Pompa Idrosonica -Dati Sperimentali- - EnergeticAmbiente.it

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Pompa Idrosonica -Dati Sperimentali-

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  • QUOTE (Hellblow @ 5/11/2005, 17:37)
    Salve, primo mio intervento costruttivo su questo tread...allora, premesso che non sono un ingegnere meccanico e che non ho avuto il tempo di lavorarmi il tutto in AutoCad o altro ambiente CAD, ho provato armato di paint ad aggiungere alla pompa idrosonica presente in un link precedente una turbina a due stadi.
    Il disegno è una bozza, incompleta fra l'altro mancando il quarto a destra in basso nel disegno. Tuttavia rende l'idea. La turbina dovrebbe essere a geometria variabile, con riduttore che la collega all'asse della pompa, permettendole in teoria di girare trascinata dalla potenza della stessa. Ovviamente serve un sistema di controllo per la turbina, onde gestire al meglio il tutto.
    Qualcuno mi ha detto che con 5 KW escono fuori piu' di 30Kw di potenza. Ora se la turbina ha un rendimento del 30% possiamo tirare un po di potenza che FORSE fa girare l'asse della pompa senza apporto di energia esterna. Ora, ripeto che non ho effettuato calcoli o verifiche, ho solo fatto un disegnino ^^
    Vogliate scusare l'incompletezza e la rozzezza...ditemi se ne vale la pena perderci tempo secondo voi. (Armando dimmi che te ne pare!)

    il file è pkcala, su http://mio.discoremoto.virgilio.it/liuville/

    La mia piu' che una risposta sarebbe una domanda (bello il disegno in paint).

    Normalmente, ti parlo dei grossi impianti come quello che stiamo realizzando adesso noi in Australia (750MW), in un impianto di produzione energia ad uso elettricita' il processo funziona cosi':

    C'e' una caldaia, abbiamo visto negli anni che il boiler (all'inglese) di tipo Benson e' quello con maggiori performance rispetto agli altri fin qui usati, la caldaia produce vapore (a 1100°F) che viene incanalato e fatto pervenire alla turbina in modo che questa possa raggiungere una velocita' di rotazione tale che il generatore di corrente, che gira in linea d'asse con la turbina, inizi a produrre corrente che poi viene trasformata e gestita da un impianto a valle.

    Nel tuo disegno mi sembra di capire che la turbina sia in linea d'asse con il disco del generatore idrosonico e che quindi la potenza e' determinata non gia' dall'energia prodotta dalla PI ma dalla sua rotazione il che mi sembra riduttivo.

    Si potrebbe pensare che il sistema diventa autonomo (moto perpetuo) ma non e' cosi' perche' le resistenze della turbina e quelle del genratore di corrente a valle annullerebbero presto la velocita' di rotazione di tutto il sistema sempre che il disco che produce le microbolle non collassi. Inoltre la velocita di rotazione della PI non sara' mai quella di una turbina perche altrimenti la turbina che serve?

    Secondo me per funzionare correttamente la turbina deve essere si posizionata nello stesso monoblocco, per risparmiare e ridurre le resistenze e le perdite ma girare di moto proprio indotto dalla produzione di microbolle e l'impianto tarato per produrre quindi vapore e non acqua surriscaldata.

    Tieni presente che una turbina veloce come quella necessaria ad un generatore di corrente ruota a velocita' moltissimo elevate, tant'e' che non le si fermano praticamente mai per via del tempo necessario anche di qualche giorno e sopratutto quello necessario a farle entrare a regime.

    MetS (aSSonnato)

    Edited by MetS-Energie - 7/11/2005, 13:18

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    • CITAZIONE
      Nel tuo disegno mi sembra di capire che la turbina sia in linea d'asse con il disco del generatore idrosonico e che quindi la potenza e' determinata non gia' dall'energia prodotta dalla PI ma dalla sua rotazione il che mi sembra riduttivo.


