Qualità dell'aria: dati "autorevoli", evoluzione e relative interpretazioni - EnergeticAmbiente.it

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Qualità dell'aria: dati "autorevoli", evoluzione e relative interpretazioni

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  • Quali sarebbero le fesserie sulle rinnovabili?
    Quei mega impianti orribili con oceani di pannelli blu o quelli con le croci rotanti alte come grattacieli?
    "Il momento migliore per piantare un albero è vent'anni fa. Il secondo momento migliore è adesso."
    “Se questa scienza che grandi vantaggi porterà all'uomo, non servirà all'uomo per comprendere se stesso, finirà per rigirarsi contro l'uomo.”
    "D'ogni legge nemico, e di ogni fede"

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    • Wuwei beata ignoranza intendi l'ignorare 'mio' che un bosco non cresca da solo senza qualcuno che lo sostenga... 'tu wawuei' ? Vero? O ti becchi una segnalazione.....
      F.

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      • Dovresti tentare di controbattere alle ampie argomentazioni anziché limitarti a dire che nella bergamasca c'è puzza di fumo.

        I boschi antropizzati non sono uguali ai boschi naturali.
        Ovviamente cresce lo stesso, anche da solo. Ma in fase di crescita incontra diversi problemi. Uno tra tutti l'uniformità di età che comporta, ad esempio l'invecchiamento contemporaneo degli individui e il rischio di crisi simultanei. Infatti può accadere che in un bosco antropico, a seguito di evento atmosferico intenso si verifichi un effetto domino con la conseguenza di ampie zone a terra, rischio desertificazione (provocata dalla scarsa o assente presenza di alberi di differenti età); oppure che le vecchie canalizzazioni non naturali di ostruiscano deviando un torrente di un pendio con conseguente erosione e frana. Ecc ecc ecc....
        Dire che il bosco cresce da solo è sostanzialmente una banalità sempliciotta di chi non sa che in Italia i boschi naturali sono quasi inesistenti. È un po'come chi ammira rapito un campo di mais o di grano convinto di contemplare il miracolo della natura mentre in realtà sta osservando un pezzo di terra sterile, morto, inaridito e molto più avvelenato dell'aiuola di uno spartitraffico di una strada urbana super trafficata.
        "Il momento migliore per piantare un albero è vent'anni fa. Il secondo momento migliore è adesso."
        “Se questa scienza che grandi vantaggi porterà all'uomo, non servirà all'uomo per comprendere se stesso, finirà per rigirarsi contro l'uomo.”
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        • Originariamente inviato da manfre73 Visualizza il messaggio
          Le fer termiche sono il 19% delle termiche totali.
          Perfetto.

          Quindi stiamo parlando del 15% dato da biomassa sulle termiche, l’80% è un numero che non ha alcun senso.
          PDC Ibrida Daikin HPU 8/35 kW . FV: 2,58 kWp, Az 0°, Tilt 26°. Solare Termico 9.6 mq Tilt 54°. Auto Volvo XC40 T5 Recharge Plug-In Hybrid

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          • Originariamente inviato da WuWei Visualizza il messaggio
            ?



            Non si salva neppure la PDC perché, come hai tu stesso segnalato, l'80% dell'energia elettrica rinnovabile arriva da centrali a biomassa. Hai FV? Bene, di notte l'elettricità italiana è principalmente acquistata dall'estero e il 30% di questa arriva dalle centrali nucleari di Francia e Svizzera.
            Si sergio. È una quota marginale ma c'è. Come eolico sull totale elettriche. Ma è wuwei che l'ha tirato fuori a casaccio. Mica io . Io lo so da dove arrivava e l'ho scritto a lui che pensa che le pdc siano alimentate dalla biomassa.
            Peraltro nucleare è 12% ...e in lento spegnimento. E carbone in forte diminuzione.
            Come dicevo biomassa solida è ancora più marginale nella generazione elettrica sul totale...per fortuna! Ma c'è tempo per fare ulteriore danno.
            Quindi ripeto, dillo pure tu a wuwei che le pdc non vanno a biomassa...

