Corsa all'armamento o scopo energetico? - EnergeticAmbiente.it

annuncio

Comprimi
Ancora nessun annuncio.

Corsa all'armamento o scopo energetico?

Comprimi
X
 
  • Filtro
  • Ora
  • Visualizza
Elimina tutto
nuovi messaggi

  • Corsa all'armamento o scopo energetico?

    messaggio cancellato

    Edited by MetS - 24/2/2008, 19:07

  • #2
    CITAZIONE (MetS-Energie @ 8/2/2006, 20:02)
    Si fa un gran parlare in questii giorni di un problema che ci coinvolgerebbe tutti.
    L'Iran infischiandosene dei suggerimenti della IEAA e del consiglio dei 5 ha ripreso ad arricchire Uranio per produrre energia ma verosimilmente la Bomba Atomica.

    Fosse un paese moderato potremmo anche crederci ma sappiamo molto bene che non e' cosi'.

    La recente elezione del suo nuovo presidente che ha basato tutta la sua campagna elettorale sull'odio nei confronti di Israele, degli Stati Uniti e di tutti quei paesi che in un modo o nell'altro sono ai suoi occhi, contro lo sviluppo del paese, ha messo in allarme ben piu' di un governo.
    Ricordiamoci che l'Iran con il possesso della bomba andrebbe a rompere un equilibrio precario nella regione con tutte le piu' nere e malefiche conseguenze, come la storia delle vignette sul profeta di questi giorni ci hanno mostrato.

    Tutti ci stiamo chiedendo cosa faranno gli Stati Uniti se questa terribile escalation non dovesse fermarsi e come reagira' Israele che gia' in passato bombardo' con i suoi temibili caccia proprio un impianto Iraniano.

    Discutiamone insieme e troviamo una soluzione senza dimenticarci di tutte quelle realta' diverse dall'Iran doe si sta combattendo una guerra sotterranea per il controllo della materia prima o per dotarsi di un ordigno atomico quale deterrente.

    Ma ne vale veramente la pena?

    MetS

    Salve,

    vedo che il coscienzioso MetS ha accettato il mio consiglio di aprire questa sezione.
    Una premessa, l'ente internazionale per il controllo dell'energia atomica si scrive IAEA ( e non IEAA ) con la tastiera si sbaglia facilmente ma bisogna fare attenzione pena una totale confusione.
    Passiamo all'argomento principale.
    L'Iran si è dimostrato un paese dalla filosofia estremista anche se formalmente è una repubblica.
    La mentalità di questo paese islamico ( come quella di molti altri ) è chiusa e arrettrata, senza contare che è l'unico paese islamico sciita che come ben si sa è la dottrina più cupa e conservatrice dell'Islam.
    Aggiungiamo che è uno tra i 10 maggiori produttori di petrolio al mondo e che vanta un efficiente e potente esercito.
    Gli USA da tempo tendono a estendere la loro influenza su quest'area, e in quest'ottica una guerra mi sembra praticamente inevitabile.
    Bisogna porsi davanti a questo problema: l'energia che si libera dall'atomo ha dato all'uomo un potere immenso e incalcolabile.
    Dare questo potere in mano a un paese estremista che crede nei valori esposti da MetS è autolesionista.
    Un paese che da un momento all'altro potrebbe cadere preda di una rivoluzione e tornare a essere in fin dei conti un dittatura.
    Debbo dire che l'Iran è solo una delle crisi che si profialano all'orizzonte: pensiamo ad altri paesi potenzialmente instabili dotati di arsenale atomico tra i quali figura la Corea del Nord.
    L'Iran non deve essere fornito nella maniera più categorica di queste tecnologie e infrastrutture, fino a quando non dimostrerà una adatta maturità politica.

    Commenta


    • #3
      Scusate ma per leggere le notizie che riportano i giornali e telegiornali serviva trascriverle i questo thread? Mi sembra che già siamo bombardati di notizie che provengono dalla stessa campana, forse sarebbe intressante riportare anche la versione di qualche campana diversa, magari iraniana. E prego chi ne fosse impossesso di postarle qui.
      Personalmente ho le idee confusissime e non mi sento di predere una posizione netta come fate voi, e vi invidio.
      Io non ho notizie ma ho alcune domade da postare.

      1) Supponiamo che Iran abbia la bomba A, perchè dovremmo avere timore che la adoprasse? Pakistan, korea india ce l'hanno e non l'hanno mai adoprata eppure soprtattuo il pakistan mi pare "pericoloso" quanto l' Iran. (Anzi gli unici che l'hanno adoperato sono gli americani, ma questa è un'altra storia)
      2) Le notizie antiislamiche vi sembrano tutte corrette o pensate che siano strumentalizate ?
      3) E' casuale che gli attacchi anteterroristici occidentali, guerra in Iraq, e prossima Iran siano partiti dai territori più ricchi di petrolio?
      4) Se voi foste al posto degli Iraniani, vorreste la bomba atomica?
      5) Perchè e cattiva cosa essere antisemiti ma è cosa buona e giusta essere antiislamici?

      Spero che qualcuno di voi riesca a chiarire le mi confusissime idee.

      Ciao
      Docrates

      Edited by Docrates - 8/2/2006, 23:15

      Commenta


      • #4
        CITAZIONE (MetS-Energie @ 8/2/2006, 20:02)
        Si fa un gran parlare in questii giorni di un problema che ci coinvolgerebbe tutti.
        L'Iran infischiandosene dei suggerimenti della IAEA e del consiglio dei 5 ha ripreso ad arricchire Uranio per produrre energia ma verosimilmente la Bomba Atomica.
        .................................................. .

        Ma ne vale veramente la pena?

        MetS

        Non sono d'accordo con la linea occidentale. Non sono d'accordo neanche con il concetto di guerra preventiva che ormai si è insinuato nel senso comune delle persone, è una palese contraddizione a qualsiasi codice o giurisprudenza si voglia confrontare.

        In realtà l'Iran potrebbe realizzare un ordigno a fissione in due o tre anni, laddove Israele oggi ha già in magazzino circa 50 testate. Quindi non c'è equilibrio, anche perchè dietro Israele ci sono gli USA.

        Ma la domanda è questa: in base a quale diritto acclarato Israele ha diritto ad avere armi nucleari ed ad altri come l'Iran non viene riconosciuto tale diritto ? Cosa si fa, il processo alle intenzioni ?

        La realtà delle cose ci dice che: 1) l'Iran ha necessità di produrre energia e non può aspettare che il petrolio sia in esaurimento. 2) possedere armi nucleari metterebbe lo stato iraniano in una condizione di equilibrio interlocutorio con altri paesi dominanti. 3) l'occidente pretende di avere il controllo delle fonti di petrolio per i prossimi 50 anni, almeno finchè non sarà pronto con altre energie alternative.