      Okkio, la turbina è a geometria variabile, quindi regoli la potenza dall'inclinazione delle pale tongue.gif

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      • smile.gif smile.gif
        Da quello che ho capito io la PI ha bisogna di un motore che la ponga in rotazione, il motore puo essere di qualsiasi tipo. A questo punto perchè non una turbina il problema rimarrebbe solo il dimensionamento e l'architettura a patto però che la PI produca piu energia di quello che assorbe,, attenzione non si deve parlare di moto perpetuo perchè comunque al sistema si fornisce un "combustibile" non dimentichiamolo! A questo punto bisogna solo capire se la sovraproduzione di energia prodotta dalla PI sottratte tutte le perdite sia sufficiente solo all'auto sostentemento o se ne rimane qualcosina anche per qualche altro utilizzo qualsiasi esso sia.

        Cristo santo vedo le cose..... le vedooo!!!! wacko.gif

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        • CITAZIONE (Armando de Para @ 5/11/2005, 15:19)
          CITAZIONE (MetS-Energie @ 5/11/2005, 15:05)
          PSMa dove le trovi ste cose?

          A che servo se no??? wink.gif

          Ho molti amici nella rete..forse più che nella vita reale di tutti i giorni... VERI AMICI!!!

          Cavoli non riesco a finire la bozza del programma, ora arriva pure Tom di Nexus...faremo mattina cry.gif

          Ok per tutto, vuoi sapere cosa accade alle palline rosse?
          user posted image

          Non sono palline normali o meglio bolle come le bollicine dell'acqua gasata, ma sono microvortici sferico toroidali che implodono...guarda la foto blu nei miei messaggi



          p.s. sono convinto che accada qualcosa di molto simile anche nelle celle elettrolitiche della fusione fredda... cool.gif

          Ciao Armando, ciao a tutti!

          Bellissima l'animazione flash, ed anche il disegno che spiega l'implosione...

          Armando, salutami Tom, qualche giorno fa mi aveva proposto di incontrarci (anche con te) x bere una birra e fare 4 chiacchiere, purtroppo lunedi parto e quindi se ne riparla per la settimana successiva...
          A proposito... perchè non "costringi" anche Tom ad iscriversi ad energo cosi lo fai venire il 12? wink.gif

          buona serata!
          denis.

          PS: x Sergio e Reattivo, anche se non ho partecipato molto a questo thread, mi sono letto tutti i messaggi e ho raccolto il materiale interessante in un sito protetto. Ci conosceremo sicuramente il 12, sarà un gran piacere!

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          • CITAZIONE (Hellblow @ 5/11/2005, 18:16)
            CITAZIONE
            Nel tuo disegno mi sembra di capire che la turbina sia in linea d'asse con il disco del generatore idrosonico e che quindi la potenza e' determinata non gia' dall'energia prodotta dalla PI ma dalla sua rotazione il che mi sembra riduttivo.

            Okkio, la turbina è a geometria variabile, quindi regoli la potenza dall'inclinazione delle pale :P

            Bravo ma a che velocita' fai girare il disco che produce le microbolle?
            Sai a che regime di rotazione deve girare una turbina affinche' il generatore di corrente produca un flusso stabile con variazioni inferiori allo 0.03%?

            Dai 3000giri al minuto in su.
            Il problema e' ancora lo stesso detto precedentemente. Non si collega in linea d'asse la turbina al generatore di vapore in quanto la turbina "deve" essere collegata in forma rigida col generatore di corrente che data la sua particolare struttura "deve" poter girare in condizioni ottimali senza essere condizionato da alcunche', infatti in un impianto ci sono i condensatori di vapore che lo accumulano per ovviare agli sbalzi di pressione ed anche in caso di breakdown elettrico.
            Nel caso da te prospettato invece il sistema sarebbe totalmente alla merce' di sbalzi di corrente e breakdown essendo tutto il sistema solidale.