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            pdc Templari Kita S Plus - Pit x acs BLR-Integra 500 Impianto Fotovoltaico 6,75 kw Winaico, inv. Zucchetti ZSS HP 6kw + batt. 10kwh Zucchetti. 3 VMC Wolf cwl-d70. Casa 180 mq netti, EPHi 45 kwh/mqa, zona E 2388 gg

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            • Le pdc non vanno a biomassa. Vanno principalmente a combustibili fossili
              "Il momento migliore per piantare un albero è vent'anni fa. Il secondo momento migliore è adesso."
              “Se questa scienza che grandi vantaggi porterà all'uomo, non servirà all'uomo per comprendere se stesso, finirà per rigirarsi contro l'uomo.”
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              • Sempre meno. Con autoconsumo annuo del 40%. E restante che viene alimentato dal mix rinnovabili al 35%.
                Peraltro ho contratto per 100% rinnovabili. Sperando serva...
                Ma se critichi tutti i tipi di installazione fv eolico etc. restiamo pure a carbone o nucleare...o meglio mettiamo la spina negli alberi...quelli tagliati

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                • Ripeto: quei mostri eolici e fotovoltaici che ho inserito nelle foto secondo te sono un toccasana per l'ambiente?

                  Io non critico tutti i tipi di installazioni. Critico determinate installazioni quando non sono compatibili con l'ambiente. Sto criticando la criminalizzazione della biomassa e l'elogio dei mega impianti rinnovabili.
                  Ma ancora non si è capito?
                  "Il momento migliore per piantare un albero è vent'anni fa. Il secondo momento migliore è adesso."
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                  • Originariamente inviato da manfre73 Visualizza il messaggio
                    Si sergio. È una quota marginale ma c'è. Come eolico sull totale elettriche. Ma è wuwei che l'ha tirato fuori a casaccio. Mica io .
                    Io scrivo e tutti leggono.... non è che scrivo a te e leggi solo tu.....

                    Siccome l’OTTANTAPERCENTO in una discussione come questa può essere un numero strumentalizzato .... ho solo chiarito che è un numero senza senso.
                    PDC Ibrida Daikin HPU 8/35 kW . FV: 2,58 kWp, Az 0°, Tilt 26°. Solare Termico 9.6 mq Tilt 54°. Auto Volvo XC40 T5 Recharge Plug-In Hybrid

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                    • Lo smog fatto in casa - la Repubblica

                      Sara' marginale il contributo in termini energetici...peccato per quelli ambientali

                      Evidentemente i 3/4 milioni di vecchi generatori tipo camini vengo usati eccome anche al centro sud

                      Inviato dal mio SM-G950F utilizzando Tapatalk
                      pdc Templari Kita S Plus - Pit x acs BLR-Integra 500 Impianto Fotovoltaico 6,75 kw Winaico, inv. Zucchetti ZSS HP 6kw + batt. 10kwh Zucchetti. 3 VMC Wolf cwl-d70. Casa 180 mq netti, EPHi 45 kwh/mqa, zona E 2388 gg

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                      • Appena sentito un'intervista di un docente universitario a Sky relativamente alla qualità dell'aria nelle città!
                        Il traffico cuba per il 15% si e no sull'inquinamento da nanopolveri. L'innovazione tecnologica ha ridotto molto di più delle misure di blocco queste percentuali.
                        Il riscaldamento a biomassa circa il 40-45%.
                        Adottare soluzioni di ottimizzazione e isolamento è ottima cosa, ma l'unica, vera, soluzione definitiva è il trasferimento dell'intero settore del riscaldamento sull'elettrico (quindi PdC e simili) spostando sulla produzione industriale di energia le tecnologie (che ci sono!) per abbattere le emissioni di poveri sottili nella fase di produzione elettrica centralizzata ed ovviamente produrre il più possibile da fonti rinnovabili NON nanopolveri-emissive. Cioè Fotovoltaico, Idro ed Eolico.

                        A mio, personalissimo, parere medico la demonizzazione delle nanopolveri è un po' frutto di moda e in realtà tutta questa correlazione fra nanoparticelle di carbonio e miriadi di orride malattie non è che sia proprio così stra-provata!
                        Ma non è possibile che gli stessi che prima spingono sul tasto dell'orrendo pericolo per la salute delle nanopolveri poi tentino di sminuire il rischio sostenuto da loro stessi se si dimostra, dati alla mano, che quel rischio deriva anche se non di più dalle scelte economiche e popolari!
                        Chi riscalda a biomassa ha tutte le ragioni ed i diritti di farlo. Ma se parliamo di nanoparticelle INQUINA e CREA UN RISCHIO ALLA SALUTE molto più elevato di chi riscalda con una PdC o un pavimento riscaldato elettricamente.
                        Su questo, come sullo smog in Val Padana, non ci piove!
                        “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                        • Per “nanopolveri” che intendi (o che intendeva il prof di Sky)?

