Caldaie a pellet idonee per locali molto piccoli. - EnergeticAmbiente.it

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Caldaie a pellet idonee per locali molto piccoli.

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  • #31
    si può riassumere ancor più concisamente:

    - esistono caldaie certificate stagne
    - se invece si vuole installare una caldaia fuori, dipende da vari fattori, ma è fattibile

    in due righe, si può dire tutto.

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    • #32
      .... tutti vogliono lavarsi le mani, e nessuna figura si prende la responsabilità.

      Il produttore dichiara che la caldaia è a camera stagna
      Il termotecnico quantifica la potenza della macchina
      L' installatore segue scrupolosamente le indicazioni del costruttore per l' installazione, e/o le prescrizioni del progetto del termotecnico.

      L' unico che puo' fare e dire cosa vuole è il venditore!

      Ultimo responsabile è il proprietario di casa, che comunque risponde in prima persona per danni a cose o altri, potendosi in caso avvalersi su chi ha fatto male il lavoro.

      Ora se la legge mette dei limiti, per quale morivo una delle figure sopra dovrebbe prendersi la responsabilità di abdare contro?

      Meglio pensare ad altre soluzioni, piu' Normali!

      Suggerirei una pdc sul marciapiede di casa! investendo i soldi necessari a coprire le responsabilità di cui sopra, nella macchina.

      Bello il nuovo modello della templari.... cilindrico!!!! Kita HR!!!!

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      • #33
        Originariamente inviato da Giuseppe ERREGI Visualizza il messaggio
        si può riassumere ancor più concisamente:

        - esistono caldaie certificate stagne
        - se invece si vuole installare una caldaia fuori, dipende da vari fattori, ma è fattibile

        in due righe, si può dire tutto.
        Purtroppo le due righe non offrono nessuna informazione corretta. Specifica bene che una caldaia a pellet o a biomassa non può essere montata a cielo aperto, se non specificatamente certificato dal costruttore. Quindi non dipende da nulla, la caldaia deve essere sempre protetta e il volume NON sempre può essere realizzato, e quando si può necessita di autorizzazione e specifici permessi che costano.

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        • #34
          Originariamente inviato da Luigi_veneto Visualizza il messaggio
          . Specifica bene che una caldaia a pellet o a biomassa non può essere montata a cielo aperto, se non specificatamente certificato dal costruttore. Quindi non dipende da nulla, la caldaia deve essere sempre protetta e il volume NON sempre può essere realizzato, e quando si può necessita di autorizzazione e specifici permessi che costano.
          appunto, qualsiasi cosa...... dipende.
          potere o non potere, come dici tu.....significa solo un "dipende", caso per caso.
          più semplice di così......

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          • #35
            Perdonate l'ignoranza...ma avendo ristrutturato da poco ci sono diventato scemo appresso alle questioni legate al locale tecnico...e se é dimostrato che si tratta di un locale unicamente adibito ad ospitare il generatore a servizio della casa, per realizzarlo non occorre alcuna autorizzazione, né richiesta, né comunicazione, in quanto non avente obbligo di essere "censito" e non contribuendo in alcun modo a modificare il volume della casa.
            Ora non so se in un anno la questione sia cambiata, ma fino al 2018 era così, potresti incorrere in contestazioni in caso di "spiata" ma nel mio caso si sono letteralmente attaccati "al tram", per essere delicati.
            Va rispettata la distanza di 3 metri dall'edificio confinante, quello si, ma a meno di villini seriali lo spazio si trova da qualche parte insomma

            Inviato dal mio ASUS_X00QDA utilizzando Tapatalk
            Caldaia Carinci Prestige 350,Termocamino Carinci Evolution 190 + scambiatore 40 piastre - Superboiler Carinci 1000l - pannelli solari circolazione forzata, Gestione impianto e climatica con Centralina Total Control Carinci - zona climatica "E" - gradi giorno 2188 - Casa 330 MQ temperatura interna 21° 18/24

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            • #36
              grazie mille bravo666 del tuo post, finalmente qualcosa di reale e concreto (che guardacaso, conferma quanto da me detto....)
              e anche tu, per l'ennesima volta se ce ne fosse bisogno, confermi che una cosa, un lavoro, una soluzione..... si trova sempre, "dipende....."