            MetS



            CITAZIONE (dede00 @ 5/11/2005, 18:29)
            PS: x Sergio e Reattivo, anche se non ho partecipato molto a questo thread, mi sono letto tutti i messaggi e ho raccolto il materiale interessante in un sito protetto. Ci conosceremo sicuramente il 12, sarà un gran piacere!

            dede00 mi dispiace ma io il 12 sono ancora in Giappone, ci vedremo quando rientro a Natale semmai, altra difficolta' io abito in Francia, pero' ho intenzione di venire piu' spesso da quelle parti, a parte Armando e i nuovi amici del forum ho anche vecchi amici a Vittorio Veneto, Treviso e One'

            Sergio, la S di MetS



            CITAZIONE (reattivo @ 5/11/2005, 18:24)
            <img src="> <img src=">
            Da quello che ho capito io la PI ha bisogna di un motore che la ponga in rotazione, il motore puo essere di qualsiasi tipo. A questo punto perchè non una turbina il problema rimarrebbe solo il dimensionamento e l'architettura a patto però che la PI produca piu energia di quello che assorbe,, attenzione non si deve parlare di moto perpetuo perchè comunque al sistema si fornisce un "combustibile" non dimentichiamolo! A questo punto bisogna solo capire se la sovraproduzione di energia prodotta dalla PI sottratte tutte le perdite sia sufficiente solo all'auto sostentemento o se ne rimane qualcosina anche per qualche altro utilizzo qualsiasi esso sia.

            Cristo santo vedo le cose..... le vedooo!!!! :wacko:

            Scusa ma la turbina come la muovi?
            Non con la PI datosi che usi la turbina per muovere la PI e non puo' essere reciproco perche' il sistema ha bisogno di un'energia esterna.
            Teniamo anche presente che le resistenze del generatore di corrente sono eneormi

            Proviamo a pensare a come potrebbe essere, per parte mia quello che vado asserendo e' la realta' di sistemi che gia' funzionano nel mondo...

            MetS

            Edited by mangoo - 29/6/2007, 10:51

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            • Bhe se il problema è il punto di giunzione (ove cmq io avevo messo degli ingranaggi di riduzione, quindi nessuna connessione diretta) si puo' risolvere tongue.gif

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              • CITAZIONE (MetS-Energie @ 5/11/2005, 17:36)
                Il testo descrive (in inglese) abbastanza realisticamente il processo della cavitazione e le energie che si producono nelle microbolle... pero' parlano sempre e comunque di microbolle che implodono e non di microvortici che avvengono in sfere toroidali.
                Le sfere toroidali ed i microvortici allora da cosa sono stimolate o prodotte?

                http://www.d2fusion.com/education/sonofusion.html
                alien.gif alien.gif alien.gif

                Commenta


                • QUOTE (Hellblow @ 5/11/2005, 18:57)
                  Bhe se il problema è il punto di giunzione (ove cmq io avevo messo degli ingranaggi di riduzione, quindi nessuna connessione diretta) si puo' risolvere tongue.gif

                  Io vedrei un'applicazione della PI (ovviamente dimensionata per essere all'altezza) in un impianto di cogenerazione a ciclo semplice sostituendo quella a ciclo combinato.

                  Un ciclo combinato è una combinazione di una turbina a gas e una turbina a vapore, in cui il gas di scarico del turbogas viene usato per generare vapore.

                  L'energia termica normalmente viene prodotta con caldaia a fuoco, dove il vapore spillato e/o scaricato da una turbina a contropressione, oppure spillato da una turbina a condensazione, viene usato come fonte di energia termica utilizzabile tal quale dagli utenti finali, oppure per riscaldare un mezzo secondario, generalmente acqua calda.
                  Il principale vantaggio degli impianti di cogenerazione a ciclo combinato rispetto alle altre tipologie è il maggiore rendimento nella produzione di energia elettrica.

                  Quindi la nostra PI dove va a posizionarsi?

                  Esattamente dove, oggi come oggi, c'e la turbina a gas, che produce energia termica che poi invece di alimentare la caldaia a fuoco va direttamente e attraverso regolazioni e condensazioni ad alimentare la turbina a vapore.

                  Sarebbero infine sufficienti due PI (di cui una in stand-by) per assicurare la continuita' della produzione elettrica.

