Investimenti in biogas - EnergeticAmbiente.it

annuncio

Comprimi
Ancora nessun annuncio.

Investimenti in biogas

Comprimi
X
 
  • Filtro
  • Ora
  • Visualizza
Elimina tutto
nuovi messaggi

  • Investimenti in biogas

    Buongiorno a tutti, ho appena fatto la mia presentazione nel forum e spero di poter agre un po' riscontri rispetto alla richiesta che sto per fare.

    Sono un imprenditore/investitore nel ramo dell'efficienza energetica e, negli ultimi tempi, sono venuto a conoscenza di alcuni possibili investimenti in campo di biogas (premetto che è una FER che ho seguito molto vagamente e le mie conoscenze in materia sono scarse).

    In sostanza mi è stata offerta la possibilità di investire in 5 diversi impianti (mi dicono già autorizzati): uno da 300Kw, uno da 250Kw e tre da 100Kw.

    Vi pongo una serie di domande, immaginando che farete a vostra volta delle richieste, per poter avere una serie di considerazioni in materia:
    1- non essendo io un'azienda agricola, come potrebbe avvenire un'operazione del genere? qualcuno di voi l'ha fatto, se sì in che modo?
    2- come posso avere delle garanzie solide per la certezza che l'agricoltore di turno immetta la materia prima nell'impianto?
    3- questi 5 impianti erano progetti precedentemente studiati dai relativi agricoltori che, per motivi finanziari, non hanno potuto accedere all'investimento, se l'azienda agricola (pensando per i 20 anni dell'impianto) andasse in difficoltà finanziaria, come faccio ad essere sicuro che l'impianto non venga "sequestrato" dalla banca di turno?
    4- come avviene la gestione amministrativa degli incentivi?
    5- gli agricoltori di turno chiedono il pagamento della materia prima da inserire nell'impianto, esiste un prezzo di riferimento per i reflui e scarti zootecnici?
    6- all'azienda che mi ha fatto questa proposta, secondo Voi, cosa devo chiedere a livello tecnico per poter valutare la bontà del progetto e del relativo prezzo?
    7- potete darmi come riferimento un prezzo (€/Kw) per il costo dell'impianto chiavi in mano e per la relativa manutenzione?
    8- secondo voi, una proiezione di 8200h/anno di funzionamento è reale?

    Anzitutto grazie a chiunque decida di rispondere, nei post successivi inserirò anche dei dati di BP reali in modo tale che possiate dire la vostra anche in materia più tecnica

  • #2
    Gli impianti sono già realizzati o da realizzare?
    1-Noi lo abbiamo fatto al contrario, abbiamo costruito gli impianti e abbiamo venduto delle quote della società agricola (società di scopo) ad investitori esterni.
    2-Coinvolgendo l'agricoltore direttamente. Se l'agricoltore guadagna con l'impianto è incentivato a farlo funzionare al meglio. Alle volte non è così semplice con gli agricoltori (alcuni sono testardi...).
    3-Se si crea una società di scopo dedicata, proprietaria dell'impianto, indipendente dall'azienda agricola credo che con un po di attenzione si possa ovviare al problema. (Non mi occupo personalmente di questi aspetti societari ma della progettazione e costruzione degli impianti)
    4-L'incentivo viene suddiviso mensilmente in base alle quote societarie
    5-Si, esiste. Solitamente i reflui sono un costo per gli agricoltori, ma si stabilisce solitamente un prezzo fisso al quale si ritirano i liquami.
    6-Tutti i progetti e buisness plan e farli vedere a qualcuno che di biogas ci capisce sia dal punto tecnico che gestionale.
    7-Un impianto da 250 kW elettrici può costare 1.300.000,00€. Può però variare anche di molto in funzione di cosa già c'è in azienda agricola (vasche, trincee, mezzi etc). Per il 100 kW è ancora più variabile soprattutto per la presenza o meno della vasca di stoccaggio e trincee. Va valutato caso per caso. Per la manutenzione anche qui dipende che servizio si richiede. Si va dai costosi full service (che però alla fine ripagano) a manutenzioni più "leggere".
    8-E' reale. Se ne fanno anche 8500 di ore, però il progetto e la gestione devono essere impeccabili. Il biogas è come avere una mucca, se la curi e le dai da mangiare bene lei produce altrimenti si ammala e non fa nè latte nè carne!
    Spero di esserti stato utile...
    Ciao!

    Commenta


    • #3
      grazie Aj.
      quindi mi stai dicendo che potrei costituire una società agricola in cui conferisco denaro (per la costruzione dell'impianto) ed in cui l'agricoltore conferisce il terreno (in modo tale che sia tutelato nel caso in cui la sua azienda vada male) e ripartisco le quote in modo tale che lui ottenga la cifra che ha chiesto per alimentare l'impianto, giusto?