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              • #37
                Originariamente inviato da Giuseppe ERREGI Visualizza il messaggio
                grazie mille bravo666 del tuo post, finalmente qualcosa di reale e concreto (che guardacaso, conferma quanto da me detto....)
                e anche tu, per l'ennesima volta se ce ne fosse bisogno, confermi che una cosa, un lavoro, una soluzione..... si trova sempre, "dipende....."
                Beh l'esperto in tutte le materie sei tu. Che dire , mostri evidenti limiti e purtroppo non è colpa tua, ma dato che sei preparatissim,o a ribattere anche senza conoscere minimamente la materia, ti consiglio di andare a studiare tutte le leggi che riguardano l'edilizia. Tanto solo per farti un piccolissimo esempio sempre se riesci a recepirlo, nel mio caso , quindi ricadente nella regione veneto, quindi tu dovresti essere preparatissimo, devo richiedere un autorizzazione paesastica ed relativo permesso di costruire per alzare a norma un parapetto del terrazzo, perchè a dire del comune modifico i prospetti!!
                L'anno scorso potevo farlo con una semplice scia. Inutile la mia incazzatura quando il mio tecnico mi ha spiegato tutto l'iter.
                Prima di scrivere i post precedenti e quest'ultimo onde evitare di scrivere indicazioni non corrette, ho posto il quesito al mio tecnico, che è anche mio amico.
                L'urbanistica è in continua evoluzione , quello che vale ieri non è detto che valga oggi.
                Quindi sei pregato di evitare di addentrarti in argomenti a te sconosciuti e dare notizie false che potrebbero portare anche problemi di natura penali se malauguratamente seguisse i tuoi scruteriati consigli. Se ne parli prima informati .
                Se invece con il tuo solito "dipende" consigli di realizzare abusi edilizi, informati sulle conseguenze.

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                • #38
                  Originariamente inviato da Luigi_veneto Visualizza il messaggio
                  Se invece con il tuo solito "dipende" consigli di realizzare abusi edilizi, informati sulle conseguenze.
                  trova un post dove io consigli un'abuso edilizio.
                  attenzione Luigi, scrivendo questo potresti incorrere in una denuncia per diffamazione (post già segnalato e copiato)
                  vedi tu....
                  Riuscirai mai a rispondere una volta senza aggiungere offese e attacchi personali ?
                  buona giornata

                  L'urbanistica è in continua evoluzione

                  appunto, quindi "dipende" da caso a caso

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                  • #39
                    Aspetta Luigi, io ho parlato di locale tecnico, cosa ben differente da un pergolato o altra tipologia di costruzione. (Edit comprese modifiche ai prospetti)
                    Il locale tecnico non va denunciato, se sei in zona di vincolo paesaggistico significa che si tratta di costruzione abusiva, ma sanando con la regione ottieni la concessione in sanatoria rilasciata dal tuo comune, (se hai fatto in tempo ad approfittare dei 3 condoni rilasciati negli ultimi 40 anni).
                    Una volta sanata la situazione ogni modifica dell'involucro e sue pertinenze va richiesta al comune con apposita certificazione, scia o cila, quel che é insomma, ma il locale tecnico non rientra tra le opere che modificano alcunché, anche se si trovano staccate dall'abitazione.
                    Nel Lazio é così dall'83, prima la competenza esclusiva era del comune sia riguardo i vincoli che i permessi, non ricordo se dall'83 sia così in tutte le regioni sinceramente.
                    Poi esiste una lista di comuni autorizzati dalle regioni e dotati quindi dell'apposito ufficio per il rilascio delle concessioni e autorizzazioni.
                    Comunque sia il locale tecnico atto ad ospitare il generatore a servizio dell'abitazione non rientra nella volumetria della stessa, ovviamente non é che se costruisci la depandance da 50 metri con bagno e cucinotto poi si può dire sia un locale tecnico perché hai la caldaia in uno stanzino di 15 mq insomma...
                    Poi in Italia é un pò difficile parlare di queste cose, perché ci sono di mezzo le Regioni che hanno competenza in materia e ognuna può modificare a propria discrezione le cose, certo, ma la normativa riguardante i locali tecnici in particolare é, a quanto ne possa sapere io, univoca

