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elettrico senza batterie

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  • elettrico senza batterie

    Ciao ragazzi,

    non so se la sezione sia quella corretta,

    vi scrivo per una domanda tecnica che non ha utilità nell'ambito della mobilità elettrica,

    come dimensiono un motore termico per alimentare dei motori elettrici evitando il pacco batterie?

    In linea generale pensavo di dimensionare il motore termico partendo dalla potenza richiesta da quello elettrico più la

    dispersione dovuta alla conversione termica/elettrica ed alla dinamo/altrernatore; è corretto?

    Per fare un esempio, se voglio alimentare due motori elettrici da 20kw posso usare un motore termico da 60hp?

    Poi che altri componenti servono?

    Sperando di essermi spiegato, Grazie per le spiegazioni.

    F

  • #2
    Nessuno sa darmi indicazioni?

    ho sbagliato sezione?

    F

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    • #3
      Più che altro dovresti studiare un pochino meglio l'argomento prima di cimentarti in imprese improbabili. Quello che vuoi fare esiste già da molti anni impiegato su treni, navi e macchine speciali. Documentati in merito come fanno tutti prima di iniziare un progetto.
      Viva la tecnologia che semplifica la vita.
      Non discutere mai con un idiota, la gente potrebbe non notare la differenza.

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      • #4
        E' proprio quello che sto facendo

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        • #5
          Un pacco batterie, magari piccolo, è INDISPENSABILE, altrimenti dovresti dimensionare il generatore sui picchi di assorbimento del motore elettrico, e i motori termici sono molto più "lenti" a salire di giri e fornire la potenza necessaria degli elettrici.

          Credo che le batterie siano evitate in pochissimi casi particolari dove la richiesta di potenza in uscita è quasi costante.
          I miei articoli su risparmio energetico, veicoli elettrici, batterie e altro
          https://www.electroyou.it/richiurci/...-miei-articoli

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          • #6
            l'unico esempio che mi viene in mente:
            Cat | Dumper da miniera 795F AC | Caterpillar
            un veicolo molto particolare, la trazione elettrica non è certo usata per inquinare meno o aumentare il rendimento.

            Ma è un veicolo ibrido, in effetti la sezione è sbagliata, sposto il 3d
            I miei articoli su risparmio energetico, veicoli elettrici, batterie e altro
            https://www.electroyou.it/richiurci/...-miei-articoli

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            • #7
              Grazie Riccardo, vado a guardare il link

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              • #8
                Visto, un mezzo molto particolare.

                Quindi provo a vedere se ho capito,

                per alimentare, ad esempio, un motore elettrico da 40kw dovrei avere un generatore da circa 50kw ed un pacco batterie, anche piccolo, che si accolli gli spunti di assorbimento?

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                • #9
                  In generale si, o meglio per essere preciso si potrebbe dimensionare il generatore su 40kW o anche qualcosa meno, e il pacco batterie coprirebbe i momenti (di solito brevi) in cui si chiede la potenza massima al motore elettrico.

                  Ma cosa vuoi capire? I veicoli ibridi (perchè di questo stai parlando) sono tantissimi, con molte scelte progettuali diverse...
                  I miei articoli su risparmio energetico, veicoli elettrici, batterie e altro
                  https://www.electroyou.it/richiurci/...-miei-articoli

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                  • #10
                    Ma cosa vuoi capire? I veicoli ibridi (perchè di questo stai parlando) sono tantissimi, con molte scelte progettuali diverse...[/QUOTE]

                    Mi rendo conto di essere stato piuttosto generico;

                    il calcolo non mi serve propriamente per un veicolo, il motore elettrico non mi darà la propulsione ma sarà adoperato per avvolgere una bobina, quindi dovrà essere potente (circa 50cv) e con potenza "dimmerabile" (non posso usare direttamente quello termico con prese di forza o simili per via della modalità in cui andrà montato).

                    Il problema delle batterie sta, ovviamente, nell'autonomia e nella possibilità di reperire la corrente nei luoghi di utilizzo.

                    Perciò mi servirebbe alimentarlo con un motore termico, come avviene sulle navi per l'alimentazione dei pod azimutali, per non avere limiti di autonomia.

                    Il problema principale è che il "macchinario" dovrà essere di piccole dimensioni (per capirci quelle di un BOBCAT) e non so se il generatore necessario per alimentare un motore di almeno 50cv, possa essere di dimensioni sufficientemente piccole.

                    Certo un'alternativa potrebbe essere quela idraulica ma mi piacerebbe prima verificare la possibilità di un utilizzo di motore elettrico.

