Salve a tutti!
Già molti mi conoscono su questo forum.
Mi chiamo Andrea, vengo da SR.
Ho deciso che è meglio creare un argomento di discussione apposito perchè ci si pongano delle domande a mio dire dovute sull'argomento Conto Energia:
1) l'immissione in rete è davvero sostenibile dal punto di vista ambientale?
2) la rete di distribuzione è fatta per ricevere energia in maniera massiva?
3) I contatori tanto decantati (singoli, doppi, tripli, con le treccine e il contorno ecc.) "esistono" per il fisco?
4) sulla base della domanda 3 chi garantisce l'attendibilità del conteggio? Lo stesso ente che eroga?
5) dal momento che anche con lo scambio sul posto non potrò mai riprendere la corrente in eventuale surplus che ho dato (perchè la rete non è un accumulatore) come faccio a dire che è mia? e quindi che senso ha parlare di ritorno economico?
6) quante sono le condizioni a cui devo sottostare per immettere in rete? (a cominciare dallo schema costruttivo imposto dai DK 5940 e 5960)?
7) cosa succede in caso di black-out o nelle utenze in BT molto lontane dai nodi della rete di BT con gli inverter di immissione durante i transitori?
8) quali sono gli standard di entrata degli attuali inverter di immissione?
9) cosa impediscono di fare questi standard? (ad esempio usare gli accumulatori in parallelo o poter spendere poco inizialmente o poter usare insieme eolico e FV)
10) alla luce di tutto questo ha senso parlare di stato di diritto, sostenibilità ambientale e protocollo di Kyoto?
Edited by ad80 - 30/7/2007, 09:50
Già molti mi conoscono su questo forum.
Mi chiamo Andrea, vengo da SR.
Ho deciso che è meglio creare un argomento di discussione apposito perchè ci si pongano delle domande a mio dire dovute sull'argomento Conto Energia:
1) l'immissione in rete è davvero sostenibile dal punto di vista ambientale?
2) la rete di distribuzione è fatta per ricevere energia in maniera massiva?
3) I contatori tanto decantati (singoli, doppi, tripli, con le treccine e il contorno ecc.) "esistono" per il fisco?
4) sulla base della domanda 3 chi garantisce l'attendibilità del conteggio? Lo stesso ente che eroga?
5) dal momento che anche con lo scambio sul posto non potrò mai riprendere la corrente in eventuale surplus che ho dato (perchè la rete non è un accumulatore) come faccio a dire che è mia? e quindi che senso ha parlare di ritorno economico?
6) quante sono le condizioni a cui devo sottostare per immettere in rete? (a cominciare dallo schema costruttivo imposto dai DK 5940 e 5960)?
7) cosa succede in caso di black-out o nelle utenze in BT molto lontane dai nodi della rete di BT con gli inverter di immissione durante i transitori?
8) quali sono gli standard di entrata degli attuali inverter di immissione?
9) cosa impediscono di fare questi standard? (ad esempio usare gli accumulatori in parallelo o poter spendere poco inizialmente o poter usare insieme eolico e FV)
10) alla luce di tutto questo ha senso parlare di stato di diritto, sostenibilità ambientale e protocollo di Kyoto?
Edited by ad80 - 30/7/2007, 09:50
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