                    Inviato dal mio ASUS_X00QDA utilizzando Tapatalk
                    Caldaia Carinci Prestige 350,Termocamino Carinci Evolution 190 + scambiatore 40 piastre - Superboiler Carinci 1000l - pannelli solari circolazione forzata, Gestione impianto e climatica con Centralina Total Control Carinci - zona climatica "E" - gradi giorno 2188 - Casa 330 MQ temperatura interna 21° 18/24

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                    • #40
                      Originariamente inviato da bravo666 Visualizza il messaggio
                      Perdonate l'ignoranza...ma avendo ristrutturato da poco ci sono diventato scemo appresso alle questioni legate al locale tecnico...e se é dimostrato che si tratta di un locale unicamente adibito ad ospitare il generatore a servizio della casa, per realizzarlo non occorre alcuna autorizzazione, né richiesta, né comunicazione, in quanto non avente obbligo di essere "censito" e non contribuendo in alcun modo a modificare il volume della casa.
                      Ora non so se in un anno la questione sia cambiata, ma fino al 2018 era così, potresti incorrere in contestazioni in caso di "spiata" ma nel mio caso si sono letteralmente attaccati "al tram", per essere delicati.
                      Va rispettata la distanza di 3 metri dall'edificio confinante, quello si, ma a meno di villini seriali lo spazio si trova da qualche parte insomma

                      Inviato dal mio ASUS_X00QDA utilizzando Tapatalk
                      Ci sono sentenze e sentenze in merito a questo annoso problema. Sta al buon cuore interpretativo del funzionario comunale. La maggioranza interpretano le norme in maniera restrittivo. a talfine vi linko qualche caso di volumi tecnici, leggendoli vi renderete conto che è un lampo andare in tribunale e spendere soldi per farsi difendere. La nomrativa è molto farraginosa, quello che vale in un comune non è detto che valga in un altro, dove magari c'è un funzionario dalla denuncia facile.
                      Il mio personale consiglio è quello andare con i piedi di piombo, consultare prima di ogni cosa il funzionario del comune per capire come interpreta la legge. Applicare le distanze del codice civile è sempre rischioso. Anche in questo caso (però riguardano cause civili) ci sono sentenze di cassazione a favore e contro ai tre metri. Mai rischiare. Siete tranquilli solamnete se costruite il vano caldaia nel rispetto delle distanze minime dai confini previste dal piano regolatore . A puro titolo di esempio la foto del locale tecnico separato dalla casa pubblicata dal forumista in merito ai vani caldaia, non sarebbe a norma .
                      https://www.ingenio-web.it/17063-loc...dilizia-libera
                      Volumi tecnici e distanze dal confine
                      dossier volumi tecnici / impianti tecnologici
                      Volumi tecnici, quali sono i requisiti per evitare abusi edilizi? | BibLus-net

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                      • #41
                        Originariamente inviato da Giuseppe ERREGI Visualizza il messaggio
                        trova un post dove io consigli un'abuso edilizio.
                        attenzione Luigi, scrivendo questo potresti incorrere in una denuncia per diffamazione (post già segnalato e copiato)
                        vedi tu....
                        Riuscirai mai a rispondere una volta senza aggiungere offese e attacchi personali ?
                        buona giornata


                        appunto, quindi "dipende" da caso a caso
                        Non mettermi parole che non ho detto. Ho scritto "SE" ovvero condizionale, . Non ti ho accusato di consigliare abusi edilizi , non ti ho offeso nè diffamato rileggi bene.
                        Il se è condizionale..... non imperante

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                        • #42
                          Originariamente inviato da Luigi_veneto Visualizza il messaggio
                          A puro titolo di esempio la foto del locale tecnico separato dalla casa pubblicata dal forumista in merito ai vani caldaia, non sarebbe a norma .
                          e chi ti dice che non siano a norma? chi ti dice se c'è o meno la concessione?
                          in entrambi i casi, o in uno o in nessuno?
                          vedi Luigi, quello che io voglio esprimere è che le cose bisogna conoscerle, caso per caso.... per questo non finirò mai di dire DIPENDE
                          nella prima foto, serve o non serve il permesso? vediamo come rispondi....
                          File allegati