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                  • Tutto ciò che implode, per implodere deve avere un vortice... wink.gif
                    Come e perchè accada questo dobbiamo capirlo...
                    Coriolis (etere??), Gravità (gravitoni), Suono(fononi), etc...
                    L'insieme di tutto questo?
                    Nel lavandino si formano vortici a causa di...
                    Nell'atmosfera si formano vortici a causa di...
                    Nell'universo si fomano galassie a spirale a causa di...
                    Etc...
                    Noi riproduciamo delle microbolle che implodono (con vortice) a causa di...
                    biggrin.gif

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                    • smile.gif
                      Scusa MetS io non voglio mettere in dubbio la tua esperienza che ho gia dato per certa e assodata leggendo attentamente le tue parole. Credo di essermi spiegato male,, riprovo in questo modo. La PI produce vapore che in pressione raggiunge la turbina mettendola in rotazione. La turbina in rotazione trasmette il moto rotatorio alla PI e il ciclo si chiude, ho omesso di descrivere gli accoppiamenti e le architetture perchè bisogna pensarci (e calcolarli io non sono in grado di farlo) un esempio: condensatori di vapore ,geometrie variabili (vedi Hellblow) , riduttori di giri, ecc... Naturalmente il tutto deve partire in qualche modo quindi servirà un motore di avviamento che ad un certo punto dovra disinserirsi dal sistema. Forse io sto pensando ad un sistema di piccolo ingombro e potenza mentre tu sei abituato a pensare a grandi sistemi, forse non ci capiamo per questo motivo. Fammi sapere cosa ne pensi. smile.gif

                      A.A.

                      Commenta


                      • QUOTE (Armando de Para @ 5/11/2005, 19:09)
                        QUOTE (MetS-Energie @ 5/11/2005, 17:36)
                        Il testo descrive (in inglese) abbastanza realisticamente il processo della cavitazione e le energie che si producono nelle microbolle... pero' parlano sempre e comunque di microbolle che implodono e non di microvortici che avvengono in sfere toroidali.
                        Le sfere toroidali ed i microvortici allora da cosa sono stimolate o prodotte?

                        http://www.d2fusion.com/education/sonofusion.html
                        alien.gif alien.gif alien.gif

                        huh.gif allora avevo ragione io, nella mia ignoranza quando ponendomi il quesito proponevo una spiegazione, quei minivortici non sono altro che il dettaglio di quello che effettivamente succede nelle microbolle (sarebbe da dire nanobolle) durante la cavitazione, e da qui la produzione di energia termica.... o no?

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                        • CITAZIONE (Armando de Para @ 5/11/2005, 19:22)
                          Tutto ciò che implode, per implodere deve avere un vortice... wink.gif
                          Come e perchè accada questo dobbiamo capirlo...
                          Coriolis (etere??), Gravità (gravitoni), Suono(fononi), etc...
                          L'insieme di tutto questo?
                          Nel lavandino si formano vortici a causa di...
                          Nell'atmosfera si formano vortici a causa di...
                          Nell'universo si fomano galassie a spirale a causa di...
                          Etc...
                          Noi riproduciamo delle microbolle che implodono (con vortice) a causa di...
                          biggrin.gif

                          Caro Armando,

                          forse per capire i primcipi che governano la pompa EnergoSonica [ wink.gif ], dovremmo iniziare con lo studio dei vortici in natura.

                          Prima citavi il vortice che si forma nel lavandino...
                          Cosa succede in questo caso?
                          Abbiamo dell'acqua con una certa energia potenziale che passa per uno stretto buco. E qui ci passa formando a vortice naturalmente senza nessun artificio...

                          Potrebbe essere che il vortice è la forma con cui l'energia passa da uno stato A (il lavandino) ad uno stato B (il tubo), e che nel caso di un fluido o di un gas, sia possibile vedere tale energia dato che il materiale viene sagomato dall'energia stessa?

                          Tant'è che in una pompa idrosonica quello che accade al termine di un vortice nella bolla di cavitazione è la generazione di calore...

                          denis

                          Edited by dede00 - 5/11/2005, 19:32

                          Commenta


                          • Ovviamente c'e' da vedere come adattare il tutto, ma secondo me si puo' fare. In fondo lo si fa nei motori per aerei sbaglio?

