Salve a tutti, sono un nuovo utente del forum.
Devo sostituire il vecchio termocamino a legna perchè non più riparabile e con l'occasione vorrei migliorare l'impianto di riscaldamento.
L'abitazione è costituita da 2 piani ognuno di circa 75mq e benchè il comune di appartenenza sia in zona climatica D la casa si trova in montagna a 900m s.l.m. , quindi è più freddo.
L'impianto attuale ha come principale sorgente il termocamino, a cui è affiancata la caldaia a metano per il periodo estivo o emergenze; entrambi sono collegati (in parallello) ai tubi di mandata (e ritorno) dell'impianto di riscaldamento e quindi passando per i collettori si va direttamente ai termosifoni in alluminio: in pratica l'acqua riscaldata all'interno del termocamino circola direttamente nei termosifoni. Il tutto a vaso chiuso.
C'è un collettore per ogni piano e ogni collettore ha una valvola zona comandata da un termostato ambiente.
Il camino è dotato di un kit idraulico, fornito dal produttore, con pompa, vaso espansione, forse anche anticondensa, scambiatore per l'acqua calda sanitaria ed una valvola a tre vie (comandata da centralina) che in base alla richiesta di a.c.s. commuta il ricircolo dell'acqua nello scambiatore anzichè al riscaldamento.
Per l'acs c'è anche la caldaia a metano collegata in parallelo a quella prodotta dal termocamino tramite lo scambiatore.
Per come è fatto l'impianto, sia per il riscaldamento che per l'a.c.s., caldaia e camino potrebbero funzionare contemporaneamente in parallelo, cosa che ovviamente che dal punto di vista pratico non serve a niente.
Questo impianto non ha volano termico e quindi si hanno momenti in cui l'acqua circola nei radiatori alternati a momenti in cui occorre aspettare che l'acqua sia nuovamente riscaldata dal termocamino e ritorni in circolo.
Sostituendo il termocamino con uno nuovo (forse il Carinci 200 a legna), la prima miglioria sarebbe sicuramente mettere un puffer, ma come si dimensiona?
Oltre al puffer ci sono altre accortezze/migliorie che posso mettere in campo?
Aspetto i vostri preziosi consigli.
Devo sostituire il vecchio termocamino a legna perchè non più riparabile e con l'occasione vorrei migliorare l'impianto di riscaldamento.
L'abitazione è costituita da 2 piani ognuno di circa 75mq e benchè il comune di appartenenza sia in zona climatica D la casa si trova in montagna a 900m s.l.m. , quindi è più freddo.
L'impianto attuale ha come principale sorgente il termocamino, a cui è affiancata la caldaia a metano per il periodo estivo o emergenze; entrambi sono collegati (in parallello) ai tubi di mandata (e ritorno) dell'impianto di riscaldamento e quindi passando per i collettori si va direttamente ai termosifoni in alluminio: in pratica l'acqua riscaldata all'interno del termocamino circola direttamente nei termosifoni. Il tutto a vaso chiuso.
C'è un collettore per ogni piano e ogni collettore ha una valvola zona comandata da un termostato ambiente.
Il camino è dotato di un kit idraulico, fornito dal produttore, con pompa, vaso espansione, forse anche anticondensa, scambiatore per l'acqua calda sanitaria ed una valvola a tre vie (comandata da centralina) che in base alla richiesta di a.c.s. commuta il ricircolo dell'acqua nello scambiatore anzichè al riscaldamento.
Per l'acs c'è anche la caldaia a metano collegata in parallelo a quella prodotta dal termocamino tramite lo scambiatore.
Per come è fatto l'impianto, sia per il riscaldamento che per l'a.c.s., caldaia e camino potrebbero funzionare contemporaneamente in parallelo, cosa che ovviamente che dal punto di vista pratico non serve a niente.
Questo impianto non ha volano termico e quindi si hanno momenti in cui l'acqua circola nei radiatori alternati a momenti in cui occorre aspettare che l'acqua sia nuovamente riscaldata dal termocamino e ritorni in circolo.
Sostituendo il termocamino con uno nuovo (forse il Carinci 200 a legna), la prima miglioria sarebbe sicuramente mettere un puffer, ma come si dimensiona?
Oltre al puffer ci sono altre accortezze/migliorie che posso mettere in campo?
Aspetto i vostri preziosi consigli.
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