Microgenerazione a biomassa - EnergeticAmbiente.it

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Microgenerazione a biomassa

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  • #91
    Nessun problema per il refluo di produzione ho la relazione degli enti preposti ti assicuro che è tutto nel rispetto delle normative anche perche gli impianti stanno acquistandoli anche altre realtà europee,
    per gordini il gas va eliminato perchè il biogas gode di incentivi per cui viaggia con altro regime fiscale e non possono impiegarlo sui motori destinati alla discarica
    Buon wek end
    giorgio

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    • #92
      Originariamente inviato da depuroll Visualizza il messaggio
      Nessun problema per il refluo di produzione ho la relazione degli enti preposti ti assicuro che è tutto nel rispetto delle normative anche perche gli impianti stanno acquistandoli anche altre realtà europee....
      giorgio


      Bene, se la situazione e' questa,prosit, e complimenti ai progettisti.

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      • #93
        Originariamente inviato da Rudj Visualizza il messaggio
        Spettacolare la riconversione della plastica in petrolio (se è vera...). Anche se probabilmente funziona appena ne verranno a conoscenza il brevetto verrà comprato dalla shell...se poi il malaugurato inventore non volesse cederlo già vedo l'aereo che lo porterebbe alla sua prossima destinazione dimostrativa subire uno "spiacevole incidente".....


        Abbastanza vecchia la cosa...inventata da un Polacco qualche anno fa....

        T-Technology

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        • #94
          Con tutte le dritte che ho avuto, mi sa che proporrò al mio amico rifugista di cercare in gestione un rifugio in prossimità di una discarica oppure di aprire una discarica in prossimità del rifugio, in tal caso....nessun problema per l'energia !

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          • #95
            oppure poi dirgli di cercarsi una vecchia macchina a gassogeno, gli stacchi il motore e tutto l'impianto e gli attacchi un generatore di corrente...(ovviamente si fa per scherzare...)

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            • #96
              Originariamente inviato da turbogen Visualizza il messaggio
              oppure poi dirgli di cercarsi una vecchia macchina a gassogeno
              Turbo pensavo, e tu ora mi smentisci, che in 70 anni la scienza avesse fatto qualche passo avanti, ma in effetti questo è la riprova che in Italia invece che avanti si marcia all'indietro.

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              • #97
                no è che la microcogenerazione in italia non fa numeri, vedi l'esperienza TOTEM della Fiat anni 70-80, e gli immobigliaristi e sindaci in italia sono una manico d........... ,non c'è espressione, per cui, e ora recuperare un treno gia passato, è dura, in più le normative adossate hai nuovi motori rendono sempre di più distante un mercato di nicchia, e i costruttori nelle persone dei ing di produzione non glie frega niente di pensare divero dalla banale routine, situazione del piffero, saluti

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                • #98
                  per capo nord, si il sistema è vecchio anni trenta, ma consumava più di quello che producevi, e non è per micro cogenerazione solo grandi capacità

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                  • #99
                    Originariamente inviato da ezio52 Visualizza il messaggio
                    Turbo pensavo, e tu ora mi smentisci, che in 70 anni la scienza avesse fatto qualche passo avanti, ma in effetti questo è la riprova che in Italia invece che avanti si marcia all'indietro.
                    ezio, la mia era solo una battuta spiritosa, come ho già detto di quest'argomento non ne capisco una beata cippa, mi ricordavo solo appunto che esisteva quella tecnologia a gassogeno negli anni 30-40, poi non so se la cosa abbia avuto progressi tecnici o meno...

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                    • Turbo che stavi scherzando si era capito,però hai centrato il fatto che da allora in merito di grossi progressi, per quello che io sappia,non ne sono stati fatti.
                      Riguardo i numeri, se si centra la generazione di 100 /200 kWe da biomasse, magari di scarto, utilizzando motori alternativi o turbinette ad aria calda, cioè macchine con rendimenti discreti e costi accettabili, per me il business è assicurato.
                      Ultima modifica di ezio52; 13-09-2010, 12:34.