        Credo che in Iran , oltre agli studenti, vi sia una classe media colta e moderata. E' un Paese molto giovane ed ha grandi lavori da fare per dotarsi di infrastrutture. Gli Iraniani non sono Arabi, e c'è una bella differenza di storia e di carattere. Non credo che la classe dirigente Iraniana rappresenti quello che in realtà è l'Iran; e non credo siano così stupidi da farsi cancellare dalla carta geografica.

        Israele completerà il ritiro dai territori, ed allora si vedrà se esiste la volontà di creare uno stato palestinese indipendente o se si vuole solo buttare a mare Israele. Ma non è Israele il motivo del contendere, per l'Iran, ma la politica estera USA di controllo totale dell'area. Tale politica estera USA, da alcuni anni, sta producendo gravi squilibri in tutta l'area medio orientale. Gli USA non ci hanno neanche provato a porre dei limiti alla Cina, quindi è la solita politica del randello più grosso. E sarebbe ora di finirla e trovare un modus vivendi più decente prima di distruggere il pianeta.

        Commenta


        • #5
          CITAZIONE (HEIM @ 9/2/2006, 06:58)
          ....
          non è Israele il motivo del contendere, per l'Iran, ma la politica estera USA di controllo totale dell'area.
          ....

          STRAQUOTO !!!!

          MetS, la tua digressione su Israele è interessante, ma fa parte dei pretesti. Il presidente Iraniano spara a zero su Isreale come pretesto, distogliendo così l'attenzione del suo popolo sui reali problemi del paese (come fanno i politici italiani che passano il tempo ad offendersi anzichè affrontare i problemi). L'occidente utilizza tali dichiarzioni come pretesto per etichettare l' Iran come facinoroso
          La bomba A è il pretesto per l'invasione americana. Esattamente come è stato per le armi di distruzione di massa con l'Iraq. A proposito, dove stanno queste armi? Io ricordo delle false prove fornite dagli inglesi e i report della cia contraffatti, perchè dovrei pensare che non si ripetrà anche con l'iran?

          No, una bomba A, non serve a creare un 'equilibrio, ma come Iraniano forse la vedrei come unica speranza per non essere attaccato dagli USA

          CITAZIONE
          1. Perche' e' una repubblica fondata su principi religiosi e non democratici

          Giusto, ma anche la nostra società è basata su principi religiosi. I comandamenti cristiani sono l' archetipo di qualsiasi legge occidentale. E ciò vale per qualsiasi civilta e religione. Il problema è che è che con tali regole ci siamo nati e ci sembrano naturali, le loro no.Esempio: è "democrazia" avere una moglie anzichè 5 o è religione?In italia se hai 2 mogli vai pure in galera.

          Commenta


          • #6
            CITAZIONE (Docrates @ 9/2/2006, 08:15)



            No, una bomba A, non serve a creare un 'equilibrio, ma come Iraniano forse la vedrei come unica speranza per non essere attaccato dagli USA

            CITAZIONE
            1. Perche' e' una repubblica fondata su principi religiosi e non democratici


            Giusto, ma anche la nostra società è basata su principi religiosi. I comandamenti cristiani sono l' archetipo di qualsiasi legge occidentale. E ciò vale per qualsiasi civilta e religione. Il problema è che è che con tali regole ci siamo nati e ci sembrano naturali, le loro no.Esempio: è "democrazia" avere una moglie anzichè 5 o è religione?In italia se hai 2 mogli vai pure in galera.

            Le armi nucleari, se in possesso di pochi "eletti" , consentono di alzare la voce nei rapporti internazionali. Meglio sarebbe fossero bandite come si era detto un tempo.

            No, la differenza fra occidente e mondo isalmico è che il diritto civile e penale, ma ancor più la procedura, nei paesi muslim ( in specie se Sciiti ) emana dalla interpretazione della legge coranica. In occidente non vi sono Paesi le cui leggi dipendono da alcun testo religioso o sacro. La laicità dello stato, in occidente, è un fatto incontrovertibile. Proprio per questa debolezza della "interpretazione" coranica in quei paesi consente questi fanatismi . Anche in Israele c'è una minoranza di fondamentalisti che in base alla interpretazione della Torah, il Talmud, non riconoscono allo stesso Stato di Israele il diritto di esistere. Sono deformazioni dell'eccesso di "fede", io ritengo.

            Certo che senza religioni e armi nucleari si vivrebbe molto meglio, credo....

            Commenta


            • #7
              Diaciamo che l'occidente cerca di essere laico più che esserlo, mi sembra più corretto. Ricordate le ire della chiesa e tutti i cristiani quando nella costituzione europea non si è fatto menzione alle radici cristiane?
              L'Italia poi è patologica: quante decisioni politiche sono state influenzate dal Vaticano? Più di una volta ha addiritura detto chi votare

              Edited by Docrates - 9/2/2006, 08:59

              Commenta


              • #8
                Non entro nella discussione, ma vorrei consigliarvi la lettura di alcuni articoli che trovate su http://www.disinformazione.it su un pò di retroscena che difficilmente sentirete in TV.
                Fanno riflettere... e molto.

                Saluti,
                Roy
                Essere realisti e fare l'impossibile

                Commenta


                • #9
                  Sul discorso che la fede sia da temere, con me sfondi una porta aperta. Non a caso riporto nella firma la frase " Aboliamo la fede, sia essa religiosa, politica o sportiva".
                  Ma la fede è lo strumento non la causa. E' lo strumento tramite il quale "i furbi" riescono a controllare la folla per i propri vili scopi.
                  Ma tornando all'origine del discorso, la minaccia reale è la bomba A israeliana o l'occidente che usera le armi convenzionali (e non solo) per depredarli del petrolio? Chi minaccia chi? Senza bomba A, tali minaccie terminano? E se il petrolio sparisse per magia, ci sarebbero ancora le minaccie?

                  Commenta


                  • #10
                    CITAZIONE (MetS-Energie @ 9/2/2006, 13:10)

                    Nessuno ruba niente, neppure in Iraq.
                    Avere il controllo non significa rubarlo.

                    Forse ti sfugge che a distanza di tempo dalla fine della guerra in iraq, esiste ancore l'embargo. Il petrolio viene scambiato con generi di prima necessità (speriamo non scatolette montana) anzichè dargli il denaro che farebbe loro comodo per la ricostruzione. Non permettere all' iraq di scegliere a chi, come e a quanto vendere per me è rubare.

                    CITAZIONE
                    Per il petrolio esiste una borsa ed un prezzo determinato dall'OPEC a cui tutti si attendono.
                    GFiniamola di parlare a vanvera senza sapere esattamente come stanno le cose solo per creare dei movimenti d'opinione che sono in massima parte nell'errore.


