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Impianto industriale - quale direzione prendere?

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  • Impianto industriale - quale direzione prendere?

    Salve,

    la nostra azienda attualmente consuma molta energia termica:

    termico (praticamente) h24
    caldaia a GPL da 1400 Kw (1.200.000 kcalorie/h): la caldaia produce acqua a 119 °C in un circuito a 4,5 atm di pressione. Abbiamo inoltre un boiler da 1000 litri riscaldando l'acqua a 55 °C

    Vorremmo intervenire per efficientare i consumi di GPL o meglio ancora sostituirne il consumo con energie rinnovabili.

    Quali soluzioni vagliare?

  • #2
    Ma il costo di acquisto del gpl è competitivo? Quanto costa in quei quantitativi? Ma il metano non é possibile?
    CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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    • #3
      Purtroppo il metano è impossibile da portare dove abbiamo lo stabilimento

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      • #4
        ...la vedo dura!!!
        l'alternativa è proprio un cogeneratore a metano: avresti energia elettrica, vapore e acqua calda!
        Prova a chiedere a qualche ditta che fa queste macchine magari esiste convenienza anche con GPL!
        Io ne ho vista una installata qualche giorno fa fa impressione:22 megawatt e produzione di vapore e acqua calda a go go..praticamente con quello che consumavano con le caldaie a metano adesso si ritrovano una decina di mila euro di bolletta in meno!
        Ultima modifica di nll; 25-09-2014, 20:59. Motivo: Citazione integrale rimossa. Violazione art.3 del regolamento del forum.

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        • #5
          Anche io penso che la prima verifica da fare sia se conviene cogenerare a gpl. In alternativa si piò pensare a biomassa, ma la prima cosa da fare è pensare alla filiera di acquisto della biomassa, la caldaia da 2 mega non è gran cosa è poi ci si abbina un ORC da 150 kW per generare energia elettrica, la usate in tale quantità?
          CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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          • #6
            Intanto grazie delle vostre risposte...
            Di elettrico ne consumiamo molto, siamo sui 700 kw, quindi non sarebbe un problema.
            La biomassa, essendo rinnovabile, ci affascina molto. Sono andato a vedere in Alto Adige degli Spanner e similari con syngas, ma non sono molto convinto. Cippato di buona qualità da noi in loco non si trova, preferiscono tutti vendere legna tagliata per caminetti.
            E se biomassa deve essere, l'ideale sarebbe trovare una filiera locale.

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            • #7
              Infatti, come hai già capito la base è la filiera della biomassa, che deve essere locale, certa nel tempo, economica...parti da lì.Ideale è trovare un contadino o meglio un consorzio di contadini che si impegno per 7-10 anni a coltivati e prepararti il combustibile. Inizia a parlare con la loro associazione locale. Se riesci a fissare questo primo passo, tutto il resto è abbastanza banale, vai da turboden e ti fai fare impianto sulle tue esigenze, con Uscita di acqua AT che ti serve e poi a BT e parallelamente ti fa 200 kWh di EE, incentivata. Se davvero usi tutto il calore h24 per 365 gg anno, potrebbe davvero essere un affare...se la biomassa la paghi meno di 50 euro tons.
              CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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              • #8
                Il calore è necessario h24 ma lavoriamo 5 giorni a settimana.
                Siamo produttori agricoli, e quindi già abbiamo una filiera di produttori agricoli. Però i campi ci servono per le materie prime, non possiamo metterci produzioni a scopo energetico.
                Diverso è l'utilizzo di materiali di scarto. L'unico che forse è possibile per la nostra filiera è la paglia o meglio ancora bucce di cereali. Funzionano bene?
                Quanta ne servirebbe per un impianto tarato sulle nostre esigenze?
                Ultima modifica di Giovino; 26-09-2014, 14:20.

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                • #9
                  Ah..se lavori solo 5 giorni esclusi festivi vuol dire che fai 250 giori anno..è cosi?

                  prova a dire anche quanti kwh di energia realmente usi al giorno..come stima andrebbe bene anche il consumo di GPL al giorno...

                  La paglia è comunque un potenziale combustibile..che ha potere calorico sulla sostanza secca simile a tutte le biomasse, circa 4,5 kwh/kg s.s. .... però a livello di alimentazione e ceneri non è il massimo..per cui se uno deve valorizzare uno scarto, ok...se uno deve comprarla (o la vende bene), meglio cippato di legno, pula riso, sansa.

                  Ammettendo (ma non sarà cosi) che usi la caldaia al 100%, 1,4 mega di potenza per le canoniche 6000 ore sono 8400 Mwh..supponendo resa 80% della caldaia a biomassa..sarebbero 2.300 tons di biomassa anno..388 kg ora.

                  Il costo della caldaia a biomassa dipende molto dal tipo di alimentazione e quindi dal tipo di biomassa, e ne esistono di piu automatizzate e di meno..e di ogni tipo costruttivo...dalle raffinate austro-tedesche..alle sicule... siccome tu devi lavorare a certe T di uscita, servirà roba seria..

                  poi occorre capire se conviene aggiungere piu potenza e mettere un gruppo ORC per cogenerare..dipende da quanto pagate energia...e da quanto c'è da spendere..perche quasi certamente occorre che la caldaia vada ad olio...il primo salto o usa ORC..poi si produce acqua surriscaldata..e poi si torna in caldaia..lacqua a 55 gradi conviene farla dal lato del condensazione dell'ORC.
                  Investimenti salgono, ma se magari ci sono fondi da sfruttare...in agricoltura...


                  Altra via è fare impianto di digestione e poi di nuovo, col gas, vedere se conviene bruciare il biogas tal quale in caldaia oppure alimentare in goceneratore e coi fumi fare acqua in pressione e con raffreddamento macchina fare acqua BT..però qui la paglia non basta temo, occorrà almeno del trinciato, o meglio liquami...di nuovo dovreste forse consorziarvi.
                  CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                  • #10
                    E allora un bel cogeneratore a GPL. Fate energia elettrica e termica insieme, il GPL per la cogenerazione ad alto rendimento gode anche di vantaggi fiscali, macchina semplice, poco ingombrante, affidabile e tempo due anni sei rientrato dall'investimento.

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                    • #11
                      oppure LNG facendolo arrivare in container refrigerati dalla Spagna via camion....penso che al kwh costi meno del gpl.
                      CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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