Comportamento Caldaia Thermorossi Compact 13 classe 5 - EnergeticAmbiente.it

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Comportamento Caldaia Thermorossi Compact 13 classe 5

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  • Comportamento Caldaia Thermorossi Compact 13 classe 5

    Buonasera, nel mio appartamento (circa 80 mq) è montata una caldaia thermorossi compact 13 utilizzata esclusivamente per il riscaldamento che avviene attraverso termosifoni in ghisa.
    La caldaia è stata montata lo scorso anno ed io ho appena preso possesso dell'appartamento.
    Il tecnico è venuto qualche giorno fa spiegandomi brevemente come utilizzarla e dicendomi che avrei dovuto fare delle prove per trovare il giusto settaggio e consigliandomi di preferire un'accensione prolungata a potenza bassa piuttosto che accenderla per brevi periodi a potenza automatica.
    Negli ultimi giorni, complice una temperatura più bassa (10° min - 18°max all'esterno e 18° all'interno senza stufa) ho fatto qualche prova per testare l'impianto e prendere confidenza con questo sistema mai usato in vita mia e che purtroppo ignoravo fino ad oggi
    ho impostato la temperatura target a 65° (il minimo che posso impostare) e questi sono i risultati:

    test 1 - impostando la caldaia su potenza 1 il comportamento è il seguente: la caldaia si accende raggiunti i 61° la pompa comincia a far circolare l'acqua e subito la temperatura scende a circa 57° la pompa si interrompe fino al raggiungimento dei 61° poi la temperatura si abbassa nuovamente e in questo modo la pompa fa circolare acqua per circa 5 minuti ed ha poi bisogno di 10-15 minuti per tornare a 61° (i termosifoni restano tiepidi e dopo 4 ore all'interno dell'abitazione guadagno circa 1,5°)

    test 2 - impostando la caldaia su potenza 3 la caldaia riesce a raggiungere i 63° prima di scendere ai 57° e spegnere la pompa di circolazione dell'acqua. I termosifoni si riscaldano più velocemente rispetto al primo test ma non diventano mai caldissimi. All'interno dell'abitazione ho guadagnato circa 2° dopo 4 ore

    impostando la modalità automatica la stufa raggiunge i 65° usando la potenza massima per poi stabilizzarsi ad una potenza più bassa (2-3), ho notato comunque che per mantenere i 65° utilizza spessissimo potenza compresa tra 4 e 5 cioè il massimo. anche dopo 4 ore di utilizzo continua a sfruttare spesso la massima potenza 65° (con un consumo di circa 2 kg/h). I termosifoni sono molto caldi e dopo 4 ore la temperatura interna della casa ha raggiunto i 22° (4° in più)

    Le mie perplessità sono legate al fatto che ho realizzato questi test con temperature esterne abbastanza elevate eppure solo con la modalità automatica riesco a mantenere la pompa di circolazione sempre attiva e mantenermi intorno ai 65°
    (da ignorante immagino che l'acqua circoli nei termosifoni solo quando questa è attiva).
    Vi ringrazio per l'aiuto.

  • #2
    .... immagino che la caldaia sia installata "diretta" sull' impianto a termosifoni?

    Fai anche acs con la caldaia? Come? Hai un accumulo ed una valvola a 3 vie che manda all' accumulo al bisogno?

    Ci sono delle possibili soluzioni, ma dovrai fare delle modifiche ai collegamenti attuali:

    1- fra caldaia (che immagino abbia già installata la valvola anticondensa a 55 °C obbligatoria per la thermorossi) e termosifoni aggiungi un disgiuntore/compensatore ed un circolatore lato termosifoni. In questo modo la caldaia lavora alla potenza che vuoi, mentre i termosifoni saranno continuamente caldi da sopra fino a sotto, ma con T proporzionali alla potenza impostata sulla caldaia. In questo modo potrai far funzionare per ore la caldaia

    2- aggiungere un puffer anche piccolo, che avrebbe 2 funzioni: compensatore fra i due anelli dell' impianto (caldaia -> puffer e puffer ->termosifoni) e buffer del sistema, ovvero riduce le continue variazioni di T causate dagli step di modulazione della caldai

    Se aggiungi un puffer puoi pensare anche ad una regolazione climatica che ti permetterà di mantenere sempre i termosifoni piu' o meno tiepidi ! (h24) tali da mantenere costante la T ambiente.

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    • #3
      .....