                    Giuro che questo no l'ho capito. Non so se centra con quel che volevi dire, ma prova a cercare su wikypedia i membri dell'opec e scoprirari che sono tutti filoamericani, quelli che non lo sono stati con le buone lo sono stati e lo saranno con le cattive. E poi, secondo te da tutta questa faccenda gli USA ci rimettono ci guadagnano?
                    Inoltre messo così sembra che tu non accetti repliche diverse dalla tua posizione, se è così, ma sono strasicuro di sbagliarmi, che l'hai aperto a fare il theread?

                    CITAZIONE

                    Non sono sulla tua stessa lunghezza d'onda quando dici che la politica estera USA, da alcuni anni, sta producendo gravi squilibri in tutta l'area medio orientale, semmai e' il contrario.

                    Sono d'accrodo con te gli USA stanno stabilizzando il medio oriente. In una regione dove si temono conflitti e numerosi morti gli USA agiscono attaccando con una aziona militare e creando un unico conflitto con numerosi morti. La logica è siccome ho paura che quest'estate qualche parte del bosco prenda fuoco, do fuoco a tutto io prima. Per favore non chiedermi cosa avrei fatto io, perchè non lo so! e come potrei....ma spero che tu non voglia dire che la loro è un'azione umanitaria.

                    Edited by Docrates - 9/2/2006, 14:07

                    Commenta


                    • #11
                      CITAZIONE (Docrates @ 9/2/2006, 08:15)
                      [

                      No, una bomba A, non serve a creare un 'equilibrio, ma come Iraniano forse la vedrei come unica speranza per non essere attaccato dagli USA

                      Boh... a volte mi chiedo se davvero l'antiamericanismo becero ha un potere fisicamente accecante sulle persone.
                      Una bomba A in mano all'Iran non minaccerebbe in alcun modo gli USA e a mio parere comporterebbe invece un gravissimo rischio di "attacco preventivo neutralizzante" da parte USA o Israeliana (non è detto servano stormi di caccia e falangi di carri). A quel punto cosa succederà è argomento di ipotesi tattico- strategiche, ma probabilmente poco simpatiche in ogni caso.

                      L'Iran non ha nemici che lo minaccino, l'unico era Saddam e non c'è più. A che cosa potrebbe servirgli la bomba se non a sostenere mire aggressive? La discussione sull'energia nuclerare per l'Iran è oziosa. Se vuole l'Iran può tranquillamente avere la centrale fornendo le debite garanzie che non verrà usata per fare la bomba.

                      Se comunque, contro ogni ragione e previsione, all'Iran dovesse essere concesso di avere la bomba A, ( con missili in grado di raggiungere l'Italia già ora), io personalmente riterrei doveroso che anche l'Italia si dotasse di tale tecnologia militare. Mica per mire aggressive, per carità... ma la vedrei come l'unica speranza per non essere attaccati dall'Iran. La tecnologia la abbiamo, la volontà politica fa presto a cambiare quando la minaccia si fa concreta e non più teorica e a quel punto le bandiere della pace serviranno ancor meno del poco a cui sono servite finora.

                      Se vi pare una escalation furba... fate voi eh! shifty.gif
                      “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

                      Commenta


                      • #12
                        CITAZIONE (eroyka @ 9/2/2006, 10:03)
                        Non entro nella discussione, ma vorrei consigliarvi la lettura di alcuni articoli che trovate su http://www.disinformazione.it su un pò di retroscena che difficilmente sentirete in TV.
                        Fanno riflettere... e molto.

                        Saluti,
                        Roy

                        Beh, ci sono tante cose che fanno riflettere anche sul pudore di chi scrive tongue.gif

                        Comunque qualche spunto interessante c'è... davvero notevole questo http://www.disinformazione.it/terzaguerramondiale.htm.
                        Peccato che alla fine la ricetta per uscirne sembra si limiti al solito "volemose tutti bene", vabbè l'ottimismo è il sale della vita. shifty.gif
                        “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

                        Commenta


                        • #13
                          Carissimi, adesso non ho tempo, ma stasera butto giù qualche riflessione e poi la posto. In breve state prendendo una cantonata, non sapete come stanno le cose, perchè non è dato di saperle, e vi fate condizionare dalla carta stampata. A più tardi.

                          Commenta


                          • #14
                            CITAZIONE (BrightingEyes @ 9/2/2006, 14:52)

                            Boh... a volte mi chiedo se davvero l'antiamericanismo becero ha un potere fisicamente accecante sulle persone.

                            Perfettemente d'accordo. Come è accecante il becero antisemitiesmo e il becero antiislamismo.
                            Cerchiamo di non abbracciare alcuna fede, è l'unica arma che ci difende dall'apriorismo.

                            Commenta


                            • #15
                              CITAZIONE (Docrates @ 9/2/2006, 16:11)
                              CITAZIONE (BrightingEyes @ 9/2/2006, 14:52)

                              Boh... a volte mi chiedo se davvero l'antiamericanismo becero ha un potere fisicamente accecante sulle persone.

                              Perfettemente d'accordo. Come è accecante il becero antisemitiesmo e il becero antiislamismo.
                              Cerchiamo di non abbracciare alcuna fede, è l'unica arma che ci difende dall'apriorismo.

                              Su questo sono in totale accordo. Comunque, a scanso di equivoci, posso dirti che ero e sono del tutto contrario all'intervento di Bush. Erano il modo e il momento più sbagliati da scegliere. Certo il petrolio è una spinta possente e Bush è troppo esposto con le lobby petrolifere per aspettarsi qualcosa di meno.

                              Però Bush non è gli USA. Se Dio vuole tra un pò ce ne libereremo e speriamo in un nuovo presidente più aperto e di mente elastica. Anche ora comunque non vedo sinceramente grossi pericoli di attacco USA all'Iran (prima della centrale almeno).

                              Mai apriorismo, giustissimo. Ogni situazione è un caso a sè, si può essere entusiasti dell'intervento in Kosovo e severamente critici per l'Irak. Di quello che pensa il "partito" a me importa nulla. Cerco di analizzare obiettivamente e mi faccio le mie idee.

                              Il caso dell'Iran, obiettivamente, però non c'entra nulla con la minaccia USA. E' una plateale replica di corsi e ricorsi storici che in passato non han portato mai nulla di buono. C'era un ministro (Chamberlain) che dopo aver ottenuto la firma di un trattato, annunciò al mondo di "aver fermato Hitler con un pezzo di carta". Allora come ora c'erano fortissime resistenze in Francia ed Inghilterra a imbarcarsi in avventure militari ed addirittura a "provocare" Hitler. Allora come ora l'illusione che l'anelito alla pace di chi sta bene possa contagiare chi ha problemi più grossi e si illude di risolverli con la forza è poco realistico.

