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Il caminetto, questo sconosciuto

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  • Il caminetto, questo sconosciuto

    In Francia e' presente in ogni casa, anche in molti appartamenti.<br>In Italia ha prezzi da urlo e in pochi in effetti pensano di installarne uno.<br>Perche' questa grossa differenza fra due paesi che abbracciano le stesse origini, simile cultura e quasi la stessa storia anche se non le stesse politiche.<br>Per quale motivo in Italia si e' arrivati a dire che bruciare legna aumenta la CO2 nell'aria quando lo sanno tutti che il legno contiene gia' quella CO2 che magari rilascerebbe in un lungo periodo se non bruciato nel caminetto ma che rilascerebbe comunque.<br><br>Analizziamo insieme i motivi di certe scelte e la convenienza a sostituire l'impianto di riscaldamento con un caminetto a distribuzione del calore.<br>Mi piacerebbe sentire il vostro parere.<br><br>MetS

  • #2
    Ti diro' che a casa mia possiedo un camino,con cappa di dimensioni generose e ben 12 metri di canna fumaria.Essendo una casa a 4 livelli,la canna fumaria attraversa questi 4 livelli e stempera un pochino l'ambiente.Senza usare scambiatori,beninteso.Cio' che non va sono i 16 euro a quintale di legname,se li mangia nel giro di svariati giorni <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/dad935593fc6a6ba4f5d94d8300b18b8.gif" alt="&lt;_&lt;"> Credo che piu' che il problema del CO2 che sottolinei (anche io considero bassa tale emissione),la seccatura maggiore sia quella di dover controllare il fuoco,riempirsi l'ambiente domestico di legna sporca,umida e piena di farfallaccie/parassiti e ,laddove necessario, impiantare tubi serpentina acqua e/o scambiatori ad aria all'interno del focolare........ ottimo per avere acqua calda sanitaria,un po' un casino se si vuol distribuire il calore negli altri ambienti. Il fatto di dover prelevare calore dal camino riduce un bel po' la temperatura della cappa,e so che il miglior rendimento si ha con le alte temperature,se no sta legna irradia sull'infrarosso basso e non su quello alto.Per non parlare del tiraggio,che diminuisce a seconda dello scambiatore che si installa. Per mia esperienza,il camino lo usiamo poco,sia per l'alto costo del legname,sia per il fatto che,avendo poco spazio,siamo costretti a pagare ogni volta un trasporto di due quintalate.

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    • #3
      <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (OggettoVolanteIdentificato @ 3/5/2006, 23:24)</div><div id="quote" align="left">Cio' che non va sono i 16 euro a quintale di legname,se li mangia nel giro di svariati giorni</div></div><br>Che io sappia il prezzo della legna spaccata in Italia si aggira sugli 11 euro al quintale. Certamente l'acquisto di soli due quintali alla volta alza notevolmente il prezzo. Quanto costa in Francia?<br>Comunque forse in Francia i camini sono più diffusi perché il Paese rimane la maggiore "potenza agricola" d'Europa o forse perché gli italiani si sono disamorati dei camini perché non c'erano (e ancora oggi ce ne sono pochi) tecnici in grado di installarli correttamente così da sfruttarne l'efficienza. Le frasi tipiche del rivenditore italiano sono: "la presa d'aria, ma non serve, chiudila con uno straccio" "le bocchette, ma va tanto di aria calda non ne viene mica fuori, non stare a complicarti la vita", e simili. In definitiva, per decenni camini montati dalle imprese edili senza competenza in materia e proprietari che neanche leggevano le istruzioni di montaggio. Risultato: chi ce l'ha lo accende solo il giorno di Natale (per eliminare la carta dei regali).<br><br>Nel marzo scorso ho installato una stufa-camino da 7kW rivestita in pietra ollare e "ripiena" di cubetti di pietra nella parte superiore (circa 400 kg di materiale). L'avro accesa una decina di volte (poi è arrivata la primavera) e devo dire che la capacit&agrave; di accumulo è notevole (il giorno seguente è ancora calda) e ciò stabilizza molto la temperatura ambiente. La stufa è questa: <a href="http://de.red-dot.org/295+M502e6f54da3.html" target="_blank">http://de.red-dot.org/295+M502e6f54da3.html</a> oppure qua: <a href="http://www.caminotecnica.ch/fornitori/attika/attika_geo.htm" target="_blank">http://www.caminotecnica.ch/fornitori/attika/attika_geo.htm</a><br><br><span class="edit">Edited by Lolio - 4/5/2006, 00:08</span>

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      • #4
        Grazie Lolio, interessanti i tuoi link.<br>Io ho comprato <b><a href="http://www.chazelles.com/EN/catalogue/cheminees/design/boat.html" target="_blank">questo</a></b> caminetto. Ha il focolare in ghisa con doppio isolamento e doppia camera, internamente e' in mattoni refrattari e c'e' un doppio sistema di aereazione (se vuoi sapere cosa costa te lo dico in un mp).<br>Credo che in Italia siamo ancora ai primordi.<br><br>MetS

