alternatore / alternatori / dinamo auto (ad uso automobilistico): QUI TUTTE LE DOMANDE E DUBBI - EnergeticAmbiente.it

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alternatore / alternatori / dinamo auto (ad uso automobilistico): QUI TUTTE LE DOMANDE E DUBBI

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  • #91
    alternatore auto: schema per autoecitazione

    Ciao triac60, ma il regolatore e raddrizzatore sono incorporati nel corpo alternatore? ho visto per curiosita l'alternatore nella mia macchina una ford fiesta e ho visto che c'è il filo positivo collegato al dado e poi questo filo va al relè del pignone motorino di avviamento, devo presumere che la circuiteria sia nel corpo alternatore.
    Da come dici e preferibile togliere il suo regolatore cosi lo possiamo far lavorare a giri più bassi quasi in presa diretta con le pale anche se sono scettico ed è preferibile fargli una piccola moltiplica.
    dallo schema che ho visto sul forum , che diodi posso mettere IN5408 o sono sotto dimensionati?
    Ultima modifica di gattmes; 26-04-2010, 12:46. Motivo: aggiunto titolo discussione originaria

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    • #92
      alternatore auto: schema per autoecitazione

      Originariamente inviato da fly71 Visualizza il messaggio
      Ciao triac60, ma il regolatore e raddrizzatore sono incorporati nel corpo alternatore?
      In quelli recenti si, in modelli molto vecchi di auto(30 e passa anni fa) alcuni avevano il regolatore esterno.

      Originariamente inviato da fly71 Visualizza il messaggio
      ...devo presumere che la circuiteria sia nel corpo alternatore.
      Si

      Originariamente inviato da fly71 Visualizza il messaggio
      Da come dici e preferibile togliere il suo regolatore cosi lo possiamo far lavorare a giri più bassi quasi in presa diretta con le pale
      E' una prova che sto facendo io, ma non ho dati certi. Quindi fino ad allora non te lo consiglio.

      Originariamente inviato da fly71 Visualizza il messaggio
      dallo schema che ho visto sul forum , che diodi posso mettere IN5408 o sono sotto dimensionati?
      Non ho provato esattamente quello schema, potresti chiedere a SFG che lo ha proposto, e credo che lo abbia utilizzato da qualche parte.

      Ciao
      Ultima modifica di gattmes; 26-04-2010, 12:46. Motivo: aggiunto titolo discussione originaria

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      • #93
        ciao leon ..sto facendo le pale di 3 metri e 20 di diametro....dici che non basta ?
        ho modificato un piccolo circuitino per l'eccitazione e la carica della batteria....se funziona lo posto....quindi il rapporto 1 a 13?
        se vuoi scrivi qualche impressione...visto che il mio generatore deve funzionare per forza ..è il progetto per il mio esame di maturità...!
        saluti

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        • #94
          3 metri e 20 bastano,attento che fanno una forza superiore a 3 cv,tipo superiore a quella di motociclo cinquantino....non so se ho reso l'idea....
          quindi mozzi d'auto perfetti,pale perfettamente bilanciate,pale perfettamente ancorate :-D.. e adopera un sistema di protezione contro i venti forti(vedi quello a bandiera rotante)..trova cinghie dentate,risparmi molto sull'attrito..
          poi vogliamo il video qui!
          leon505
          leon505

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          • #95
            alternatore auto: schema per autoecitazione

            Salve A Tutti, Io Ho Provato A Togliere Il Regolatore Originale, Eccitando Direttamente Il Rotore Dell'alternatore, In Questo Modo, L'alternatore Gia' A 100 Giri E Anche Meno, Da Corrente!!!! Ma Parliano Di Pochi Volt, 2-3-7-10 Fino Ad Arrivare Anche A 17-18 Volt Quando C'e Molto Vento. E L'eccitazione Regolata Da Un Potenziometro Elettronico, Che Lo Puoi Regolare A Piacere Dandogli Dai 3 Ai 10 Volt.
            Ultima modifica di gattmes; 26-04-2010, 12:46. Motivo: aggiunto titolo discussione originaria

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            • #96
              alternatore auto: schema per autoecitazione