                            Commenta


                            • QUOTE (reattivo @ 5/11/2005, 19:24)
                              smile.gif
                              Scusa MetS io non voglio mettere in dubbio la tua esperienza che ho gia dato per certa e assodata leggendo attentamente le tue parole. Credo di essermi spiegato male,, riprovo in questo modo. La PI produce vapore che in pressione raggiunge la turbina mettendola in rotazione. La turbina in rotazione trasmette il moto rotatorio alla PI e il ciclo si chiude, ho omesso di descrivere gli accoppiamenti e le architetture perchè bisogna pensarci (e calcolarli io non sono in grado di farlo) un esempio: condensatori di vapore ,geometrie variabili (vedi Hellblow) , riduttori di giri, ecc... Naturalmente il tutto deve partire in qualche modo quindi servirà un motore di avviamento che ad un certo punto dovra disinserirsi dal sistema. Forse io sto pensando ad un sistema di piccolo ingombro e potenza mentre tu sei abituato a pensare a grandi sistemi, forse non ci capiamo per questo motivo. Fammi sapere cosa ne pensi. smile.gif

                              A.A.

                              Premetto che qui sono le 3:30 di mattina e che magari la vista mi si annebbia un po'...

                              Allora se ho ben capito tu metteresti in catena la PI------>Turbina------>PI.
                              Esatto?
                              Ma allora il sistema a che mi serve?

                              Le attuali conoscenze dicono poi che a prescindere dal tipo di turbina usata (sia essa tipo Rankine, Petton, Kaplan, Francis e molte altre di cui mi sfugge il nome) le pale non sono a geometria variabile come suggerito da Hellblow, ma fisse. Questo per garantire la continuita' di flusso che e' alla base della generazione di energia (elettrica nel caso specifico).

                              Tornando al tuo esempio come tu hai pensato, suppongo ti sia dimenticato qualche dettaglio, il sistema produce tensione per autoalimentarsi e nulla piu'?

                              Sia le turbine a gas che quelle a vapore hanno al proprio interno un sistema di avviamento che agisce sull'asse della turbina stessa, non si deve inventare nulla, questo perche' l'energia necessaria a farle partire e portare la rotazione a livelli accettabili sarebbe tale da costare troppo in confronto al risultato (resa).

                              Ma anche che fosse non e' possibile come tu dici l'autosostentamento primo perche' non ne vedrei la necessita' secondo perche' considerando le parti in movimento, le resistenze di tutto il sistema e il fine ultimo della produzione di energia elettrica, che forse tu ti sei dimenticato di inserire da qualche parte. i costi non permetterebbero una resa accettabile in termini economici dell'investimento.

                              Non bisogna dimenticare che quello che si sta cercando di proporre e' e deve essere un'alternativa agli idrocarburi e quindi energia rinnovabile e pulita, meglio se partendo da acqua gia' in movimento come diceva tempo fa Armando, opportunatamente canalizzata e forzata che possa muovere il generatore primario e quindi la PI che poi da vita a tutto il sistema e non una pura esercitazione per dimostrare che tutto e' possibile e poi lasciare ad altri il pallino per che' trovino la soluzione alle nostre esigenze future...

                              Cosi' perdiamo solo tempo e risorse.

                              Ciao

                              MetS

                              Commenta


                              • Esatto!!!
                                Denis....... wink.gif
                                Per questo motivo fin dall'inizio abbiamo studiato il tubo di Ranque... he he he... grazie cool.gif

                                Per Sergio,
                                avevi ragione e che altro se no... smile.gif
                                Non solo, mi trovi perfettamente in linea con il tuo pensiero, la PI in un sistema a cogenerazone mi sostituisce la caldaia... niente di + o di meno, il nostro studio deve partire da ciò che già esiste ed è conosciuto e quindi di facile realizzazione, a seguito potremo pensare eventuali variazioni..
                                L'unica novità che vorrei introdurre per il momento con l'aiuto di Ed Gray e di Scoots è il motore a magneti...ma sto anticipando un po troppo... alien.gif

                                Se poi vogliamo complicare le cose possiamo pensare fin dall'inizio ad un sistema di trigenerazione, ma dobbiamo fare un asso alla volta, anzi mezzo passo alla volta.