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                      • Posto qui una domanda fatta in altra discussione analoga sperando di non compiere infrazione e di ottenere una risposta

                        Leggendo qua e la questa discussione, parecchio lunga e polemica, salta all'occhio una affermazione ricorrente e cioè che le turbinette ad aria calda EFMGT (External Fired Micro Gas Turbine ... sto pensando a quella più conosciuta di origini svedesi da 75kWe) abbinate ad una caldaia a biomassa non riescono a funzionare in modo affidabile.
                        A me pareva un'ottima soluzione per una idea che ho in mente e so che parecchi propongono questa tipologia di impianto.
                        I più ferrati in materia possono confermare la cosa o smentire con esperienze significative?
                        grazie e saluti
                        <!-- / message -->

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                        • Originariamente inviato da turbogen Visualizza il messaggio
                          oppure poi dirgli di cercarsi una vecchia macchina a gassogeno, gli stacchi il motore e tutto l'impianto e gli attacchi un generatore di corrente...(ovviamente si fa per scherzare...)
                          Ogni tanto ricorre questo mito dei gasogeni per automobili e autocarri tanto diffusi prima e durante la seconda guerra mondiale . Nessuno ha mai esplorato il lato oscuro di questo sistema di alimentazione , reso forzato da leggi nazionali in tutti i paesi europei per risparmiare preziosi carburanti e combustibili . Nessuno ha mai citato il fatto che un autocarro a gasogeno nel percorso Milano Bari arrivava a impiegare 2 settimane . Che capitavano viaggi in cui si rifacevano le 4 teste per 3 volte all'andata e altre 2 al ritorno . Gli autisti portavano di scorta le teste e le guarnizioni già pronte infilate sotto il falso telaio del cassone e la pietra per spianarle ( allora lo facevano a mano ) dentro la cassa degli atrezzi , per quando le teste pronte finivano. Il gasogeno era una soluzione di disperazione e tutti coloro che l'hanno adoperato e ho avuto la fortuna di incontrare ricordavano il ritorno al diesel ( la chiamavano nafta ) come la liberazione da una condanna .

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                          • onestamente, essendo totalmente a digiuno della materia, era un aspetto che ignoravo totalmente...ma sempre da persona totalmente al fuori del campo, non posso non pensare che siamo nel 2010, non nel 1930, ed è mai possibile che non si sia riuscito a perfezionare o migliorare quell'arcaico sistema, che seppur con tutti i suoi limiti funzionava(male)?????

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                            • Certamente i materiali e i sistemi di controllo e analisi in continuo sono enormemente migliorati . La chimica e la fisica sono rimaste le stesse e cercare di alimentare un motore endotermico con carburanti completamente diversi a fasi alterne è impossibile . Se ti dicessero che riesci ad alimentare una automobile con motore a ciclo Otto con benzina, gasolio e denso a fasi alterne ? Senza che le regolazioni del motore e le prestazioni cambino ?
                              Eppure tutti coloro che parlano di gasogeni immaginano di mettere biomassa in una macchina che pirolizza e gassifica contemporaneamente . Immaginano che pur essendo la biomassa di composizione più varia ( basta il tenore di umidità diverso per cambiare tutto ) il motore possa avere un regime regolare.
                              In "Ritorno al futuro II " la De Lorean andava anche con le bucce di banana mescolate a altra pattumiera .....

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                              • Originariamente inviato da Sulzer1 Visualizza il messaggio
                                In "Ritorno al futuro II " la De Lorean andava anche con le bucce di banana mescolate a altra pattumiera .....

                                Il futuro della microcogenerazione semi-familiare non potra' prescindere dall'utilizzo dei motori esotermici.
                                Hanno un grande vantaggio rispetto agli endotermici, li si puo' alimentare con qualsiasi cosa produca calore, e non mi sembra poco.
                                D'accordo, il basso rendimento, le difficolta' costruttive, l'esigua coppia all'asse,l'affidabilita' nel tempo, tutti problemi che si possono affrontare con le attuali tecnologie, la sperimentazione e la ricerca dovrebbero servire proprio a questo.
                                Ho l'impressione che la cosa non susciti interesse a tutti i livelli perche' non c'e' un businnes immediato,si preferisce cercare negli anfratti dei paesi sottosviluppati l'occasione per acquistare al prezzo piu' basso il carburante "biologico" per alimentare i classici endotermici.
                                Mi chiedo, quanto potra' durare? fino a quando questi paesi potranno o "vorranno" stare al gioco?
                                Ai posteri l'ardua sentenza.
                                Ultima modifica di lino49; 14-09-2010, 08:58.