              Originariamente inviato da gigio125 Visualizza il messaggio
              In Questo Modo, L'alternatore Gia' A 100 Giri E Anche Meno, Da Corrente!!!! Ma Parliano Di Pochi Volt, 2-3-7-10
              Ed è per questo che ho eliminato gli avvolgimenti originali(9 spire) e ho riavvolto lo statore con il doppio delle spire(18), come si può vedere nella foto.
              Il filo che ho utilizzato per una prova al volo( si fa per dire, 3 ore di tempo) è di 0,35mm di diametro(troppo poco, ci vuole almeno il doppio).
              Purtroppo in alcuni punti è saltato lo smalto protettivo e alcune spire sono andate in corto vanificando tutto il lavoro e il test finale.
              Comunque anche con una fase in corto genera a pochissimi giri e la strada sembra essere promettente.
              Ora ci vuole un sistema che eviti di sprecare la corrente per l'eccitazione quando non c'è vento, e provvisoriamente ho provato un sistema suggerito da wilmorel, e cioè una paletta posta nella barra del timone che schiaccia un interruttore, il quale manda la corrente direttamente all'eccitazione, senza regolatore.
              Non apena riavvolgo lo statore col filo giusto vi posterò i dati.
              Ciao a tutti
              File allegati
              Ultima modifica di gattmes; 26-04-2010, 12:47. Motivo: aggiunto titolo discussione originaria

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              • #97
                alternatore auto: schema per autoecitazione

                il vantaggio dell'alternatore auto e quello di eliminare centraline esterne, alimentare direttamente l'ecitazione vuol dire dare il massimo della corrente e questo non e' cosa buona, il rotore in questa condizione e molto duro a girare il che fa partire il generatore solo con venti forti, inoltre bisogna montare un rilevatore di giri che stacchi l'ecitazione quando cessa il vento...o se vogliamo dirla tutta...deve essere tarato per attaccare l'ecitazione ad un numero di giri in cui l'alternatore sia in grado di dare tensione alla batteria altrimenti mangia corrente per niente...
                Aggiungo che un alternatore auto a 100 giri e senza nessuna modifica non carica un bel niente, se vuoi sfruttarlo a pieno deve andare almeno a 1000 giri, lui carica anche a 500 giri ma e molto pesante da far girare...piu' salgono i giri e piu' gira leggero a parita' di potenza erogata, il che e cosa molto buona per le pale (o meglio turbina) a potanza in quanto danno migliori rendimenti agli alti numeri di giri, invece con turbina a resistenza (tipo mulino americano ) le cose si invertono, avendo essi una forte coppia di forza anche con venti deboli e un numero di giri molto basso.

                Con lo schemino da me postato si automatizza il tutto con un minimo di componenti esterni e con una minima spesa di denaro e di manodopera.

                il rotore parte praticamente a vuoto sino al numero di giri a cui comincia la carica, il che gli evita di fermarsi, in caso di venti variabili, per causa della troppa ecitazione.

                Evita che fra una raffica e l'altra si succhi corrente dalla batteria a causa della ecitazione diretta.

                Rimane comunque il problema del freno in caso di batteria carica e di forte vento, in quanto, deviando su uno shunt e molto brobabile la disecitazione... ma cio e comunque facilmente risolvibile...a breve come o un po di tempo provedero a postare uno schema piu' dettagliato con una semplice modifica per ovviare all'incoveniente shunt freno.

                Per la potenza dei diodi...il diodo che va alla batteria deve avere una corrente di poco superiore alla massima corrente di targa dell'alternatore, mentre per quello che va all'ecitazione, idem, corrente di poco superiore alla max corrente di ecitazzione io o usato quattro classici 1N004 per l'ecitazzione, mentre per il diodo che va verso la batteria o usato un ponte recuperato da un altro vecchio alternatore.

                dimenticavo..affinche un alternatore auto da una quarantina di amper venga sfruttato al meglio ci vuole una turbina bipala da almeno 2 mt di diametro e con un buon profilo ben curato, raporto turbina alternatore 1/6.
                Per rotore americano da 2,5 mt di diametro raporto 1/15...questo carica anche con venti molto deboli (se' ben costruito)

                a presto
                Ultima modifica di gattmes; 26-04-2010, 12:47. Motivo: aggiunto titolo discussione originaria
                Ciao
                __________________________________________________ ___________________________________________
                Stirling

