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Consiglio su abbinamento Puffer+bollitore o Puffer+scambiatore esterno per acs.

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  • Consiglio su abbinamento Puffer+bollitore o Puffer+scambiatore esterno per acs.

    Complimenti a tutti per competenza e simpatia. Devo collegare una 35 KW a legna a fiamma rovescia al preesistente impianto a radiatori tradizionali alimentato da caldaia GPL senza produzione di acs. Leggendovi ho appreso che dovrei abbinare un Puffer di almeno 1500 l. Visto che vorrei ricavare anche acs avevo pensato
    1) di abbinare un bollitore con serpentino (o 2) integrato dal puffer d'inverno e alimentato dalla caldaia gpl d'estate.
    2) abbinare al puffer uno scambiatore esterno.
    Il problema è il seguente: se metto il puffer da 1500 litri non ho lo spazio per il bollitore. Domanda. Se installo un puffer da 1000 l., un bollitore da 300 l. messo in serie assorbirebbe una sufficiente quantità di calore dal puffer consentendone un lavoro "dignitoso" anche se sottodimensionato? Anche un puffer combi da 1500 l. dedica solo 1000 l. al riscaldamento.
    Il "pipe in tank" andrebbe sicuramente meglio (1378 litri) ma costa uno sproposito.
    Insomma può bastare o è preferibile il puffer da 1500 l. + scambiatore esterno? In tal caso quante piastre e quanti kw. occorrono per avere circa 15/20 litri di acs in caso di prelievo multiplo? Vi chiedo aiuto perchè sono pieno di dubbi.
    Grazie e a presto

  • #2
    con 35 kw sviluppati da una caldaia a legna, anche 1500 lt sono pochi, pochissimi.
    di solito monto 2000 lt su 25 kw, quindi..... su 35 ne monterei almeno 2500/3000.
    diminuendo il puffer, cala la resa, l'autonomia a caldaia spenta, la possibilità di gestione, ecc ecc

    cosa devi scaldare con 35 kw? quanta legna contiene il vano di carico? così ti insegno a fare il conteggio del puffer.
    riscaldamento a biomassa e PDC
    Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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    • #3
      Ciò che devo scaldare è un pò complesso ma vedo di fare chiarezza. E' un immobile che in parte funge da casa di abitazione per la mia famiglia (circa 150 mq. al piano terra) e in parte dovrà fungere da piccolo agriturismo ( 130 mq. al primo piano da scaldare saltuariamente). Normalmente la caldaia deve scaldare la parte inferiore dove vivo e ogni tanto tutta la struttura (900 metri cubi circa.) Probabilmente predisporrò una caldaia autonoma a gpl per il piano degli ospiti in caso di necessità, ma volevo provare a vedere se con la legna riesco all'occorrenza a scaldare tutto. La camera di combustione della caldaia ha un volume di 100 litri (lunghezza massima tronchi = 50 cm.). Circa i dati tecnici, la potenza al focolare è di 34 KW. e la potenza utile max è di 31 kw. La media su 8 otre è di 29 kw. Ho già capito che dovrò abbattere un muro...
      Dott. , leggendoti ho capito che sei contrario agli scambiatori esterni, ma sono tutte vecchie discussioni e magari la tecnologia ha fatto passi da gigante. Gradirei conoscere il tuo pensiero anche sull' acs.
      Grazie comunque per avermi risposto.

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      • #4
        acs? se possibile, sempre separato con boiller a parte
        così puoi gestire due temperature diverse, in base alle tue esigenze
        inoltre, in estate scalderai solo il boiller, e non tutto il puffer
        inoltre potrai sfruttare a piacere un'eventuale solare termico
        inoltre ecc ecc cento altri motivi per cui, se possibile, monto puffer + boiller separati
        scambiatori a piastre? GIAMMAI !!!!!!! solo costi e rogne in +..... (se non strettamente necessari)

        per il discorso volume puffer, calcola che in 100 lt ci stanno circa 30 kg di legna. Quindi, devi calcolare il delta tra T° minima e max del puffer.
        Se tu usi termosifoni tradizionali, ad esempio 60°, sai che sotto quella sogli non puoi andare nel puffer. Al max puoi portarlo a 88/90°, quindi hai un delta di circa 30°.
        Ora calcola che i tuoi 30 kg di legna sviluppino circa 90.000 cal.
        90.000 : 30 (delta) = 3.000 lt
        quindi..... servirebbero 3.000 lt per contenere tutta la potenza sviluppata dalla legna
        e questo caso può capitare quando magari carichi la caldaia e dopo pochi minuti il termostato ambiente ferma la pompa mandata termosifoni perchè la T° della casa è soddisfatta.
        capisco che 3.000 lt ti spaventano, ma una cosa è fare le cose giuste e un'altra farle "ad occhio"..... e i teutonici, molto + avanti di noi, in questo ci insegnano tanto.
        Ultima modifica di Dott Nord Est; 09-10-2012, 14:57.
        riscaldamento a biomassa e PDC
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        • #5
          Dott. mi sono rivolto a voi esperti perchè parlando con i tecnici ricevo sempre proposte d'impianto non convincenti. Approfondendo l'argomento mi aiutate a capire se sono persone all'altezza del compito che gli sto affidando. Lungi da me l'idea di fare calcoli "a braccio". Visto che sei una persona gentilissima e preparata scioglimi qualche altro dubbio per favore.
          1) E' preferibile il sistema "teutonico" che manda la caldaia direttamente all'impianto scaricando nel puffer solo l'eccesso di energia o conviene collegare la mandata della caldaia al puffer con l'impianto in derivazione?
          2) disponendo di un'altra caldaia gpl, ci può andare questa all'impianto quando non è in funzione la pompa riscaldamento che preleva dal puffer?
          Le caldaie sono risprettivamente di 34 kw (a legna) e 30 kw a gpl e devono coesistere nello stesso locale alimentando alternativamente il medesimo impianto. Volendo installare caldaia a legna a vaso aperto e per rispettare la normativa ispel come devo dividere l' impianto? Mi occorre uno scambiatore o sono sufficienti dei relè che spengono la caldaia gpl quando parte la pompa del puffer? Il puffer può essere "liscio" o mi occorre necessariamente una serpentina? Dio mio quante domande. Se hai la compiacenza di rispondermi hai tutta la mia riconoscenza. Grazie

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          • #6
            1- dipende da che puffer usi. Quelli che uso io hanno un sistema per cui mando nell'impianto e nel puffer contemporaneamente

            2- certo, rispettando i 35 kw (casomai con piastra oppure con serpentina nel puffer). Per coesistere nello stesso locale, la caldaia a gas deve essere stagna, oppure devi separare il locale. Valvole, relè, o altro non interessano alla legge: fisicamente i fluidi non devono poter entrare MAI in contatto, quindi come detto sopra, piastra di scambio o serpentina.
            riscaldamento a biomassa e PDC
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