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                                • Originariamente inviato da lino49 Visualizza il messaggio
                                  Il futuro della microcogenerazione semi-familiare non potra' prescindere dall'utilizzo dei motori esotermici.
                                  Leggendo i tuoi ultimi post si capisce chiaramente che sei un fautore dello Stirlig. Sull'argomento credo che sul forum si sia detto e postato parecchio e avendo pazienza ci sia molto da andare arileggere. Per ora pare che il sistema (inteso come sviluppo del motore alternativo) non riesca ad uscire, per i problemi che hai esposto, dalla ammirevole fase di sperimentazione vedi il gioiello di meccanica del Politecnico Danese, anche se mi auguro di sbagliare. Ora però vorrei capire una cosa, partendo sempre da una caldaia a biomassa ma perchè anche le turbinette ad aria calda, che sono a tutti gli effetti motori esotermici, non decollano? quale è il problema ? perchè si è solo trasformato una turbinetta a combustione interna ? come è stata trasformata la Turbec ?
                                  saluti

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                                  • stirling...piccoli italiani crescono

                                    Originariamente inviato da ezio52 Visualizza il messaggio
                                    ..... Stirlig. ..... Per ora pare che il sistema (inteso come sviluppo del motore alternativo) non riesca ad uscire, per i problemi che hai esposto, dalla ammirevole fase di sperimentazione vedi il gioiello di meccanica del Politecnico Danese, anche se mi auguro di sbagliare.
                                    C'è chi sperimenta, costruisce e qualcosa incassa, ma se devo spendere 8.000 € per uno stirling da 0,35 kWel o 11.000€ per 1 kWel da infilare in una caldaia senza dati precisi di resa durata ed obbligatoria manutenzione e relativi costi.....beh, ci penso ancora un po' sopra ed aspetto gli sviluppi!
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                                    OSSI DI PESCA TRITATI sono un'ottima BIOMASSA alternativa

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                                    • Sono stato all'inaugurazione a Castel D'Aiano (BO) di questo:
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                                      installato nel settembre 2008.
                                      Qui un'analisi dell' ing. che ha seguito l'impianto:
                                      http://www.centrocisa.it/eventi/pres...elazione09.pdf

                                      Poi non mi sono più informato.

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                                      • tutto fermo in bologna, e hanno speso soldi nostri per una ricerca fine ha se stessa

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                                        • Originariamente inviato da gordini-motori Visualizza il messaggio
                                          tutto fermo in bologna, e hanno speso soldi nostri per una ricerca fine ha se stessa

                                          Puoi dirci quale sia la fonte della tua informazione, e se fermo, perche'?

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                                          • il perchè non funziona, il fermo detto da che era parte in causa poi uscito per divergenze ,i rompe spesso e i soldi pare sia finiti

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                                            • se la notizia è corretta mi sembra un gran flop, pensavo che almeno quello girava. Ma per avere i 35Kwe e140 kw termici quanta biomassa consumava o almeno.....avevano preventivato di consumare in un ora ?

                                              Commenta


                                              • forse ho trovato, 2,2 t al MWhe, se gira mi sembra un buon risultato

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                                                • Allora.... Eravamo partiti dalla necessità del rifugio di produrre 3 Kwe in isola e alimentare la batteria di cucina avendo a disposizione biomassa " infinita" per quei quantitativi . Dopo aver cercato di produrli con i pneumatici esausti siamo passati alle macchine ad alimentazione esterna che consumano tutto il bosco attorno al rifugio nell'arco di una stagione .
                                                  Torniamo con i piedi in terra ?
                                                  Non sarebbe meglio ipotizzare una macchina del tipo di quella che sta perfezionando Lino per la cucina e il riscaldamento ? Il biochar di risulta potrebbe semplicemente essere vagliato . La parte grossolana usata in un down draft artigianale ( che funzionerebbe perfettamente con un filtro meccanico per le polveri ) ad alimentare un cogeneratore da 3 Kwe . La parte fine del biochar con le ceneri del down draft sarebbero un ottimo esperimento di terra preta di montagna . Il tutto costerebbe meno di macchine indubbiamente affascinanti ma di difficile costruzione

