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3 Condensatore

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  • 3 Condensatore

    (in costruzione)
    parto io con una descrizione semplice semplice..
    Cosa è un condensatore:
    Il condensatore in campo elettrico può essere immaginato come un serbatoio in campo idrico.
    Facendovi entrare una corrente, la tensione ai sui capi piano piano salirà (NR vedere qua <http://www.energeticambiente.it/unit...-corrente.html.. per maggiori dettagli su tensione/corrente; vedere invece qua: http://www.energeticambiente.it/elet...-corrente.html .. per cosa si intende come generatore di corrente...) proprio come succede in un serbatoio se facciamo entrare dell'acqua: il livello al suo interno salirà.
    Viceversa se il serbatoio/condensatore presenta una certa carica d'acqua/tensione e facciamo uscire della corrente d'acqua/elettrica, il livello scenderà....

    Abbiamo quindi capito che non è possibile (dato un condensatore di capacità "fissa"....) avere una tensione costante se c'è un'entrata o un'uscita di corrente...per la proprietà "transitiva"...non è possibile avere una corrente (entrante o uscente) se la tensione è costante!

    Ora qua si vede una bella differenza rispetto ad una batteria. Vero è che scaricando la batteria (cioè con una corrente uscente dal positivo...) la tensione scende e caricando viceversa..ma l'entità è in genere piccola/modesta (curva molto piatta) fino al raggiungimento di determinati punti (punto di scarica o di carica, di solito). Viceversa in un condensatore la variazione è alta..anzi! La quantità di "acqua" (energia) immagazzinata è perfettamente deducibile dalla misura del livello (tensione) del "serbatoio" (condensatore).

    Inoltre c'è un altro "parallelo" che calza a pennello. Se in un serbatoio facciamo entrare dell'acqua da un rubinetto da cui esce con un regime costante, il livello salirà (se le forme del serbatoio sono "regolari") linearmente. Lo stesso per un qualsiasi condensatore: se facciamo entrare una corrente costante la tensione salirà linearmente. Abbiamo cioè una perfetta "rampa di tensione", la cui pendenza dipenderà dalla quantità di corrente (.d'acqua...) e dalla capacità del condensatore (del serbatoio...).
    Idem se la corrente è uscente: nel serbatoio il livello scenderà linearmente e nel condensatore la stessa cosa succederà alla tensione.

    Detto in formule: C= Q / V
    [unità di misura > Farad = Coulomb / Volt ]
    (questa consiglio di scolpirla nella memoria, come la legge di ohm per le resistenze... Il resto si "ricava" di conseguenza)

    Visto che la quantità di carica Q è anche la corrente "I" per il tempo "T", ovvero Q = I * T
    [unità di misura > Coulomb = Ampere * secondi ]

    possiamo dire che: C= I *T / V
    (ricordo per i "puristi": lasciamo perdere minuscolo, maiuscolo.. questa discussione non è fatta per Voi, che siete già avvezzi sull'argomento.. e che certamente potrete approfondire su libri più tecnici, ma per chi non è "del ramo")

    Ribaltando per ottenere V.. o meglio una variazione (delta) di V (dV): V= (I * T) / C, dove si vede che:
    -fisso C, I, la V cresce (o scende, secondo la polarità di "I") linearmente con il tempo "T" (vedi esempio del serbatoio)
    -più alto è C (più grande è il serbatoio) e più lentamente sale/scende V (il livello) a parità di I
    -più alta è I e più velocemente cambia il livello di V

    ------------------------

    Cosa succede se applico una tensione improvvisa ad un condensatore scarico (o a tensione minore/maggiore), cosa succede se cortocircuito un condensatore?
    Se avete compreso il parallelo di prima capite che non è circa possibile. È come se nel nostro ipotetico serbatoio d'acqua volessimo raggiungere il livello "x" istantaneamente..o scaricarlo immediatamente se carico. La corrente del "tubo" dovrebbe essere infinita per far ciò.
    Basti pensare (x meglio comprendere) che anchè "spaccando" un grosso serbatoio (vedi diga che cede...) si scatenerà una grandissima/potentissima caduta d'acqua...ma ci vorrà sempre un certo tempo ..anche di qualche frazione di secondo...per svuotarlo completamente. L'acqua infatti, vuoi per inerzia, vui per attrito con l'aria vuoi per...???...impiegerà un tempo finito per svuotare il serbatoio.
    Così in campo elettrico, vuoi per la resistenza interna dei componenti/materiali del condensatore, vuoi per la resistenza seppur minima di un ipotetico cortocircuito, vuoi per l'induttanza parassita presente (a proposito cosa è questa induttanza??...) ....ci vorrà un tempo finito per far ciò.

    --------------------------------------------
    Così come un serbatoio si misura per esempio in litri, anche per il condensatore esiste una unità di misura
    che è il Farad.
    Siccome questo valore è molto grande si usano di solito dei sottomultipli.
    Per maggiori informazioni rimando alla sezione Unità di misura ( Unita' di Misura - EnergeticAmbiente.it )


    (continua)

    Edited by gattmes - 6/6/2006, 17:38 (L ok)
    Ultima modifica di gattmes; 30-09-2010, 09:19.
    Fare si può! Volerlo dipende da te.

