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Luogo sbagliato, iter dubbio Il Tar boccia il parco eolico

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  • Luogo sbagliato, iter dubbio Il Tar boccia il parco eolico

    FIRENZE. Beffa della sorte: il Tar della Toscana con il parco eolico di Scansano, inaugurato da poco più di una settimana, è stato più severo degli ambientalisti. E con la sua sentenza l’ha bocciato su tutto il fronte, si può dire.
    Nessuno tra coloro che solo dieci giorni fa salutavano il progetto come la nuova frontiera dell’energia pulita se lo sarebbe aspettato. Eppure la sentenza del 4 aprile del Tribunale amministrativo regionale per la Toscana parla chiaro: il ricorso dell’imprenditore vitivinicolo Iacopo Biondi Santi e di Italia Nostra contro il Comune di Scansano, la Provincia di Grosseto, la Regione e la Soprintendenza di Siena e Grosseto, che nel 2005 autorizzarono la costruzione di 10 aerogeneratori a Poggi Alti (Scansano), era motivato. Anzi, quel ricorso era più che motivato: era legittimo.
    Inquinante e invasivo. Il parco eolico, in base al pronunciamento del tribunale, provoca inquinamento acustico e non rispetta la fauna del territorio (gli uccelli selvatici). Inoltre, precisa il tribunale, nell’area circostante il parco (5.250 km quadrati) ci sono 3 siti di importanza comunitaria da considerare “aree critiche per aspetti naturalistici”. Per i giudici la Regione Toscana e la Provincia di Grosseto «non potevano non tener conto delle invarianti strutturali da preservare» e avrebbero dovuto fornire «motivazioni idonee a spiegare le ragioni per cui per l’impianto è stato scelto il crinale di Murci».
    Procedure discutibili. E non finisce qui. Tutta la struttura è stata costruita, per il Tar, secondo procedure discutibili. Il progetto non è stato infatti sottoposto alla Valutazione di impatto ambientale regionale, dato che la Giunta della Regione Toscana decise che non era necessaria (così come la Conferenza dei servizi), pur chiedendo 29 prescrizioni. Prescrizioni che, per il Tar, non fanno altro che «testimoniare la presenza di aspetti problematici irrisolti che avrebbero dovuto trovare naturale approfondimento nella procedura di Via». Insomma, la Regione avrebbe dovuto fare un’analisi più attenta del progetto e del suo impatto.
    «Voglio che sia abbattuto». E ora? Ora Biondi Santi, forte delle parole del Tar, può andare avanti e rivolgersi ad un giudice ordinario. Cosa che, in realtà, ha già promesso di fare da tempo. «Ho le carte già pronte - afferma l’imprenditore maremmano - farò causa e chiederò l’abbattimento degli aerogeneratori. Non sono certo contro l’eolico, ma in alcune aree non si possono realizzare gli impianti. Io per di più - si sfoga Biondi Santi - non sono nemmeno stato avvertito delle intenzioni delle istituzioni. Sono venuto a sapere del progetto per caso due anni dopo. E non credo sia giusto - dice ancora - mettere a punto un parco di queste dimensioni senza chiedere il parere a chi per primo ne deve sopportare gli effetti».
    Biondi Santi è stato in Italia il primo cittadino a fare ricorso al Tar da solo contro le istituzioni. «Spero - commenta - che questo dia coraggio anche ad altre persone che si sentono lese. Il territorio è la nostra unica fonte di ricchezza e va rispettato. Ringrazio politici come Francesco Rutelli che mi hanno sostenuto e capito. Lui ha anche scritto una lettera all’avvocatura dello Stato per dire che il progetto andava fermato».

    26 Giugno 2007 http://www.winenews.it/index.php?c=detail&id=10680&dc=15


    IL GRANDE VINO DI JACOPO BIONDI SANTI SCONFIGGE LE ENORMI PALE EOLICHE DEL COLOSSO ENERGETICO SPAGNOLO GAMESA. IL TAR DELLA TOSCANA DA’ RAGIONE AL CASTELLO DI MONTEPÒ: L’AUTORIZZAZIONE AL PARCO EOLICO, DA POCO INAUGURATO, È ILLEGITTIMA

