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Ristrutturazione impianto climatizzazione per abitazione semi-indipendente in campagna

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  • Ristrutturazione impianto climatizzazione per abitazione semi-indipendente in campagna

    Salve, devo affrontare la ristrutturazione di una porzione di bifamiliare edificata 15 anni fa di 230 mq disposta su tre livelli situata in provincia di Terni. E' già stata oggetto di ristrutturazione strutturale con riqualificazione energetica con l'aggiunta di un cappotto termico a tutte le pareti esterne. Nel seminterrato c'è una grande cantina, dove è presente l'attuale caldaia a metano, che vorrei continuare a sfruttare come locale tecnico. Inoltre si trova perpendicolare rispetto alla gronda del tetto e quindi verrebbe facile l'installazione di una canna fumaria. La casa è dotata dei classici caloriferi. Ogni piano ha un suo termostato dedicato, consentendo l’attivazione e la regolazione indipendente.
    Premetto che ho deciso di mantenere i termosifoni e di non fare lavori a pavimenti e pareti per l’installazione di superfici radianti.
    La mia idea iniziale, da profano del settore, era di puntare sul fotovoltaico prevedendo degli accumulatori e avvalermi di una caldaia a pompa di calore. Tuttavia più persone mi hanno fortemente sconsigliato tale orientamento soprattutto per via del mantenimento in uso dei termosifoni (che richiedono temperature di esercizio di almeno 70°, meglio se 80°) e sostenendo che la pompa di calore non è adeguata per temperature così alte. Poi, considerato che nei giorni feriali saremo in casa solo dalla sera alla mattina mi hanno consigliato un riscaldamento più concentrato e meno diffuso. Infine, dal punto di vista economico, l’investimento del fotovoltaico con gli accumulatori non è ancora bilanciato rispetto ai benefici ottenuti.
    Alché, sempre nella mia ignoranza, ho ragionato su una caldaia a fiamma rovescia multi-combustibile per legna, con accensione automatica a pellet. Anche qua sono stato sconsigliato per via del maggior impegno richiesto nel carico della legna, per il fatto che avrei dovuto acquistare la legna già tagliata a misura oltre al pellet e che comunque la caldaia costerebbe di più.
    Lo step attuale, basandomi sulla proposta ricevuta da una ditta che è venuta a fare il sopralluogo e che proprio ieri mi ha inviato la loro offerta, è la valutazione di un sistema composto da una caldaia policombustibile da installare nel vano tecnico, congiuntamente ad un impianto solare termico da installare sul tetto. L’offerta ricevuta è al netto del contributo previsto dal Conto termico e comprende quindi anche i costi della pratica. Tale installazione prevede la rottamazione dei preesistenti termocamino a legna idro e della caldaia a gas.
    La ditta, in particolare mi ha proposto la caldaia marca Laminox mod. Omnia 32 e il sistema solare composto da bollitore marca Cordivari mod. Bolly 2 da 300 litri e 3 specchi installati sul tetto e relativa installazione. Non ho il dettaglio del contributo GSE, bensì l’offerta ammonta a circa 500 euro per l’acquisto della caldaia e del sistema solare (quindi al netto del contributo) e per circa 6000 euro di manodopera e delle componenti necessarie per l’installazione (canna fumaria, valvole, raccorderia, tubazioni, basi espansione, materiale elettrico, valvole termostatiche…).
    Invece un negozio termo-idraulico della zona ben fornito mi ha consigliato la marca Red proclamandola migliore della Laminox.
    Immagino che ognuno punti al prodotto con il quale ha più familiarità o più interesse.
    Io, da non addetto ai lavori, ho difficoltà a fare le valutazioni del caso sia sul tipo di impianto sia sui modelli da scegliere. Infatti gradirei avere un Vostro parere rispetto alla soluzione che ritenete più ottimale e con un giusto equilibrio costi/benefici.