                          No perché le centraline misurano al massimo il PM2.5 quando va bene..... che becca tutto fino a un ordine di grandezza sopra il nano.... anche qui due dati in croce non farebbero male.
                          PDC Ibrida Daikin HPU 8/35 kW . FV: 2,58 kWp, Az 0°, Tilt 26°. Solare Termico 9.6 mq Tilt 54°. Auto Volvo XC40 T5 Recharge Plug-In Hybrid

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                          • Originariamente inviato da BrightingEyes Visualizza il messaggio
                            l'unica, vera, soluzione definitiva è il trasferimento dell'intero settore del riscaldamento sull'elettrico (quindi PdC e simili) spostando sulla produzione industriale di energia le tecnologie (che ci sono!) per abbattere le emissioni di poveri sottili nella fase di produzione elettrica centralizzata ed ovviamente produrre il più possibile da fonti rinnovabili NON nanopolveri-emissive. Cioè Fotovoltaico, Idro ed Eolico.
                            1. Non per tutte le realtà abitative la PDC è una soluzione realizzabile (economicamente e/o in termini di sostenibilità.
                            2. Ogni tecnologia per produrre elettricità ha pro e contro.
                            Idro, FV, eolico non producono nanoparticelle, vero. Ma su larga scala hanno un impatto ambientale e paesaggistico enorme.
                            Idro in Italia è sfruttato al massimo. Pensare di fare nuove centrali è inverosimile. Comunque presenta i suoi svantaggi:
                            A) un area di migliaia di metri cubi da disboscare
                            B) interruzione di almeno un corso d'acqua con relativa devastazione di flora e fauna collegati
                            C) interruzione del corso d'acqua per il "traffico" ittico che significa perdita di un interessa catena alimentare

                            FV
                            Queste immagini parlano da sole
                            Sardegna


                            L'eolico di larga scala necessità di sbancare completamente il terreno. Anche qui impatto ambientale e paesaggistico notevoli.
                            4000 ettari in Sardegna

                            Il parco eolico sullo stretto di Messina, ad esempio, ha creato danni enormi agli uccelli migratori, ai predatori e hai chirotteri.

                            A mio, personalissimo, parere medico la demonizzazione delle nanopolveri è un po' frutto di moda e in realtà tutta questa correlazione fra nanoparticelle di carbonio e miriadi di orride malattie non è che sia proprio così stra-provata!
                            Esatto. Ho visto 2 studi dove viene evidenziato che per le PM da combustibili fossili è accettata l'elevata cancerogenesi mentre è nulla o trascurabile per quelle derivate dalla combustione di biomassa.
                            Di mio posso aggiungere che sicuramente respirare polvere bene non fa...
                            Chi riscalda a biomassa ha tutte le ragioni ed i diritti di farlo. Ma se parliamo di nanoparticelle INQUINA e CREA UN RISCHIO ALLA SALUTE molto più elevato di chi riscalda con una PdC o un pavimento riscaldato elettricamente.
                            Questo perché nessuno sa realmente se e quanto inquinano i gas antropici delle PDC. A proposito, tu hai idea di come si arriva a ottenere questi gas completamente innaturali?
                            "Il momento migliore per piantare un albero è vent'anni fa. Il secondo momento migliore è adesso."
                            “Se questa scienza che grandi vantaggi porterà all'uomo, non servirà all'uomo per comprendere se stesso, finirà per rigirarsi contro l'uomo.”
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                            • Originariamente inviato da sergio&teresa Visualizza il messaggio
                              Per “nanopolveri” che intendi (o che intendeva il prof di Sky)?
                              Credo intendesse le due categorie ora sotto controllo. PM2.5 e PM10. Non ha fatti particolari differenziazioni.