      Ora direi che ho bisogno di parlare con dei buoni progettisti e conoscitori di biogas, possibilmente autonomi dalla varie aziende di costruzione degli impianti.
      Qualcuno può farsi avanti?
      grazie

      dimenticavo..sono da realizzare
      Ultima modifica di nll; 04-10-2014, 01:07. Motivo: Unione messaggi consecutivi dello stesso utente

      Commenta


      • #4
        attenzione ai progettisti "autonomi", io non ne ho mai trovati
        rivolgiti alle aziende principali, fai prima, e gli interessi sono chiari e trasparenti

        Commenta


        • #5
          grazie della risposta decsel, il problema è che non posso rivolgermi ad altre aziende, in quanto chi ha proposto questo investimento è un'azienda, di fatto non voglio "USARE" le altre aziende per avere dei chiarimenti, studi, ecc.. visto che poi non potrei far fare a loro il lavoro.
          Mi serve un consulente che si dedichi a seguire i miei progetti di investimento

          Commenta


          • #6
            si, mi mancava questa info
            allora è corretto quello che intendi fare
            ti serve comunque fiducia in chi ti ha proposto il progetto, ma immagino che tu abbia già fatto questa considerazione

            verifica bene anche la questione registro-ragione sociale
            molte iscrizioni a registro sono fatte da SS agricole, e non possono essere volturate fino all'entrata in esercizio dell'impianto (pena la perdita del diritto all'incentivo). ma entrare in società in una SS agricola non è molto sensato

            Commenta


            • #7
              L'unica difficoltà che vedo è che tu riesca a trovare una sola persona che abbia tutte le conoscenze per seguirti a 360 gradi.
              Progettare un impianto a biogas a partire dalle autorizzazioni per arrivare alla realizzazione e soprattutto gestione dello stesso concorrono una serie di competenze specifiche.
              Per capirci, servirebbe un progettista edile, un termotecnico, un elettrico, un esperto di pratiche GSE, e un bravo agronomo. Oltre ad un direttore lavori con una certa dimestichezza in questi impianti...

              Commenta


              • #8
                fiducia si, ma mai troppa.
                Vedi, quello che hai scritto della questione registro-ragione sociale è una cosa che non sapevo ancora, proprio per questo motivo mi serve una persona che quantomeno conosca tutti questi aspetti.

                Aj infatti so che è impossibile trovare tutte queste competenze in un'unica persona e non è nemmeno la mia volontà.
                A me serve una persona che di base, conosca il meccanismo, le principali criticità dal punto di vista burocratico ed almeno abbia le competenze per verificare la fattibilità delle potenzialità del progetto, poi per tutte le altri parti che hai citato ci si rivolgerà ad altri, ma io ne voglio uno che possa farmi da capofila, non posso essere io quello che parla con 5-6-7 tecnici diversi, perché non è il mio lavoro.


                Originariamente inviato da AjPilgrin Visualizza il messaggio
                *** Citazione integrale rimossa. Violazione art.3 del regolamento del forum. nll ***
                Ultima modifica di nll; 12-10-2014, 00:13. Motivo: Unione messaggi consecutivi dello stesso utente

                Commenta


                • #9
                  Originariamente inviato da kintaro86 Visualizza il messaggio
                  1- non essendo io un'azienda agricola, come potrebbe avvenire un'operazione del genere? qualcuno di voi l'ha fatto, se sì in che modo? Con una società di scopo.
                  2- come posso avere delle garanzie solide per la certezza che l'agricoltore di turno immetta la materia prima nell'impianto? Prendendolo come socio nella società di scopo
                  3- questi 5 impianti erano progetti precedentemente studiati dai relativi agricoltori che, per motivi finanziari, non hanno potuto accedere all'investimento, se l'azienda agricola (pensando per i 20 anni dell'impianto) andasse in difficoltà finanziaria, come faccio ad essere sicuro che l'impianto non venga "sequestrato" dalla banca di turno? Sempre con una società di scopo SOLO per il biogas
                  4- come avviene la gestione amministrativa degli incentivi?
                  5- gli agricoltori di turno chiedono il pagamento della materia prima da inserire nell'impianto, esiste un prezzo di riferimento per i reflui e scarti zootecnici? Si
                  6- all'azienda che mi ha fatto questa proposta, secondo Voi, cosa devo chiedere a livello tecnico per poter valutare la bontà del progetto e del relativo prezzo? Progettazioni impiantistiche e business plan da analizzare con un consulente esterno
                  7- potete darmi come riferimento un prezzo (€/Kw) per il costo dell'impianto chiavi in mano e per la relativa manutenzione? Troppe variabili
                  8- secondo voi, una proiezione di 8200h/anno di funzionamento è reale? Quante ore gira il cogeneratore è sicuramente importante ma più importante è QUANTO produce in queste ore di funzionamento.
                  Personalmente 5 impianti di piccola taglia con 5 diversi soci li vedo un pò problematici da gestire... Meglio sarebbe uno più grande con un solo socio e magari di biometano visto che la normativa oggi porta verso questa evoluzione del comparto...