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        • #5
          In Francia il legno da ardere costa circa 144euro per 3 stere.<br>Una stere equivale a 1.5 metri cubi e quindi 3 stere uguale 4.5 mc.<br>Ora 1 mc di legna pesa circa 600Kg, quindi 3 stere sono 27 quintali.<br>144/27=5.3euro al quintale.<br><br>Ciao<br>MetS

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          • #6
            La stere che usate in Francia sar&agrave; il metro stero italiano? Dalle reminiscenze di estimo il metro stero dovrebbe essere un metro cubo di legna accatastata compresi gli spazi vuoti, dunque, facendo un'ipotesi di un 30-40% di aria abbiamo un peso di circa 360-420 kg ogni stero (con peso specifico 0,6). Il costo della legna sarebbe circa uguale a quello italiano. Però il peso dipende anche molto dalla specie, dalla pezzatura, ecc.

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            • #7
              si, voi parlate di legna generica, ma c&#39;è legno e legno, con rese differenti.<br><br><br>Il faggio ad esempio, ha un ottima resa. Un pezzo di grosse dimensioni, brucia per parecchio tempo...<br><br>a parit&agrave; di dimensioni legni meno pregiati durano decisamente meno.<br><br>

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              • #8
                Fai attenzione, una cosa è il potere calorifico del tipo di legna, e un&#39;altra è la durata della combustione, della capacit&agrave; di mantenere braci, e valutazioni simili. A parit&agrave; di peso (e non di volume), legni leggeri e teneri hanno potere calorifico che non si discosta molto da quelli compatti e pesanti. Ad esempio l&#39;abete ha un ottimo potere calorifico. In generale le differenze tra le specie botaniche sono comunque poche (2-3%). Dunque occorre valutare la legna per l&#39;uso che se ne fa: se devo fare la griglia, se devo usarla nel camino e voglio vedere le braci, se la devo mettere in stufa o caldaia, eccetera. E non dimenticare che la legna di solito si compra a peso, più raramente a volume.

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                • #9
                  Che tristezza, anche quest'anno, a Natale e a Capodanno il caminetto restera' spento.<br>Alcune tonnellate di legna di robinia restano inutilizzate in giardino.<br>Per volere della Regione Lombardia, in alcune aree anche per quest'inverno e' <b>vietato</b> l'uso del caminetto laddove in casa ci sia anche un altro sistema di riscaldamento.<br><br><a href="http://www.ambiente.regione.lombardia.it/webqa/emergenza/dgr_3398_2006%20Allegato%20A.pdf" target="_blank">Link</a><br> <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/ad3e2f75988f6c9da0565b947d118fdb.gif" alt=""><br><br>Ciao<br>Mario<br><br>P.S.: sara' contento Babbo Natale che trovera' piu' camini accessibili in quanto spenti <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/5db7540b1582f80a4db5d850454fbf11.gif" alt="">
                  Molto urgente: cerco socio: Collaborazione a Milano
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                  Mala tempora currunt, non contattatemi piu' per questioni riguardanti il forum, grazie, il mio tempo e' finito.
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                  L'energia non si crea ne' si distrugge, ma ne sprechiamo troppa in modo irresponsabile. Sito personale: http://evlist.it
                  Se fate domande tecniche e volete risposte dal forum precise e veloci, "date i dati" specificando anche l'ambiente operativo e fornendo il maggior numero possibile di informazioni.
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                  • #10
                    Se non ho capito male, nel provvediemnto che hai linkato, leggo che possono essere utilizzati camini chiusi o stufe acquistati dopo il 1990 e con rendimento superiore al 63&#37;. Ho capito bene?

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                    • #11
                      Se posso essere utile : in casa avevo un caminetto il cui difetto era che tirava troppo non c&#39;era legna che bastasse. Non lo si accendeva mai &#33;<br>Installata una cassetta d&#39;incasso risolto il problema. Adesso lo accendiamo sempre e riscalda bene. E il consumo di legna è modesto.<br><br>russo

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                      • #12
                        Ciao, è la prima volta che intervengo su questo forum anche se lo seguo con molto interesse,<br><br>riguardo al caminetto vorrei riportare la mia esperienza:<br>Ho sempre avuto in casa un caminetto acceso che mi coccola con la sua dolce fiamma ed ora che ho cambiato casa dopo essermi sposato, non ho voluto rinunciare al caro camino, anzi lo utilizzo per scaldare tutta la casa.<br><br>Ho infatti installato un termocamino della Piazzetta in parallelo alla caldaia a metano avendo un notevole risparmio sulla bolletta e un bel tepore per tutta la casa; e vero che bisogna pulire il vetro e il focolare, togliere almeno una volta a settimana la cenere, ma volete mettere la bella fiamma nel salone che riscalda tutta la casa a costo disciamo zero dato che come combustibile uso legno di recupero?<br><br>Per chiarezza specifico che per scaldare l&#39;acqua per usi sanitari non uso il camino per non complicare eccessivamente ( e antieconomicamente ) l&#39;impianto, e per i termosifoni non ho MAI acceso la caldaia a metano, scalando tutto con il camino ( stiamo parlando si 140 mq + un locala lavanderia al piano inferiore di 10 mq).<br><br>Un saluto a tutti