                              @WuWei. Una soluzione (fattibile!) devi trovarla! Se non sarà a FV-eolico-idro sarà nucleare. Altre soluzioni (fattibili!) non ne esistono!
                              Io non prendo una posizione partigiana nella disputa biomassa si/no. Mi limito a segnalare che NON è vero che la biomassa è un toccasana. Produce nanopolveri. Poi che siano più o meno innocue è una tua illazione. Se sono nanopolveri da combustione di idrocarburi non sono molto diverse da quelle prodotte da combustione di legname. E non ci sono in assoluto veri e propri studi che abbiano dimostrato la differenza di nocività che citi. Anzi, a dire il vero per le nanopolveri c'è solo un fondato sospetto su base epidemiologica (certe malattie sono più frequenti nelle zone dove le nanoparticelle sono più numerose) e un'evidenza sperimentale che si limita ad aver "scoperto" l'acqua calda che le nanopolveri entrano con facilità nelle cellule e forse nei nuclei cellulari.
                              A parte ciò non ci sono grandi evidenze. Perlomeno a mia conoscenza (e posso senz'altro sbagliare perchè non è un campo che bazzico molto).
                              Di sicuro c'è che l'accanimento contro il traffico automobilistico appare molto facile (è un bersaglio "antipatico" a molti), ma forse un po' esagerato. Tra bloccare le auto inquinanti fino a euro 4 e bloccare pure gli euro 5 non c'è praticamente alcuna differenza in vantaggio (già col blocco auto è minimo). E certo ingannare un cittadino inducendolo a investire decine di migliaia di euro per cambiare l'auto con cui deve muoversi in città e poi dirgli "sai che c'è? Ci siamo rotti il c..o pure del tuo euro 5! Usalo per farci il bucato e pigliati l'autobus"... ebbè... non credo verrà accettato sempre con lo spirito del porgi l'altra guancia!
                              Certo, la salute prima di tutto, l'emergenza e blablabla... ma non venitemi poi a fare gli indignati quando la versione padana dei gilet gialli deciderà che si è rotta gli zebedei eh!
                              Nel campo del riscaldamento domestico c'è un mondo di possibili prestazioni e furberie. Forse mettendo un decimo del polso fermo che si usa verso l'automobilista verso i condomini e i privati che bruciano schifezze in modo schifido qualche cosa di più si otterrebbe!
                              E comunque, pur comprendendo i motivi, io resto dell'idea del professore. Se si vuole davvero migliorare la qualità dell'aria il riscaldamento su base elettrica è l'unica, vera, soluzione. Anche metano e simili non emettono nanoparticelle (poche perlomeno), ma liberano tantissima CO2 che la biomassa invece ricicla e stop.

                              P.S. i gas delle PdC sono sigillati e normalmente riciclati. Poi le perdite esisteranno come ovunque, ovvio. Ma a parte l'effetto sull'ozono dei CFC (furoilegge) al momento non ci sono prove conclamate di pericolosità e comunque le quantità in ballo sono astronomicamente inferiori a quelle relative a stufe, camini, bracieri e fuochi da campo.
                              Non mi sembra un gran argomento da opporre, ma se ne sai di più... lo leggo volentieri.

                              P.P.S. fra eolico idro e FV io preferisco alla grande il FV. Anche come impatto ambientale. I parchi eolici necessitano di importanti lavori che rovinano le colline, sono d'accordo. E procurano un impatto visivo notevole. L'idro non parliamone e comunque non c'è possibilità di fare altre dighe.
                              Il FV non è sancito dalle tavole della legge che debba essere sempre e solo installato in mega-parchi da 20 ettari!
                              Se hai possibilità di rileggerti il forum negli anni 2007-2008, ai tempi del secondo eroico conto energia, vedrai che io era già allora molto, molto critico verso la scelta di incentivare impianti di taglia industriale.
                              L'ideale per me è l'impianto medio, a misura di investimento famigliare, da inserirsi in un terreno non altrimenti coltivabile con metrature "umane" (Anche perchè difficilmente una famiglia ha 5-6 milioni di euro da investire nel FV!). Ed ovviamente è una soluzione che necessita di una efficiente smart grid, di accumuli a livello locale consortile, di molte cose non inquadrabili nella soluzione da multinazionale che investe nel mega-impianto per lucrare!
                              C'è moltissimo spazio per impianti di taglia media senza devastare il territorio. Certo... quando si è deciso di incentivare i mega-impianti lo si è fatto nell'ottica di creare un robusto mercato che poi andasse avanti da se. Allora non c'era nemmeno la possibilitò di smart grid o altro. Quindi si possono capire i mega-impianti.
                              Ora però si può voltare pagina e pensare a soluzioni normative più stringenti. O meglio si potrebbe se avessimo una qualche parvenza di forze politiche assennate al potere!
                              “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                              • No wuwei hai capito male.
                                Lo studio citato da Aiel dice:
                                " Il particolato prodotto da una stufa tradizionale non funzionante correttamen-te (legna umida, combustione incomple-ta) ha una tossicità circa 10 volte più ele-vata (gli IPA risultano 20 volte maggiori)
                                rispetto alla fuliggine del Diesel. Se confrontata con il particolato inorganico della moderna caldaia, la tossicità è perciò circa 100 volte più elevata."