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                          • #43
                            Originariamente inviato da Luigi_veneto Visualizza il messaggio
                            Non mettermi parole che non ho detto. Ho scritto "SE" ovvero condizionale, . Non ti ho accusato di consigliare abusi edilizi , non ti ho offeso nè diffamato rileggi bene.
                            non è mia intenzione continuare sulle tue polemiche
                            il post è stato segnalato a chi di dovere
                            mi auguro che il discorso sia chiuso
                            buona giornata

                            Commenta


                            • #44
                              Originariamente inviato da bravo666 Visualizza il messaggio
                              Aspetta Luigi, io ho parlato di locale tecnico, cosa ben differente da un pergolato o altra tipologia di costruzione.
                              concordo, e riporto:


                              EDILIZIA PRIVATA: Sulla nozione di volume tecnico.
                              La nozione di volume tecnico corrisponde a un'opera priva di qualsiasi autonomia funzionale, anche solo potenziale, perché destinata solo a contenere, senza possibilità di alternative e, comunque, per una consistenza volumetrica del tutto contenuta, impianti serventi di una costruzione principale per essenziali esigenze tecnico-funzionali di essa.
                              Invero, "integra la nozione di volume tecnico, non computabile nella volumetria della costruzione e irrilevante ai fini del calcolo delle distanze legali, soltanto l'opera edilizia priva di autonomia funzionale, anche potenziale, in quanto destinata a contenere impianti serventi di una costruzione principale per esigenze tecnico-funzionali della costruzione medesima”; e, in particolare, quei volumi strettamente necessari a contenere ed a consentire l'ubicazione di quegli impianti tecnici indispensabili per assicurare il comfort degli edifici, che non possano, per esigenze tecniche di funzionalità degli impianti, essere inglobati entro il corpo della costruzione realizzabile nei limiti imposti dalle norme urbanistiche.
                              Per l’identificazione della nozione di volume tecnico, va fatto riferimento a tre ordini di parametri:
                              - il primo, positivo, di tipo funzionale, dovendo avere un rapporto di strumentalità necessaria con l’utilizzo della costruzione;
                              - il secondo e il terzo negativi, ricollegati all’impossibilità di soluzioni progettuali diverse, nel senso che tali costruzioni non devono essere ubicate all’interno della parte abitativa e ad un rapporto di necessaria proporzionalità che deve sussistere fra i volumi e le esigenze edilizie completamente prive di una propria autonomia funzionale, anche potenziale, in quanto destinate a contenere gli impianti serventi di una costruzione principale stessa.
                              In tale tipologia realizzativa appieno si inquadrano gli interventi posti in essere dall’odierno ricorrente.
                              Consegue a tale considerazione l’inassoggettabilità degli stessi ai limiti di ordinarietà posti alle realizzazioni edilizie quanto all’osservanza delle distanze fra edifici, per come –condivisibilmente– ritenuto in giurisprudenza.
                              ---------------