      Grazie infinite per la risposta, essendo in affitto non conosco l'impianto e gli anziani proprietari non hanno idea di come sia stato fatto.
      Mi sono armato di torcia e ho cercato di capire qualcosa scendendo nel locale caldaia, l'impianto dovrebbe essere di del tipo 1:
      ho trovato quello che immagino sia un disgiuntore/commutatore collegato ad una pompa marca wilo ed a 1 termostato perry che immagino azioni la pompa quando la temperatura del tubo superi i 40°. allego immagine degli elementi individuati.
      A questo punto resta il dubbio del perchè la caldaia a potenza 1 dopo 4-5 ore di funzionamento non riesce a mantenere la temperatura sui 65° ma raggiunge max i 61° .
      P.S. Per L' ACS uso una caldaia a gpl che all'occorrenza è collegata all'impianto dei termosifoni (ma mi hanno sconsigliato di usarla per i costi eccessivi).
      In casa sono anche presenti due termostati uno per regolare la temperatura usando la caldaia a gpl ed uno quella a pellet ma attualmente sono entrambi spenti.
      Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   Schermata 2020-10-04 alle 00.02.44.jpg 
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ID: 1975886
      Ultima modifica di scresan; 04-10-2020, 00:20. Motivo: Eliminato quote msg precedente.

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      • #4
        Se fai una foto allo schema in basso si dovrebbe capire meglio com'è collegato il tutto.

        Con le poche info che hai dato direi che:

        1- quello che vedi è uno scambiatore a piastre che ha anche funzione di separatore dei due circuiti (immagino caldaia a gpl -- termosifoni da quello della caldaia a pellet )

        2- per logica il termostato dovrebbe attivare il circolatore che fa "girare" l' acqua nei termosifoni quando legge una T sufficientemente alta sul circuito della caldaia a pellet.... cioè quello che intendevo io al punto 1.

        Il risultato.

        1- la caldaia a pellet lavora bene (se hanno inserito la miscelatrice anticondensa) con l' acqua in ingresso sempre sopra i 55 gradi ed in uscita quello che riesce a fare con la potenza selezionata

        2- i termosifoni dovrebbero avere una T abbastanza uniforme, anche se bassa (40-50-55 gradi) in funzione della potenza che vai a fissare sulla caldaia e della dispersione in casa, massima quando farà molto freddo, limitata ora.

        Quello che non è chiaro è per quale motivo la caldaia tenda a pendolare, ovvero verifica se è munita della valvola anticondensa dietro la caldaia o se l' anticondensa hanno deciso di farla con quel termostato che vedi vicino allo scambiatore.

        Per funzionare bene la caldaia dovrebbe avere la mix anticondensa ed allora potresti provare ad abbassare a 30-35 gradi quel termostato in modo da permettere al circolatore dello scambiatore di funzionare continuamente, appena rileva che la T sul circuito primario della caldaia a pellet supera i 30-35 gradi....

        Le mie sono ipotesi.

        Fai una foto dei collegamenti appena dietro la caldaia.

        E' corretto che la caldaia non riesca a superare una certa t in uscita se imposti la potenza di funzionamento "a mano" su 1. Importante che l' acqua che entra in caldaia non abbia una T sotto i 55/60 gradi se non per i primi minuti di funzionamento. Pena arrivo di condensa sugli scambiatori della caldaia, ceneri scure e nere, ventola aspirafumi che si sporca e vibra, e poca durata in generale della caldaia e della sue efficienza.

        Sul gpl.... hanno ragione, costa una fortuna rispetto al pellet!.

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        • #5
          ...

          Continuo a ringraziarti per l'aiuto. Queste sono le foto del retro della caldaia: Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   caldaia01.jpg 
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ID: 1975893Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   caldaia02.jpg 
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ID: 1975894Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   caldaia-03.jpg 
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ID: 1975895Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   caldaia-04.jpg 
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          Ultima modifica di scresan; 04-10-2020, 21:30. Motivo: Eliminato quote msg prec.

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          • #6
            Pare che sia stata installata senza la vac (valvola anticondensa) se non è stata posizionata da altre parti dell' impianto (??).

            Il termostato regolabile posizionato sullo scambiatore potrebbe avere questa funziona, oppure essere un semplice automatismo per far partire il circolatore lato termosifoni quando rileva la T sopra tot gradi sul circuito caldaia/scambiatore.

            Comunque sia:

            1- il sistema genera un effetto ping-pong nel funzionamento della caldaia, che descrivi
            2- se fa anticondensa devi settarlo a 55° e deve rilavare la T sul ritorno della caldaia (sul tubo fra scambiatore e ritorno acqua fredda in caldaia)

            Se hai lo spazio dietro la caldaia, o altro posto (vicino a quella a gpl?, parete dietro la caldaia?) fai installare la miscelatrice a punto fisso a 55° come previsto dal manuale della caldaia e per non perdere la garanzia del prodotto!!!

            Otterrai un funzionamento fluido della stessa anche a potenze molto basse, T acqua in ingresso minima a 55 gradi (eviti condensa in caldaia) e lunga durata della caldaia, facile manutenzione, ottima resa. Inoltre potrai far lavorare i termosifoni a T anche basse (45-50 gradi) per molte ore, senza on-off sfruttando una specie di "miscelazione" dell' acqua attraverso l' attuale .scambiatore a piastre.....
            Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   thermorossi.PNG 
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ID: 1975897


            P.S.: non quotare il msg precedente, è vietato dal reg. del forum!

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