                                Dice che i generatori vecchi (tradizionale,) e mal gestiti inquinano molto e fa pure male, gli ipa sono classificati cancerogeni dallo Iarc.

                                Forse solo per far vendere i nuovi generatori...mmmmmm....assomiglia a quella dei diesel moderni sta roba

                                Inviato dal mio SM-G950F utilizzando Tapatalk
                                pdc Templari Kita S Plus - Pit x acs BLR-Integra 500 Impianto Fotovoltaico 6,75 kw Winaico, inv. Zucchetti ZSS HP 6kw + batt. 10kwh Zucchetti. 3 VMC Wolf cwl-d70. Casa 180 mq netti, EPHi 45 kwh/mqa, zona E 2388 gg

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                                • No. Lo studio dice ben altro.
                                  https://www.google.it/url?sa=t&sourc...KtlZwD2CCL9J9k

                                  Anche Arpa Emilia dice ben altro. Ovvero che se un’automobile media emette ogni anno 0,7 kg di Pm10 e un camion 11,9, un camino ne emette 20,9 kg e una stufa tradizionale 10,5. Ma una stufa moderna a fiamma inversa fa crollare il Pm 10 ad appena 1,9 kg l’anno e una stufa a pellet a 2,6.

                                  La grande differenza, se gli studi sono attendibili, non sta nella forte riduzione delle emissioni ma nel contenuto delle PM emesse.
                                  Ovvero, le vecchie stufe emettono PM composte da sostanze organiche, quindi cancerogene. Mentre le PM delle moderne stufe sono composte da sostanze organiche non cancerogene.

                                  PS. Vedo che nessuno di noi è a conoscenza di come vengono realizzati i gas contenuti nelle PDC. Eppure credo che sia una curiosità che dovrebbe solleticare tutti visto che in natura non esistono. Strano no?
                                  "Il momento migliore per piantare un albero è vent'anni fa. Il secondo momento migliore è adesso."
                                  “Se questa scienza che grandi vantaggi porterà all'uomo, non servirà all'uomo per comprendere se stesso, finirà per rigirarsi contro l'uomo.”
                                  "D'ogni legge nemico, e di ogni fede"

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                                  • Continui a non capire, il pm della bionassa veicola benzo(a)pirene (bap), cancerogeno accertato che aumenta ad esempio nel feltrino (BL) a dismisura in inverno ma anche altrove in Veneto...e in Lombardia , vedere dati arpa veneto dove sulla meta' delle stazioni monitorate si supera il valore limite previsto.
                                    Il bap è prodotto in grande quantità nelle combustioni di bionassa soprattutto se bruciata male in vecchi apparecchi. Si trova nelle analisi del Pm raccolto. Proprio uno studio arpa Emilia e arpa Lombardia (progetti supersito) hanno certificato la provenienza (con il marker del levoglucosano)
                                    Inutile citare le combustioni ideali dei moderni generatori in laboratorio. Cerca anche questi studi
                                    Anche i gas avranno i loro effetti, questo non cambia la realtà.
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                                    pdc Templari Kita S Plus - Pit x acs BLR-Integra 500 Impianto Fotovoltaico 6,75 kw Winaico, inv. Zucchetti ZSS HP 6kw + batt. 10kwh Zucchetti. 3 VMC Wolf cwl-d70. Casa 180 mq netti, EPHi 45 kwh/mqa, zona E 2388 gg

