O.U., definizioni? - EnergeticAmbiente.it

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O.U., definizioni?

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  • O.U., definizioni?

    Buonasera a tutti,
    girando per il forum, in " Energia da Suono o da Cavitazione" ho trovato " OVER-UNITY-Discussioni", dalla quale cito:

    dal post N° 1: Si fa un bel parlare di OU Overunity oggigiorno.
    In questo 3D affrontiamo i temi generali legati all'Over Unity e cerchiamo di risolverli partendo dalle nostre conoscenze ed idee.
    La discussione e' aperta.
    Edited by MetS-Energie - 14/11/2005, 22:39


    dal post N° 2: la parola overunit dice tutto e non dice niente allo stesso tempo.
    Turneight

    In quella discussione si cercavano definizioni condivise di termini quali Over Unity, COP, rendimento; una conclusione non c'è stata o almeno non sono riuscito a trovarla, anzi girando per il forum mi pare di capire che sulle definizioni c'è ancora disaccordo e forse confusione.

    Credo che prima ancora di discutere se l'O.U. esiste o meno, da dove viene ( verrebbe ! ) l'energia in eccesso, eccetera, sia utile trovare un accordo sui nomi da usare per i vari termini e concetti, per questo propongo di riprovarci.
    Intanto metto nel crogiolo quello che secondo me vuol dire Over Unity, o Rendimento Sovra-unitario:
    ho un apparecchio, munito di due contatori, uno in entrata ed uno in uscita; sul contatore in entrata leggo che, dopo un certo periodo, l'apparecchio ha consumato/assorbito X Wattora; il contatore in uscita mi dice che, nello stesso tempo, l'apparecchio ha prodotto/emesso Y Wattora;
    se X è inferiore ad Y, abbiamo l'O.U., altrimenti non ce l'abbiamo.

    Mi rendo conto che quanto sopra come definizione non va bene, è lungo eppure non esaustivo, infatti non sto dicendo che ho le definizioni già pronte, ma che le sto cercando, e che il concorso di altri interessati è necessario per svilupparle ed affinarle; per questo invito chi già avesse lavorato su questo argomento, a partecipare le sue idee o conclusioni.

    Renatore





  • #2
    Originariamente inviato da renatore Visualizza il messaggio
    Buonasera a tutti,
    girando per il forum, in " Energia da Suono o da Cavitazione" ho trovato " OVER-UNITY-Discussioni", dalla quale cito:

    dal post N° 1: Si fa un bel parlare di OU Overunity oggigiorno.
    In questo 3D affrontiamo i temi generali legati all'Over Unity e cerchiamo di risolverli partendo dalle nostre conoscenze ed idee.
    La discussione e' aperta.
    Edited by MetS-Energie - 14/11/2005, 22:39


    dal post N° 2: la parola overunit dice tutto e non dice niente allo stesso tempo.
    Turneight

    In quella discussione si cercavano definizioni condivise di termini quali Over Unity, COP, rendimento; una conclusione non c'è stata o almeno non sono riuscito a trovarla, anzi girando per il forum mi pare di capire che sulle definizioni c'è ancora disaccordo e forse confusione.

    Credo che prima ancora di discutere se l'O.U. esiste o meno, da dove viene ( verrebbe ! ) l'energia in eccesso, eccetera, sia utile trovare un accordo sui nomi da usare per i vari termini e concetti, per questo propongo di riprovarci.
    Intanto metto nel crogiolo quello che secondo me vuol dire Over Unity, o Rendimento Sovra-unitario:
    ho un apparecchio, munito di due contatori, uno in entrata ed uno in uscita; sul contatore in entrata leggo che, dopo un certo periodo, l'apparecchio ha consumato/assorbito X Wattora; il contatore in uscita mi dice che, nello stesso tempo, l'apparecchio ha prodotto/emesso Y Wattora;
    se X è inferiore ad Y, abbiamo l'O.U., altrimenti non ce l'abbiamo.

    Mi rendo conto che quanto sopra come definizione non va bene, è lungo eppure non esaustivo, infatti non sto dicendo che ho le definizioni già pronte, ma che le sto cercando, e che il concorso di altri interessati è necessario per svilupparle ed affinarle; per questo invito chi già avesse lavorato su questo argomento, a partecipare le sue idee o conclusioni.