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                • #98
                  eccitazione

                  ciao triac 60
                  io ho usato un sensore di prossimita' che viene azionato dalle palette interne del ventilatore
                  gli impulsi disaccoppiati con un cond.pilotano un mos , che a sua volta mi eccita il rotore inoltre sul gate , potresti inserire un pot comandato dal vento , che fa lavorare il mos in lineare a basse velocita di vento
                  altra soluzione di gigio125 , di usare un pot . elettronico ( 2n3055 e 47 K pot) sempre azionato dal vento tramite paletta sulla coda
                  30° di spostamento del pot , hai eccitazione da zero a 4 Amper in lineare

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                  • #99
                    alternatore auto: schema per autoecitazione

                    Originariamente inviato da SGF Visualizza il messaggio
                    il vantaggio dell'alternatore auto e quello di eliminare centraline esterne, alimentare direttamente l'ecitazione vuol dire dare il massimo della corrente e questo non e' cosa buona, il rotore in questa condizione e molto duro a girare il che fa partire il generatore solo con venti forti, inoltre bisogna montare un rilevatore di giri che stacchi l'ecitazione quando cessa il vento...o se vogliamo dirla tutta...deve essere tarato per attaccare l'ecitazione ad un numero di giri in cui l'alternatore sia in grado di dare tensione alla batteria altrimenti mangia corrente per niente...
                    Aggiungo che un alternatore auto a 100 giri e senza nessuna modifica non carica un bel niente, se vuoi sfruttarlo a pieno deve andare almeno a 1000 giri, lui carica anche a 500 giri ma e molto pesante da far girare...piu' salgono i giri e piu' gira leggero a parita' di potenza erogata, il che e cosa molto buona per le pale (o meglio turbina) a potanza in quanto danno migliori rendimenti agli alti numeri di giri, invece con turbina a resistenza (tipo mulino americano ) le cose si invertono, avendo essi una forte coppia di forza anche con venti deboli e un numero di giri molto basso.

                    Con lo schemino da me postato si automatizza il tutto con un minimo di componenti esterni e con una minima spesa di denaro e di manodopera.

                    il rotore parte praticamente a vuoto sino al numero di giri a cui comincia la carica, il che gli evita di fermarsi, in caso di venti variabili, per causa della troppa ecitazione.

                    Evita che fra una raffica e l'altra si succhi corrente dalla batteria a causa della ecitazione diretta.

                    Rimane comunque il problema del freno in caso di batteria carica e di forte vento, in quanto, deviando su uno shunt e molto brobabile la disecitazione... ma cio e comunque facilmente risolvibile...a breve come o un po di tempo provedero a postare uno schema piu' dettagliato con una semplice modifica per ovviare all'incoveniente shunt freno.

                    Per la potenza dei diodi...il diodo che va alla batteria deve avere una corrente di poco superiore alla massima corrente di targa dell'alternatore, mentre per quello che va all'ecitazione, idem, corrente di poco superiore alla max corrente di ecitazzione io o usato quattro classici 1N004 per l'ecitazzione, mentre per il diodo che va verso la batteria o usato un ponte recuperato da un altro vecchio alternatore.
                    Ciao SGF, hai usato 4 diodi 1N004 x l'eccitazione ma come li hai messi in serie? come mai 4 non basta metttere uno?
                    Quando prepari lo schemino per rislvere il problema dell'eccitazione dell'alternatore quando è sotto carico shunt , mettilo sul post, la cosa mi interessa molto, visto che il generatore a mio fratello lo farò con un alternatore di auto.

                    X triac aggiornaci sulla modifica degli avvolgimenti, sarebba una cosa molto interessante se si può collegare un alternatore in diretta al rotore e usando le soluzioni dei diodi e resistenza per l'eccitazione.
                    Purtroppo non sono grosso esperto in elettronica, ma cercherò di dare un mio contributo nel piccolo.
                    In questi giorni prova a passare da un demolitore e di procuarmi un alternatore sperando che non se lo fanno pagare caro ....e magari a fare delle prove con gli avvolgimenti, a proposito dalla foto che hai postato vedo che ci sono due file di avvolgimenti bisogna rifare l'avvolgimento su tutte e due le file , uhm.. magari faccio cosi, prima mi procuro l'altrenatore e poi inizio a fare le dovute domande...
                    Un saluto Luigi
                    Ultima modifica di gattmes; 26-04-2010, 12:50. Motivo: aggiunto titolo discussione originaria