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                                                  • Originariamente inviato da fragiba Visualizza il messaggio
                                                    Sono stato all'inaugurazione a Castel D'Aiano (BO)
                                                    Anch'io fui all'inaugurazione ed il meglio in illo tempore fu il generoso rinfresco: questa primavera tentai "de visu" di avere spiegazioni sulle ore di funzionamento reali e problemi riscontrati direttamente dal Marini che glissò comunque alla grande rimanendo molto nel vago....boh!
                                                    File allegati
                                                    OSSI DI PESCA TRITATI sono un'ottima BIOMASSA alternativa

                                                    Commenta


                                                    • Ciao Marco non mi sono dimenticato x la tua plastica da convertire dimmi come vuoi che ti inoltri l' indirizzo per contattare l' impianto
                                                      Giorgio

                                                      Commenta


                                                      • Originariamente inviato da Sulzer1 Visualizza il messaggio

                                                        Non sarebbe meglio ipotizzare una macchina del tipo di quella che sta perfezionando Lino per la cucina e il riscaldamento ? Il biochar di risulta potrebbe semplicemente essere vagliato . La parte grossolana usata in un down draft artigianale ( che funzionerebbe perfettamente con un filtro meccanico per le polveri ) ad alimentare un cogeneratore da 3 Kwe . La parte fine del biochar con le ceneri del down draft sarebbero un ottimo esperimento di terra preta di montagna .

                                                        Il tutto costerebbe meno di macchine indubbiamente affascinanti ma di difficile costruzione
                                                        Ne sono convinto!
                                                        Non rimane che trovare uno sponsor, io metto a disposizione il progetto intero,stirling compreso.
                                                        Ah dimenticavo,molto probabilmente l'accrocchio riesce a produrre anche quei (2/3kwe) che servono al rifugio di Heidi tramite
                                                        uno stirling alfa 4 cilindri, che sfrutta parte dell'energia termica della pirolisi.
                                                        Mah qui sul forum la vedo dura.............

                                                        Commenta


                                                        • informazioni biomasse

                                                          ciao a tutti!seguo il forum da qualche mese e lo ritengo davvero eccezionale per tutte le info e consigli utili ed esperienze raccolte in esso.
                                                          rappresento una piccola società di investitori privati con i quali abbiamo già realizzato un campo fotovoltaico da 1MW.
                                                          la nostra aatenzione si è ora spostata sulle biomasse.disponiamo di ingenti quantitativi di sanse(non esauste) e vinacce oltre che di scarti di potatura.
                                                          l'idea,ragionando in termini di impresa,è quella di commisurare l'impianto al quantitativo di biomassa disponibile.
                                                          ho già qualche contatto con alcune aziende...ma a dire il vero non mi convincono molto.
                                                          vi chiedo se qualcuno potrebbe indirizzarmi verso qualche azienda affidabile e se tra di voi c'è già qualcuno che ha utilizzato sanse o vinacce per impianti di cogenerazione.grazie!

                                                          Commenta


                                                          • In tonnellate quanto è un ingente quantitativo?

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                                                            • Originariamente inviato da Sulzer1 Visualizza il messaggio
                                                              Allora.... Eravamo partiti dalla necessità del rifugio di produrre 3 Kwe in isola e alimentare la batteria di cucina avendo a disposizione biomassa Torniamo con i piedi in terra ?
                                                              Originariamente inviato da lino49 Visualizza il messaggio
                                                              Ne sono convinto!
                                                              Non rimane che trovare uno sponsor, io metto a disposizione il progetto intero,stirling compreso.
                                                              Mah qui sul forum la vedo dura.............
                                                              Torniamo coi piedi in terra anche se per me è solo una idea.
                                                              Ho interpellato quelli del pirolizzatore progettato a Cagliari per la pollina. Mi parevano quelli più confacenti alle mie esigenze, quelli più concreti ...più sentiti.
                                                              Per l'idea non penso che ci debbano essere problemi di soldi; attraverso le istituzioni locali per esempio la provincia o banche/fondazioni locali, piccole ma potentissime (oltre al cai, alla comunità montana al comune )
                                                              Un paio di sponsor li trovi per un virtuoso, sano, moderno, didattico, ecologico, biosostenibile ecc ecc progetto da fonti rinnovabili che costa solo alcune decine di migliaia di euro .

                                                              Possibile non sui trovi nulla che funzioni?
                                                              L'idea, vedi KWB, non è poi così strampalata
                                                              Nino se il tuo progetto è stato frutto di una discussione su questo forum dove lo trovo ?
                                                              saluti

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