    Renatore




    Secondo me per capire bene le due cose occorre vedere il tutto da un punto di vista di macchine termiche.

    Rendimento (n): energia utile/energia fornita. Per una macchina termica è L/Q, dove L è il lavoro all'albero e Q il calore fornito. Ma la puoi adattare per il caso che ti interessa. Per esemio, in un motore elettrico il rendimento è energia meccanica all'albero/energia elettrica fornita.
    Nei cicli termici come lo stirling ed il Carnot, n= 1-T2/T1, per cui può esser rapidamente calcolato conoscendo le temperature (in Kelvin) delle due capacità termiche tra cui opera. Si dimostra che questi sono i cicli termici a rendimento massimo. Questo ed altri motivi per inciso rendono attraente il motore stirling.

    COP: Coefficiente di prestazione, legato all'EFFETTO che la macchina vuole produrre e all'ambiente circostante (mentre il rendimento prescinde da questo, per lo meno nella sua formula generica). Il COP si applica ai cicli inversi, frigoriferi e pompe di calore, in cui si somministra del lavoro meccanico per ottenere trasferimento di calore da un corpo più freddo ad uno più caldo.
    Questo trasferimento può esser più o meno facile a seconda delle temperature in gioco, per cui il motore a parità di energia meccanica può esser trasferito più o meno calore. il COP dice quanto si comporta bene la pompa di calore, ed è definito come Q (ceduto o assorbito a seconda che si tratti di un frigo o di una pompa di calore) fratto L, lavoro meccanico fornito.


    Per OU is intende rendimento maggiore di uno. Il COP può esser anche molto maggiore di uno, ma questo non viola nessuna legge di conservazione dell'energia. Se vuoi, considera questo caso limite: una "macchina" che opera tra t2 e t1, con t1>t2. Senza fare lavoro, avrò trasferimento spontaneo di calore dalla sorgente t1 a quella t2. Quindi un COP infinito, visto che L = 0. Violo qualche legge di conservazione? Certo che no.

    Una macchina con rendimento maggiore di uno viola il primo principio della termodinamica, in quanto non rispetta la conservazione dell'energia. Una macchina con rendimento unitario invece trasformerebbe tutto il calore fornito in lavoro, senza avere calore a temperature più bassa. Questo viola il secondo principio, che stabilisce che non è possibile convertire integralmente il calore in lavoro. Il che ovviamente non significa che parte del calore sparisca... ma che semplicemente rimane calore a temperatura più bassa (la famosa t2). In sostanza le energie sono convertibili l'una nell'altra (primo principio), ma hanno delle gerarchie (secondo principio). il calore è quella più sfigata.

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    • #3
      Salve a tutti,
      grazie endymion70,
      tutto giusto secondo me, conciso e chiaro.
      Se ritrovo dei battibecchi su COP e rendimento gli linko questa discussione.

      Ora diamo una limata all'idea di Free Energy (FE)?
      Per qualcuno è "energia gratis", per altri "energia sconosciuta", o "di origine sconosciuta", oppure "non prodotta dall'uomo", "che non è stata ancora sfruttata", c'è chi chiama "Free" l'energia solare e quella idraulica, per Wikipedia è quella che si può estrarre da un sistema per compiere lavoro, per altri questo termine si applica alle pompe di calore...

      Io la FE la vedo come quella quota di energia, in uscita da un sistema, esuberante rispetto a quella teorica*; così non è immediatamente necessario spiegare da dove viene e come funziona, l'importante è che ci sia.

      A tutti buon lavoro da renatore

      -------------------------------------
      * anche qui attenzione all'inghippo: c'era uno col suo motore magnetico che faceva un discorso del genere: il mio motore in base ai miei calcoli dovrebbe rendere il 250 per cento; dato che per vari motivi rende solo il 150 per cento, e dato che a parlare di Over Unity si rischia di non essere presi sul serio, dichiaro che il mio motore rende il 61 per cento ( 350:100=250:X ! ).

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