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  • SOFTWARE BIOCLIMATICA

    Nel contesto attuale in cui tutti parlano di RISPARMIO ENERGETICO in campo architettonico, si sta commettendo un grossolano errore. Si è scelta la strada progettuale che vede il trionfo della BIOARCHITETTURA che prevede l'uso di tecnologie industrializzate per lo "sfruttamento delle energie rinnovalbili" : pannelli solari, pannelli fotovoltaici, pompe di calore ecc.ecc. Tutto questo avviene dimenticando che si possono progettare sistemi architettonici RAZIONALI nei confronti del loro rapporto con le fonti rinnovabili (prima fra tutte l'energia presente nella RADIAZIONE SOLARE) che può portare a risparmi (NON SPRECHI) che possono arrivare fino al 40% di energia nobile (come quella elettrica) ed al conferimento di condizioni PIU' NATURALI nel microclima interno dei fabbricati. Questa branca dell'Architettura prende il nome di ARCHITETTURA BIOCLIMATICA . Riassumendo si preferisce istallare "BIOARCHITETTURE" su sistemi edilizi che disperdono o sprecano le energie dell'AMBIENTE e dichiarare che si stanno progettando sistemi " a risparmio energetico" , attingendo anche a fondi pubblici ! E' evidente che l'approccio più corretto (e anche più antico come ci insegna VITRUVIO ) è quello di utilizzare "conoscenza" e "cervello" . La prima è quella che conferisce all'Architetto la padronanza del "corso del Sole" . Il secondo è quello che gli permette di inventare forme intelligenti che sfruttino al massimo la sua energia, senza spendere un euro in più ! Vitruvio nel De Architettura diceva infatti "..che gli edifici dovevano essere orientati a seconda del Corso del Sole e della Latitudine del luogo ove si costruivano...... prof.arch. Massimo Ricci (Firenze)


    vi presento l'inizio di una discussione trovata su Wikipedia alla voce Bioclimatica.
    Inoltre vi invito a visionare questo sito : www.bioclimaticamr.it credo possa essere molto utile sia per i progettisti...sia per chi voglia difendersi dalle speculazioni sia come utente che come studente in cerca di informazioni e docenze qualificate.

    Bel Sito.
    Anche questo. <img src=">

  • #2
    Wikipedia non è la Bibbia, anzi!!!!
    Ti sei mai chiesto per quale motivo gli architetti quando parlano di risparmio energetico si riferiscono solo ed esclusivamente all'involucro dell'edificio?
    Prova a discutere con loro di pannelli solari fotovoltaici, solari termici, biomasse, pompe di calore, impianti di cogenerazione ecc. ecc. scapperanno a gambe levate.

    Quanto al riferimento sul sito, credo che sia un bell'esempio di pubblicità occulta, per cui chiedo l'intervento dei moderatori, la:

    Vetrina Commerciale Rinnovabili
    Proponete la vostra attività legata al mondo delle rinnovabili

    mi sembra una sezione più consona.
    Un saluto
    Quando autoconsumiamo 1 kWh di energia del nostro impianto FV stiamo "evitando" di far produrre in Italia 2,43 kWh di energia primaria.

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    • #3
      Anche secondo me è pubblicità, ma non occulta. Però mi piace come scrive, ha stile...

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      • #4
        CITAZIONE
        Ti sei mai chiesto per quale motivo gli architetti quando parlano di risparmio energetico si riferiscono solo ed esclusivamente all'involucro dell'edificio?
        Prova a discutere con loro di pannelli solari fotovoltaici, solari termici, biomasse, pompe di calore, impianti di cogenerazione ecc. ecc. scapperanno a gambe levate.

        Ma come siamo categorici... ^_^ !
        Non è mica vero... qualcuno di noi non scappa... e anzi, curioso, si documenta e si specializza... così da poter creare le migliori condizioni per una corretta integrazione e dimensionamento degli impianti nei propri progetti... e fare un po' più felici gli impiantisti...

        Certo, è considerato un pericoloso deviante venduto alla concorrenza dai colleghi, uno strano essere convertito stranamente "ragionevole", sopravvissuto al tunnel di abbinamenti di tende e parquet, dagli ingegneri... pochi, strambi, ma esistono...

