziché davanti alla batteria in modo da evitare turbolenze . Ogni "cappello " lo metterei distante dal successivo di mt. 1,00 così che il tutto mi verrebbe lungo circa 6 mt. (che poi è la lunghezza standard di un tubo alto spessore che farebbe da albero). Se in fase di costruzione dovessi notare una flessione nell'albero potrei inserire (tagliandolo ) un supporto passante in un cuscinetto collegato alla struttura ( ma questo si vedrà). Per ora spero di vedere finito il primo cappello visto che quello che mi hanno fatto l'hanno " puntato" con 3 principi di spirale che ruotano a 360° contro i 2 a 180/210° che avevo chiesto . Se ci riesco ti mando uno schizzo di quanto mi ha fatto un amico con il CAD.Se non trovi allegati è perchè non ci sono riuscito (da buon imbranato). Ti sarei perciò grato se vorrai inviarmi una tua e-mail extra forum alla mia (lampes@infinito.it) (sulla posta con gli allegati sono leggermente più pratico che sul forum). Resta sempre comunque valido il mio invito, ma anche per questo dobbiamo contattarci in privato.Mi viene ora da farti una domanda ; Visto che la struttura, la macchina da immergere è praticamente un parallelepipedo con un fronte da 1200x1200 lungo 6 metri senza pareti ma solo una struttura metallica su quelli che sono gli spigoli del parallelepipedo, con all'interno i tre "cappelli da strega" che ruotano, pensi che ci possa essere un significativo rigurgito dell'acqua a monte?Considera che il canale, se parliamo di quello descritto in B è largo 3 mt mentre quello in A è largo 7 mt. >>>>All'inizio della mia richiesta d'aiuto chiedevo informazioni circa il funzionamento del dinamometroche appunto mi servirebbe a definire la potenza della turbina sopra descritta. NON HO CAPITO LA RISPOSTA, o forse non me l'hai data?!, erudiscimi! tu che lo sai.>>
            CiaoLampes>>

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            • #7
              I valori che dichiarano nel sito che mi citi mi sembrano decisamente ottimistici.
              La potenza posseduta da una corrente fluida è la solita citata a più riprese nel forum:
              Pcf=½*D*A*v³
              Dove:
              P=potenza teorica della corrente fluida
              D= densità del fluido (1 per l'acqua)
              A= superficie utile in m2
              v= velocità della corrente a monte in m/s

              Per applicare la teoria alla tua situazione:
              Diametro del tubo fluido, di acqua, per definizione pari al diametro turbina= 1 m
              Area conseguente= (1/2)^2*3.14 = 0.785 m2
              Velocità corrente 1a ipotesi= 1 m/s
              Potenza teorica corrente fluida x 1 m/s = 0.5*1*0.785*1^3= 0.393 kW
              Velocità corrente 2a ipotesi= 2 m/s
              Potenza teorica corrente fluida x 1 m/s = 0.5*1*0.785*2^3= 3.14 kW

              In concreto, la potenza estraibile da qualsiasi macchina immersa in quella corrente è molto inferiore, dovendo tenere conto del limite derivante dalla legge di Betz ed espresso da un coefficiente pari a 0.593
              Legge di Betz - Wikipedia
              e dal rendimento della turbina, meccanismi e generatore, che nella più ottimistica ipotesi può essere di circa 0.5.
              Di conseguenza, si hanno:
              P1= 0.393*0.593*0.5 = 116 W
              P2= 3.14*0.593*0.5 = 930 W

              Purtroppo questa ipotesi ottimistica non si realizzerà, perchè la disposizione ravvicinata delle turbine sulla fila rallenterà significativamente la corrente sulle turbine successive alla prima (e anche sulla prima) con la creazione del famoso rigurgito.
              Solo turbine in alveo libero od adeguatamente distanziate avrebbero la possibilità di minimizzare l'effetto scia.
              Quando trovo un po di tempo vedrò con attenzione anche le ipotesi di istallazione che ci sottoponi.
              Naturalmente, al di la di questa doccia freddina che ti propino, sono comunque interessato a questa tua esperienza.
              Viva gli sperimentatori!
              Trovi sulla tua e-mail un fascicoletto sul famoso freno di Prony o misuratore di potenza, del quale potremo comunque discutere.
              Ciao
              Will

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              • #8
                Salve Guido
                D'accordissimo per sperimentare con una sola elica, o in un secondo tempo, due, per valutare le reciproche interferenze.
                Se desideri certezze, contatta gli sviluppotori brasiliani della turbina idrocinetica e fatti inviare documentazione e i dati certificati di potenze e rendimenti.
                Hydrokinetic Turbine by TipoD - YouTube
                Oppure questa, che è una pompa, ma che potrebbe essere trasformata in generatore.
                Slingpump - YouTube
                Se preferisci sperimentare, nulla vieta che tu lo possa fare con modelli in scala, 1/2, 1/3 ecc. molto più gestibili ed economici.