                              Esistono, è vero, paesi come Israele, India, Pakistan che si sono dotati di arsenale nucleare. Certo l'ideale sarebbe che non l'avessero, ma cosa fatta capo ha, difficile convincerli ora. Il fatto che pochi paesi dotati di minaccia nucleare possano porre le condizioni su tutti gli altri è antipatico, ma pensare di permettere a chiunque di farsi l'atomica per difesa è sciagurato. Non è ridicolo pensare che dopo poco tempo ci si ritroverebbe a dibattere se dotarci pure noi (il trattato di non proliferazione diventerebbe carta straccia).

                              Avete poi pensato alla drammatica condizione che verrebbe a crearsi con Israele? Sarebbe una riedizione della guerra fredda 100 volte più rischiosa. Con le attuali relazioni Iran-Israele basta un equivoco, un lancio missilistico mal riuscito, un cacciabombardiere impazzito e si rischia un'ecatombe. Tra Iran e Israele non c'è il Pacifico, i tempi di reazione sarebbero frenetici.
                              E' un incubo a cui non voglio pensare.

                              Pensiamo al fotovoltaico và
                              wink.gif
                              “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

                              Commenta


                              • #16
                                grazie Mets per le giustissime correzioni. Ma sbagli a pensare che tu debba essere d'accordo con me su qualcosa. Io sto facendo solo domande, cerco di capire, non di convincere.

                                Non capisco quando tu affermi:

                                QUOTE

                                ....
                                devo ammetterlo, le scuse che sono state adoperate per mostrare al mondo l'evidenza erano costruite ad arte per ingannare l'opinione pubblica ed i media.
                                ....
                                Nessuno dice che quello che fanno gli USA e' corretto,


                                Se ho capito bene, ammetti che sia che i metodi che gli scopi siano stati scorretti però continui a sotenere che è giusto invadere il medioriente?

                                Commenta


                                • #17
                                  Come vedo il problema.

                                  Vorrei evidenziare la necessità, in questo genere di valutazioni, di non essere di parte, non sposare una causa o l'altra, ma procedere con un buon disincanto nella osservazione dei fatti. Essere obiettivi è difficile in specie se non si hanno sufficienti informazioni, ma anche in questo caso non bisogna lasciarsi prendere dalla sindrome della bandiera, e rimanere un bit scettici sui torti e sulle ragioni.

                                  Fra Europa-Russia e il gruppo nuovi mondi ( USA, Australia, giovani emergenti Asia ) corrono alcune differenze sostanziali, di storia - intesa come percorso di esperienze - e di educazione, anche religiosa; nonchè di spiritualità intrinseca. Il nuovo mondo è giovane e si porta ancora dietro l'eco di quella molla calvinista che - di fatto - diede vita agli USA e al nuovo modo di concepire l'economia, il lavoro, il danaro. Il vecchio mondo è più disincantato, più affaticato, gradisce la ricchezza più come mezzo che come fine.

                                  La dottrina calvinista dice che se una persona ha successo nella vita, e se fa molti soldi, vuol dire che la deità lo ama, lo sorregge. Può sembrare una sciocchezza, ma molta parte dei nordamericani ci crede, e regola le proprie scelte in tal senso. Vincere, vincere sempre. Questo è il credo comune, mediamente. Il liberismo sfrenato si è via via sostituito al concetto liberale ispiratore di quella costituzione americana scritta sulla falsariga della dichiarazione dei dirittti dell'uomo, voluta da Washington e scritta da un italiano di Livorno.

                                  I prodotti di questo liberismo assoluto li stiamo vedendo. Fra tutti citerei gli OGM. Forse non tutti sanno che le sementi OGM non si riproducono in seno alla pianta come è sempre avvenuto, e la pianta per fruttificare deve essere irrorata con un prodotto chimico, uno "starter". In India, in una regione vocata al riso, furono vendute le prime sementi. In capo a 5 anni la maggioranza dei piccoli produttori sono falliti. La società venditrice aveva anche brevettato l'OGM e il derivato di seconda generazione che avrebbe potuto nascere. Una mentalità industriale che non si discosta da quella della riduzione in schiavitù del 700.

                                  Sempre questa forma mentis consente ad una azienda energetica di distrarre i fondi versati dai dipendenti per la pensione, per farne un uso diverso e, una volta richiesta di integrare i fondi distratti, dichiarare fallimento privando 450.000 dipendenti della pensione e della liquidazione. Per non parlare della assistenza sanitaria e dello scandalo delle assicurazioni sanitarie. ( Enron )

                                  Questo liberismo sta attecchendo anche in Europa e abbiamo avuto Banca 121, Cirio, Parmalat, etc.

                                  Con questa forma di capitalismo d'assalto le trattative con l'estero diventano sempre più difficili. Per esempio la trattativa con Arabia Saudita per i dissalatori di Bandar Abbas. Due in lizza per la realizzazione: AquaChem USa, Sasakura Japan. La trattativa con Usa non è mai partita, per la spocchiosità dei dirigenti AquaChem verso l'interlocutore.

                                  Ieri la General Motors ha ufficialmente annunciato che difficilmente potrà riconvertire ad altro lavoro i 100.000 dipendenti che licenzierà entro il 2008, chiudendo 11 stabilimenti. Il titolo in borsa si è apprezzato. I sindacati tacciono.

                                  Il prezzo del greggio non è stabilito dall'OPEC come si crede. L'OPEC indica in un cartello annualmente la forbice di prezzo entro cui prevede di stare e le quantità di produzione previste. Il prezzo del greggio, day by day, viene stabilito dai brokers in base ad una serie di valutazioni economiche e politiche. Di fatto a questi prezzi il greggio in Alaska diventa competitivo e vale la pena estrarlo. Nonostante i costi di riscaldamneto.

                                  La Cina ha a portafoglio circa 750 miliardi di dollari di obbligazioni di stato USA, che vengono periodicamente rinnovate con altre obbligazioni. Se fossero messe all'incasso avremmo il crollo. Il che significa che il debito estero USA , inesigibile, sta alimentando il debito interno, il consumer credit. Non c'è nessuno al mondo che possa costringere gli USA a pagare i propri debiti. Però il FMI continua ad indicare con due o tre A il rating dei T-bond mentre altri paesi come Argentina e Brasile sono quasi spazzatura. Per cui i Paesi in via di sviluppo pagano interessi stratosferici per tentare di svilupparsi, mentre Paesi come USA, Canada, UK, pieni di debiti fino alla cima dei capelli, vendono bellamente le proprie obbligazioni tripla A. E' questo un modo come un altro per esportare debito ed inflazione.

                                  Quanto ancora possiamo onestamente ritenere che questo stato di cose vada avanti ? Quanto ancora i Paesi arabi e muslim in genere possono tollerare di essere considerati spazzatura unitamente ai paesi in via di sviluppo ? Non dovremmo pensare che certe mentalità mettano a dimora i semi di futuri scontri armati ?