                    Grazie ancora in anticipo, Riccardo, per la gentilezza e la competenza

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                    • #11
                      Ora è più chiaro. Vuoi fare e un azionamento elettrico alimentato da un generatore termico. Quindi la tua catena cinematica/statica sarà : motore termico, alternatore, raddrizzatore, dc/dc converter, batteria tampone , inverter a frequenza variabile e relativa elettronica di controllo. Tutti componenti che si trovano in commercio singolarmente per poi assemblarli nel sistema. Io comunque vedo più pratico e affidabile un sistema idraulico formato da : motore termico , pompa idraulica , motore idraulico.
                      Viva la tecnologia che semplifica la vita.
                      Non discutere mai con un idiota, la gente potrebbe non notare la differenza.

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                      • #12
                        ah ma allora cambia tutto.... forse dovrei consigliarti un altro forum dove ci sono molti tecnici competenti per una realizzazione del genere.

                        Se sei tu il progettista avrai chiaro che servono molte altre informazioni. Per esempio le ore continuative di utilizzo.

                        50kW sono tanti, un pacco batterie anche solo per 1h continuativa sarebbe bello grosso, circa 150kg.

                        Inoltre qualsiasi motore elettrico assorbirebbe molto per mettere in rotazione la bobina, meno per tenerla a V costante... quindi devi avere un'idea di quanti kW assorbirebbe il tuo sistema allo spunto e quanti a regime ... quindi per esempio conta anche in quanti secondi devi portare la bobina da ferma alla velocità voluta.

                        Forse esiste qualche macchinario in commercio per questo utilizzo, hai provato a cercare?
                        I miei articoli su risparmio energetico, veicoli elettrici, batterie e altro
                        https://www.electroyou.it/richiurci/...-miei-articoli

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                        • #13
                          Buongiorno e grazie a Riccardo e Serman,

                          Per Serman,
                          perfetto, ora ho chiara la "catena cinematica",
                          il motivo per il quale sono orientato verso l'elettrico è la maggior semplicità costruttiva (senza dover portare tubi di olio in pressione ecc.), la maggior precisione nel regolare la potenza erogata in ogni istante ed il fatto che, quando scarica, volendo, la bobina, credo, potrebbe essere fatta girare più velocemente usando un motore elettrico rispetto ad uno idraulico

                          Per Riccardo, ho guardato in giro ma non ho trovato nulla,
                          le ore continuative potenziali dovrebbero essere quelle di una giornata lavorativa, quindi circa 8, per questo motivo non è pensabile un pacco batterie,
                          per quanto riguarda la potenza necessaria dovrebbe essere immaginata come il motore di un veicolo, quindi, con un potenziometro, darei più o meno potenza a seconda che voglia più forza di trazione (se la bobina deve tirare più peso) o velocità (nel caso la bobina sia scarica)
                          Alla partenza, non serve che la bobina parta subito veloce, anzi deve essere possibile dosare bene la potenza espressa dal motore per regolare la velocità di rotazione in base al carico.
                          Per chiarire, se il carico è scarso, si da poca potenza e si aumenta fino alla velocità di rotazione desiderata (che, però, non è mai costante -salvo in rari casi- ma deve poter sempre essere regolata)
                          se il carico è pesante si da potenza fino a che sia sufficiente per tirare e poi, come prima, si regola la velocità di avvolgimento.

                          Per concludere, quindi, io partirei sempre dando poca potenza per avviare dolcemente la rotazione e arriverei ai 40-50KW massimi solo in caso di un grosso carico da tirare o della necessita di un veloce recupero del cavo.

                          Spero siano sufficienti, le informazioni, per fare un dimensionamento ipotetico di massima delle varie parti che elencava Serman (Potenza motore, potenza alternatore, quantità minima di batterie ecc.)

                          Grazie ancora

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                          • #14
                            Visto il tipo di impiego che mi sembra di intuire sia un verricello a fune penso che un sistema idraulico sia molto più semplice da assemblare e sopratutto più economico. In commercio ci sono ottimi gruppi motore/pompa idraulica utilizzati per alimentare attrezzeria idraulica da campo con potenze/portate compatibili con il tuo impiego. Scegli poi un motore idraulico da accoppiare alla bobina che abbia il regime di giri che ti serve e un gruppo valvole con cui regolare la velocità. In pratica è una normale trasmissione idrostatica utilizzata su moltissime applicazioni industriali e veicoli vari.
                            Viva la tecnologia che semplifica la vita.
                            Non discutere mai con un idiota, la gente potrebbe non notare la differenza.

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                            • #15
                              qui usano condensatori anzichè batterie

                              SmartBus, al posto della batteria c'e il condensatore | AUTOBUS Web - La rivista del trasporto pubblico in Italia

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                              • #16
                                Scusate ma un gruppo elettrogeno non va bene ?
                                Dante : " Fatti non foste a viver come bruti .... "

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