Il link alla discussione in cui ne introducevo l'argomento:
http://www.energeticambiente.it/ai-c...manita-12.html (post #296 e #297)
La base monetaria, espressione fondamentale dell'andamento di una qualsiasi economia, è composta da:
M1 - aggregato monetario costituito da denaro circolante (banconote più monete metalliche), depositi bancari e postali in conto corrente.
M2 - costituito da M1 più i depositi bancari e postali a risparmio
M3 - costituito da M2 più i buoni ordinari del tesoro
Il valore complessivo di questi aggregati in Italia oscilla attualmente(2005) intorno a 1.300 miliardi di Euro.
Secondo la politica economica, da cui dipende la direzione della base monetaria con il fine d’influenzare il processo economico, l’emissione di nuova moneta viene decisa dal Governatore centrale per "inflazionare" l’economia e stimolare artificiosamente la circolazione dei capitali e quindi le opportunità d’investimento produttivo.
In questi casi l’emissione monetaria aumenta ovviamente il debito pubblico che verrà compensato, forse e in parte, dalla successiva opportunità di "ripresa" economica indotta dalla svalutazione che in seguito consentirà di ritirare almeno in parte l’aumento precedente di moneta in circolazione. In pratica la base monetaria tende sempre ad aumentare in relazione all'inflazione ed all'andamento dell'economia.
La fiscalità monetaria prende l'avvio dall' aumento del potere d’acquisto del denaro derivante dall’annullamento della fiscalità reddituale alle Imprese. L'aumento del potere d'acquisto del denaro così provocato consente di procedere ad un’emissione monetaria (devalutazione) che non aumenta il debito pubblico perché deriva da un effettivo potere d’acquisto della base monetaria circolante nel processo economico dalla produzione al consumo.
La fiscalità monetaria, quindi, senza gravare sul debito pubblico, consente di aumentare il potere d’acquisto della moneta del 50% della massa monetaria come ovvia conseguenza dell'abolizione delle tasse reddituali in un regime di libero mercato. Nel più ampio progetto di una società triarticolata deve partecipare anche un altro fattore che comprende soprattutto la totale separazione dello Stato dalla vita economica. Ma ciò è un ulteriore miglioramento che verrà ripreso in altra sede.
Soltanto all'inizio della manovra, sarà necessario un patto sociale che consenta, per il primo giro economico, di sostenere il peso della riduzione significativa dei benefici del welfare per un breve periodo di austerità (al massimo 1-2 anni). Non servirà alcun altro sacrificio in seguito.
In sintesi la fiscalità monetaria consente al denaro di "ringiovanire" (aumentare il proprio potere d'acquisto) in maniera spontanea, per effetto del lavoro liberato dalla fiscalità reddituale ed attivo in un libero mercato. Da questo "ringiovanimento" può derivare in modo sano sia il reddito di cittadinanza che il necessario per il fisco.
L’inizio della manovra consiste nel fatto che tutte le imprese,all'inizio di un ciclo economico, vengano sgravate, interamente del carico fiscale.
In tal modo le imprese hanno a disposizione un capitale nominalmente aumentato fino al 50% e quindi possono produrre, in regime competitivo, merci e servizi ai prezzi più bassi possibili fino a dimezzarli (un esempio di questo evento è la produzione cinese che riceve lo stesso vantaggio competitivo mediante il bassissimo costo del lavoro e la formazione di prezzi molto bassi e fortemente concorrenziali ottenuto però sfruttando gli uomini come soltanto il comunismo può fare).
Per realizzare il reddito di cittadinanza e la necessità fiscale si può ora procedere alla riduzione del potere d’acquisto precedentemente ottenuto mediante l’emissione del denaro necessario a questi scopi. Questa manovra ovviamente tenderà a far ritornare i prezzi all'origine, ma si sarà ottenuto un aumento della massa monetaria senza incidere sul debito pubblico quindi senza inflazione. Questo aumento di massa monetaria sarà preso in considerazione dopo.
[continua...]
http://www.energeticambiente.it/ai-c...manita-12.html (post #296 e #297)
LINEE ESSENZIALI DI UN PROGETTO PER LA FISCALITA' MONETARIA
Le moderne società liberal-social-democratiche non hanno più il sostegno delle ideologie. Hanno ancora i problemi che le ideologie lasciano irrisolti,ovvero:
1. il libero mercato
2. la solidarietà
La causa, per entrambe le ideologie proviene in gran parte dalla FISCALITÀ REDDITUALE che, da una parte impedisce alle Imprese, sfiancate dalla morsa fiscale che ne penalizza i redditi, di produrre ricchezza sfruttando a pieno le caratteristiche del libero mercato, dall' altro impoverisce progressivamente i Cittadini, oppressi da un inarrestabile Debito Pubblico che vanifica le promesse di solidarietà del Wellfare.