                                Ragazzi sono costretto a scollegarmi se no non riesco a finire la bozza di programma, ho cacciato Tom (e mi spiace) che vuole la macchinina di Tesla che ho trovato....ci tocca andare in Olanda (e mi spiace un sacco tongue.gif )...

                                Comunque a quanto pare il progetto si sta già delineando nel forum, ora dobbiamo definirlo per punti e passare alla fase operativa chi fa che cosa etc...

                                Il progetto sara in molti punti un Open project se siete daccordo, più teste e più risorse....




                                Sergio, va bene che li da te è già domenica, per cui ti puoi riposare dopo, ma vai a nanna!!!
                                Domani dovrai revisionare la bozza dando il tuo miglior contributo..dai wink.gif

                                Commenta


                                • CITAZIONE (MetS-Energie @ 5/11/2005, 19:48)

                                  Allora se ho ben capito tu metteresti in catena la PI------>Turbina------>PI.
                                  Esatto?
                                  Ma allora il sistema a che mi serve?


                                  No ,non mi sono spiegato.
                                  Io penso a questo: PI <------> TURBINA ------> Dinamo .

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                                  • Ciao a tutti.
                                    Mhm.... turbine, vortici, implosioni con vortici; si, interessante stò tourbillon!!!
                                    Personalmente sono ancora fermo a quello che è l'indiziato principale del funzionamento della pompa idrosonica: la sonoluminescenza.
                                    Ma, è proprio vero??
                                    Può la sonofusione essere responsabile dell'incremento anomalo della temperatura ???
                                    E prima ancora, è vero che innescatasi, la sonoluminescenza cede calore al mezzo ??
                                    Per togliermi questi dubbi, ho appena finito di progettare una camera per l'isolamento e studio del fenomeno.
                                    A proposito chiedo a Pietropietro dove ha raccolto l'informazione che non si può avere sonoluminescenza sotto i 60 Khz. Perchè sò per certo che è fortemente inflenzata dalla pressione e dalla temperatura, ma non avevo mai trovato espresso in chiaro un limite in frequenza.
                                    Appena ho pronto qualcosa di concreto, inauguro (se vi interessa) una discussione sulla sperimentazione in questione.
                                    Ciao,
                                    Hike smile.gif

                                    Edited by hike - 5/11/2005, 23:51

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                                    • Armando: motore a magneti ... ovvero? leggi il seguito per sergio. Mi piacerebbe essere con voi il 12, ma purtroppo mo trovo a Francoforte fino al 14/11 ... acc @#!...


                                      Sergio:
                                      io ho vissuto in Au e Nz per tre tre anni ... lavorando su motori a commutazione elettronica (rendimento al 92% e totale assenza di pendolazione ... nonchè ... niente laminati, semplicità costruttiva con traferro di 5mm ... ecc...) ... bella esperienza, che sto reciclando nella sezione "eolico" del forum (saluti a Furio57).

                                      reattivo: no, non ho realizzato nulla di concreto con le microonde. Da solo non potrei raggiungere risultati poichè non sono un esperto di elettronica (understanding una mazza!), ma mi limito all'elettrotecnica. L'intuito non basta, ma "a fiuto" sento che le potenzialità dei piezo-micro vanno ben oltre il minestrone scaldato in 30" ... ;-). Quella dell'uso del micro è nata almeno 10anni fà smontando uno scaldacqua istantaneo elettrico (2600w) all'estero ... disgustato da tale consumo e spreco di energia, pensai alla velocità del micro con soli 800w...

                                      bye, Pietro



                                      osservo con attenzione l'animazione postata da Armando:

                                      praticamente la girante centrale produce un'onda d'urto tale da innescare la cavitazione del fluido esterno alla girante, attraverso la compressione/cavitazione del fluido stesso ricircolato?