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                                    • Forse non hai capito ma le PM dei moderni generatori a biomassa emettono quasi solo sostanze inorganiche quindi valori COV e IPA (e di conseguenza BaP) bassissimi. Questo perché vengono bruciati e scomposti con le altre temperature.
                                      Infatti, cito :
                                      "le moderne stufe a legna poste in condizioni di funzionamento ottimale emettono BaP in quantità 10 volte inferiore rispetto ai fattori di emissione considerati nelle stime degli inventari delle emissioni".
                                      Adesso è più chiaro?
                                      "Il momento migliore per piantare un albero è vent'anni fa. Il secondo momento migliore è adesso."
                                      “Se questa scienza che grandi vantaggi porterà all'uomo, non servirà all'uomo per comprendere se stesso, finirà per rigirarsi contro l'uomo.”
                                      "D'ogni legge nemico, e di ogni fede"

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                                      • Ancora AIEL????????? MA BASTA.

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                                        [emoji23]
                                        Ma quando si parla di biomassa si devono necessariamente inventare balle?
                                        F.

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                                        • Veramente le balle le stavi dicendo tu e per dimostrare che stavi travisando ciò che dice lo studio ho dovuto riportartelo.

                                          Non so che dirti.
                                          Prenditela con questi
                                          Peter Zotter1, Stéphane Richard2, Marcel Egli2, Thomas Nussbaumer1
                                          1 Università di Lucerna – Gruppo specialistico Bioenergie, Horw
                                          2 Università di Lucerna – Aerospace Biomedical Science & Technology, Hergiswil

                                          Contattali e poi facci sapere che ti dicono
                                          "Il momento migliore per piantare un albero è vent'anni fa. Il secondo momento migliore è adesso."
                                          “Se questa scienza che grandi vantaggi porterà all'uomo, non servirà all'uomo per comprendere se stesso, finirà per rigirarsi contro l'uomo.”
                                          "D'ogni legge nemico, e di ogni fede"

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                                          • Se vuoi cito i moderni diesel...
                                            Fatto sta che le moderne stufe sono una frazione ridicola del totale generatori obsoleti che sono stimati ancora in 3/4 milioni di pezzi...
                                            I dati in laboratorio ? Come i test delle auto moderne...cicli farlocchi.


                                            Inviato dal mio SM-G950F utilizzando Tapatalk
                                            pdc Templari Kita S Plus - Pit x acs BLR-Integra 500 Impianto Fotovoltaico 6,75 kw Winaico, inv. Zucchetti ZSS HP 6kw + batt. 10kwh Zucchetti. 3 VMC Wolf cwl-d70. Casa 180 mq netti, EPHi 45 kwh/mqa, zona E 2388 gg

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                                            • Veramente ora per le auto i cicli non sono fatti in condizioni reali? (Euro 6 d temp)

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                                              • Originariamente inviato da manfre73 Visualizza il messaggio
                                                Se vuoi cito i moderni diesel...
                                                Fatto sta che le moderne stufe sono una frazione ridicola del totale generatori obsoleti che sono stimati ancora in 3/4 milioni di pezzi...
                                                I dati in laboratorio ? Come i test delle auto moderne...cicli farlocchi.


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                                                Forse dovresti leggerlo lo studio che ho postato. Non parla di analisi di laboratorio.

                                                Ma come mai fate tutti orecchi da mercante sui temi che non volete affrontare?
                                                Come vengono prodotti questi benedetti gas inesistenti in natura che vengono utilizzati nelle PDC?
                                                "Il momento migliore per piantare un albero è vent'anni fa. Il secondo momento migliore è adesso."
                                                “Se questa scienza che grandi vantaggi porterà all'uomo, non servirà all'uomo per comprendere se stesso, finirà per rigirarsi contro l'uomo.”
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                                                • Originariamente inviato da WuWei Visualizza il messaggio
                                                  Veramente le balle le stavi dicendo tu e per dimostrare che stavi travisando ciò che dice lo studio ho dovuto riportartelo.

                                                  Non so che dirti.
                                                  Prenditela con questi
                                                  Peter Zotter1, Stéphane Richard2, Marcel Egli2, Thomas Nussbaumer1
                                                  1 Università di Lucerna – Gruppo specialistico Bioenergie, Horw
                                                  2 Università di Lucerna – Aerospace Biomedical Science & Technology, Hergiswil

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                                                  Le morti dovute alle polveri di legno (Pm ultrafine) derivate dal semplice taglio fel legno quindi sono balle?
                                                  È pm cattivo quello?
                                                  Direi basta con le balle....
                                                  F.