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                • #9
                  Nelle formule del messaggio n°7 c'è una imprecisione:

                  Questo passaggio:
                  Velocità corrente 1a ipotesi= 1 m/s
                  Potenza teorica corrente fluida x 1 m/s = 0.5*1*0.785*1^3= 0.393 kW
                  Velocità corrente 2a ipotesi= 2 m/s
                  Potenza teorica corrente fluida x 1 m/s = 0.5*1*0.785*2^3= 3.14 kW

                  và letto così:
                  Velocità corrente 1a ipotesi= 1 m/s
                  Potenza teorica corrente fluida x 1 m/s = 0.5*1*0.785*1^3= 0.393 kW
                  Velocità corrente 2a ipotesi= 2 m/s
                  Potenza teorica corrente fluida x 2 m/s = 0.5*1*0.785*2^3= 3.14 kW

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                  • #10
                    Ciao Vill,
                    sempre molto preciso nelle tue risposte! cmq si capiva che si trattava di un errore di battitura!
                    Colgo l'occasione per ringraziarti per quanto inviatomi sul freno Prony ma vorrei manifestarti il mio pensiero sviluppato nel frattempo al fine di determinare il "motore/alternatore" da installare
                    a fine esperimento: Pensavo:
                    Applicare sull'albero della turbina una corona come quelle grandi del cambio posteriore di una bicicletta e collegarla ad una seconda posizionata a 3 metri di altezza dal pelo dell'acqua (dove conto di farci un piano asciutto.) . Questa seconda corona è collegata con un pignone che attraversa un cuscinetto di sostegno ad un "verricello" (dello stesso diametro della corona dentata) sul quale si avvolge un cavo di acciaio al quale appendere un contenitore d'acqua fornito, alla sua base, di un rubinetto a sfera per favorire lo scarico dell'acqua. Girando la turbina fa girare l'albero, che fa ruotare i due ingranaggi uguali che fanno si che il cavo che sostiene il contenitore si avvolga sul verricello. Se il contenitore è, ipotizziamo 50 litri/kg. , mi farà da freno alla turbina che certamente non avrà una forza tale da sollevarlo, e la terrà bloccata fin tanto che dal rubinetto sarà uscita tanta acqua da conferire al contenitore un peso inferiore alla forza di torsione impressa dall'acqua fluente.
                    Quando il "verricello comincia a sollevare il peso si chiude in fretta il rubinetto e si ferma l'emorragia. Si riposizione alla base il contenitore e si fa ripartire il meccanismo rilevando il tempo di risalita. Avremo così 3 dati sicuramente necessari a determinare la potenza della macchina : Lavoro, tempo e spazio (lunghezza della fune) = Kgm/s = W
                    Sicuramente un risultato che tiene in considerazione tutte le dispersioni della turbina e della trasmissione. resterà poi da definire la resa dell'alternatore /motore, ma già si comincia ad arrivare vicino alla resa effettiva del 1^ cappello da strega.
                    Stessa procedura quando si sarà definita la batteria di turbine.
                    Il tuo commento è, come sempre, ben accetto, gradito ed ascoltato.
                    Ciao
                    Guido

                    P.S. il parto si fa sempre più tardivo! fra un po' mi gireranno così tanto che penso di poterle sfruttare a mo' di turbina ed attaccarci un generatore!!!
                    Ridiamo anche se ci sarebbe da piangere nel vedere come si è snobbati quando si cerca di fare qualche cosa. e pensare che non ho chiesto di avere tutto gratis ma a pagamento

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                    • #11
                      Ciao Lampes
                      Il tuo marchingegno potrebbe funzionare, ma mi sembra farraginoso e prevede un eccesso di interventi anche manuali. Ti potrei suggerire allora una noria, nella quale, l'acqua, scaricata ad una altezza precisa, viene convogliata in un contenitore o bidone di capacità nota.
                      Rilevando il tempo che il dispositivo impiega a riempire il recipiente, determini la potenza del dispositivo. Forza peso (il contenuto del bidone a fine prova) x altezza sollevamento / tempo. Però, anche in questo caso, per avvicinarti al valore reale, dovresti poter variare il riempimento delle secchie (bicchieri).
                      Il freno di Prony è semplice e non introduce elementi di dubbio. Come puoi vedere dalla documentazione che ti ho inviato, consta di una puleggia, una cinghia con due ganci ai quali sono collegati due dinamometri o un peso definito ed un dinamometro. A questo si aggiunga un economico contagiri, che per bassi valori può essere sostituito da un cronometro.
                      La potenza, in W è data da:
                      P=pigreco*R*F*n/30
                      dove:
                      R=raggio puleggia in m

                      F=forza in N (moltiplichi i kg peso per 9.81) Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   14037_53_3.jpg 
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                      n=numero di giri al minuto

                      Ti allego una immagine che è di una chiarezza quasi offensiva...
                      In questo caso, la forza da inserire nella formula è data dalla differenza di lettura dei due dinamometri.

