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Dimensionamento Puffer Pipe in Tank

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  • #91
    Originariamente inviato da davidew89 Visualizza il messaggio
    Per come stai dicendo tu ci vuole comunque lo scambiatore tra termo e impianto... o no?
    non importa dove sta lo scambiatore (piastra di scambio o serpentina)
    quando la somma di due generatori supera i 35 kW, serve scambiatore se non si vuole entrare in "centrale inail" (ex ispels)




    ...se invece di inserire le termostatiche elettroniche sui termosifoni vado ad installare in ogni stanza un termostato con proprio sensore di temperatura immagino che a livello idraulico il discorso si complichi ulteriormente...
    se si mette termostato in ogni stanza, serve valvola di zona in ogni stanza (che fa diventare una zona ogni stanza)

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    • #92
      Originariamente inviato da davidew89 Visualizza il messaggio
      Non capisco, ripeto quel che ha detto l'idraulico. Inserendo il puffer tra caldaia e impianto è il puffer stesso a fare da "scambiatore" separando i due generatori, così facendo sul termo basterà inserire delle chiavi di arresto e tenerlo spento. Per come stai dicendo tu ci vuole comunque lo scambiatore tra termo e impianto... o no?




      ...se invece di inserire le termostatiche elettroniche sui termosifoni vado ad installare in ogni stanza un termostato con proprio sensore di temperatura immagino che a livello idraulico il discorso si complichi ulteriormente...
      Ti sfugge il concetto di separare gli impianti.
      Se il camino lo lasci diretto all'impianto, sull'impianto monti il ouffer e la caldaia diretta al puffer, non collegata quindi alla serpentina dello stesso ma diretta all'acqua tecnica, sta tutto sullo stesso impianto, il puffer di per sé non separa una beata fava.
      E se un idraulico ti ha raccontato sta menata significa che lui usa le serpentine del puffer invece che mandare la caldaia diretta nel puffer, e di mio lo scanserei immediatamente.
      Quindi, detto ciò, devi separare fisicamente gli impianti.
      E la soluzione migliore per far funzionare al meglio il tutto é lo scambiatore, a tua scelta se tra camino e impianto (se adotti questa soluzione eviti di mettere cerniere al camino, io farei proprio così anche perché qualche cazzesimo di grado con lo scambiatore si perde, e sarebbe meglio usarlo su una fonte a legna) o tra caldaia e puffer.
      E mi raccomando, che la caldaia sia diretta al puffer e non sulla serpentina

      Inviato dal mio ASUS_X00QDA utilizzando Tapatalk
      Caldaia Carinci Prestige 350,Termocamino Carinci Evolution 190 + scambiatore 40 piastre - Superboiler Carinci 1000l - pannelli solari circolazione forzata, Gestione impianto e climatica con Centralina Total Control Carinci - zona climatica "E" - gradi giorno 2188 - Casa 330 MQ temperatura interna 21° 18/24

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      • #93
        Originariamente inviato da davidew89 Visualizza il messaggio
        ...A questo punto credo convenga cercare un termotecnico dalle mie parti che faccia un dimensionamento completo che tenga conto anche di eventuali vasi di espansione e altre menate varie... che dite mi conviene?
        Per il vaso di espansione, prova ad utilizzare questo foglio:

        [SW]: Calcolo volume Vasi di Espansione.

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        • #94
          Originariamente inviato da bravo666 Visualizza il messaggio
          E se un idraulico ti ha raccontato sta menata significa che lui usa le serpentine del puffer invece che mandare la caldaia diretta nel puffer, e di mio lo scanserei immediatamente.
          A questo punto è il caso di fare chiarezza. Il Cordivari Eco-Combi ha la serpentina che scalda l'acqua tecnica, la stessa serpentina contiene il prelievo dell'ACS giusto?