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  • #2
    Ciao Gattmes.

    Il discorso è corretto, ma non riesco a comprenderne il significato. In effetti, in entrambi i casi (carica o scarica) devi considerare la resistenza, mai nulla nella realtà, dei collegamenti tra le due armature. In ogni caso avrai quindi una limitazione, anche modesta, della corrente, che tenderebbe all'infinito nel caso la R sia pari a zero. In realtà avrai sempre uma modesta resistenza (pochi milliohm) che eviteranno che la corrente assuma valori infiniti.

    Ciao.

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    • #3
      scusa, pure io non comprendo dov'è il problema: io che ho scritto?
      ...Così in campo elettrico, vuoi per la resistenza interna dei componenti/materiali del condensatore, vuoi per la resistenza seppur minima di un ipotetico cortocircuito, vuoi per l'induttanza parassita presente (a proposito cosa è questa induttanza??...) ....ci vorrà un tempo finito per far ciò....

      ..se poi ti riferisci invece alla parte iniziale (carica in corrente):
      NO, non devo considerare alcuna resistenza (formula C=Q/V=(I*T)/V, non c'è nessuna R!). La resistenza "parassita" ovviamente è sempre presente ma non la menziono (creerebbe + confusione a chi non è molto "avvezzo"...) perchè ininfluente.

      Io ho "parlato" di carica-scarica in corrente e non in tensione, ovvero ho usato un generatore di corrente che impone lui il valore di corrente: se c'è un "attrito" (resistenza) "lui" alzerà (o abbasserà in altri casi) il valore di tensione (che non è fisso come in un generatore di tensione, il quale alza o abbasserà il valore di corrente invece per tenere costante appunto la tensione... (> rileggersi Generatori in continua di tensione e di corrente) per far modo che la corrente sia proprio quella che vuole "lui"....

      Edited by gattmes - 6/6/2006, 17:43
      Ultima modifica di gattmes; 30-09-2010, 09:26.
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      • #4
        Un serbatoi contiene dell'acqua. Il condensatore, che come il serbatoio può essere caricato, presentera una differenza di potenziale (differenza di livello..semplicemente "livello"), ovvero una tensione. Se chiuso su un carico (es resistenza) fornirà anche una corrente. Ma tensione e corrente insieme fanno Watt, ovvero potenza..e sequesta è fornita per un certo tempo è.... energia...quindi il condensatore fornisce energia...la stessa che gli era stata fornita per caricarlo.

        Bene quindi il condensatore invece di contenere acqua come il serbatoio, contiene "energia" in qualche modo.
        Sappiamo l'unità di misura della tensione (Volt), della corrente (Ampere) e della capacità (Farad)..vedere qua per maggiori dettagli)...ma che relazione hanno queste grandezze "dentro" il condensatore...cioè quanta energia è stivata in un condensatore di "X" Farad, carico a "Y" Volt?
        La relazione è la seguente:
        L'energia è "un mezzo Ci Vuquadro", cioè =0,5 * C *V * V, dove C è in Farad e V in Volt.

        Come si nota l'energia è proporzionale al "quadrato" della tensione, metre è proporzionale "secca" al valore della capacità (come si vede la corrente non c'entra 'na mazza...)

        ..dimenticavo! L'energia è ovviamente espressa in Joule. Ragionando a secondi sappiamo (vedere il link sulle unità di misura) che 1 Watt è 1 Joule al secondo, quindi 1wattora è 3600 J, ovvero 1Kwh=3,6 MJ (MegaJoule)
        quind (poco pratico...)i:
        volendo sapere i wattora è circa wh= 0,000139 * C * V * V
        volendo sapere i kwh..bisogna dividere ulteriormente per 1000... kwh= 0,000000139 * C * V * V
        ..se non ho sbagliato qualche divisione...
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        • #5
          Per carità, non volevo offendere nessuno!

          Non intendevo dire che quello che è stato detto è sbagliato: volevo solo dire che si parla di un componente elettonico, quasi come fossimo su di un libro di elettrotecnica.

          Considerando invece lo spirito del forum, dovemo parlare degli effetti ancora sconosciuti di questo componente, tipo quelli sull'antigravità descritti già in passato.

          Purtroppo no posso essere molto attivo; mi connetto solo quando posso ed a casa non possiedo internet.

          Ciao.

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          • #6
            Non ti preoccupare! Penso nessuno si offenda...
            ..invece se c'è qualcosa poco chiaro è meglio farlo presente perchè lo scopo di questi messaggi è proprio rendere semplice e comprensibile l'argomento trattato.

            ..Quindi il contributo di chiunque è sempre auspicato!

            Circa invece parlare di altri effetti, ecc. si può aprire una "discussione" nella pagina principale (dove c'è quella per l'induttanza, ecc...)


            :alienff:
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            • #7
              Ciao Gattmes. Non ho mai avuto dubbi che chi scrive su un forum lo fa per aiutare gli altri, per metterli a conoscenza di tutto ciò che sperimenta.... Spero di poter aiutavi anche un po' io, anche se, almeno per il momento, non ho internet disponibile.
              Complimenti a tutti per le semplici ma dettagliate e precise spiegazioni sugli argomenti.

              Ciao.

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