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                    • alternatore auto: schema per autoecitazione

                      Grazie per le info udos, io ho un altro sistema pronto da collaudare, e la corrente di eccitazione dovrebbe essere proporzionale ai giri dell'alternatore, poi se prendo una cantonata ripiegherò sulle soluzioni che hai proposto.
                      Quella di gigio mi sembra buona(anche la tua ma è più costosa), ma credo che nel potenziometro ci passi troppa corrente. La Base del 2N3055 ciuccia molto con un hFE tipico di 20 a 4A di Collettore, penso che sia meglio metterlo in Darlington.

                      x Fly
                      Cerca nei messaggi di Leon dove dice che un alternatore renault eroga a bassi giri rispetto agli altri.
                      Per le modifiche all'avvolgimento, aspetta ancora un pò, è una cosa complicata e ci vuole un sacco di pazienza, e se non va bene è meglio lasciarlo come sta, e fare come dice SGF.
                      Ciao a tutti
                      Ultima modifica di gattmes; 26-04-2010, 12:50. Motivo: aggiunto titolo discussione originaria

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                      • alternatore

                        visto che escono3 fasi inalternata , perche non usare un autotrafo per aumentare la tensione?
                        eventualmente sono due , in modo da avere due fasi sfasate di 90 °:

                        un trafo 24 su fase R e S
                        un trafo 15 V su fase T e centro stella
                        i due secondari rettificati e parallelati la dc
                        o messi in serie in fase e raddrizzati

                        transistor
                        : un mosfet tipo irf 540 e e' risolto

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                        • alternatore auto: schema per autoecitazione

                          Si udos, ho appena scaricato il datasheet dell'IRF540 e la soluzione dell'HexFet mi sembra ottima rispetto al BJT. Se riesco a pilotarlo direttamente col passo-passo va alla grande.
                          Ciao
                          Ultima modifica di gattmes; 26-04-2010, 12:51. Motivo: aggiunto titolo discussione originaria

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                          • mos

                            irf 540 100V 27A to220
                            rds on 80 mR
                            io ho usato un igbt e condensatore da 100 uF in parallelo al gate per lo sbandieramento dell paletta , altrimenti ,varia troppo la eccitazione
                            pot cermet da 50 K

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                            • alternatore

                              Buonasera a tutti sono un appassionato di eolico ,e sto' tentando di autocostruirmi una turbina con asse orizzontale ,riguardo all'alternatore ho una domanda da farvi: Se sostituisco l'elettromagnete eccitatore di un alternatore da auto con un magnete permanente ad esempio con due magneti da woofer si potrebbe aggirare l'ostacolo dell'interrutore per eccitarlo ?( ho gia provato ad introdurre i magneti al posto della bobina e... da quello che ho potuto canstatare il generatore funziona ) pero' non so' come si camporta collegandolo alla turbina .Se mi potete dare un consiglio, oppure se questa prova é gia stata fatta!!! mi piacerebbe sapere il risultato .
                              un grazie a tutti....scusate ma sono nuovo

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                              • su internett,quelli della blue wind gli vendono già modificati a 145 dollari.
                                Gli alternatori cosi modificati vanno da 200 rpm(pochi ampere) a 18.000 rpm.....un pò tanti .....troppi.....

                                se giri sul forum cè uno che lo ha gia fatto...non ricordo il nome però...

                                leon505
                                leon505

                                Commenta


                                • Ciao SGM, purtroppo la pagina che hai postato non si apre, mi dice chè c'è un errore non riesco a visualizzarla e devo conttatatre l'amministratore per il problema.
                                  Magari la prox volta includi tutto il materiale.

                                  Ho visto in giro delle foto del rotore, e ha delle placche triangolari presumo che siano i poli che vengono magnetizzati dalla corrente di eccitazione, dai post precedenti si parla che la corrente di eccitazione è bassa quindi creerà un campo magnetico basso nel rotore quindi baterebbero dei piccoli magneti per far girare tutto, però qualcosa non mi torna, questi alternatori produco parecchi Ampere come fanno a produrli con i poli magnetizzati con basse correnti, forse entrano in gioco le correnti di autoinduzione o questi tipi di alternatori hanno un funzionamento particolare.

