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l'importanza di riserve di acqua domestica

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  • l'importanza di riserve di acqua domestica

    In questa estate prolungata di caldo e siccità, mi è nata questa riflessione. la tendenza ormai consolidata è di avere prolungati periodi siccitosi alternati a magari acquazzoni concentrati in lassi di tempo ristretti. Le condotte pubbliche hanno problemi ingenti di perdite.

    Perché non incentivare magari con scelte politiche l installazione domestica di accumuli di acqua piovana. Si ridurrebbe la continua depauperazione delle falde profonde. Si potrebbe mitigare la criticità dei frequenti periodi di siccità. Inoltre nei periodi di forte caldo magari l acqua potrebbe essere utilizzata per ridurre il carico termico nelle abitazioni oltre al naturale utilizzo per consumo domestico è per giardini.

    Insomma invece di cercare di accumulare e produrre energia perché non sto chiamo intanto l acqua che è anche più semplice?

    Volevo sapere la vostra opinione su questa idea. Grazie

  • #2
    nei luoghi dove l'acqua arriva ad intermittenza è normale avere serbatoi sul tetto,

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    • #3
      No io intendo riserve di acqua più importanti. 'Stanze' di acqua, con tanti m3 per fabbisogno più prolungato. Ci sono locali a piano terra sfitti, potrebbero diventara serbatoi ed in caso l acqua accumulata potrebbe essere utilizzata o rivenduta in una specie di spp. Insomma l acqua è importante, sembra che caldo e siccità si ripeteranno, perché non cercare di rallentare il decorso dell acqua quando c'è?
      Ed inoltre lo stato ha tutta la convenienza ad incentivare qst tipo di strategia.

      Oh forse ho sentito troppo caldo :-), ma non mi pare

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      • #4
        giuste considerazioni!
        tutte le nuove realizzazioni o ristrutturazioni di unità immobiliari singole o a schiera dovrebbero prevedere per legge a sebatoi di accumulo interrati di acqua piovana con la quale si può sostituire la cacciata di acqua potabile per lo scarico dei water,nonchè innaffiare giardini ed orti,nonchè lavare l'auto.

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        • #5
          Sì buonuomo, peccato che cisterne o lavori edili in questo senso non sono incentivati come altri settori. Sarebbe ora che partisse dal basso una richiesta in questo senso verso la politica!

          Ma per restare nel pratico, una riserva d acqua grande come può essere realizzata ? Io avrei uno spazio di 3x3x2 da adibire, è già seminterrato su tre lati con blocchi di cemento da 25 cm. Esistono guide per la realizzazione?
          Ma soprattutto è una cosa utile per l ambiente o Anche per le tasche? Perché fare una vasca capiente ha un costo che ora non riesco a stimare come bisognerebbe calcolare il rientro nel tempo? Qlc ha fatto calcoli simili?

          Grazie

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          • #6
            flavio, non è di facile soluzione, ma concordo che sarebbe indispensabile come suggerite tu e buonuomo.

            Per prima cosa è difficile stabilire la quantità di stoccaggio, sappiamo che, in base alle precipitazioni medie annue, in italia ed in base alla località si possono recuperare teoricamente tra 0,5 e 2 metri cubi per ogni metro quadrato di superficie di apporto (dati verificabili da wikipedia sui singoli comuni), il problema è la discontinuità, accade che per tre mesi o più non vi siano precipitazioni apprezzabili, è già questo impone un dimensionamento tale da sopperire alle carenze (salvo quanto appresso scriverò * )

            In secondo luogo la gestione dell'impianto non è banale, qualora si sia in fase di costruzione o di ristrutturazione si hanno dei grandi vantaggi, ma un adattamento è spesso difficile se non improponibile. Immagina un impianto separato solo per gli scarichi, significa che in ogni bagno deve arrivare una tubazione specifica e separata dalla attuale centralina (già questo significa spesso effettuare opere non da poco), implica che deve avere un suo motore per portare l'acqua al piano, con relativo press control e pigna anti svuotamento per la suzione dalla apposita cisterna realizzata ad hoc. Che la cisterna non si svuoti completamente altrimenti il motore va in blocco, e con il rischio che un guasto imprevisto ti lasci senza acqua negli scarichi ( cosa per nulla gradita ).

            Puoi usare la strategia del sotto pieno (*) la cisterna viene reintegrata da acqua potabile qualora il livello scenda oltre un limite di soglia impostata, garantendo in ogni caso una scorta minima di autonomia. Oppure un piccolo accumulo sul tetto (1000 litri) che svolga più funzioni, cedere acqua per caduta agli scarichi per evitare l'avvio del motore ad ognuno di essi, garantire una minima scorta di acqua ed una salvaguardia da potenziali guasti del motore. In ogni caso necessiti di un sotto pieno in cisterna e di motore per reintegrare la cisterna in terrazzo più un sistema che la riempia nuovamente sotto un limite di soglia (500 litri). Impianto già ben più complesso e poco adatto a passo rapido dei wc soprattutto se la colonna è bassa.