  • #2
    Io vorrei capire solo una cosa...con mandata di 80 gradi che devi scaldare, una grotta?
    Poi...la pdc non lavora su 80 gradi, di sicuro,ma su 40 per tutto il giorno, cosa ben diversa...
    Senti, fai una cosa...sei in fase di ristrutturazione, non ti far fregare soldi per impianti da 10/12mila euro.
    Investi su fotovoltaico e pdc correttamente dimensionata, aumenta leggermente le batterie di termosifoni facendoti i conti a dT50 e goditi la casa calda in santa pace senza sbattimenti, acquisti prestagionali, carichi, scarichi e pulizie varie.
    Abbi fede, non metterti sta croce proprio ora che stai mettendoci mano su


    Inviato dal mio ASUS_X00QDA utilizzando Tapatalk
    Caldaia Carinci Prestige 350,Termocamino Carinci Evolution 190 + scambiatore 40 piastre - Superboiler Carinci 1000l - pannelli solari circolazione forzata, Gestione impianto e climatica con Centralina Total Control Carinci - zona climatica "E" - gradi giorno 2188 - Casa 330 MQ temperatura interna 21° 18/24

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    • #3
      Originariamente inviato da brighinet Visualizza il messaggio
      Infatti gradirei avere un Vostro parere rispetto alla soluzione che ritenete più ottimale e con un giusto equilibrio costi/benefici.
      la prima cosa che noto, è la mancanza di un puffer dimensionato.
      se stai facendo impianto nuovo, fallo bene, e un puffer abbinato alla niomassa è sempre consigliabile, se non indispensabile.
      Per il discorso CT2.0, se hai le caratteristiche per rientravi, se lo fai a nome tuo ti conviene, perchè mai nessuna ditta o rivenditore farà la cessione del credito senza un suo ricarico.

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      • #4
        Brighinet a Terni una casa con cappotto sicuramente è gestibile con pdc anche su termosifoni.
        Ovviamente chi non ha esperienza ti consiglia di lasciar perdere.....
        Ma per caso oltre il cappotto hai fatto fare calcoli termotecnici o la legge 10 completa?
        Io ci rifletterei bene prima di avventurarmi nella biomassa poichè come avrai ben capito la fatica giornaliera non è poca....
        Facci sapere se hai altri dati della casa
        Casa NO GAS FV: 6.0KWp - 20 QCELLS Q.Peak G4.1 300wp (9 ad Az 0°, Tilt 14° e 11 ad Az 90°, Tilt 24°) ABB UNO 6.0 https://pvoutput.org/list.jsp?userid=69502
        Ariston Nimbus Pocket 70M NET - Puffer TML Maxiwarm MX1W 800L per ACS (2 abitazioni) - 190mq totali termosifoni alluminio (120mq) ventilconv (70mq) Zona C 1240gg nessun isolamento - Contr Enel 6kw

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        • #5
          .... fra metano con nuova caldaia a condensazione e gestione del riscaldamento con regolazione climatica, pellet con caldaia laminox (buon prodotto, ma non ha la regolazione climatica integrata e servono installatori esperti per integrarla bene), e prezzo del pellet che non sempre localmente si trova a buon mercato,

          meglio

          caldaia a metano e buon contratto del metano.

          Diverso se pensi a caldaia a legna e relativo impianto, ma serve la legna e l' impianto ha costi molto diversi rispetto ad una caldaia a metano, collega ed accendi.

          P.S.: con la regolazione climatica dell' impianto (termosifoni sempre accesi e T dell' acqua variabile) non credo supererai mai i 55 gradi di T dei termosifoni!

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          • #6
            brighinet
            ...

            Quoto e confermo quanto detto da Scresan
            Io per eliminare la legna ho posato cappotto da 10 Cm, e tu che gia lo hai pensi alla legna................, siamo vicini, io prov. Arezzo, e per questo anno vado a metano.
            Visti i consumi che saranno, decido se cambiare caldaia a metano, ha 16 anni, o installare Pdc
            Informati sul costo del pellet.................si avvicina al metano e con i costi di impianto per pareggiare servono troppi anni
            Almeno con una Pdc guardi il sole lavorare.......................e non è cosa da poco
            Un pianeta migliore è un sogno che inizia a realizzarsi quando ognuno di noi decide di migliorare se stesso.
            Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare. John Belushi.
            Utente EA dal 2009