                                  Commenta


                                  • con me funziona...se vuoi te lo mando con una mail...a limite mandami un MP con l'indirizzo.
                                    ciao
                                    Ciao
                                    __________________________________________________ ___________________________________________
                                    Stirling

                                    Commenta


                                    • Non funziona neanche a me.

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                                      • Buon giorno a tutti, in pratica io ho tolto la bobina di eccitazione e l'ho sostituita con due magneti di un woofer, in pratica il campo magnetico l'ho creato con due magneti permanenti ,in partenza ho verificato il campo magnetico che avevo con la bobina di eccitazione sotto tenzione poi con una pressa ho tolto meta' rotore e ho inserito i magneti della stessa dimensione dell'eccitatore e ho di nuovo chiuso il rotore il generatore si comportava come se fosse eccitato:la mia domanda era.... modificando le bobine posso diminuire i giri???? visto che con l'eolico non ho a disposizione tanta potenza da poterli moltiplicare!!
                                        vi ringrazio anticipatemente
                                        buona domenica

                                        Commenta


                                        • ora il link funziona...?

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                                          File allegati
                                          Ultima modifica di SGF; 10-06-2008, 00:42.
                                          Ciao
                                          __________________________________________________ ___________________________________________
                                          Stirling

                                          Commenta


                                          • Ciao SGF , ma il messaggio dove c'è il link è sparito?
                                            Ho visto lo schema, in pratica con questo schema applica un carico frenato quando il generatore supera un velore di rpm, forse c'è qualche errore nel disegnarlo come mai quando il rele è attivo metti in conduzione diretta l'ecitatore con il positivo della batteria?
                                            Magari quando hai tempo ci dai uan spiegazione del circuiti e i valori dei componenti.

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                                            • il messaggio del link lo o cancellato io...non c'era niente di interessante.
                                              l'ecitazione diretta alla batteria da la certezza che l'alternatore non si diseciti sotto l'effetto del carico del freno...
                                              ora che ci penso...ce' comunque un peroblema, ecitando direttamente dalla batteria, se' essa e carica al massimo, il regolatore dell'ecitazione potrebbe non ecitare al massimo in quanto piu' sale la tensione piu' diminuisce l'ecitazione.
                                              provedo a modificare lo schema....

                                              Ok schema modificato...!!!

                                              per il calcolo dei componenti...prego attendere,...o magari qualcuno di buona volonta'...!?
                                              Ultima modifica di SGF; 10-06-2008, 00:45.
                                              Ciao
                                              __________________________________________________ ___________________________________________
                                              Stirling

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                                              • Mi è venuto un dubbio, ma quando si monta tutto il gruppo del rotore e il palo del sostegno , devo fare la messa a terra di tutto? l'alternatore ha il negativo sulla carcassa quindi anche lui viene collegato a terra o devo isolarlo?
                                                Nel caso uso un palo di legno tipo quelli dei vecchi impianti telefonici come sostegno, devo sempre fare la messa a terra del gruppo rotore usando una treccia.

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                                                • Originariamente inviato da fly71 Visualizza il messaggio
                                                  Mi è venuto un dubbio, ma quando si monta tutto il gruppo del rotore e il palo del sostegno , devo fare la messa a terra di tutto? l'alternatore ha il negativo sulla carcassa quindi anche lui viene collegato a terra o devo isolarlo?
                                                  Nella mia turbina il negativo dell'alternatore è sulla carcassa e tutto il metallo compreso il palo è a terra, dentro il palo scende solo il filo positivo dell'alternatore.
                                                  Il negativo della batteria lo collego direttamente alla base del palo.

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                                                  • se l'impianto lavora a 12 V non e obligattoria la messa a terra, almenoche non sei a rischio fulmini, allora devi fare la messa a terra per scariche atmosferiche (come da normative)
                                                    Se', invece usi inverter a 220V devi comunque mettere a terra anche dal lato 12V (palo compreso)

                                                    Personalmente, io metterei la messa a terra comunque...sai qualche fulmine impazzito

                                                    Ciao
                                                    Ciao
                                                    __________________________________________________ ___________________________________________
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                                                    • alternatore auto: schema per autoecitazione