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                      • #12
                        Originariamente inviato da 33lampes Visualizza il messaggio
                        Ciao ragazzi, fra qualche giorno (spero) dovrebbero finirmi una batteria di turbine tipo P.E.A.C.E

                        Del che provvederemo a testarla in corrente d’acqua per vedere se funziona o se abbiamo sbagliato tutto. Avrei però bisogno di qualche delucidazione che vado a elencare:
                        a) come funziona un dinamometro e come posso utilizzarlo per verificare la forza della turbina?
                        b) Avendo a disposizione un corso d’acqua h 1100 mm, L 5000mm velocità 2 mt/s circa, per aumentare la velocità in un breve tratto (basterebbero 7 mt) cosa posso fare? Stringere il letto del canale potrebbe servire? E di quanto? Oppure sarebbe meglio alzare il fondo prima della derivazione per dare una pendenza alla derivazione stessa
                        C) Considerato che la batteria di turbine è una struttura lunga 6.50 mt e che le giranti hanno un diametro di 1 mt. pensavo che sarebbe interessante una derivazione o una condotta a cielo aperto larga 1.50 mt alta almeno 1.70 mt magari con una pendenza di 5cm al metro per accelerare la velocità: qualcuno mi sa dire se la portata del naviglio sopra dimensionato sia in grado di mantenere costantemente una derivazione di quelle dimensioni e a che velocità può arrivare l’acqua così incanalata.
                        “Per oggi i compiti sono finiti” Vi ringrazio di cuore per il contributo che mi vorrete dare, in cambio vi prometto di tenervi aggiornati sullo sviluppo della “progettazione” e come andrà a finire.

                        Lampes
                        Ciao 33
                        Sono anch'io interessato alla turbina PEACE per miei progetti. Ho chiesto notizie e costi - anni fa - ad una ditta tedesca, ma non ho mai avuto risposte, tant'è che mi ero fatto la convinzione che si trattasse di qualche idea allo studio o del tutto teorica, nonostante i vari documenti reperibili in rete.
                        Mi puoi dire per favore chi le fa, chi le commercializza, a chi chiedere costi ecc? Se non è possibile dirmelo in rete, fallo pure in privato. Ti ringrazio fin d'ora

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                        • #13
                          p.e.a.c.e

                          Per Gipper
                          non sei l'unico a non aver avuto risposta da ditte tedesche, e non troverai nessuno che le commercializza, io per lo meno ho rinunciato a perdere del tempo: me la sono fatta costruire (unico prototipo) e la prossima settimana conto di provarla in acqua per vedere la resa possibile.
                          Se mi mandi il tuo indirizzo di posta (il mio lo trovi nelle precedenti pagine) ti terrò aggiornato sugli sviluppi come pure è ferma intenzione tenermi in contatto con Wilmorel che tanti spunti mi ha dato e al quale devo tanta riconoscenza. Al momento però non ho nulla di più di quanto già scritto, tranne che finalmenteme l'hanno consegnata! è a casa!!!

                          Per ora, ripeto è solo un prototipo 1:1 di una sola girante (non dell'intera batteria da 3) che ho rinviato a dopo il risultato del primo esperimento che, come detto, penso di avere tempo e mezzi meccanici a disposizione nella prossima settimana.

                          A presto

                          33 lampes

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                          • #14
                            Originariamente inviato da 33lampes Visualizza il messaggio
                            Per Gipper
                            non sei l'unico a non aver avuto risposta da ditte tedesche, e non troverai nessuno che le commercializza, io per lo meno ho rinunciato a perdere del tempo: me la sono fatta costruire (unico prototipo) e la prossima settimana conto di provarla in acqua per vedere la resa possibile.
                            Se mi mandi il tuo indirizzo di posta (il mio lo trovi nelle precedenti pagine) ti terrò aggiornato sugli sviluppi come pure è ferma intenzione tenermi in contatto con Wilmorel che tanti spunti mi ha dato e al quale devo tanta riconoscenza. Al momento però non ho nulla di più di quanto già scritto, tranne che finalmenteme l'hanno consegnata! è a casa!!!

                            Per ora, ripeto è solo un prototipo 1:1 di una sola girante (non dell'intera batteria da 3) che ho rinviato a dopo il risultato del primo esperimento che, come detto, penso di avere tempo e mezzi meccanici a disposizione nella prossima settimana.

                            A presto

                            33 lampes
                            Beh, Wilmorel è un mito. La limpidezza delle sue risposte sono segno della sua grande conoscenza. Ti mando l'indirizzo in privato. Intanto grazie per la risposta

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