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            • #7
              Non c'entra nulla, ma tanto per dare un'idea...dietro consiglio di max ho provato a far andare il clima in luogo dell'impianto a pellet...
              Casa dell'83 con cortina esterna, 12 cm di vuoto, strato di lana di roccia e muro interno a foratini, 300 mq circa da riscaldare con 3 zone separate e impianto a termosifoni sovradimensionati con biomassa da 35 kw con annessi e connessi, zona E 2015 gradi giorno.
              Poi per l'estate ho messo 3 Carrier aria aria di cui non ricordo il modello, sono split a soffitto da 5,7 kw in riscaldamento, ognuno al centro di ogni zona interessata.
              Ebbene...accesi dalla mattina alle 7 fino a sera alle 23, temperatura settata sulle macchine di 24, rilevata in casa 20,5 e in una zona 21.
              Lasciando tutte le porte aperte l'aria arriva dappertutto, si mantiene tutta la casa in temperatura ad eccezzione della dispensa, ma quella non ha nemmeno il termosifone quindi sarebbe fredda lo stesso.
              Temperature esterne che variano dai 15-16 di giorno ai 9-10 di notte, consumo rilevato sul contatore di 199 kw dal 21 al 29 Novembre, che comprende ovviamente tutta la corrente di casa.
              In soldoni sono circa 40 euro al lordo di tutto, 10 sacche di pellet.
              Solo che se avessi usato il pellet non ne sarebbero bastate 30 di sacche, per un totale di circa 120 euro.
              Così invece tengo calda la casa con un terzo di spesa, produco acs con un sacco di pellet la settimana e si sta bene in casa.
              Figurarsi se mettessi una monoblocco da 7 kw per ogni zona sui termo, starei ancora meglio, ma arriverá...appena possibile arriverá.
              Tutto questo per dire all'autore del post...lascia stare la biomassa.
              Probabilmente nei periodi più freddi si spenderá qualcosa in più in termini elettrici, ma sti gran cavoli...zero lavoro, zero manutenzione e zero fatica, zozzeria, accumulo, prestagionale e litigate varie per consegne e pagamenti.

              Inviato dal mio ASUS_X00QDA utilizzando Tapatalk
              Caldaia Carinci Prestige 350,Termocamino Carinci Evolution 190 + scambiatore 40 piastre - Superboiler Carinci 1000l - pannelli solari circolazione forzata, Gestione impianto e climatica con Centralina Total Control Carinci - zona climatica "E" - gradi giorno 2188 - Casa 330 MQ temperatura interna 21° 18/24

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              • #8
                Originariamente inviato da bravo666 Visualizza il messaggio
                Tutto questo per dire all'autore del post...lascia stare la biomassa.
                Probabilmente la miglior scelta nel quasi 2020....................................
                P.s. Sempre un parere personale.........................
                Un pianeta migliore è un sogno che inizia a realizzarsi quando ognuno di noi decide di migliorare se stesso.
                Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare. John Belushi.
                Utente EA dal 2009

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                • #9
                  Ma non é tanto questione di scelta, ma di possibilitá...se uno ha una casa vecchia e deve scegliere dove spendere soldi, e cosa gli conviene fare, allora il discorso si potrebbe semplificare nel mettere una caldaia a fiamma inversa e buonanotte al secchio, senza nessun lavoro metti un buon generatore e amen...
                  Ma se uno i lavori giá li ha fatti, e ha una casa a bassa dispersione, davvero non ha senso alcuno mettere un generatore a biomassa a meno che quella biomassa non sia autoprodotta, il che potrebbe anche far propendere per quel tipo di impianto, però cavolo...
                  Io ho una buona caldaia a biomassa, può andare a legna, pellet, gusci, nocciolino e robe varie, mi chiede due ore di lavoro ogni 5 giorni tra pulizia e carico, in inverno pieno tale intervallo si riduce a 2/3 giorni, ma giuro che mi eviterei pure quelle poche ore settimanali dedicandole ad altro, assolutamente

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                  • #10
                    Originariamente inviato da bravo666 Visualizza il messaggio
                    Solo che se avessi usato il pellet non ne sarebbero bastate 30 di sacche, per un totale di circa 120 euro.
                    se ti fossero serviti 30 sacchi, con quelle T° interne ed esterne, la tua zona e la tua abitazione, mi sa che l'impianto a pellet che hai non è molto prestante........
                    ad esempio, casa mia, 200 mt classe Z - - , con 3/4 delle finestre ancora monovetro, T° interna 21.5 dalle 7 alle 22 e abbassamento a 19.5 la notte, provincia di PD, a pellet circa lo stesso tuo importo (40 euro) a pellet
                    quindi, casa mia più piccola ma molto più dispersiva della tua.... stesso consumo +/-
                    se tu consumi in pellet il triplo, qualcosa non va
                    infatti, 160 kW con cop 4, sono circa 650 kW termici che corrispondono a 10 sacchi di pellet
                    evidente che se ne consumi 30, hai impianto a pellet che ha problemi (oppure hai la classica caldai amarina onnivora, senza pulizia automatica e balla bassa resa)

                    altre due cose:
                    1- nel tuo caso devi avere cmnq un generatore acceso per fare acs, mentre nei miei consumi è compresa
                    2- nel tuo caso devi lasciare aperte le porte, anche quelle dei bagni.... altrimenti non li scaldi, mentre io posso chiudere a piacere, si scaldano cmnq (termostatiche)

                    come vedi, ogni caso si valuta a se, mai nessuna soluzione è uguale per tutti
                    purtroppo molti fanno l'errore di pensare che una sola soluzione sia la migliore per tutti i casi, mentre invece, così non è