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                                                  • Originariamente inviato da Fabry7501 Visualizza il messaggio
                                                    Le morti dovute alle polveri di legno (Pm ultrafine) derivate dal semplice taglio fel legno quindi sono balle?
                                                    È pm cattivo quello?
                                                    Direi basta con le balle....
                                                    F.


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                                                    Cioè? Le polveri delle segherie? Quelle che fanno i mobili?

                                                    Me lo dici tu come vengono realizzati i gas inesistenti in natura che si usano nelle PDC?
                                                    Io non lo trovo da nessuna parte.
                                                    In compenso ho trovato i dati delle emissioni.
                                                    https://www.google.it/url?sa=t&sourc...2dPyfSF31fkUUw

                                                    Respirate a pieni polmoni!!!
                                                    "Il momento migliore per piantare un albero è vent'anni fa. Il secondo momento migliore è adesso."
                                                    “Se questa scienza che grandi vantaggi porterà all'uomo, non servirà all'uomo per comprendere se stesso, finirà per rigirarsi contro l'uomo.”
                                                    "D'ogni legge nemico, e di ogni fede"

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                                                    • La polvere della legna.... caro wuwei... prova a googolare che vedo ti riesce benissimo e scoprirai la balla del pm che non fa male.

                                                      Continua con: la balla della co2 neutrale.

                                                      Continua con: i boschi se non ci fossi tu sarebbero spacciati....

                                                      F.


                                                      Inviato dal mio SM-A920F utilizzando Tapatalk

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                                                      • Le polveri di legno

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                                                        La conclusione della Iarc (Gruppo 1 - Vol.62, 100C-2012) circa l’esistenza di sufficienti dati e informazioni per definire le polveri da legno cancerogene per l’uomo si basa sull’osservazione di un aumento dell’occorrenza di tumori dei seni nasali e paranasali nei lavoratori esposti a polveri di legno duro.

                                                        A livello comunitario la direttiva 2004/37/CE (nota come CMD: Carcinogen and Mutagens Directive) ha definito i lavori comportanti esposizione a polvere di legno duro tra gli agenti cancerogeni ed ha fissato per la prima volta un valore limite di esposizione professionale in misura di 5 mg/m3 (in relazione ad un periodo di riferimento di 8 ore) per la frazione inalabile delle polveri di legno duro o miste contenenti legno duro.

                                                        In anni più recenti, la direttiva UE 2017/2398, emendamento della CMD, riconoscendo che l’esposizione alle polveri di legno duro e di legno tenero è comune tra i lavoratori nell’Unione Europea e causa malattie e sintomi respiratori, ha proposto l’abbassamento di tale valore limite a 3 mg/m3 in via transitoria fino al 17 gennaio 2023, e a 2 mg/m3 successivamente a tale data. Poiché l’esposizione mista a più di una specie di legno è molto comune, la direttiva ha inoltre stabilito che il valore limite per polveri di legno duro dovrebbe applicarsi a tutte le polveri di legno presenti in una eventuale miscela.

                                                        Ai sensi del Titolo IX del d.lgs. 81/08, la legislazione italiana, in recepimento delle direttive comunitarie, impone la valutazione dell’esposizione professionale a polveri di legno e il mantenimento e controllo, tramite monitoraggio ambientale, del rispetto del valore limite di esposizione.

                                                        In riferimento al d.lgs. 81/2008, il lavoro comportante l’esposizione a polvere di legno duro è riportato nell’allegato XLII (Elenco di sostanze, miscele e processi) tra gli agenti cancerogeni come definiti all’art. 234, comma 1 a) punto 2 mentre il valore numerico associato al livello di esposizione che, ai sensi dell’art. 235 comma 3, non deve mai essere superato negli ambienti di lavoro, compare nell’allegato XLIII (Valori limite di esposizione professionale).