                                  Le guerre in medio oriente sono state fatte per il controllo delle aree produttive di greggio, così come in Afganistan si finanziarano i guerriglieri per buttare fuori i russi.

                                  Ma è pensabile che una economia di guerra possa protrarsi all'infinito ? Oppure sarebbe ora che gli americani facessero un minimo di auto critica del prorpio modo di vivere e la piantassero di alimentare il debito interno ?

                                  Al redde rationem ci si arriverà comunque, ma quanto più si persevera su questa strada tanto più sarà doloroso il riequilibrio.

                                  E non è avversione becera verso gli USA che, comunque, rimane un grande PAese. Sono solo conti, aritmetica dei debiti e dei crediti, dei consumi e del tenore di vita sempre al di sopra delle proprie possibilità. Il resto del mondo finanzia i vizi, le debolezze, i desideri del Way of Life USA.

                                  Questa è la realtà delle cifre. E gli Iraniani non hanno nessuna intenzione di mandare giù il boccone come hanno dovuto fare Arabia Saudita, Giordania, Kuwait, etc.

                                  Commenta


                                  • #18
                                    Iran: gli USA temono l'atomica o il petroeuro?

                                    CITAZIONE

                                    Il pericolo che l'Iran rappresenta per l'America non sono i suoi progetti nucleari, le armi di distruzione di massa, o il suo sostegno alle "organizzazioni terroristiche", come pretende l'Amministrazione Americana. No, il vero pericolo è rappresentato dal suo tentativo di modificare il sistema economico mondiale utilizzando il petro-euro al posto del petro-dollaro.


                                    Un tale cambiamento viene considerato, nei circoli americani, come una vera e propria dichiarazione di guerra economica che appiattirebbe i profitti delle aziende americane provocando anche un probabile collasso economico.

                                    Nel giugno del 2004 l'Iran aveva manifestato la sua intenzione di creare un centro di scambio petrolifero internazionale (una borsa) basata sull'euro. L'iniziativa trovava il favore sia di molti paesi produttori sia di molti paesi consumatori. Secondo le dichiarazioni iraniane tale borsa potrebbe iniziare la sua attività agli inizi del 2006. Naturalmente questa borsa si sarebbe trovata a competere con la borsa petrolifera di Londra (International Petroleum Exchange - IPE-), e con quella di New York (New York Mercantile Exchange - NYMEX-), ambedue in mano americana.

                                    I paesi consumatori oggi non hanno scelta e sono obbligati ad utilizzare il dollaro quale moneta di acquisto del petrolio, dal momento che si tratta dell'unica valuta accettata nel settore. Di conseguenza le banche centrali sono costrette ad alimentare le loro riserve mediante l'acquisto di dollari, rafforzando in tal modo l'economia americana.

                                    Se l'Iran, seguito da altri paesi produttori, fosse disposto ad accettare l'Euro al posto del Dollaro l'economia americana si troverebbe ad affrontare una vera e propria crisi. Un esempio di questa crisi la potremmo vedere alla fine del 2005, inizi del 2006, quando gli acquirenti di petrolio potranno scegliere fra pagare 57 dollari al barile a Londra (IPE) o a New York (NYMEX), oppure 37 euro alla borsa iraniana. Una tale possibilità avrebbe l'effetto di ridurre i volumi di affari delle due borse occidentali basate sul dollaro (IPE e NYMEX).

                                    Alcuni paesi hanno cercato di studiare gli effetti della conversione da un dollaro sempre più debole ad un euro sempre più forte. La debolezza del dollaro è stata causata dal fatto che l'economia americana ha ridotto la propria base produttiva, esportando all'estero i propri impianti, con l'eccezione delle industrie delle armi, e affidando a paesi terzi la propria produzione. Ormai l'economia americana interna si fonda sui posti di lavoro nei servizi e sulle grosse spese necessarie per le due guerre che ha iniziato. Gli investitori stranieri hanno incominciato a ritirare i loro capitali, provocando un ulteriore indebolimento del dollaro.

                                    Un semplice osservatore dei mercati valutari ha potuto veder come la svalutazione del Dollaro sia iniziata dal novembre 2002, mentre il potere di acquisto dell'Euro sia cresciuto fino a raggiungere quota 1,34 dollari. Con lo Yen giapponese il dollaro ha perso da 104,45 a 103,90. La sterlina inglese è risalita un po': da 1,9122 a 1,9272. I rapporti economici di questo mese (Marzo) hanno messo in rilievo la rapida caduta dell'economia americana e il costante aumento del deficit che è arrivato, alla fine del 2004, a 665,90 miliardi di dollari. E il peggio deve ancora arrivare. Questa situazione preoccupa i banchieri internazionali, che hanno fatto presente a Bush i loro avvertimenti.

                                    La guerra economica dell'Iran è simile a quella di Saddam Hussein che, nel 2000, aveva convertito tutte le sue riserve di dollari in euro, richiedendo il pagamento del petrolio in euro. Gli economisti dell'epoca si fecero beffe di Saddam perché con la sua mossa aveva avuto ingenti perdite. Però gli stessi economisti furono molto sorpresi quando Saddam ha potuto recuperare tutte le perdite in meno di un anno, a causa della rivalutazione dell'euro.

                                    L'amministrazione USA era pienamente consapevole del rischio, quando le banche centrali di altri paesi cominciarono a diversificare le loro riserve di dollari con l'euro e a formare un fondo per l'acquisto del petrolio con la stessa valuta (Banche centrali della Russia e della Cina nel 2003). Per evitare un collasso economico Bush si affrettò a invadere e a distruggere il paese, sotto falsi pretesti, per dare un esempio a quei paesi che avessero voluto abbandonare il Dollaro, e per cercare di influenzare le decisioni dell'OPEC avendo il controllo del secondo paese produttore. La vendita del petrolio iracheno è quindi tornata a essere quotata in petro-dollari. Per utilizzare l'euro quale moneta di scambio dei prodotti petroliferi esiste un solo problema tecnico, e cioè l'assenza di uno standard di quotazione dei prezzi in euro, un "indicatore" del petrolio, come viene utilizzato dagli industriali del settore. Gli attuali tre indicatori utilizzati sono tutti in dollari, sono il West Texas Intermediate Crude(greggio) (WTI), il Norway Brent crude, e il UAE Dubai crude. Però questo non ha impedito all'Iran di richiedere il pagamento in euro nelle sue vendite di petrolio all'Europa e all'Asia, sin dalla primavera del 2003.

                                    La determinazione dell'Iran di utilizzare il petro-euro risulta invitante anche per altri paesi come la Russia e i paesi del Sud-america, come anche per l'Arabia Saudita, dato il recente deteriorarsi dei rapporti USA/Sauditi. Allo stesso tempo questa decisione ha anche provocato una politica americana sempre più aggressiva che utilizza le stesse scuse usate contro l'Irak: armi di distruzione di massa sotto forma delle ricerche nucleari, aiuto all'organizzazione "terroristica" degli Hezbollah, e minacce alla pace in Medio Oriente.