La soluzione è nella pratica della FISCALITÀ MONETARIA.
La FISCALITÀ MONETARIA si attua spostando il prelievo fiscale dal settore dei redditi e della proprietà alla base monetaria. 1. il libero mercato
2. la solidarietà
La causa, per entrambe le ideologie proviene in gran parte dalla FISCALITÀ REDDITUALE che, da una parte impedisce alle Imprese, sfiancate dalla morsa fiscale che ne penalizza i redditi, di produrre ricchezza sfruttando a pieno le caratteristiche del libero mercato, dall' altro impoverisce progressivamente i Cittadini, oppressi da un inarrestabile Debito Pubblico che vanifica le promesse di solidarietà del Wellfare.
La soluzione è nella pratica della FISCALITÀ MONETARIA.
La base monetaria, espressione fondamentale dell'andamento di una qualsiasi economia, è composta da:
M1 - aggregato monetario costituito da denaro circolante (banconote più monete metalliche), depositi bancari e postali in conto corrente.
M2 - costituito da M1 più i depositi bancari e postali a risparmio
M3 - costituito da M2 più i buoni ordinari del tesoro
Il valore complessivo di questi aggregati in Italia oscilla attualmente(2005) intorno a 1.300 miliardi di Euro.
Secondo la politica economica, da cui dipende la direzione della base monetaria con il fine d’influenzare il processo economico, l’emissione di nuova moneta viene decisa dal Governatore centrale per "inflazionare" l’economia e stimolare artificiosamente la circolazione dei capitali e quindi le opportunità d’investimento produttivo.
In questi casi l’emissione monetaria aumenta ovviamente il debito pubblico che verrà compensato, forse e in parte, dalla successiva opportunità di "ripresa" economica indotta dalla svalutazione che in seguito consentirà di ritirare almeno in parte l’aumento precedente di moneta in circolazione. In pratica la base monetaria tende sempre ad aumentare in relazione all'inflazione ed all'andamento dell'economia.
La fiscalità monetaria prende l'avvio dall' aumento del potere d’acquisto del denaro derivante dall’annullamento della fiscalità reddituale alle Imprese. L'aumento del potere d'acquisto del denaro così provocato consente di procedere ad un’emissione monetaria (devalutazione) che non aumenta il debito pubblico perché deriva da un effettivo potere d’acquisto della base monetaria circolante nel processo economico dalla produzione al consumo.
La fiscalità monetaria, quindi, senza gravare sul debito pubblico, consente di aumentare il potere d’acquisto della moneta del 50% della massa monetaria come ovvia conseguenza dell'abolizione delle tasse reddituali in un regime di libero mercato. Nel più ampio progetto di una società triarticolata deve partecipare anche un altro fattore che comprende soprattutto la totale separazione dello Stato dalla vita economica. Ma ciò è un ulteriore miglioramento che verrà ripreso in altra sede.
Soltanto all'inizio della manovra, sarà necessario un patto sociale che consenta, per il primo giro economico, di sostenere il peso della riduzione significativa dei benefici del welfare per un breve periodo di austerità (al massimo 1-2 anni). Non servirà alcun altro sacrificio in seguito.
In sintesi la fiscalità monetaria consente al denaro di "ringiovanire" (aumentare il proprio potere d'acquisto) in maniera spontanea, per effetto del lavoro liberato dalla fiscalità reddituale ed attivo in un libero mercato. Da questo "ringiovanimento" può derivare in modo sano sia il reddito di cittadinanza che il necessario per il fisco.
L’inizio della manovra consiste nel fatto che tutte le imprese,all'inizio di un ciclo economico, vengano sgravate, interamente del carico fiscale.
In tal modo le imprese hanno a disposizione un capitale nominalmente aumentato fino al 50% e quindi possono produrre, in regime competitivo, merci e servizi ai prezzi più bassi possibili fino a dimezzarli (un esempio di questo evento è la produzione cinese che riceve lo stesso vantaggio competitivo mediante il bassissimo costo del lavoro e la formazione di prezzi molto bassi e fortemente concorrenziali ottenuto però sfruttando gli uomini come soltanto il comunismo può fare).
Per realizzare il reddito di cittadinanza e la necessità fiscale si può ora procedere alla riduzione del potere d’acquisto precedentemente ottenuto mediante l’emissione del denaro necessario a questi scopi. Questa manovra ovviamente tenderà a far ritornare i prezzi all'origine, ma si sarà ottenuto un aumento della massa monetaria senza incidere sul debito pubblico quindi senza inflazione. Questo aumento di massa monetaria sarà preso in considerazione dopo.
[continua...]
Commenta