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          • #95
            Di cordivari eco combi ne estistono di più tipi, mi sembra a 2 o 3 serpentine.
            Ora prendo in esame quello da 3 serpentine, tanto per esemplificare.
            Serpentina inferiore, serve per il solare termico.
            Serpentina superiore, serve solitamente per caldaia a gas per la sola produzione di acs, perché lavora solo sulla parte alta del puffer.
            Infine c'é la serpentina dedicata al passaggio dell'acqua dal contatore all'abitazione per acs.
            La caldaia a biomassa per esprimere il massimo del potenziale deve lavorare sull'acqua tecnica, e non nelle serpentine.
            Poi nessuno ti vieta di usare le serpentine per collegare la caldaia.
            Ma se poi l'impianto non rende quello che deve sai giá dove sta l'inghippo nel 90% dei casi

            Inviato dal mio ASUS_X00QDA utilizzando Tapatalk
            Caldaia Carinci Prestige 350,Termocamino Carinci Evolution 190 + scambiatore 40 piastre - Superboiler Carinci 1000l - pannelli solari circolazione forzata, Gestione impianto e climatica con Centralina Total Control Carinci - zona climatica "E" - gradi giorno 2188 - Casa 330 MQ temperatura interna 21° 18/24

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            • #96
              Originariamente inviato da bravo666 Visualizza il messaggio
              Di cordivari eco combi ne estistono di più tipi, mi sembra a 2 o 3 serpentine.
              Ora prendo in esame quello da 3 serpentine, tanto per esemplificare.
              Serpentina inferiore, serve per il solare termico.
              Serpentina superiore, serve solitamente per caldaia a gas per la sola produzione di acs, perché lavora solo sulla parte alta del puffer.
              Infine c'é la serpentina dedicata al passaggio dell'acqua dal contatore all'abitazione per acs.
              La caldaia a biomassa per esprimere il massimo del potenziale deve lavorare sull'acqua tecnica, e non nelle serpentine.
              Poi nessuno ti vieta di usare le serpentine per collegare la caldaia.
              Ma se poi l'impianto non rende quello che deve sai giá dove sta l'inghippo nel 90% dei casi
              Dall'esempio cordivari mi pare di capire che la serpentina dedicata all'ACS viene scaldata dalla caldaia e la stessa serpentina scalda l'acqua tecnica. Come ACS viene prelevata l'acqua contenuta nella serpentina e riscaldata dalla caldaia... c'è qualcosa che non quadra...

              Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   EsempioImpiantoCombi.png 
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ID: 1976095

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              • #97
                Questo uno schema esemplificativo :

                Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   ecombi3.jpg 
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ID: 1976096

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                • #98
                  Originariamente inviato da davidew89 Visualizza il messaggio
                  Dall'esempio cordivari mi pare di capire che la serpentina dedicata all'ACS viene scaldata dalla caldaia e la stessa serpentina scalda l'acqua tecnica.
                  no, sono due attacchi diversi

                  che "caos" vedo.....


                  Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   ScreenShot002.jpg 
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ID: 1976097

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                  • #99
                    Originariamente inviato da GiuseppeRG Visualizza il messaggio
                    no, sono due attacchi diversi


                    [ATTACH=CONFIG]78583[/ATTACH]
                    Ok GiuseppeRG, quindi la caldaia scalda direttamente l'acqua tecnica nel puffer (nel serbatoio per intenderci) e quella della serpentina viene scaldata dalla tecnica (la serpentina di ACS fredda è a bagno nell'acqua tecnica a 70°). Giusto?

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                    • esatto
                      ci sono serpentine di scarico e seprentine acs, che sono due cose diverse ed assolvono a funzioni diverse

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                      • la fonte principale di calore (in genere la caldaia o la PDC) scalda direttamente l'acqua tecnica contenuta nel puffer creando un ricircolo di questa dentro la caldaia, quindi senza l'utilizzo di una serpentine nel puffer, e questo crea una parziale turbolenza nel volume a svantaggio della stratificazione.
                        Le serpentine presenti nel puffer servono:

                        1) la principale a scaldare in diretta l'ACS
                        2) e 3) le altre a fornire ulteriori apporti di calore al Volume del puffer provenienti da altre fonti come solare termico, ecc.

