Buongiorno,
vorrei un parere su una questione che mi sta creando una certa seccatura. Mi hanno installato una caldaia a pellet poco più di due anni fa. Questo è il secondo inverno che è in funzione. Da qualche giorno mi andava in "mancata accensione" e indagando scopro che il braciere si è praticamente squarciato in più punti. Ho trovato pezzi di 2/3 cm che si sono staccati dal braciere e sono caduti nel vano cenere. Viene il tecnico che mi dice che va (ovviamene) cambiato. Sono fuori garanzia di un paio di mesi quindi devo sostenere la spesa d tasca mia. Io però obietto che non mi sembra normale che un braciere si riduca così dopo meno di 2 stagioni di funzionamento. Lui cerca di trovare qualche giustificazione e poi per troncare la discussione, mi dice di contattare il produttore (tra l'altro marca anche abbastanza nota) per sapere cosa mi dicono. Parlo con un responsabile tecnico della ditta produttrice il quale mi dice che il braciere può durare 1 anno, come 8 anni. Dipende da quanto lavora la caldaia e dalle temperature che raggiunge. Gli indico la metratura della mia casa, i kw della caldaia e lui mi dice che così, a occhio, la caldaia è sottodimensionata e probabilmente lavora sempre alla massima potenza per cui è normale che in questa situazione il braciere si crepi dopo meno di due anni. Quindi per il produttore, la responsabilità è dell'installatore che non mi ha installato una caldaia tarata per la mia abitazione e di conseguenza l'ha impostata a lavorare a delle potenze troppo elevate. E quindi mi aggiunge che se nessuna di queste condizioni cambia, ogni due anni mi ritroverò nella stessa situazione, cioè a dover sostenere il costo di sostituzione di un nuovo braciere.
Ora l'idea che alla fine il cetriolo debba rimanere sempre a me, non mi va proprio giù. Ritengo inammissibile che io ogni 2 anni debba sostenere dei costi per sostituire il braciere. L'installatore dice che è colpa del produttore che non ha usato materiali adeguati. Il produttore dice che è colpa dell'installatore perché lui doveva sapere che tipo di caldaia installare e non metterne una sottodimensionata che lavorasse sempre a pieno regime. Però alla fine ci devo rimettere io.
La mia domanda è: innanzitutto è normale che un braciere si rompa così frequentemente? Esiste una normativa che tuteli il consumatore nel caso di errori commessi dagli installatori oppure in caso di prodotti qualitativamente non adeguati, oppure passata la garanzia di 2 anni non si ha più alcun diritto? Come posso "muovermi" in questa situazione per non essere l'unico a rimetterci?
Grazie
vorrei un parere su una questione che mi sta creando una certa seccatura. Mi hanno installato una caldaia a pellet poco più di due anni fa. Questo è il secondo inverno che è in funzione. Da qualche giorno mi andava in "mancata accensione" e indagando scopro che il braciere si è praticamente squarciato in più punti. Ho trovato pezzi di 2/3 cm che si sono staccati dal braciere e sono caduti nel vano cenere. Viene il tecnico che mi dice che va (ovviamene) cambiato. Sono fuori garanzia di un paio di mesi quindi devo sostenere la spesa d tasca mia. Io però obietto che non mi sembra normale che un braciere si riduca così dopo meno di 2 stagioni di funzionamento. Lui cerca di trovare qualche giustificazione e poi per troncare la discussione, mi dice di contattare il produttore (tra l'altro marca anche abbastanza nota) per sapere cosa mi dicono. Parlo con un responsabile tecnico della ditta produttrice il quale mi dice che il braciere può durare 1 anno, come 8 anni. Dipende da quanto lavora la caldaia e dalle temperature che raggiunge. Gli indico la metratura della mia casa, i kw della caldaia e lui mi dice che così, a occhio, la caldaia è sottodimensionata e probabilmente lavora sempre alla massima potenza per cui è normale che in questa situazione il braciere si crepi dopo meno di due anni. Quindi per il produttore, la responsabilità è dell'installatore che non mi ha installato una caldaia tarata per la mia abitazione e di conseguenza l'ha impostata a lavorare a delle potenze troppo elevate. E quindi mi aggiunge che se nessuna di queste condizioni cambia, ogni due anni mi ritroverò nella stessa situazione, cioè a dover sostenere il costo di sostituzione di un nuovo braciere.
Ora l'idea che alla fine il cetriolo debba rimanere sempre a me, non mi va proprio giù. Ritengo inammissibile che io ogni 2 anni debba sostenere dei costi per sostituire il braciere. L'installatore dice che è colpa del produttore che non ha usato materiali adeguati. Il produttore dice che è colpa dell'installatore perché lui doveva sapere che tipo di caldaia installare e non metterne una sottodimensionata che lavorasse sempre a pieno regime. Però alla fine ci devo rimettere io.
La mia domanda è: innanzitutto è normale che un braciere si rompa così frequentemente? Esiste una normativa che tuteli il consumatore nel caso di errori commessi dagli installatori oppure in caso di prodotti qualitativamente non adeguati, oppure passata la garanzia di 2 anni non si ha più alcun diritto? Come posso "muovermi" in questa situazione per non essere l'unico a rimetterci?
Grazie
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