                                      Ma allora una girante serve sempre oppure e possibile semplificare il lavoro della girante utilizzando i famosi piezo?

                                      ????

                                      P.

                                      Commenta


                                      • Ciao.
                                        Scusa Pietropitero, ne approfitto:
                                        Dove hai letto che sotto i 60 Khz non si ha sonoluminescenza ??
                                        Ti ringrazio,
                                        Hike smile.gif

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                                        • ciao Hike, ...spetta che cerco il link e te lo posto... comunque diceva che a 25khz si hanno singole bolle e solo oltre i 60khz il fenomeno di ripete non singolarmente.



                                          ok, prova questi:

                                          http://www.techmind.org/sl/#append ...credo sia questo

                                          http://members.aol.com/CPeter2001/howto.index.html

                                          ************************************************
                                          per il tubo di hilsch: www.exair.com ... certo che però in applicazioni domestiche il compressore da 7bar ne fa di rumore, eh?



                                          ...immagino hike sia in lettura profonda ora ... he he he



                                          ...stavo notando che tutta la ricerca è spostata ad "est" ... sarà il caso di imparare il russo?

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                                          • CITAZIONE (pietropietro @ 6/11/2005, 00:04)
                                            osservo con attenzione l'animazione postata da Armando:

                                            praticamente la girante centrale produce un'onda d'urto tale da innescare la cavitazione del fluido esterno alla girante, attraverso la compressione/cavitazione del fluido stesso ricircolato?

                                            Ma allora una girante serve sempre oppure e possibile semplificare il lavoro della girante utilizzando i famosi piezo?

                                            ????

                                            P.

                                            Dipende da quale strada vogliamo percorrere, dipende dalla fonte che abbiamo a disposizione, se non abbiamo un fiume abbiamo il contatore e quindi dobbiamo usare questo al meglio....quindi la girante può andar bene, ma anche una pompa che spinge.... wink.gif
                                            Ti posto due cose interessanti tanto per farti più confusione...scherzo ovviamente... biggrin.gif