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                        • Originariamente inviato da mania2 Visualizza il messaggio
                          la fonte principale di calore (in genere la caldaia o la PDC) scalda direttamente l'acqua tecnica contenuta nel puffer creando un ricircolo di questa dentro la caldaia, quindi senza l'utilizzo di una serpentine nel puffer, e questo crea una parziale turbolenza nel volume a svantaggio della stratificazione.
                          Le serpentine presenti nel puffer servono:

                          1) la principale a scaldare in diretta l'ACS
                          2) e 3) le altre a fornire ulteriori apporti di calore al Volume del puffer provenienti da altre fonti come solare termico, ecc.
                          Chiarissimo, poi da qui sarebbe bello capire nella serpentina ACS quanti litri di acqua ci sono e, nel momento che apro l'acqua calda, quanto sia efficace lo scambio termico tra acqua tecnica e acs e relativo tempo di utilizzo acs prima che si raffreddi. Qui chiedo troppo lo so...

                          volendo ora ricollegarmi a quanto detto sullo scambiatore obbligatorio per altro generatore (termocamino) e avendo capito il giusto collegamento del puffer, cosa aveva in mente l'idraulico?!

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                          • Originariamente inviato da scresan Visualizza il messaggio
                            Per il vaso di espansione, prova ad utilizzare questo foglio:

                            [SW]: Calcolo volume Vasi di Espansione.
                            Temperatura Max: Considero quella del puffer quando è a temperatura? 80°?

                            Contenuto H2O impianto: Non so... come lo calcolo?

                            Contenuto H2O caldaia: da scheda tecnica capacità caldaia... 42 litri ?

                            Contenuto H2O Puffer: da scheda tecnica un combinato da 800 litri

                            Pressione di precarica e pressione di taratura in funzione del vaso che scelgo

                            In definitiva come calcolo approssimativamente il contenuto H2O impianto????

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                            • Originariamente inviato da davidew89 Visualizza il messaggio
                              Chiarissimo, poi da qui sarebbe bello capire nella serpentina ACS quanti litri di acqua ci sono e, nel momento che apro l'acqua calda, quanto sia efficace lo scambio termico tra acqua tecnica e acs e relativo tempo di utilizzo acs prima che si raffreddi. Qui chiedo troppo lo so...

                              volendo ora ricollegarmi a quanto detto sullo scambiatore obbligatorio per altro generatore (termocamino) e avendo capito il giusto collegamento del puffer, cosa aveva in mente l'idraulico?!
                              Per cosa ti serve sapere i lirri di acqua nella serpentina? Cioé, per calcolare cosa?
                              Nei puffer tipo PIT (pipe in tank) la serpentina per acs produce immediatamente acqua calda, indatti all'uscita occorre mettere un miscelatore per miscelare appunto l'acqua calda in uscita dalla serpentina con l'acqua fredda, per regolarne la temperstura ed evitare spiacevoli scottature, specie quando usi il puffer in inverno caricandolo a 70 e più gradi.
                              Calcola che io ho un puffer PIT da 1000 litri, mia moglie carica senza problemi la vasca da bagno da 290 litri e il puffer perde nella parte sopra tra i 3 e i 5 gradi, a seconda di quanto sia fredda l'acqua in ingresso della serpentina, considera che fino almeno a 40/42 gradi di temperatura sopra hai ancora produzione di acs, nel mio caso mi sentirei di stimare almeno 500 litri di acs (miscelata a circa 38/40 gradi ovviamente, non assoluta) partendo da una T superiore di 65 gradi, se non qualcosina di più forse.
                              Non ho mai fatto un conto preciso, ma in una sera 3 doccie e una vasca le facciamo in tranquillitá