            Andando al riempimento della cisterna, esiste il problema delle ' prime acque '. Immagina dopo tre mesi di assenza di pioggia cosa viene portato come detriti (e non solo) dal dilavamento iniziale, questa è acqua da non utilizzare e deve essere scartata per evitare proliferazioni batteriche (guano ed altro...) ed accumulo di detriti sul fondo della cisterna. Pur ponendo un filtro in ingresso (obbligatorio in ogni caso) esso si intaserebbe nel giro di brevissimo tempo. Quindi è necessario tenere sotto controllo le prime piogge.

            Inoltre una pulizia ed una sanificazione periodica della cisterna sono indispensabili, come una clorazione continua è fondamentale (cosa che potrebbe dispiacere alle piante se irrigate da ciò).

            Andando ai numeri, un tetto di 100 m2 può recuperare da 50 a 200 metri cubi l'anno in base alla zona. Il consumo medio di una persona è di circa 50 litri al giorno solo per gli scarichi (esagero un poco). Una famiglia di 4 persone quindi consuma circa 75 metri cubi l'anno per gli scarichi, per il costo vedi tu in base alle tue tariffe, il tempo di ammortamento è in ogni caso nell'arco dei decenni ( a me viene circa 75 anni e molte predisposizioni le ho già ) sperando che non si guasti nulla e non considero la manutenzione periodica.

            La mia conclusione è che: per una famiglia risulta improponibile come costi, come gestione e come tempi di rientro. Un uso valido potrebbe essere a livello condominiale, in centri commerciali, in grandi uffici, alberghi, villaggi, strutture dove si possa raggiungere una economia di scala tale da giustificare un investimento di impianto e si possa contare su di una manutenzione puntuale.
            Regolamento: http://www.energeticambiente.it/misc.php?do=vsarules

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            • #7
              Grazie Elisabetta perché hai apportato del sano realismo in qst discussione.
              Se da un lato immaginavo la parte elettrica per garantire pressione al circuito, dall altro lato non immaginavo tutto il trattamento per l acqua dello sciacquone, figuriamoci per farsi la doccia! In sintesi pensavo che la cisterna potesse servire Tutto il bagno. Secondo credevo che la cisterna potesse servire anche per l irrigazione...
              Tanto per dire la cronaca ha parlato molto dei prelievi dal lago di Bracciano, e quella acqua viene fatta diventare potabile.
              Insomma grazie per aver fatto choarezza. :-)

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              • #8
                Elisabetta ho visto alcuni sistemi commerciali. Il trattamento dell acqua viene fatto dopo l accumulo prima di entrare in casa, in questo modo viene trattata solo una piccola parte di acqua mentre quella per irrigazione viene pescata direttamente.

                Il punto non è tanto ora, ma in prospettiva l acqua di falda potrebbe diminuire ed a quel punto il gioca potrebbe valere la candela con ritorni economici più ragionevoli

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                • #9
                  Ciao a tutti,
                  Certamente il discorso di Elisabetta è ineccepibile. Però io vedo la cosa anche dall'altro lato: ogni litro di acqua piovana raccolta e riutilizzata è un risparmio.
                  Nel mio piccolo ho messo fuori casa (perchè ne ho la possibilità) un serbatoio da m3 con cui innaffio il giardino. Ovviamente non riesco a sopperire a grossi periodi ma è un concreto aiuto nei periodi intermedi. Sono 3-4 m3 risparmiati all'anno (e anche di più se l'alternanza delle piogge è favorevole).
                  Se questo numero fosse moltiplicato per molte abitazioni e su gran parte del territorio il risultato finale sarebbe comunque significativo!

                  Vi consiglio un libro, che segnalai qualche tempo fa sul nostro canale facebook, che parla proprio di impianti casalinghi anche in fai da te che uniscono una relativa economicità a un risultato comunque soddisfacente.
                  Amazon.it: Recuperare l'acqua piovana per il giardino e la casa - Karl Heinz Bose, R. Merighi - Libri

                  Ciao!
                  Essere realisti e fare l'impossibile

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                  • #10
                    Corretto eroyka, però spesso guardiamo il dito e non la luna da esso indicata.

                    Nel senso che circa l'80% dell'acqua potabile è destinata ad usi agricoli ed industriali, in Italia sono disponibili fonti idriche comprese tra 2.000 a 5.000 metri cubi per abitante l'anno (wiki), noi siamo in 4 e molto spreconi con giardino e piscina ma consumiamo in tutto 266 metri cubi l'anno dei nostri potenziali 8.000 (2.000X4 in Sicilia) ovvero lo 0,033% di quanto teoricamente spetterebbe, eppure siamo sempre con il contagocce a misurare cisterne e ridurre i consumi per evitare sprechi, impianto irrigazione a goccia ed altro, eppure...