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                    • #11
                      Il problema nel mio caso sono le zone separate...parte una, stacca l'altra, e via discorrendo così tutto il giorno...e la caldaia si accende e spegne di continuo, in inverno pieno coi termo che girano quasi perennemente i consumi vanno da 4 a 5 sacche nei giorni peggiori...
                      Purtroppo quando ho fatto i lavori non ho pensato a questa problematica...altrimenti avrei messo un puffer da 2mila litri al posto di quello da mille

                      Inviato dal mio ASUS_X00QDA utilizzando Tapatalk
                      Caldaia Carinci Prestige 350,Termocamino Carinci Evolution 190 + scambiatore 40 piastre - Superboiler Carinci 1000l - pannelli solari circolazione forzata, Gestione impianto e climatica con Centralina Total Control Carinci - zona climatica "E" - gradi giorno 2188 - Casa 330 MQ temperatura interna 21° 18/24

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                      • #12
                        Originariamente inviato da bravo666 Visualizza il messaggio
                        Il problema nel mio caso sono le zone separate...parte una, stacca l'altra, e via discorrendo così tutto il giorno...e la caldaia si accende e spegne di continuo, in inverno pieno coi termo che girano quasi perennemente i consumi vanno da 4 a 5 sacche nei giorni peggiori...
                        Purtroppo quando ho fatto i lavori non ho pensato a questa problematica...altrimenti avrei messo un puffer da 2mila litri al posto di quello da mille
                        ah ecco, quindi vedi che nel tuo caso ci sono delle problematiche di fondo...
                        per fare un confronto corretto, dovresti spegnere completamente la caldaia, e usare un'inverno intero l'EE, sia per l'acs che per scaldare i bagni...
                        vedresti che emergerebbero come per magia altre problematiche......
                        oltre al puffer di dimensioni maggiori, il tuo problema sta anche nel generatore (marino e sovradimensionato. Infatti tu stesso dici che fa continui on/off)

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                        • #13
                          .... chi ha iniziato la discussione ha il metano.

                          Il consiglio migliore da dare potrebbe essere quello di capire bene come utilizzarlo.

                          I costi dei combustibili, sommati agli investimenti iniziali .... ormai sono molto simili fra di cloro.

                          Il confort ottenuto e le ottimizzazioni (climatica con condensazione) in casa forse sono ancora inarrivabili per soluzioni (gestione potenza per le biomasse, gestione periodi molto freddi per le pdc) diverse da una buona caldaia a condensazione di ultima generazione.

                          Chiaramente bisogna usarla bene, sfruttando tutte le sue potenzialità, oltre che centrare bene la potenza necessaria per la casa.

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                          • #14
                            Impianto sovradimensionato e bassa temperatura di mandata
                            Io con 6 gradi esterni faccio andare 33/34 gradi e i termostati riescono ancora a chiudere, regolati a 21
                            Il carico della caldaia è circa 2,5/3 Kwh x oltre 700 metri cubi di volume
                            In questo momento uso il puffer esistente da biomassa, scaldandone un terzo alto circa a 55 gradi, che la climatica gestisce a modo suo
                            Caldaia attuale Vaillant a basamento, senza condensazione ne modulazione, puro on/off a fiamma piena del 2003
                            Resa da controlli fumi nel 2018 93%, tra una settimana controllo fumi, vediamo
                            A fine inverno valutazione, condensazione o Pdc
                            Un pianeta migliore è un sogno che inizia a realizzarsi quando ognuno di noi decide di migliorare se stesso.
                            Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare. John Belushi.
                            Utente EA dal 2009

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                            • #15
                              Moreno, mi ricordi marca e modello della tua regolazione climatica?

                              Grazie.

                              Fine OT.

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                              • #16
                                Siemens RVL 470
                                Un pianeta migliore è un sogno che inizia a realizzarsi quando ognuno di noi decide di migliorare se stesso.
                                Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare. John Belushi.
                                Utente EA dal 2009

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