                              Edit: per il calcolo del contenuto di acqua nell'impianto considera come hai fatto il puffer+caldaia e cerca la scheda tecnica dei tuoi termosifoni per sapere quanto contiene ogni elemento, e poi fai il conto.
                              Io senza troppi calcoli ho dimensionato il vaso di espansione considerando il fluido presente e dimensionando un'espansione del 15% circa.
                              Calcola poi che ti serve anche un piccolo vaso di espansione sull'acs però, é necessario in abbinata con la valvola di sicurezza, ma un buon idraulico dovrebbe saperlo e indicartelo
                              Inviato dal mio ASUS_X00QDA utilizzando Tapatalk
                              Caldaia Carinci Prestige 350,Termocamino Carinci Evolution 190 + scambiatore 40 piastre - Superboiler Carinci 1000l - pannelli solari circolazione forzata, Gestione impianto e climatica con Centralina Total Control Carinci - zona climatica "E" - gradi giorno 2188 - Casa 330 MQ temperatura interna 21° 18/24

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                              • Originariamente inviato da davidew89 Visualizza il messaggio
                                poi da qui sarebbe bello capire nella serpentina ACS quanti litri di acqua ci sono e,
                                è scritto nella scheda tecnica


                                quanto sia efficace lo scambio termico tra acqua tecnica e acs e relativo tempo di utilizzo acs prima che si raffreddi. Qui chiedo troppo lo so...
                                dipende dalla T° del puffer, dalla T° dell'acqua in entrata, dalla T° in uscita e dai lt del flusso, oltre che dalla superficie di scambio

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                                • Originariamente inviato da scresan Visualizza il messaggio
                                  Per il vaso di espansione, prova ad utilizzare questo foglio:

                                  [SW]: Calcolo volume Vasi di Espansione.
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Nome:   SimulazioneVasoTecnica.PNG 
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ID: 1976099

                                  ecco qui, quindi se sommariamente ho considerato bene tutti i valori di input ho come risultato un vaso di espansione di 58 litri circa per l'acqua tecnica da mettere a valle del puffer... e come dimensiono quello per l'ACS?

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                                  • Originariamente inviato da GiuseppeRG Visualizza il messaggio
                                    dipende dalla T° del puffer, dalla T° dell'acqua in entrata, dalla T° in uscita e dai lt del flusso, oltre che dalla superficie di scambio
                                    Si GiuseppeRG, questo lo immaginavo... chiedevo così per avere un'idea di massima ma non importa più di tanto infatti non ti chiederò il calcolo passo passo

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                                    • Originariamente inviato da bravo666 Visualizza il messaggio
                                      Per cosa ti serve sapere i lirri di acqua nella serpentina? Cioé, per calcolare cosa?
                                      ...Magari per calcolare il vaso di espansione per l'ACS... anche se dovessi ometterlo cosa potrebbe accadere???

                                      Comunque ho intenzione di aprire una nuova discussione più in là quando mi concentrerò sulla diagnostica impianto, vorrei farla io da zero e gestire la visualizzazione delle anomalie in remoto (sono un progr in automazione) dovrò solo capire che tipo di sensori il mercato mi mette a disposizione per le varie letture di temperatura e pressione (mi occorrono uscite analogiche e non solo digitali), come interfacciarmi con il buffer di allarmi della caldaia ecc... su questo si che mi divertirò

                                      Commenta


                                      • Per l' acs serve:

                                        1- pressione max 6 bar (cala di 0,5 dato che a 6 bar non ci arriverai mai perchè apre la valvola di max pressione) valore 5,5
                                        2- pressione iniziale acquedotto 3,0 bar
                                        3- volume pari a quello, nel tuo caso, del serpentino corrugato immerso nel puffer (non ho idea... 40 lt??)
                                        4- vaso espansione per acs (6/10 bar) che sarà di di pochissimi lt.
                                        5- t 80 gradi

                                        In pratica... basta metterlo!

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                                        • Originariamente inviato da davidew89 Visualizza il messaggio
                                          ........