                                                        Ai fini di una valutazione del rischio di esposizione professionale, la frazione di polvere da captare è quella inalabile, definita dalla norma UNI-EN 481/1994. Diversi campionatori-selettori, funzionanti ciascuno a uno specifico flusso di aspirazione dell’aria, rispondono a tale convenzione. I campionamenti personali sono effettuati direttamente sull’operatore ponendo il selettore per la polvere in prossimità della regione respiratoria dell’operatore a non più di 30 cm da naso e bocca. Completa la linea di campionamento un sistema di aspirazione dell’aria consistente in una pompa collegata al campionatore attraverso un tubo e fissata all’altezza della cintura dell’operatore. La massa di polvere depositata su un filtro a membrana ad alta idrofobicità (ad esempio in Pvc), determinata gravimetricamente, fornisce, in rapporto al volume di aria campionata, la concentrazione della polvere inalabile cui è esposto il lavoratore.

                                                        Oltre a quelli già citati, i fattori che influenzano l’esposizione lavorativa includono: la durata e frequenza della lavorazione effettuata, l’uso di sistemi di controllo e abbattimento delle polveri e di eventuali DPI e le attrezzature di lavoro utilizzate.

                                                        Il legno e i suoi derivati costituiscono la materia prima di numerosi processi produttivi, dalla silvicoltura e segheria fino alla produzione di arredi e di numerosi altri articoli per l’utilizzo finale (seconda trasformazione).

                                                        Anche in settori innovativi, quale quello delle biotecnologie industriali, la presenza di polveri di legno, in aggiunta a quella di altre polveri organiche, può costituire un importante fattore di rischio professionale sia per la salute che per la sicurezza.


                                                        FONTE :[FONT="Open Sans",sans-serif]https://www.inail.it/cs/Satellite?c=Page&cid=2443085355738&d=68&pagename=Internet%2FPage%2FpaginaFoglia%2Flayout


                                                        SALUTI


                                                        [/FONT]
                                                        più studio e più mi accorgo di non sapere una mazza

                                                        Nessuna quantità di esperimenti potrà dimostrare che ho ragione , un unico esperimento potrà dimostrare che ho sbagliato!!

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                                                        • scritto da Fabry

                                                          Le morti dovute alle polveri di legno (Pm ultrafine) derivate dal semplice taglio fel legno quindi sono balle?

                                                          È pm cattivo quello?
                                                          Direi basta con le balle....
                                                          comunque se si rispettano tutte le norme e si indossano i DPI ( dispositivi di protezione individuale ) il rischio viene notevolmente ridotto ,

                                                          ad es . nell'industria chimica i DPI sono la base minima indispensabile per entrare in turno lavorativo ...

                                                          in caso di operatività su impianto ...... la mancanza di uno solo dei DPI , può essere motivo di richiamo e al 3° ...c'è il licenziamento in tronco
                                                          più studio e più mi accorgo di non sapere una mazza

                                                          Nessuna quantità di esperimenti potrà dimostrare che ho ragione , un unico esperimento potrà dimostrare che ho sbagliato!!

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                                                            Non esiste un solo boscaiolo che indossa la mascherina. Non fa parte dei DPI e non mi risulta ci sia un aumento di patologie legato a questo.
                                                            Quindi? Che c'entra con tutto il resto?

                                                            Mr.hide tu che sei chimico, sai come vengono prodotti i gas fluorurati?
                                                            Sai se le sostanze organiche sprigionate dalle vecchie stufe possono venir distrutte e trasformate in gas inorganici dalla combustione delle più moderne caldaie a biomassa?
                                                            "Il momento migliore per piantare un albero è vent'anni fa. Il secondo momento migliore è adesso."
                                                            “Se questa scienza che grandi vantaggi porterà all'uomo, non servirà all'uomo per comprendere se stesso, finirà per rigirarsi contro l'uomo.”
                                                            "D'ogni legge nemico, e di ogni fede"

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                                                              Credo intendesse le due categorie ora sotto controllo. PM2.5 e PM10.
                                                              E allora era un prof ben poco preciso, perché PM10 e PM2.5 non sono nanopolveri.

                                                              O meglio, quando misuri il PM2.5 e il PM10 sai che ci sono anche delle polveri a livello nanometrico ma i misuratori delle centraline non sanno distinguere cosa è a livello nanometrico e cosa a livello micrometrico.

                                                              Quando si dice 2.5 o 10 vuol dire micron, non nanometri.
                                                              PDC Ibrida Daikin HPU 8/35 kW . FV: 2,58 kWp, Az 0°, Tilt 26°. Solare Termico 9.6 mq Tilt 54°. Auto Volvo XC40 T5 Recharge Plug-In Hybrid

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