                                    Il problema adesso è: come reagirà l'amministrazione americana? Invaderanno l'Iran come per l'Irak? Però l'esercito americano è impantanato nella palude irachena. La comunità internazionale, ad eccezione dell'Inghilterra e dell'Italia, non vuole offrire nessuna aiuto militare. Un attacco militare all'Iran risulta pertanto molto improbabile. L'Iran non è l'Irak; ha un esercito molto più robusto. E' fornito di missili anti-nave basati nell'isola di "Abu Mousa" che controlla lo stretto di Hermuz all'ingresso del Golfo Persico. L'Iran è in grado di chiudere lo stretto bloccando tutto il traffico navale petrolifero che rifornisce il mondo intero, provocando così una crisi petrolifera mondiale. Il prezzo del petrolio potrebbe facilmente arrivare a 100 dollari il barile. Gli USA non possono rovesciare il regime di Teheran provocando il caos come hanno già fatto nel 1953 con Mossadeck, dal momento che gli iraniani ormai conoscono il trucco. In più gli Iraniani nutrono un orgoglio patriottico riguardo a quello che essi chiamano "la nostra bomba". L'America si è dovuta rivolgere al suo figlioccio militare, Israele, per istigarlo e incoraggiarlo a colpire gli impianti nucleari dell'Iran, come fecero con l'Irak.

                                    Secondo indiscrezioni gli Israeliani si stanno esercitando a colpire i reattori iracheni per un prossimo attacco previsto per giugno. Israele ha paura della bomba iraniana. Una bomba atomica "islamica" rappresenta una grossa minaccia per l'egemonia militare israeliana nel Medio Oriente. La sua esistenza può provocare qualche concessione da parte di Israele oltre a una corsa agli armamenti che può impegnare tutte le spese israeliane per la difesa. Peggio ancora la presenza della bomba può obbligare gli USA a intavolare dei negoziati con l'Iran che potrebbero limitare ancor di più le ambizioni espansioniste di Israele.

                                    L'Iran ormai ha fatto grossi sforzi e investito molte risorse per soddisfare le sue ambizioni nucleari e non è certo disposta ad abbandonarle, come risulta anche dalla sua retorica politica. A differenza dell'Irak, l'Iran non rimarrà inerte di fronte a un attacco di Israele contro i suoi siti nucleari. Sicuramente reagirebbe in modo aggressivo con la destabilizzazione dell'intera regione medio orientale, compresi Israele, gli Stati del Golfo, l'Irak e anche l'Afghanistan.


                                    Edited by Ed.Gray - 10/2/2006, 14:58

                                    Commenta


                                    • #19
                                      CITAZIONE (Ed.Gray @ 10/2/2006, 14:58)
                                      Iran: gli USA temono l'atomica o il petroeuro?

                                      CITAZIONE

                                      Si, ma per il momento non se ne parla. Arabia Saudita in testa hanno silurato il progetto, su pressione USA. E' vero che questa possibilità ha mandato su tutte le furie i petrolieri americani.


                                      Comunque un crollo USA in termini di economia coinvolgerebbe l'intero pianeta e non è auspicabile per nessuno. Però una profonda revisione della politica USA è necessaria. Greenspan, pur avendo alimentato la bolla debitoria per tanti anni, infine nel suo discorso di commiato il 31,/1 lo ha detto esplicitanmente. Il tenore di vita USA così strutturato è insostenibile per i partners.

                                      Aniway le previsioni al momento sono : ( 800$ per l'oro entro il 2007, 120 $ il barile ) le voci che girano.....

                                      Commenta


                                      • #20
                                        coinvolgerebbe l'intero pianeta??..ben venga...sarebbe proprio l'ora di una rivoluzione su scala planetaria,

                                        Ps..i sauditi mangiano nello stesso piatto della famiglia Bush da sempre, e possiedono circa il 10% degli USA..

                                        Commenta


                                        • #21
                                          CITAZIONE (HEIM @ 10/2/2006, 14:25)
                                          Come vedo il problema....

                                          Scusa ma a mio parere metti un pò troppa carne al fuoco.

                                          Il sistema finanziario internazionale (e non solo quello USA) è una colossale truffa di carta che letteralmente "ruba" il lavoro prodotto (l'energia) dei paesi poveri per alimentare non i paesi ricchi tout court, ma cosa ancora più grave una minoranza di cittadini dei paesi ricchi. E' una cosa che si sa da tempo così come da tempo si sa che in campo finanziario gli USA fanno quel che vogliono (vedi la unilaterale rinuncia alla convertibilità del dollaro in oro).

                                          Si può discutere di come fare per eliminare questa gravissima ingiustizia. Qualche idea ce l'ho e altre ne ho trovate in Internet. Nessuna comprende comunque il ricorso a armi nucleari.

                                          La scelta di attaccare l'Irak è stata sciagurata, tutti d'accordo. L'aiuto militare però lo han dato solo gli Inglesi, non gli italiani. Vedete di finirla con sta storia (tra l'altro goffamente autolesionista per la nostra immagine) dell'invasione italiana. Gli Italiani sono andati giù solo col consenso ONU a garantire una pur precaria ricostruzione. Se poi si decide di fare i Zapateroti e si abbandona tutto il 10 aprile per me benissimo, si risparmia, ma finiamola con la retorica. Via subito significa guai subito per chi non può andarsene da là, basta che poi non cominciate con le denunce degli eccidi nell'indifferenza occidentale comunque per me va bene tutto.
                                          E' ovvio che si sono mandati i soldati anche per garantirsi una riconoscenza USA, ma sta storia della guerra italiana è una ennesima plateale mistificazione buona a intortare le massaie.

                                          Dire che Israele ha una politica espansionistica 3 mesi dopo che ha volontariamente abbandonato territori occupati in un'operazione militare (provocata da altri tra l'altro se non ricordo male) a me pare un pò azzardato. Israele è dotato di armi nucleari a sufficienza da radere al suolo l'intera regione. Se volesse veramente fare una politica espansionista chi lo tratterrebbe? gli USA ? biggrin.gif L'Europa rolleyes.gif L'ONU? huh.gif

                                          Analizziamo davvero con obiettività. Partendo dai punti fermi che occorre cambiare il sistema finanziario mondiale, che occorre convincere caldamente Israele a fare una vera pace con i Palestinesi (ma magari servirebbe anche convincere la gente palestinese...) che Irak, Iran ecc. hanno pieno diritto a gestire il proprio petrolio come ritengono meglio e noi dovremmo imparare a farne a meno se si vogliono evitare guerre (ma anche qui, occorre che altri capiscano che senza petrolio serve il nucleare o il carbone, non parole roboanti e ciccioli)....