                              È, in primo luogo, incontroverso che le realizzazioni oggetto del provvedimento gravato integrino volumi tecnici.
                              Trattasi infatti –come evidenziato, anche con corredo di documentazione progettuale e fotografica, dalla parte ricorrente– di vani tecnici di altezza pari a 1,80-1,90 mt., non chiusi da tutti i lati e destinati ad alloggio di pompa di calore, addolcitori e altre condotte esclusivamente tecniche.
                              Come costantemente ribadito in giurisprudenza (cfr., ex plurimis, Cons. Stato, sez. VI, 27.11.2017 n. 5516) la nozione di volume tecnico corrisponde a un'opera priva di qualsiasi autonomia funzionale, anche solo potenziale, perché destinata solo a contenere, senza possibilità di alternative e, comunque, per una consistenza volumetrica del tutto contenuta, impianti serventi di una costruzione principale per essenziali esigenze tecnico-funzionali di essa.
                              Nello stesso senso, Cons. Stato, sez. V, 13.03.2014 n. 1272, secondo cui: “integra la nozione di volume tecnico, non computabile nella volumetria della costruzione e irrilevante ai fini del calcolo delle distanze legali, soltanto l'opera edilizia priva di autonomia funzionale, anche potenziale, in quanto destinata a contenere impianti serventi di una costruzione principale per esigenze tecnico-funzionali della costruzione medesima” (Cons. Stato, sez. IV, 04.05.2010 n. 2565; TAR Sicilia, Palermo, sez. I, 09.07.2007 n. 1749; TAR Lombardia, Milano, sez. II, 04.04.2002 n. 1337); e, in particolare, quei volumi strettamente necessari a contenere ed a consentire l'ubicazione di quegli impianti tecnici indispensabili per assicurare il comfort degli edifici, che non possano, per esigenze tecniche di funzionalità degli impianti, essere inglobati entro il corpo della costruzione realizzabile nei limiti imposti dalle norme urbanistiche (TAR Puglia, Lecce, sez. III, 15.01.2005 n. 143).
                              Per l’identificazione della nozione di volume tecnico, va fatto riferimento a tre ordini di parametri:
                              - il primo, positivo, di tipo funzionale, dovendo avere un rapporto di strumentalità necessaria con l’utilizzo della costruzione;
                              - il secondo e il terzo negativi, ricollegati all’impossibilità di soluzioni progettuali diverse, nel senso che tali costruzioni non devono essere ubicate all’interno della parte abitativa e ad un rapporto di necessaria proporzionalità che deve sussistere fra i volumi e le esigenze edilizie completamente prive di una propria autonomia funzionale, anche potenziale, in quanto destinate a contenere gli impianti serventi di una costruzione principale stessa.
                              In tale tipologia realizzativa appieno si inquadrano gli interventi posti in essere dall’odierno ricorrente.
                              Consegue a tale considerazione l’inassoggettabilità degli stessi ai limiti di ordinarietà posti alle realizzazioni edilizie quanto all’osservanza delle distanze fra edifici, per come –condivisibilmente– ritenuto in giurisprudenza (cfr. Cons. Stato, 1272/2014 cit.; nonché Cons. Stato, sez. IV, 15.01.2013 n. 223).
                              In ogni caso, come ritenuto dalla Sezione in sede di delibazione dell’istanza cautelare incidentalmente proposta dalla parte ricorrente, anche laddove si ritenesse operante alla fattispecie in esame la prescrizione di cui all’art. 827 c.c. (che, come è noto, impone il rispetto di una distanza minima di tre metri tra le costruzioni), nel caso in esame risulta essere stata comunque rispettata la distanza minima dal confine di 1,5 metri.
                              Alla riscontrata fondatezza del gravame accede l’annullamento dell’atto con esso avversato (TAR Lombardia-Brescia, Sez. I, sentenza 18.12.2017 n. 1456 - link a Giustizia Amministrativa - Giustizia Amministrativa).

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                              • #45
                                Ribadisco quello che ho già scritto, l'urbanistica o meglio le leggi sull'edilizia nazionali cambiano sempre , in più ci sono le regioni che legiferano in merito. Per farti solo un esempio semplicissimo in Lombardia c'è la legge dei sottotetti, ovvero che puoi trasformare e modificare un locale anche non accessibile in un alloggio mansardato. In altre regioni questa legge pur essendo entrata in vigore è stata successivamente abrogata. Il volume della prima foto, se leggi la norma, deve essere oggetto di Permesso di costruire, a seconda della zona soggetta ad autorizzazione sismica ecc ecc. Inoltre se la siepe che si vede rappresenta il confine, non sarebbe in regola con le distanze dai confini e qua si rientra in un altro ginepraio di sentenze contro e a favore. Ripeto in questa materia occorre andare con i piedi di piombo. Un consiglio incontestabile da chiunque è chiedere prima informazioni al proprio comune di appartenenza o dove si vuole realizzare il vano caldaia. Ripeto essere denunciati penalmente per un abuso edilizio è un lampo. Purtroppo non basta valutare e conoscere caso per caso. Ripeto le foto che hai postato ne sono un esempio. Io non sono un tecnico, ma purtroppo riportare un caso personale , vedi ad esempio le due foto oppure il caso di bravo666, puo portare a malconsigliare qualche forumista che convinto di essere in regola esegue nella sua regione di appartenenza un volume che è considerato abuso, mentre in altre parti non lo è. In alcune zone c'è anche la denuncia per mancata autorizzazione sismica . Mai dare consigli su argomenti tanto delicati. CONSULTATE SEMPRE il funzionario dell'ufficio tecnico di appartenenza che vi potrà informare in merito.