                    Ora osserviamo la luna e non più il dito, cosa viene fatto per l'agricoltura e l'industria ? esistono dei piani o delle strategia per favorire il risparmio idrico ? Si effettuano controlli per verificare le perdite idriche delle condotte (che rappresentano mediamente oltre il 40%) ? esiste una politica dei prezzi agricoli e commerciali atta ad incentivare il risparmio idrico ?

                    La risposta a questa ed altre domande è sempre NO, perchè l'emergenza è comoda, ci si guadagna, si favoriscono gli 'amici' e si acquisiscono potere e ruoli.

                    Ora io non mi metto a risparmiare 3-4 m3 l'anno e neanche 100 ammesso che possa realizzarlo, vorrei che i soldi spesi da milioni di persone che si dotano singolarmente di tali impianti vengano spesi in maniera coordinata e mirata da chi ha il dovere di gestire l'acqua, solo che fa troppo gola a troppi rimanere nello stato in cui siamo, magari con la scusa di dovere privatizzarla per risolvere il problema, problema che viene creato ad hoc e di cui tutti parlano... è emergenza idrica... siamo con l'acqua alla gola... blocchiamo l'erogazione... ma V.....

                    P.S.: (scusate lo sfogo)
                    Regolamento: http://www.energeticambiente.it/misc.php?do=vsarules

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                    • #11
                      come al solito elisabetta ha competenze e intelligenza da vendere,posso solo dire
                      elisabetta for president,al posto degli ominilli che vengono eletti

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                      • #12
                        Sicuramente ineccepibile come discorso Elisabetta. Nonostante qst la riflessione sulla corretta gestione dell acqua dovrebbe,ora, o dovrà, presto, entrare dentro la più larga questione del corretto uso delle risorse. Il tuo dato non comprende fenomeni nuovi come la diminuzione delle piogge, della Neve,in particolare, lo sfruttamento eccessivo delle falde... Insomma quel dato andrebbe approfondito, non mi rende ...tranquillo così come lo hai descritto.

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                        • #13
                          Ciao a tutti, concordo pienamente con Elisabetta, posso ragionare su uno stoccaggio casalingo a livello di qualche mc, come dice Roy, per innaffiare l'orto o il giardino.
                          Da concepirsi come una sorta di volano idrico che mi permetta di coprire in toto o almeno in parte il periodo maggiormente secco; di facile realizzazione, con semplici barili di plastica o coi "cubi" da cantiere", collegati direttamente alle discese delle gronde.
                          Ma stoccaggi maggiori, soprattutto a livello casalingo, sarebbero pressoché inutili oltre che, se non adeguatamente trattati, fonte di batteri (legionella in primis) o nursering per zanzare.
                          Mettiamoci in testa che in Italia l'acqua c'è! Ed iniziamo a pensare a come supplire ai periodi di siccità attraverso acquedotti sani, invasi in alta quota (soprattutto qui al nord) che suppliscano al lavoro che una volta era proprio dei ghiacciai o delle zone con neve perenne e laghi artificiali in pianura in grado di stoccare, durante i periodi "alluvionali", grandi quantità d'acqua.
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                          • #14
                            Ciao a tutti,
                            grazie della partecipazione. Si Elisabetta dice bene e altro che sfogo ci vorrebbe contro questa mancanza di presa di azioni e responsabilità verso la sicurezza idrica del nostro paese!
                            Sicuramente un'azione sistemica e ben organizzata è fondamentale e necessaria. Ma la creazione, come dice Lupino di "volani idrici" grandi (laghi, laghetti antincendio, ecc) e piccoli (stoccaggi casalinghi) e ancor più necessaria proprio a fronte della maggior intermittenza delle piogge.

                            Penso che con un approccio misto di questo tipo, insieme a metodi a basso consumo idrico, possa portare una sicurezza di approvvigionamento molto ma molto superiore a quella attuale. Con benefici per tutti.