                                          Se l'Iran cerca di dotarsi di arma nucleare la comunità internazionale glielo deve impedire. Come se ne può dibattere. Le posizioni del tipo "ma perchè loro non dovrebbero averla?" sono pericolose e condurranno, queste si, a un vero scontro armato.

                                          P.S. Se l'Iran ha investito nella centrale e ci tiene può usarla per produrre SOLO energia elettrica, fornendo alla comunità internazionale tutte le garanzie del caso. Se non lo farà Israele o gli USA gliela faranno saltare. La eventuale "reazione" aggressiva sarebbe forse preoccupante per il mondo, ma sicuramente catastrofica per gli iraniani.

                                          Edited by BrightingEyes - 10/2/2006, 17:30
                                          “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

                                          Commenta


                                          • #22
                                            Mets, asserire che se non ci fosse stata l'invasione del' Iraq saremmo giunti alla guerra nucleare globale, mi sembra alquanto azzardato. Senza contare che il se e il ma sono i parogoni dei........(senza offesa)
                                            Perdonami se non è così, ma da ciò che ho capito la tua logica si può riassumere con un titolo di un vecchio film
                                            Chi colpisce per primo colpisce due volte
                                            Ed io, ad una logica da far west non ci stò.

                                            Tu inoltre dici che l'invasione americana ha portato stabilità. Mica tanta,mi sembra, dato che stà parlando nuovamente di guerra. La porterà ? Forse, ma a che prezzo? quante vite innocenti devono spegnersi in medioriente per far star al sicuro l'europeo? Ma al sicuro da cosa? Da un folle che ci potrebbe buttare una bomba A o che non ci porti via il benessere in cui viviamo? E non è follia uccidere migliaia di persone per evitare ciò?

                                            HARGGG, le domande aumentano e io sono sempre più confuso. wacko.gif [/QUOTE]





                                            CITAZIONE (BrightingEyes @ 10/2/2006, 16:59)
                                            ....
                                            Gli Italiani sono andati giù solo col consenso ONU a garantire una pur precaria ricostruzione.
                                            ...
                                            .. ma finiamola con la retorica.
                                            ....

                                            Temo, che i soldati italiani siano andati semplicemente dove c'erano i pozzi dell'ENI. Niente missione umanitaria, niente ricostruzione e niente guerra: salvagurdia dei beni nostrani, vil denaro insomma.
                                            Che sia giusto o sbagliato non lo so, ma finiamola come dici tu con la retorica.

                                            Edited by Docrates - 10/2/2006, 17:13

                                            Commenta


                                            • #23
                                              CITAZIONE (BrightingEyes @ 10/2/2006, 16:59)
                                              La scelta di attaccare l'Irak è stata sciagurata, tutti d'accordo. L'aiuto militare però lo han dato solo gli Inglesi, non gli italiani. Vedete di finirla con sta storia (tra l'altro goffamente autolesionista per la nostra immagine) dell'invasione italiana. Gli Italiani sono andati giù solo col consenso ONU a garantire una pur precaria ricostruzione. Se poi si decide di fare i Zapateroti e si abbandona tutto il 10 aprile per me benissimo, si risparmia, ma finiamola con la retorica. Via subito significa guai subito per chi non può andarsene da là, basta che poi non cominciate con le denunce degli eccidi nell'indifferenza occidentale comunque per me va bene tutto.
                                              E' ovvio che si sono mandati i soldati anche per garantirsi una riconoscenza USA, ma sta storia della guerra italiana è una ennesima plateale mistificazione buona a intortare le massaie.

                                              Sarà...io non capisco a cosa servono carrarmati per la ricostruzione. Mandiamo qualche gru e qualche ruspa, no?

                                              http://multimedia.repubblica.it/home/119174/28


                                              sad.gif


                                              ByeZzZ



                                              CITAZIONE (MetS-Energie @ 10/2/2006, 16:30)

                                              Qualcuno fa due conti e lancia una testata nuke sulla Francia.... oops, tiro corto, Italia affondata....

                                              Lascio a voi il proseguimento di questa fanta storia....


                                              Facciamo così, cambiamo il finale: testata nuke sull'Italia, ops, tiro lungo, Francia affondata. tongue.gif

                                              Non me ne avere se starai ancora in Francia quando succederà...vai con la toccatina smile.gif

                                              Commenta


                                              • #24
                                                CITAZIONE (Danielitos @ 10/2/2006, 17:16)

                                                Sarà...io non capisco a cosa servono carrarmati per la ricostruzione. Mandiamo qualche gru e qualche ruspa, no?


                                                Oibò.. per me andrebbe benissimo, se va bene agli Irakeni. Sai quanto ci costa sta missione? Difficile forse sarebbe trovare chi guida le ruspe e chi paga (non guardare me! ) biggrin.gif
                                                Dire che i soldati aiutano e proteggono la popolazione locale non mi pare retorica. comunque se si riesce a fare senza militari, ben venga. Davvero.
                                                “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

                                                Commenta


                                                • #25
                                                  QUOTE (BrightingEyes @ 10/2/2006, 17:36)

                                                  Dire che i soldati aiutano e proteggono la popolazione locale non mi pare retorica. comunque se si riesce a fare senza militari, ben venga. Davvero.

                                                  Forse non è retorica ma è una mezza verità: penso che i soldati in iraq, essendo uomini, non possono non aiutare le persone che ne hanno bisogno, ma il motivo per cui lo "stato Italia" gli ha mandati in Iraq è molto meno nobile. Mi raccomando, non cadere nell'errore che fanno tutti gli italiani: noi, non siamo migliori degli altri popoli.

                                                  Edited by Docrates - 10/2/2006, 18:06

                                                  Commenta


                                                  • #26
                                                    CITAZIONE (Docrates @ 10/2/2006, 18:05)
                                                    CITAZIONE (BrightingEyes @ 10/2/2006, 17:36)

                                                    Dire che i soldati aiutano e proteggono la popolazione locale non mi pare retorica. comunque se si riesce a fare senza militari, ben venga. Davvero.

                                                    Forse non è retorica ma è una mezza verità: penso che i soldati in iraq, essendo uomini, non possono non aiutare le persone che ne hanno bisogno, ma il motivo per cui lo "stato Italia" gli ha mandati in Iraq è molto meno nobile. Mi raccomando, non cadere nell'errore che fanno tutti gli italiani: noi, non siamo migliori degli altri popoli.

                                                    Non siamo nemmeno proprio i peggiori, dai!.
                                                    I soldati, con i carriarmati e i fucili sono armi. Non usarle è senzaltro bene. Rifiutarsi di usarle quando è necessario un grave errore. Lascia perdere l'Irak dove il colpo di cervello (shifty.gif) bushiano ha messo tutti in una situazione delicata. Però ci sono stati casi in passato, Bosnia e Kosovo su tutti, dove l'inazione degli occidentali ha permesso eccidi incredibili a 100 km dalle nostre coste. Ricordi i caschi blu olandesi legati ai pali della luce dai Serbi?