                                Commenta


                                • #46
                                  Originariamente inviato da Luigi_veneto Visualizza il messaggio
                                  Mai dare consigli su argomenti tanto delicati. CONSULTATE SEMPRE il funzionario dell'ufficio tecnico di appartenenza che vi potrà informare in merito.
                                  appunto, è dai primi post che lo dico....
                                  ogni caso è a se, e dipende.....
                                  in qualsiasi caso, permesso o non permesso, si può benissimo fare.
                                  Luigi, forse quello che ti sfugge è che io non sono un semplice venditore......

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                                  • #47
                                    Azz..................utile il forum, mi sono fatto un corso accellerato di urbanistica....................................... .............. E Io che pensavo alla biomassa..
                                    Evidentemente mi sono perso.......................qualcosa.
                                    Un pianeta migliore è un sogno che inizia a realizzarsi quando ognuno di noi decide di migliorare se stesso.
                                    Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare. John Belushi.
                                    Utente EA dal 2009

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                                    • #48
                                      Ancora con ste ennesime telenovelas pdc vs caldaia a pellet siete peggio di beautiful ....... e basta 50000 treand con le stesse cose treand che devono essere d aiuto invece diventano cacciara siete ridicoli!
                                      FV: 4.8kwp 16 PANNELLI SUNERG X-MAX 300w INVERTER ABB UNO-DM-5.0-TL-PLUS dal 18/2/2019 monitoraggio Elios4you Smart Red CAP https://pvoutput.org/list.jsp?userid=73558
                                      caldaia red compact 24kw puffer solarbayer da 800l ACS con impianto cordivari 2 pannelli 5mq boiler doppia serpentina da 300L Vmc sitali sf150

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                                      • #49
                                        Confermo in pieno , una vera rottura di pallet e pdc , e non solo in questa discussione ....... sembra quasi un continuo rincorrersi e magari chi ha iniziato la discussione non interviene per non ritrovarsi tra 2 fuochi , mi fermo qui , è lavoro per moderatori .

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                                        • #50
                                          Originariamente inviato da cristian29 Visualizza il messaggio
                                          Ancora con ste ennesime telenovelas pdc vs caldaia a pellet
                                          Fino a quando c'è gente che inquina il mondo bruciando gasolio, legna e pellet mi sembra inevitabile
                                          Winter is coming ...
                                          PdC Daikin Altherma 3 ERLA11DV3 Integrated 230L
                                          https://monitoringpublic.solaredge.c...006#/dashboard

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                                          • #51
                                            Finché c'è gente che crede all'energia pulita con le attuali tecnologie questo dibattito non finirà mai.

                                            La biomassa non gestita bene è un problema ma purtroppo altri problemini vengono dimenticati.
                                            Certo il problema è lontanoooooo perché non lo avete sotto casa

                                            Pannelli solari, quelli dismessi in Italia? "Smaltiti" in Africa: in 6 mesi sequestrati 3.500 diretti in Burkina Faso. Nigeria, la discarica Ue - Il Fatto Quotidiano

                                            Il primo deposito permanente di scorie nucleari - Focus.it

                                            Francia, scorie radioattive nei depositi e nell'oceano per milioni di metri cubi - Il Fatto Quotidiano

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                                            • #52
                                              da semplice utente... chiedo cortesemente:

                                              perchè non si riesce mai a seguire il titolo di una discussione ?????????????????

                                              questa riportava Caldaie a pellet idonee per locali molto piccoli.


                                              e non "confronto pellet vs pdc" oppure "posso mettere altro"....

                                              eddai, basta................