                                          Comunque ho intenzione di aprire una nuova discussione più in là quando mi concentrerò sulla diagnostica impianto, vorrei farla io da zero e gestire la visualizzazione delle anomalie in remoto (sono un progr in automazione) dovrò solo capire che tipo di sensori il mercato mi mette a disposizione per le varie letture di temperatura e pressione (mi occorrono uscite analogiche e non solo digitali), come interfacciarmi con il buffer di allarmi della caldaia ecc... su questo si che mi divertirò
                                          Dai un' occhiata a questa discussione:

                                          [FAIDATE]: Siemens RVL 470 - info, dubbi, perplessità

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                                          • Originariamente inviato da scresan Visualizza il messaggio
                                            Dai un' occhiata a questa discussione:

                                            [FAIDATE]: Siemens RVL 470 - info, dubbi, perplessità
                                            Grazie scresan, molto completo ed interessante... la mia intenzione però non è quella di prendere una centralina programmabile ma di farla da zero (inizialmente solo per la diagnostica, in seguito anche per i comandi)... Vorrei utilizzare un microprocessore arduino e diagnosticare le singole temperature / pressioni sull'impianto e il buffer di fault della caldaia; il tutto visibile al piano superiore mediante un HMI (pannello operatore touch) dove avrò la rappresentazione grafica dell'impianto con
                                            temperatura puffer
                                            temperatura caldaia
                                            temperatura acs
                                            buffer di errore della caldaia o avvisi
                                            (esempio: termina il pellet nel serbatoio, la caldaia restituisce un allert che leggerò al piano superiore sul pannello operatore che mi avviserà anche con una segnalazione sonora)

                                            altro esempio: per qualche assurdo motivo la temperatura del puffer continua a salire oltre la temperatura di regime impostata, leggo il valore anomalo e costruisco l'anomalia di allarme critico ed eventualmente permettere all'utente (a me) di intervenire con un pulsante di arresto rapido del sistema

                                            strapippe mentali insomma ma di grande divertimento...

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                                            • Originariamente inviato da scresan Visualizza il messaggio
                                              Per l' acs serve:

                                              1- pressione max 6 bar (cala di 0,5 dato che a 6 bar non ci arriverai mai perchè apre la valvola di max pressione) valore 5,5
                                              2- pressione iniziale acquedotto 3,0 bar
                                              3- volume pari a quello, nel tuo caso, del serpentino corrugato immerso nel puffer (non ho idea... 40 lt??)
                                              4- vaso espansione per acs (6/10 bar) che sarà di di pochissimi lt.
                                              5- t 80 gradi

                                              In pratica... basta metterlo!
                                              Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

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                                              Calcolo Vaso per ACS...Possibile?

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                                              • Così:

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                                                VASO DI ESPANSIONE - IDROSFERA RISCALDAMENTO / SANITARIO 8 LT. Cdeg-10+100 AR8 | eBay

                                                La differenza di costo fra uno da 8-10-12 lt spesso è di 1-2 euro.

                                                Per queste dimensioni il calcolo è relativo. Ovvero cambia di poco.

                                                Per volumi importanti su impianti a biomassa con 1000-2000 lt di puffer, invece il calcolo esatto porta a notevoli risparmi. I vasi di grosse dimensioni devono essere ben fissati (meglio messi a pavimento se c'è spazio) e se si allagano per rottura della membrana possono pesare centinaia di kg. Per questo costano. Spesso di vedono impianti con vasi di espansione sovradimensionati, soluzione utile solo ad aumentare i costi, ma tecnicamente discutibile.

                                                Per capirci per chi vende meglio abbondare, comunque funziona tanto i soldi sono del cliente, ed i guadagni sul commerciale sono in percentuale sul totale.

                                                Per il cliente meglio le "giuste" misure.

                                                Tieni presente che i libri di idraulica consigliano di perdere qualche litro di vaso pari al 5% del volume totale di acqua tecnica. Il metodo è quello di precaricare il vaso (dimensionato a dovere sul totale del volume) a -0,2-0,3 (meno) bar rispetto alla pressione a freddo dell' impianto.
                                                (se ho tempo implemento il foglio di calcolo.....)

                                                In questo modo una parte di acqua "allaga" costantemente il vaso e funge da riserva per piccole perdite (nella fase iniziale l' acqua tecnica perde nei primi giorni/mesi i gas naturalmente disciolti che vengono espulsi dalle valvole jolly di sfiato), oltre ad evitare il colpo d' ariete quando l' acqua allaga il vaso (aumento di pressione per aumento della T o peggio quando si svuota il vaso per raffreddamento dell'impianto).