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                        • #13
                          Ciao a tutti,<br> vorrei rivalutare l&#39;uso del pioppo come combustibile per il camino.<br>L&#39;anno scorso, di questo tempo, mio padre aveva fatto tagliare la cima a 3 pioppi che ormai avevano raggiunto i 70 cm di diametro ed un altezza di almeno 15 metri. Li ha fatti capitozzare all&#39;altezza di 6 metri, quando ho visto che il fiorista per tagliarli li ha affettati in ruote da 40 cm gli ho chiesto di lasciarli qui. Per questo mi ha fatto addirittura uno sconto sulla fattura del taglio.<br>Ho lasciato le ruote sotto la neve, che l&#39;anno scorso è durata fino a marzo, poi li ho accatastati contro un muro al sole.<br>Luglio - Agosto li ho spezzati in grossi ceppi con mazza e cunei, poi li ho accatastati all&#39;ombra fino a novembre quando ho cominciato ad usarli sul camino. I rami più grossi li avevo gi&agrave; affettati e messi ad essicare all&#39;ombra, ho ricavato circa 8 mc di legno che sar&agrave; anche leggero, mediamente in peso ha perso circa il 50&#37;, ma nel mio camino adesso funziona alla perfezione. Sporca molto meno del faggio e del rovere che avevo acquistato l&#39;anno scorso, anche la cenere è minore, nonostante usi anche tutta la corteccia. Lo accendo con le potature dell&#39;olivo e del pino che ho accatastato in due cartoni da imballaggio. Adesso si sono seccate lasciando sul fondo le foglie e gli aghi di pino.<br>Riempio con questo misto un paio di sacchetti del pane, e senza usare altro accendi fuoco, porto nel giro di 10 minuti il focolare alla temperatura giusta per poter usare i ceppi grossi. ho quindi pochissimo fumo anche di partenza, poi con solo l&#39;aria automatica posso caricare al massimo il camino, ma il consumo si mantiene regolare con la ventola che gioca tra la 3 e la 4 velocit&agrave; portandomi la zona giorno sui 22 gradi e 18 nella zona notte.<br>Confermo che non è una cosa per tutti, ci vogliono gli spazi adeguati per poter accatastare la legna, bisogna avere il tempo e la voglia di affrontare tutto il lavoro extra di pulitura e di gestione del combustibile, se poi uno non ha nemmeno il tempo di godersi la fiamma davanti al camino, molto meglio che con il semplice giro della chiavetta del gas si procuri tutto il confort che vuole.<br>Ciao<br> Osvaldo

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                          • #14
                            Ciao Osvaldo,<br>non so quanto c&#39;entri, ma volevo dirti che tagliare gli alberi a capitozzo non è cosa bella. Il pioppo poi, che ha un legno dolce (per l&#39;olivo sarebbe tutto diverso), andr&agrave; incontro a forti marciumi (carie del legno) che alla lunga indeboliscono fortemente la pianta che sar&agrave; sempre a rischio di schianto, oltre che brutta così mutilata. Meglio taglarle a filo del terreno ed allevare un ricaccio (pollone) che sostenuto dalle forti radici crescerebbe a razzo.<br>Per il resto hai ragione, il pioppo è un buon legno, e a parit&agrave; di peso (non di volume) rende quanto gli altri o di più.

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                            • #15
                              Ciao Lolio,<br> da noi per tagliare alberi di quella dimensione ci vuole un&#39;autorizzazione comunale. Quando abbiamo piantato quei pioppi non c&#39;erano i pannelli fotovoltaici nè le pompe di calore. Per tener fresca d&#39;estate la casa l&#39;unica soluzione era creare un poco d&#39;ombra. I pioppi erano le essenze a crescita più rapida, più vicino alla casa poi abbiamo messo aceri e tigli, attualmente abbiamo allevato anche due castagni ed un paio di olivi, quindi anche se i pioppi ci abbandoneranno saranno degnamente sostituiti. Certo che tra maggio e giugno era sempre una lotta con il pelume dei pioppi che negli anni peggiori assumeva le dimensioni di una nevicata fuori stagione, con il relativo corollario di riniti e raffreddori da fieno. Non era la prima volta che li facevamo potare, purtroppo le altre volte non avevo recuperato la legna grossa giudicandola di poco pregio, ed è stato un errore. Ho postato apposta la mia esperienza perchè possa servire ad altri.<br>Una volta ho recuperato tutte le fascine minute facendole essicare accatastate e macinandole poi, senza ottenere risultati eccezionali, un&#39;altra volta ho fatto cippare tutto e messo in cassoni aereati, pensando di bricchettare poi. Dopo sei mesi stavo ancora tentando di smaltire una biomassa maleodorante che non voleva saperne di asciugarsi. Pensavo che per far seccare i ceppi più grossi ci volesse più tempo, invece il risultato è quello che ho descritto nel post.<br>Certo che visto che da noi la legna si vende a quintali e non a volume difficilmente viene valorizzata ed è un vero peccato.<br>Ciao<br> Osvaldo

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