                                                      Ciao SGF
                                                      Ho pensato al caso in cui l'alternatore e scollegato alla batteria perchè carica ed è collegato un carico fittizio, in teoria l'eccitatore dovrebbe sempre ricevere corrente, ma se il vento si ferma e poi riparte, succede che l'alternatore gira a vuoto perchè l'eccitatore non gli arriva corrente ( batteria è scollegata perchè carica), allora ho pensato di fare una modifica al tuo schema, con l'inconveniente di avere tre fili che scendono dal palo, in pratica la modifica consiste nel portare un altro filo dal positivo batteria, metterci la resistenza e collegarlo tra il positivo ( alternatore ) e diodo che va all'eccitatore, questo filo deve sempre restare collegato alla batteria anche quando collego il carico fittizio, in questo modo l'eccitatore è sempre alimentato.
                                                      Secondo te si può fare o crea problemi alla batteria quando è carica?
                                                      Ultima modifica di gattmes; 26-04-2010, 12:54. Motivo: aggiunto titolo discussione originaria

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                                                      • alternatore auto: schema per autoecitazione

                                                        Fly... quello che pensi e gia presente sullo schemino....vediamo di capirci qualcosa, quando la frequenza dell'alternatore va oltre la soglia di sicurezza interviene il rele' che inserisce, tramite un cotatto del rele', il carico fitizio e con l'altro contatto inserisce la linea che ritorna dalla batteria e passa attraverso i due diodi D5 D6 in serie, questo circuito ti permette, qualora l'alternatore tenda a disecitarsi, di prelevare corrente dalla batteria e scongiurare la disecitazione.
                                                        Ultima modifica di gattmes; 26-04-2010, 12:55. Motivo: aggiunto titolo discussione originaria
                                                        Ciao
                                                        __________________________________________________ ___________________________________________
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                                                        • alternatore auto: schema per autoecitazione

                                                          Ciao SGF, lo schema che hai messo in parte l'ho capito , però il problem ada me posto si può verificare anche inserendo lo schema nell'alternatore, quando la batteria è carica l'alternatore si scollega per by-pass sul carico fittizio, e l'eccitatore funziona ancora perchè viene alimentato dalla corrente prodotta, ma se si ferma per mancanza di vento, quando riparte l'eccitatore non riceve corrente ( batteria scollegata siamo nella situazione di carico fittizio collegato) ecco perchè volevo fare la modifica al primo schema che avevi inserito quello del disegno dell'alternatore con i due diodi e la resistenza.

                                                          in pratica la modifica consiste nel portare un altro filo dal positivo batteria, metterci la resistenza e collegarlo tra il positivo ( alternatore ) e diodo che va all'eccitatore, questo filo deve sempre restare collegato alla batteria anche quando collego il carico fittizio, in questo modo l'eccitatore è sempre alimentato.
                                                          Secondo te si può fare o crea problemi alla batteria quando è carica?
                                                          Ultima modifica di gattmes; 26-04-2010, 12:55. Motivo: aggiunto titolo discussione originaria

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                                                          • alternatore auto: schema per autoecitazione

                                                            L'ultimo schema da me postato risolve i problemi da te espressi...inoltre se l'alternatore si ferma o se il numero di giri scende sotto la soglia impostata, il carico fittizio viene disinserito automaticamente e ristabilisce le normali condizioni....

                                                            ciao
                                                            Ultima modifica di gattmes; 26-04-2010, 12:56. Motivo: aggiunto titolo discussione originaria
                                                            Ciao
                                                            __________________________________________________ ___________________________________________
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                                                            • alternatore auto: schema per autoecitazione

                                                              Scusa SGF, forse sono un pò duro io a capire, ma il tuo schema serve per frenare l'alternatore, legge la frequenza dei picchi che gli arrivano da una fase e poi settare a che giri farlo frenare dal carico fittizio.
                                                              Se scolleghi fisicamente la batteria dal tuo circuito l'alternatore continua a girare, se si ferma e poi ritorna a girare l'eccitatore non riceve corrente dalla batteria e l'alternatore gira a vuoto, giusto?
                                                              La centralina che voglio costruire è formata da un controller di carica e un carico fittizio , quando la batteria è carica il controller tramite un rele mi passa la corrente sul carico scollegando la batteria dell'alternatore ed in questa situazione che mi sono posto il problema, se il vento si ferma e poi riparte l'eccitatore da dove la prende la corrente se la batteria è scollegata? ecco perchè volevo alimentare l'eccitatore con un altro filo.
                                                              Ultima modifica di gattmes; 26-04-2010, 12:56. Motivo: aggiunto titolo discussione originaria

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