Durante la fase di ricarica la richiesta di potenza non è costante e ha una richiesta di max 16A.
Il regolatore-alimentatore (fornitomi dalla concessionaria) che sta tra la presa di casa e l'auto, non permette di aggiustare la corrente erogabile.
Il regolatore-alimentatore è denominato all'estero come "EVSE" cioè Electric Vehicle Service Equipment.
L'auto da me acquistata era di una società e quindi, forse, il loro impianto elettrico poteva sopportare, per molte ore, 16A: è un aspetto tecnico che non avevo controllato.
Alla luce di tutto ciò vedo 3 possibilità:
1) chiedo all'Enel, via software, un innalzamento della soglia di intervento del contatore a 4,5Kw;
2) cambio/modifico l'alimentatore
3) rimane tutto così.
La tensione dell'impianto elettrico di casa è teoricamente di 240V (misurati 228V) e la richiesta di corrente dell'auto è max 16A quindi la potenza richiesta sarà un max di 3,84Kw che ho constatato non essere continuativi.
Tra i 3,3Kw e i 4Kw c'è un tempo concesso di prelievo max di tre ore.
Finora, nonostante gia 6 ricariche effettuate, il differenziale del contatore Enel non è scattato.
Cercando in internet mi sono reso conto che ogni nazione ha il suo EVSE e, addirittura, le caratteristiche possono variare nel tempo.
Forse Citroen si è resa conto che gli impianti elettrici delle nostre abitazioni possono erogare 16A ma non per tanto tempo quanto richiesto dalle auto elettriche.
Consiglio per i futuri acquirenti di auto elettriche che hanno in casa un impianto elettrico da max 3,3Kw, di chiedere l'EVSE da max 10A così da limitare il prelievo di max 2,4Kw (ipotesi peggiore=maggiore sicurezza).
E' possibile procurare o realizzare un alimentatore con corrente regolabile ma tempo al tempo!
Il wattmetro dovrebbe avere come caratteristiche anche la possibilità di registrazione nel tempo (log).
Ciao
Il regolatore-alimentatore (fornitomi dalla concessionaria) che sta tra la presa di casa e l'auto, non permette di aggiustare la corrente erogabile.
Il regolatore-alimentatore è denominato all'estero come "EVSE" cioè Electric Vehicle Service Equipment.
L'auto da me acquistata era di una società e quindi, forse, il loro impianto elettrico poteva sopportare, per molte ore, 16A: è un aspetto tecnico che non avevo controllato.
Alla luce di tutto ciò vedo 3 possibilità:
1) chiedo all'Enel, via software, un innalzamento della soglia di intervento del contatore a 4,5Kw;
2) cambio/modifico l'alimentatore
3) rimane tutto così.
La tensione dell'impianto elettrico di casa è teoricamente di 240V (misurati 228V) e la richiesta di corrente dell'auto è max 16A quindi la potenza richiesta sarà un max di 3,84Kw che ho constatato non essere continuativi.
Tra i 3,3Kw e i 4Kw c'è un tempo concesso di prelievo max di tre ore.
Finora, nonostante gia 6 ricariche effettuate, il differenziale del contatore Enel non è scattato.
Cercando in internet mi sono reso conto che ogni nazione ha il suo EVSE e, addirittura, le caratteristiche possono variare nel tempo.
Forse Citroen si è resa conto che gli impianti elettrici delle nostre abitazioni possono erogare 16A ma non per tanto tempo quanto richiesto dalle auto elettriche.
Consiglio per i futuri acquirenti di auto elettriche che hanno in casa un impianto elettrico da max 3,3Kw, di chiedere l'EVSE da max 10A così da limitare il prelievo di max 2,4Kw (ipotesi peggiore=maggiore sicurezza).
E' possibile procurare o realizzare un alimentatore con corrente regolabile ma tempo al tempo!
Il wattmetro dovrebbe avere come caratteristiche anche la possibilità di registrazione nel tempo (log).
Ciao
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