        Qualche architetto sa che l'energia primaria non si chiama così perchè "arriva per prima" e che il sistema edificio-impianto fa affrontato e ottimizzato come tale, valutando tutte le efficienze (generazione, distribuzione, ecc. ) e non solo le trasmittanze o gli apporti gratuiti... cos'è un modulo fotovoltaico, o un collettore solare... che il cippato non è una cippa di qualcosa di innominabile, e una coclea può anche non stare solo in un orecchio...

        Certo, di solito non andiamo in giro con un cartello al collo e tendiamo ad essere oggetto di ironici commenti bipartisan e di un certo scetticismo... :shifty: !

        Ma alzi la mano chi non vorrebbe arrivare un architetto con un progetto in cui il solare è già previsto con il giusto orientamento, angolo di tilt, sistema di integrazione (nel caso del termico), valutazione preliminare della superficie utile, senza comignoli, balaustre e chissà quant'altro tra le scatole, dove e come mettere quadri elettrici ed accumuli... quanti mal di testa evitati ad entrambi? <img src="> :woot: !

        Non pretendiamo di fare tutto da soli, men che mai, ma se noi facciamo bene il nostro, gli altri possono fare meglio il loro... e finalmente ne escono edifici DECENTI.
        Dove per decenti intendo energeticamente efficienti, con integrazioni solari produttive e, perchè no, PURE belle... non è mica un reato!
        Usciamo dal tunnel di bellissime integrazioni con rese ridicole o impianti fantastici ma additati perchè inguardabili e l'utente comune dice "piuttosto che mettermelo in casa pago il gas tutta la vita..."

        Personalmente sostengo alla progettazione energeticamente consapevole, che passa anche per la progettazione bioclimatica, che intendo anche come attenzione progettuale alla migliore integrazione delle soluzioni di forme di approvvigionamento energetico previsto, ottimizzando il tutto: da dove voglio e come voglio l'impianto solare termico in copertura, a dove metto l'accumulo e all'interazione con un eventuale sistema di riscaldamento a bassa temperatura... così da ottenere la migliore prestazione tecnica possibile nella migliore integrazione architettonica possibile.
        Certo che l'inserimento nel contesto deve essere ottimizzato per sfruttare le caratteristiche del sito... ma quando si può!
        Non è che tutti operiamo sempre in piena campagna in interventi di nuova costruzione con amministrazioni locali pronte a farci fare tutto... forse Vitruvio non aveva a che fare con periferie urbane ultraincasinate e burocrazie taffaziane...

        Vada il riferimento colto, ma contestualizzarlo un attimo ad oggi è indispensabile... Se no poi quando i "cugini" ingegneri ci danno dei sognatori... tutti i torti non li hanno...

        Ovvio poi che mettersi 3 kwp sul tetto per tenersi lo scaldabagno elettrico è un suicidio energetico... ma non è pensabile affossare un intera famiglia di tecnologie valide, interessanti, percorribili perchè PRIMA si deve agire solo su parametri che spesso negli edifici esistenti sono già definiti e non modificabili, perchè si opera in ristrutturazione (e non so voi, io le case non riesco ancora a ruotarle come voglio...) o perchè il mio fantastico diagramma solare mi dimostra infallibilmente che... una bellissima vetrata a sud cadrebbe comoda comoda nell'ombra del palazzo di fronte o il boschetto del vicino...

        Così ci si castra, lasciando fuori dai giochi una bella fetta del patrimonio edilizio esistente su cui si può e si deve fare molto con buona pace di Vitruvio..

        Poi...l'integrazione architettonica di impianti alimentati a fonti rinnovabili può essere considerata la branca impiantistica della bioarchitettura, ma di certo non è SOLO questo...

        Poi per carità, sarò io una bieca funzionalista...