                            Non dimenticando, comunque, che va risolto a monte il problema del riscaldamento globale e dell'inquinamento...
                            Roy
                            Essere realisti e fare l'impossibile

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                            • #15
                              Concordo su molti punti anch'io, ma il 3d teoricamente è sulle scelte che ognuno può fare per ridurre il consumo di acqua.
                              Nel mio caso ho fatto mettere una cisterna da 5000 litri di raccolta acqua piovana che sicuramente determina un certo risparmio (ma non così enorme come si crede se si ha un pò di giardino da irrigare, perchè di solito quando più serve... è vuota!).
                              Io la vedo come una scelta più di risparmio economico che non una reale misura per combattere la scarsità di acqua disponibile (che in realtà in Italia NON esiste, fortunatamente!). Anche perchè è semplicemente un "rallentamento" nel normale ciclo pioggia-fiume-mare e non cambia di un granchè il bilancio finale.
                              Se parliamo di acqua POTABILE soluzioni come i serbatoi a tetto per l'acqua potabile sono inutili, anzi immagazzinare l'acqua potabile può essere anche pericoloso se non lo si fa a regola d'arte.
                              A mio parere è più efficace una corretta tariffazione (in Italia il mc di acqua potabilizzata costa troppo poco. Discorso antipatico capisco, ma è così che si incentiva il vero risparmio!) ed ovviamente un intervento corposo sulle linee di acquedotto eliminando lo spreco di acqua POTABILE.

                              Andando leggermente OT il discorso sulla ottimizzazione delle risorse riguarda invece l'agricoltura che, oltre ad essere enormemente vorace di acqua, ha il grave problema di QUALE acqua utilizzare. Infatti se si tratta di acqua proveniente da invasi nessun problema se non il fatto che col cambiamento climatico ne occorrerebbero di più. Ma in realtà il grosso dell'acqua per irrigazione viene prelevato dalla falda profonda tramite pozzi. Questo si che è un problema sottovalutato perchè la falda profonda è delicata e un suo sovrautilizzo può determinare gravi conseguenze a valle.
                              Qui può e dovrebbe intervenire la tecnologia. Magari prendendo spunto da altri paesi che già la utilizzano. Ad es. l'irrigazione a goccia inventata in Israele è in grado di dimezzare il consumo e dare un prodotto migliore (Siccita, la soluzione innovativa degli agricoltori piemontesi: "Con il sistema a goccia risparmiamo il 60% dell'acqua" - Il Fatto Quotidiano).
                              “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                              • #16
                                Ciao B.E.

                                Dall'articolo da te citato:
                                " il presidente del Consorzio Irriguo [...] insieme alla Cooperativa Dora Baltea, al Consorzio Ceralicolo Capac e a Confcooperative Fedagri Piemonte, da un paio di anni ha portato in Piemonte il sistema di irrigazione “a goccia”

                                Ma ... da un paio d'anni? Ma il sistema a goccia esiste da decine di anni! Andavo a scuola io ... solo che volevo studiare l'aridocoltura, e perciò mi misero all'ultimo banco dell'ultima fila col cappello a cono in testa fin quando non recedessi "con animo sincero e fede non finta" da questa mia idea.
                                Dopo cinque minuti avevo già receduto, magari se insistevo diventavo un luminare dell'aridocoltura anche io, come Pascal Poot [1], che nel giro di un paio d'anni ha fatto adattare alla mancanza d'acqua pomodori e cetrioli, poponi e insalate, cipolle e peperoni, cavoli agretti e scalogni e ogni altro ortaggio [2].
                                Di tante triglie che c'è nel mare qualcuna la prende.

                                Saluti.

                                T


                                -----------------
                                1: http://www.butac.it/pomodori-senzacqua/;
                                2: "ogni altro ortaggio": licenza poetica.

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                                • #17
                                  anche perchè manca un
                                  PO
                                  d'acqua!
                                  Siccita: in secca sorgenti Po, niente acqua sul Monviso - Acqua - ANSA.it

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                                  • #18
                                    Eh si, il caro Eridano quest'anno è un po' magro, anche se, stranamente, continuo a vedere in un paio di suoi affluenti (il Maira in primis) più acqua di quella che normalmente vi è in anni anche molto meno aridi di questo.
                                    Domotica: schemi e collegamenti
                                    e-book Domotica come fare per... guida rapida

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                                    • #19
                                      forse in quota c'era più ghiaccio?

                                      Commenta


                                      • #20
                                        naturalmente dopo mesi di siccità s'è scatenato il diluvio!
                                        (cassoni di stoccaggio dell'acqua piovana già stracolmi)

                                        Strade come fiumi, i tombini saltano tra le auto

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                                        • #21
                                          col riscaldamento globale aumenta l'evaporazione degli oceani di conseguenza le
                                          precipitazioni diventano più violente,siccità poi alluvioni uguale grossi danni e vittime
                                          masse di persone che vogliono spostarsi,ma chi è al sicuro

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                                          • #22
                                            piccole azioni quotidiane...non le suggerisco io ma l'acea...
                                            Campagne istituzionali

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                                            • #23
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                                              L’acqua val bene una cyberguerra - La Stampa
                                              L’acqua val bene una cyberguerra


                                              A Tel Aviv un summit di matematici, imprenditori e specialisti di intelligence: “Ecco come difenderemo l’oro blu”

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