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                                                • Originariamente inviato da davidew89 Visualizza il messaggio
                                                  Grazie scresan, molto completo ed interessante... la mia intenzione però non è quella di prendere una centralina programmabile ma di farla da zero (inizialmente solo per la diagnostica, in seguito anche per i comandi)

                                                  conta che la 470 si coccupa "principalmente di una cosa: modulare la temperatura di mandata in funzione di quella esterna. da li in poii sta a te gestire il dove,come ecc ecc...

                                                  ... Vorrei utilizzare un microprocessore arduino e diagnosticare le singole temperature / pressioni sull'impianto e il buffer di fault della caldaia; il tutto visibile al piano superiore mediante un HMI (pannello operatore touch) dove avrò la rappresentazione grafica dell'impianto con
                                                  temperatura puffer
                                                  temperatura caldaia
                                                  temperatura acs
                                                  buffer di errore della caldaia o avvisi
                                                  (esempio: termina il pellet nel serbatoio, la caldaia restituisce un allert che leggerò al piano superiore sul pannello operatore che mi avviserà anche con una segnalazione sonora)

                                                  altro esempio: per qualche assurdo motivo la temperatura del puffer continua a salire oltre la temperatura di regime impostata, leggo il valore anomalo e costruisco l'anomalia di allarme critico ed eventualmente permettere all'utente (a me) di intervenire con un pulsante di arresto rapido del sistema

                                                  strapippe mentali insomma ma di grande divertimento...
                                                  tutte le cose che hai menzionato sono quelle che sto pian piano terminando sul mio impianto.
                                                  la temperatura del puffer la controllo alle 4 altezze standard 1/4 - 2/4 - 3/4 - 4/4 con un gruppo di 4 termostati programmabili. le 4 uscite le porterò in ingresso al plc.
                                                  Temperatura caldaia idem come sopra. probabilmente aggiungerò il modulo lan per metterla in rete
                                                  temperatura acs la trovo superflua. una volta impostata la miscelatrice la lascio li e amen.
                                                  errori caldaia e quant' altro tramite modulo lan.

                                                  per errori o blocchi lascio agire le sicurezze che ho già settato della caldaia. a me interessa solo poter visionarle da remoto e nel caso resettare.
                                                  per il pellet (dopo aver modificato il serbatoio aggiungendo un proximity capacitivo per segnalare la riserva) sto seriamente pensando di posare tutta la caldaia su celle di carico e collegare le relative al plc.

                                                  monitoro e controlo tutto tramite qualunque pc di casa o telefono.

                                                  per il vaso di espansione ho tagliato la testa al toro e messo un bel 10% sui litri totali dell' impianto. (la caldaia tuttavia ne ha uno suo integrato da 10 litri, ma basta per lei)

                                                  Commenta


                                                  • Originariamente inviato da scresan Visualizza il messaggio
                                                    Per queste dimensioni il calcolo è relativo. Ovvero cambia di poco.
                                                    scresan quindi dal calcolo con il tuo foglio mi fai notare che bastano 8 litri di vaso per ACS... il fatto che le dimensioni siano relative per impianti così piccoli significa che si può anche azzardare ad ometterlo oppure un minino (7-8 litri come dal calcolo) ci vuole ugualmente? Comunque mi sta venendo voglia di farlo un foglio di calcolo come il tuo e sto già vedendo le formulette varie... poi ti farò vedere e ovviamente apporterai ogni modifica da maestro, se vorrai

                                                    In effetti io non ho considerato la pressione di precarica e di taratura valvola che davo per scontato su valori bassi (1,5 - 3 bar) pensando che avessero tutti, o la maggior parte, gli stessi valori standard.