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        • #5
          Se un architetto mi dice:
          Qualche architetto sa che l'energia primaria non si chiama così perchè "arriva per prima" e che il sistema edificio-impianto fa affrontato e ottimizzato come tale,
          tanto di cappello ed onore al merito, ha il massimo della stima.
          Ma ti posso assicurare che sei una mosca bianca, personalmente ho avuto molti scontri con tuoi colleghi sul tema risparmio energetico perchè loro individuavano esclusivamente come azione per il contenimento dei consumi energetici negli edifici, interventi sull'involucro, disintererrandosi completamente degli impianti.
          Detto per inciso, io progetto scatole, quando voglio fare case mi rivolgo ad un architetto, però lo ammetto.
          saluti
          Quando autoconsumiamo 1 kWh di energia del nostro impianto FV stiamo "evitando" di far produrre in Italia 2,43 kWh di energia primaria.

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          • #6
            CITAZIONE
            Se un architetto mi dice:
            Qualche architetto sa che l'energia primaria non si chiama così perchè "arriva per prima" e che il sistema edificio-impianto fa affrontato e ottimizzato come tale,
            tanto di cappello ed onore al merito, ha il massimo della stima.

            Ah! Ah! Grazie...
            Che vuoi che ti dica... sono rimasta folgorata sulla via della tesi dal rapporto edificio-energia... e ne ho fatto una linea di approfondimento e in parte di professione. Certo non ne so tutto quello che ne sa un ingegnere meccanico e non credo neppure sarebbe giusto... perchè il mio approccio è e deve essere diverso, ma sempre comunque corretto sul piano del metodo, nel rispetto del mio e altrui ruolo.

            CITAZIONE
            Ma ti posso assicurare che sei una mosca bianca, personalmente ho avuto molti scontri con tuoi colleghi sul tema risparmio energetico perchè loro individuavano esclusivamente come azione per il contenimento dei consumi energetici negli edifici, interventi sull'involucro, disintererrandosi completamente degli impianti.

            Lo so, lo so... ci litigo IO con alcuni colleghi con cui collaboro, che non mi mettono UN pilastro, UN cavedio impianti, UNA centrale termica, UN orientamento su una tavola neppure pagati... e mi sbuffano "Uff, sei peggio del mio impiantista..."
            Ho lavorato per un po' con una squadra di ing meccanici che faceva un po' di tutto,... ne sono uscita con il cervello girato, un po' di buone basi di termotecnica e un amore ancora più viscerabili per le rinnovabili... ho imparato che a volte un po' di morsi ce li meritiamo noi e a volte qualcuno ne viene a voi...

            Il problema vero è che ognuno di noi ha tendenzialmente il proprio giardino e non vuole che l'altro ci metta becco... per cui quando poi ce lo deve mettere (perchè non puoi fare una casa senza impianti, nè impianti senza una casa attorno... ) sono dolori...

            Se sei architetto studi tutto in scioltezza fino alle maniglie... poi arrivano strutturista e impiantista e ti dicono che non sta in piedi niente e ci vuole una centrale nucleare per mantenerlo... e stravolge tutto non solo finchè non funziona abbastanza tutto, ma finchè non ha spremuto nel modo giusto l'ultimo watt... intanto ciao progetto.

            Se sei ingegnere studi tutto fino a definire qual'è il segno zodiacale dell'ultima valvola in alto a destra, poi vai dall'architetto che ti dice che la centrale termica è grande la metà e da un altra parte, ha aggiunto/tolto un po' di volume qua e là, e che nei disegni che ti ha dato... ops! Si è dimenticato i comignoli e anche se te ne casca uno davanti al solare fa uguale, no?

            Ehhh... sì! E' un mondo difficile... ^_^ <img src="> !

            CITAZIONE
            Detto per inciso, io progetto scatole, quando voglio fare case mi rivolgo ad un architetto, però lo ammetto.

            Beh... Neanche tu appartieni ad una specie molto diffusa... di solito per voi se un impianto o un edificio funziona perfettamente sul piano prestazionale assurge al rango di ottava meraviglia del mondo e deve essere dichiarato patrimonio dell'umanità... <img src="> E guai a dirvi che forse è un po' bruttino e forse ci si potrebbe fare qualcosa...

            Ho scoperto da poco questo forum, mi sembra una miniera di informazioni interessanti... su cose che non so ancora e altre da capire meglio...
            Capiterà che ci incontriamo ancora...

            Ciao!

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