    Il Don Chisciotte del vino, Jacopo Biondi Santi, questa volta ha battuto i giganti, le pale eoliche costruite da Gamesa, colosso spagnolo dell’energia del vento, intorno al Castello di Montepò, nel Comune di Scansano, territorio dove Biondi Santi produce un ottimo Morellino e vini di taglio internazionale. Il Tar della Toscana ha accolto i ricorsi presentati da Jacopo Biondi Santi e dall’associazione Italia Nostra, dichiarando “l’autorizzazione (concessa dalla Regione Toscana e dalla Provincia di Grosseto) alla costruzione del parco eolico illegittima”.
    Molte le motivazioni: si va dalla difformità del progetto del parco eolico “Poggi Alti” (questo il nome dell’impianto, inaugurato proprio pochi giorni fa) rispetto al Piano Regolatore Generale dello stesso comune di Scansano, alla illegittima esclusione, da parte della Regione Toscana, della Valutazione di Impatto Ambientale (Via) per quanto riguardava l’approvazione del progetto, fino all’eccesso di potere in alcuni atti dirigenziali da parte della provincia di Grosseto.
    Soddisfazione da parte degli avvocati Gianluigi Cerutti di Rovigo e Gioia Centonze di Grosseto, che hanno curato la causa per l’azienda Castello di Montepò, e per lo stesso Jacopo Biondi Santi: “è una soddisfazione immensa, per la prima volta un produttore di vino ha la meglio su un colosso dell’energia. Voglio ringraziare tutti quelli che hanno reso possibile questa “vittoria”, e, in particolar modo, il vice premier e ministro ai Beni culturali Francesco Rutelli - aggiunge Biondi Santi - che ha preso a cuore il problema e con una sensibilità e una professionalità straordinaria ha corretto un’impostazione sbagliata della soprintendenza ai Beni culturali di Siena. Ma tengo a precisare - conclude il proprietario di Castello di Montepò - che non sono contrario all’eolico o all’energia alternativa in sé, ma in questo caso, visto il contesto, era improponibile”.
    Adesso bisognerà attendere le prossime azioni di Poggi Alti srl, la società costituita per la realizzazione del parco eolico controllata da Gamesa che probabilmente ricorrerà al Consiglio di Stato, ma viste le motivazioni della sentenza del Tar sembra impossibile una soluzione diversa dallo smantellamento delle 10 torri eoliche che fino ad oggi hanno assediato il castello.

    Le pale di Scansano - La vicenda in pillole ...

    Nel 2002 si comincia a parlare di un parco eolico nella zona di Scansano, che allora doveva contare ben 17 torri, e che la Provincia di Grosseto inizialmente boccia. La causa: l’eccessivo impatto visuale dell’impianto. Nel 2003 Gamesa presenta il progetto del parco eolico rivisto, ma questo non appare conforme al piano strutturale del Comune di Scansano, e in ogni caso si richiede una approfondita valutazione sull’impatto ambientale che “grandi oggetti tecnologici fuori scala” potrebbero avere. Nel 2005 la Provincia di Grosseto ravvisa qualche difformità nel progetto che gli viene ripresentato rispetto a quello esaminato dalla Regione e richiede ulteriori “verifiche sul campo”. La Regione, poco dopo, esclude la Valutazione di Impatto Ambientale (Via) per l’approvazione del progetto. Alla fine dell’anno, con la Determinazione Dirigenziale n. 5316, la stessa provincia da la sua approvazione all’ultima versione del progetto della Poggi Alti Srl, società controllata al 100% da Gamesa, costituita per la realizzazione del parco. Nei primi mesi 2006 partono i ricorsi al Tar della Toscana, presentati da Jacopo Biondi Santi, titolare dell’azienda Castello di Montepò, e, poco dopo, dell’associazione Italia Nostra, contro le autorizzazioni concesse dalla Regione Toscana e della Provincia di Grosseto.
    Ciò nonostante i lavori per la realizzazione del parco vanno avanti, e il 18 giugno 2007 viene celebrata l’inaugurazione del complesso, che conta 10 torri di 110 metri, che dovrebbero generare 20 Mw di potenza. La più vicina è a 1.200 metri dalle mura del Castello. Il 25 giugno 2007 il Tar della Toscana emette la sentenza: accolti entrambi i ricorsi, l’autorizzazione alla realizzazione del progetto è “illegittima”.
    Federico Pizzinelli

  • #2
    Domani, invece di accendere il condizionatore quando ci saranno 45 °C all'ombra, ci berremo un bicchiere di buon vino.

    Caldo, chè il frigo consuma corrente.

    Pure le fiji ci sorpassano...

    http://www.fijilive.com/news/show/news/200...fijilive10.html

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    • #3
      Mah, non conosco la vicenda. Magari è veramente illegittima l'autorizzazione.
      Comuque sia, questo tipo secondo me ha bevuto troppo vino. Proprio un don chisciotte stupido ad andare contro l'eolico.
      ciao
      Giorgio
      Il mio: Fotovoltaico a inseguimento - Caldaia a biomassa - Pannello solare

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      • #4
        sono troppo pignoli, è inutile che anilizzi l'impatto ambientale e tutto, ricevi il permesso da tutti e dalla gamesa e poi ti lamenti, scusate sono dei rompi *****.

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