                                              la domanda di gioyel è PRECISA :
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                                              • #53
                                                La quasi totalita dei post e a nome Luigi Veneto e Giuseppe Erregi............................................ ...........e a chi poni la domanda se non a te stesso????
                                                Bastava non rispondere e finiva sul nascere........................................... ..ma tu devi, come sempre, avere l'ultima parola...................
                                                Un pianeta migliore è un sogno che inizia a realizzarsi quando ognuno di noi decide di migliorare se stesso.
                                                Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare. John Belushi.
                                                Utente EA dal 2009

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                                                • #54
                                                  Originariamente inviato da moreno_risorti Visualizza il messaggio
                                                  Bastava non rispondere e finiva sul nascere................ma tu devi, come sempre, avere l'ultima parola...................
                                                  oppure mi piace correggere le "inesattezze"....
                                                  vedi qualche post dove io parli di PDC ?
                                                  un forum serve per rispondere, non per "non rispondere".....
                                                  detto questo, mi auguro che l'argomento di questa discussione ritorni ad essere le caldaie a pellet in locale piccolo, oppure montate esternamente.

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                                                  • #55
                                                    Un conto è inquinare L ambiente e un altro il treand ....... e qui state inquinando il treand e non L ambiente,
                                                    Fossero solo le caldaie a pellet che inquinano....... il fatto è che c'è altro che inquina più delle caldaie a pellet ma voi siete tarati solo sulle caldaie e qui finisco! SVEGLIA !
                                                    FV: 4.8kwp 16 PANNELLI SUNERG X-MAX 300w INVERTER ABB UNO-DM-5.0-TL-PLUS dal 18/2/2019 monitoraggio Elios4you Smart Red CAP https://pvoutput.org/list.jsp?userid=73558
                                                    caldaia red compact 24kw puffer solarbayer da 800l ACS con impianto cordivari 2 pannelli 5mq boiler doppia serpentina da 300L Vmc sitali sf150

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                                                    • #56
                                                      ... questa discussione dimostra che la biomassa come fonte di energia, non sempre è la migliore delle soluzioni.

                                                      La pdc è stata proposta perchè è un generatore di calore che puo' essere installato completamente all' esterno dell' abitazione senza altri obblighi.

                                                      Diversa l' ipotesi di installare una caldaia all' esterno che necessita appunto di una soluzione piu' complessa:

                                                      1- costruzione vano tecnico
                                                      2- rispetto norme urbanistiche
                                                      3- costi maggiori rispetto ad una caldaia installata all' interno della casa.

                                                      Se ero un "antibiomassa" potevo benissimo evidenziare le problematiche legali di chi firma una installazione in una stanza con cubatura inferiore a quelle previste per legge, era molto semplice.

                                                      Considerate le responsabilità .... se fossi nel termotecnico, non firmerei, e neppure la DiCo se fossi l' installatore.

                                                      Credo sia importante evidenziare nelle discussioni i vari aspetti: positivi, negativi, altre ipotesi, soluzioni diverse.

                                                      Personalmente ritengo che quei "cassoni" addossati alle case siano una soluzione, ma, nel 2020 non certo la migliore!

                                                      Dite la vs!

                                                      Commenta


                                                      • #57
                                                        Dico la mia....
                                                        ....questa discussione dimostra che una persona fa una domanda specifica, e guardacaso alcune persone invece di parlare in merito, deviano in discorso su PDC, che magari alla persona che ha fatto la domanda manco interessa.....

                                                        È come uno che entra in una gelateria, chiede un gelato e alcuni propongono un panino con la mortadella....

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                                                        • #58
                                                          Io dico la mia....
                                                          ....questa discussione dimostra che una persona fa una domanda specifica, e alcune persone invece di parlare in merito, deviano in discorsi di costruire vani tecnici esterni, che magari alla persona che ha fatto la domanda manco interessa.....

                                                          È sempre come uno che entra in una gelateria, chiede un gelato e alcuni propongono un panino con la mortadella....

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                                                          • #59
                                                            Originariamente inviato da warrior1985 Visualizza il messaggio
                                                            Io dico la mia....
                                                            ....questa discussione dimostra che una persona fa una domanda specifica, e alcune persone invece di parlare in merito, deviano in discorsi di costruire vani tecnici esterni, che magari alla persona che ha fatto la domanda manco interessa.....
                                                            e ben dici !!!
                                                            basta leggere i post dal n. 1 in poi... e si capisce tutto chi risponde in merito alla domanda e chi no......

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