                                                    Io, se ragiono di puro egoismo, son d'accordo con chi vuole il ritiro subito. Costa, ci sparano, chi ce lo fà fà?? Sul fatto che appena i soldati italiani se ne vanno da Nassiria la popolazione scende in strada a far festa però non ci metterei la mano sul fuoco, mi dirai.. "son c... loro" evabbè ma continua a sembrarmi un pò un tradimento.

                                                    Il governo ha avuto i suoi motivi di interesse e di opportunità diplomatica a decidere lo schieramento, verissimo. Certo la carità umana era l'ultimo dei suoi pensieri. Sarei d'accordo a una graduale sostituzione delle truppe non belligeranti (Italia, Polonia chi è andato dopo la guerra insomma) con truppe ONU o arabe, ma sempre a condizione che siano armate e organizzate in modo da essere una efficace difesa per la gente, non un possibile ulteriore ostaggio.
                                                    “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

                                                    Commenta


                                                    • #27
                                                      Hey MetS, vedo in alto a destra un bottone con scritto "Sondaggi". Sarebbe interessante avere una statistica di come la gente interpreta la situzione del nucleare in Iran. Se l'idea ti piace, credo sia giusto che sia tu a formulare il quesito più adatto al sondaggio.

                                                      Commenta


                                                      • #28
                                                        CITAZIONE (Ed.Gray @ 10/2/2006, 15:37)
                                                        coinvolgerebbe l'intero pianeta??..ben venga...sarebbe proprio l'ora di una rivoluzione su scala planetaria,

                                                        Ps..i sauditi mangiano nello stesso piatto della famiglia Bush da sempre, e possiedono circa il 10% degli USA..

                                                        Non ci scherzare Ed, sarebbe un orrore infinito, non più la guerra guerreggiata in TV.



                                                        CITAZIONE (MetS-Energie @ 9/2/2006, 19:05)

                                                        [QUOTE]



                                                        Il programma "oil for food" e' cessato ufficialmente nel 2003 leggere qui:


                                                        Il programma oil for food si è rivelato un baratro. E' ancora in vita l'inchiesta a carico ONU per le mazzette. In breve il controvalore esportato dall'Iraq veniva diviso: 30% in tasca a Saddam, 20% in tasca a funzionari ONU, il resto al paese. Non si sa ancora quanto sia stata la parte di Hannan. E' un marciume generale. Di fatto l'amministrazione Bush tiene l'ONU per le palle e gliele strizza quando gli pare.

                                                        Commenta


                                                        • #29
                                                          Separare la politica quando si parla di rapporti di forza tra stati potrebbe lasciare qualche lacuna qua e la....comunque: gli USA si sono goduti 10-15 anni di potere assoluto (dalla caduta dell'URSS, che almeno assicurava equilibrio fra le parti).
                                                          Ora sta un po stringendo tra la formazione della UE (che se mai quei fetentoni di Inglesi decidessero ad entrarci... smile.gif) e della Cina...ovvero, il monopolista cerca di soffocare nel limite del possibile i nascenti concorrenti (un po come Bill Gates biggrin.gif).

                                                          Ringraziare gli USA perchè ci hanno aiutato nella seconda guerra mondiale mi sembra un troppo generoso. Non per nulla, ma ci hanno ben guadagnato dall'operazione. rolleyes.gif ...


                                                          BYeZzZ laugh.gif



                                                          CITAZIONE (BrightingEyes @ 10/2/2006, 17:36)

                                                          Oibò.. per me andrebbe benissimo, se va bene agli Irakeni. Sai quanto ci costa sta missione? Difficile forse sarebbe trovare chi guida le ruspe e chi paga (non guardare me! )  biggrin.gif


                                                          Dire che i soldati aiutano e proteggono la popolazione locale non mi pare retorica. comunque se si riesce a fare senza militari, ben venga. Davvero.

                                                          Per il primo punto, direi che i soldatini che vanno in Irak sono molti di meno di quanti ci vorrebbero andare. Sai perchè? Tirando ad indovinare....soldini! Ne ho conosciuti più di uno di questi ragazzi alle armi e, chiamali come vuoi, nei libri di storia questi soggetti che combattevano a pagamento erano definiti "mercenari". Nei libri di storia....non penso sia quindi una questione di soldi, visto che le missioni militari costano enormemente di più di quelle umanitarie...

                                                          Per il secondo punto, ho qualche dubbio sul fatto che gli italiani in missione abbiano più ucciso o più salvato i civili. Ogni tanto hanno sbagliato mira... sad.gif

                                                          Comunque, (ed ora tocca a me un po di retorica smile.gif ) chissà perchè fra mezza africa che si sta trucidando (e gli unici aiuti sono quelli umanitari di associazioni civili di volontari), si è scelto di esportare democrazia in Iraq. E' una scelta curiosa! Effettivamente però già il posto lo conoscevano per il sopralluogo di 10 anni fa smile.gif.


                                                          BYeZz



                                                          Edited by Danielitos - 11/2/2006, 12:52

                                                          Commenta


                                                          • #30
                                                            QUOTE (Danielitos @ 11/2/2006, 12:50)


                                                            Comunque, (ed ora tocca a me un po di retorica smile.gif ) chissà perchè fra mezza africa che si sta trucidando (e gli unici aiuti sono quelli umanitari di associazioni civili di volontari), si è scelto di esportare democrazia in Iraq. E' una scelta curiosa! Effettivamente però già il posto lo conoscevano per il sopralluogo di 10 anni fa smile.gif.



                                                            Mi si permetta di rincarare la dose, dicendo che tra i posti che hanno scelto, al di là della dittatura di saddam , era forse il più libero .Dei paesi islamici era uno dei pochi (unico?) dove c'era libertà di culto, non a caso il secondo di saddam era cattolico. L'iraq era visto come modello per molte civiltà islamiche, i palestinesi sognavano di andare nelle univesità irakene.
                                                            Forse l'arrivo degli americano darà stabilità al medioeriente ma al momento non l'ha data nemmeno all'iraq: e rinata la lotta di religione, i vari gruppi etnici sono in conflitto tra loro, ecc ecc

                                                            Non vorreie essere freinteso, contro gli americani non ho nulla, casomai ho qualcosa da ridire sulla politica americana attuale, che è ben diverso. In passato gli usa erano sicuramente un modello per tutti, ma attaccarsi a ciò che hanno fatto di buono per sostenere induttivamente che quello che stanno facendo o che faranno in futuro sarà aprioristicamente buono mi sembra solo un atto di fede, e sulla fede sapete come la penso.

                                                            Commenta

                                                            Attendi un attimo...
                                                            X