                                                    Commenta


                                                    • Originariamente inviato da athxp Visualizza il messaggio
                                                      tutte le cose che hai menzionato sono quelle che sto pian piano terminando sul mio impianto.
                                                      la temperatura del puffer la controllo alle 4 altezze standard 1/4 - 2/4 - 3/4 - 4/4 con un gruppo di 4 termostati programmabili. le 4 uscite le porterò in ingresso al plc.
                                                      Temperatura caldaia idem come sopra. probabilmente aggiungerò il modulo lan per metterla in rete
                                                      temperatura acs la trovo superflua. una volta impostata la miscelatrice la lascio li e amen.
                                                      errori caldaia e quant' altro tramite modulo lan.

                                                      per errori o blocchi lascio agire le sicurezze che ho già settato della caldaia. a me interessa solo poter visionarle da remoto e nel caso resettare.
                                                      per il pellet (dopo aver modificato il serbatoio aggiungendo un proximity capacitivo per segnalare la riserva) sto seriamente pensando di posare tutta la caldaia su celle di carico e collegare le relative al plc.

                                                      monitoro e controlo tutto tramite qualunque pc di casa o telefono.

                                                      per il vaso di espansione ho tagliato la testa al toro e messo un bel 10% sui litri totali dell' impianto. (la caldaia tuttavia ne ha uno suo integrato da 10 litri, ma basta per lei)
                                                      Si athxp anche io vorrei inizialmente fare un lavoro basato solo sulla diagnostica. Domande per te, che PLC stai utilizzando? Le uscite che porti in ingresso al plc sono ovviamente analogiche per avere la lettura oppure diagnostichi solo il bit di apertura e chiusura (consenso) per far partire la caldaia? Inoltre io vorrei lavorare con i sensori standard di temperatura per il normale funzionamento del ciclo dell'impianto e in parallelo con i sensori analogici per la mia diagnostica, l'idea è quella di fare una sorta di controllo di ridondanza.

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                                                      • utilizzo un plc kincony COL + due H32L sempre kincony
                                                        si, le sonde che porto al plc sono segnali analogici a cui poi posso abbinare le uscite desiderate.
                                                        i sensori "standard" sono quelli che metti te...o almeno io ho fatto così. conta che di base ti bastano due sensori di temperatura per realizzare il differenziale sul puffer e far lavorare la caldaia e due per la centralina climatica. stop, 4 sensori (+ gli integrati nella caldaia di serie) e hai accensione e mandata acqua tecnica controllate e monitorabili.
                                                        il resto sono sensori di temperatura nelle varie stanze e elettrovalvole sui collettori.

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                                                        • Originariamente inviato da athxp Visualizza il messaggio
                                                          utilizzo un plc kincony COL + due H32L sempre kincony
                                                          si, le sonde che porto al plc sono segnali analogici a cui poi posso abbinare le uscite desiderate.
                                                          i sensori "standard" sono quelli che metti te...o almeno io ho fatto così. conta che di base ti bastano due sensori di temperatura per realizzare il differenziale sul puffer e far lavorare la caldaia e due per la centralina climatica. stop, 4 sensori (+ gli integrati nella caldaia di serie) e hai accensione e mandata acqua tecnica controllate e monitorabili.
                                                          il resto sono sensori di temperatura nelle varie stanze e elettrovalvole sui collettori.
                                                          ok vediamo se ho ben capito, utilizzi due sensori per far lavorare la caldaia (normalissimi termostati programmabili che chiudono quando raggiungono la temperatura impostata) + 2 sensori analogici per la diagnostica su centralina. 2 alti + 2 bassi ???

                                                          Non conosco il kincony COL...come mai questa scelta? Ci sono delle motivazioni particolari?

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                                                          • Originariamente inviato da scresan Visualizza il messaggio
                                                            Così:

                                                            [ATTACH=CONFIG]78598[/ATTACH]
                                                            scresan perché hai tenuto in considerazione anche il serbatoio acqua della caldaia? Te lo chiedo perché generalmente le caldaie a pellet hanno già un vaso di espansione al loro interno... non si dovrebbe ignorare questo dato?

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                                                            • ... ho sbagliato casella!

                                                              Intendevo il serpentino immerso (di acs) nel puffer!!

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