                  Commenta


                  • #10
                    Secondo me dovresti fare una tua società che ha il 49% delle 5 società autorizzate. Questo affinché esse restino attività agricole e mantengano il loro regime fiscale agevolato. Tuttavia la cosa è complessa perché non è detto che le 5 aziende agricole non abbiamo altre attività che non vogliano mettere in società con te, anzi è molto probabile. Non avresti neanche interesse ad avere per esempio il 49% di un allevamento di bovini. Cio comporta che ogni agricoltore faccia una nuova SRL Agricola che gestisce l'impianto, gli affitti parte dei suoi terreni (tale da avere la prevalenza delle biomasse impiegate) e poi ne venda un 49% alla tua società. Dovresti verificare con un commercialista se una SRL puo essere agricola con una percentuale maggioritaria di soci Non imprenditore agricolo, cosa che non credo, in qual caso potresti avere solo il 49%, cioè non comanderesti tu.

                    Commenta


                    • #11
                      Questo aspetto, oltre che essere fondamentale, è uno di quelli che sto valutando con più attenzione.
                      Non so ancora rispondere alla tua ultima domanda, ma penso che nel caso si possa creare una scrittura privata tra soci in cui si vincolano tutti gli aspetti decisionali, fatto salvo che basta che la SRL proprietaria dell'impianto (posseduta al 49% da una mia holding e dal 51% dell'azienda agricola) metta me come amministratore, o una persona da me designata che abbia pieni poteri amministrativi.
                      Invece, per quanto riguarda l'aspetto economico (visto che l'agricoltore non ci metterebbe nulla) sarebbe più difficile da gestire a meno che, ma qui c'è da sentire anche un notaio, esistano dei patti parasociali che consentano ad un solo socio l'incasso dei dividendi dell'intera azienda; ma qui sono decisamente oltre alle mie competenze.
                      Se qualcuno se ne intende e ritiene che abbia detto una castroneria, vi chiedo scusa in anticipo..


                      *** Citazione integrale rimossa. Violazione art.3 del regolamento del forum. nll ***
                      Ultima modifica di nll; 27-10-2014, 23:15.

                      Commenta


                      • #12
                        Secondo me non hai detto una castroneria. Noi abbiamo fatto una cosa analoga... La società di scopo possiede l'impianto, parte delle quote sono state cedute a terzi che nulla hanno fatto se non buttarci dei soldi. L'incentivo arriva alla società che poi distribuisce mensilmente le quote ai rispettivi soci.
                        La società di scopo è necessaria perchè ovviamente tu non puoi entrare come socio in quella dell'agricoltore che ospita l'impianto in quanto lui ha ovviamente altre attività a reddito che a te non interessano.
                        Ciao!

                        Commenta


                        • #13
                          Può essere una soluzione ma se devo fare un impianto da 100 diviso con un socio preferirei farne uno da 50 dove sono sempre padrone a casa mia e non devo rendere conto a nessuno.

                          Commenta


                          • #14
                            Con 50 kW il gioco non vale la candela. Già è difficile far quadrare i conti con il 100 kW, figuriamoci con 50.

                            Commenta


                            • #15
                              Buonasera Kintaro86,
                              in riferimento a professionisti indipendenti che ti possano guidare nella realizzazione degli impianti che vorresti realizzare, ci sarebbero, ma mi servirebbe sapere in che zona li vorresti realizzare.
                              Grazie

                              Commenta


                              • #16
                                costo di un impianto a biogas da 100kw

                                Buonasera a tutti.Vorrei chiedervi quanto potrebbe costare un impianto biogas da 100kw e se ci sono incentivi per avere il finanziamento e i ricavi ogni anno?Le quantitá giornaliere per farlo lavorare a pieno regime?!vi ringrazio se mi dedicherete il vostro tempo!

                                Commenta


                                • #17
                                  ciao pitbull, forse avresti dovuto aprire una nuova discussione
                                  non è facile risponderti ma diciamo che un impianto da 100 kw costa tra i 600 ed i 700 K€ (alimentatori, digestore , cogenerazione, pompaggi, sale tecniche, opere edili ecc), più un valore compreso tra i 50 ed i 150 K€ per i costi al contorno (autorizzazioni, connessione alla rete, eventuali vasche digestato, antincendio ecc)
                                  alle attuali tariffe un buon impianto può fatturare circa 170 k€, ma attenzione perchè le variabili sono molte (rendimento, autoconsumi, affidabilità tecnica ecc)

                                  le quantità giornaliere dipendono dal tipo di matrice; un liquame bovino fa 20 mc di biogas, un letame 80/90, una pollina anche 200..

                                  Commenta

                                  Attendi un attimo...
                                  X