                                            Approvvigionamento d’acqua dai fiumi e canali senza energia estrania. Non si servano piu’ delle pompe, compressori, motori e alimentazione di energia elettrica. In principio e’ una pompa senza motore che non richiede collegamento con altra fonte d’energia, che si allimenta soltanto da un’argine con dislivello da 0,5 m e di piu’ o in rilievo naturale del fiume. La pompa idraulica capace di iniettare i liquidi all’altezza in 10-20 volte di piu’ che l’altezza d’argine sfruttato . Essendo come un dispositivo ecologicamente puro presso i convertitori energetici ad energia solare, ventosa e d’acqua, esso capace risolvere tanti problemi. Componenti di prodotto sono tubi e due valvole speciali.
                                            In uso sono la energia di pressione d’acqua (o di qualsiasi liquido) e l’effetto di idrodinamica. L’approvvigionamento d’acqua in altezza per l’irrorazione dei campi.
                                            E’ molto prodottivo nei luoghi montuosi e collinosi, in campagna, nelle zone di piantagione e imboschimento. Succesivamente il dispositivo (in diversa dimensione e configurazione) introdotto in alcune aziende agricole per approvvigionamento d’acqua sui terreni aridi. E’ molto prodottivo anche l’uso di dispositivo in sistema irriguo compreso innaffiatrici a bassa pressione.
                                            Depende dalla potenza di “Kopior” l’acqua puo essere portata all’altezza fino 50 m e di piu’.
                                            Il “Kopior” non richiede il servizio tecnoco particolare, a parte di cambio delle valvole consumati.
                                            Possono essere collegati a due per aumentare la potenza e la produttivita. Per esempio, per irrorazione dei campi. Un “Kopior” di grandi dimensioni, installato in una azienda agricola individuale e’ capace di portare l’acqua sopra ed innafiare i campi di superficie fino a 600 ettari.
                                            Funziona bene senza servizio anche ad acqua sporca con le diverse inpurezze tipo sabbia, limo, foglie di piante e ecc.
                                            La pompa idraulica e’ munita dall’effetto di autoregolazione automatica per variare la velocita ed il livello d’acqua, senza servizio. Puo funzionare in modi veloce e lento.
                                            La tecnologia consente variare le dimensioni d’ingombro di pompa idraulica con diversa produttivita senza trasformo di construzione. E’ possibile la produzione delle pompe a dimensioni grandi con tubo di diametro in uscita fino a 2m. Per applicazione di pompe idrauliche non e’ necesario la creazione delle dighe (o argini) in 5-10 m. di altezza. Con tubo di uscita da 2 m. in diametro si puo ottenere la energia, sollevare l’acqua all’ altezza utile.
                                            Secondo le condizioni di disposizione della fonte di pressione alimentare, del tipo e per le richieste dei consumatori sono possibili gli diversi schemi d’assiemaggio delle strutture e la disposizione delle pompe. La pompa idraulica le sostituisce contemporaniamente motore e pompa. Nei altri modelli fa compressore senza motore, pistoni ed altre parti movimentati.
                                            Le pompe accoppiate: Kj-100 che e’ destinata ad annafiare i prati, i giardini, i terreni erbosi coltivati, le serre nei pressi d’una villa con innaffiatrice in tempo di 24 ore su 24, e Kj-200 per riempire i serbatoi ai bisogni economici e per abbeverare gli animali domestici.
                                            Le modifiche possono realizzare le funzioni:
                                            - microcentrale idroelettrica;
                                            L’impianto e’ stato studiato per sfruttamento dei fiumani piccoli (fiumi, canali, aryki),
                                            e’funziona bene con acqua sporca torbida; sono previsti: potenza 1,2...5 kW, tensione 220V...380V, numero di fasi 1...3, consumo d’acqua 15(20)...50(80) lt./sec. e pressione lavorativa 1(1,5)...2(2,5)m. Massa 80-450 kg, dimensioni 480x440x520....890x810x1015 (mm).
                                            - compressore per ottenere l’aria compressa;
                                            L’aria compressa (con un dispositivo supplementare speciale che non richiede nessuna energia) si utilizza per raffreddamento dei edifici in dimensioni diversi (a temperatura +12ºC...+3ºC) per conservazione i prodotti alimentari. Puo essere utilizzato per congelamento (-3ºC....-30ºC) in caso di conservazione i prodotti alimentari a tempo lungo
                                            - generatore termico per approvvigionamento d’acqua calda;
                                            Con un dispositivo supplementare speciale e molto semplice che non richiede nessuna energia l’acqua aggiunta dalla pompa idraulica puo essere riscaldata fino 95ºC. L’acqua riscaldata puo essere utilizzata per scaldamento di edifici, stabilimenti e ecc.
                                            Una villa o una piccola fattoria situata a poca distanza dalla fonte d’acqua possono essere provvisti dai fonti autonomi per approvvigianamento d’acqua calda e riscaldamento di edifici, per rifornimento ad energia. Oltre non sono necessarie in elettricita supplementare, benzina, gas, carbone, petrolio, centrale nucleare
                                            user posted image

                                            X Hike,
                                            ciao un po che non ti si legge, sei stato via?
                                            Io dopo il 12 riparto e quindi non riusciamo ad organizzarci per i test se non per il mio ritorno, dopo il 20 (spero), nel frattempo ti va di far parte del gruppo che si è creato per il progetto Energosonic il cogeneratore idrosonico???
                                            Ti ho già inserito, ma aspettavo di competare il programma e inviartelo come a tutti gli altri per sapere cosa vuoi fare, ma visto che sei in linea... wink.gif

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                                            • Grazie Pietropietro. biggrin.gif
                                              Ho letto i tuoi link ma non ho trovato il riferimento al limite in frequenza. Bho.
                                              Comunque interessanti.
                                              Ti saluto, Hike smile.gif

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                                              • hike: ok, allora rovisto ancora nel marasma dei miei link ...

                                                armando: sì, conoscevo quel sistema ... imbattuto la scorsa settimana metre cercavo ulteriori info su mr.Ranque

                                                ... ma io che potrei fare nel progetto?

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                                                • Ciao ancora.
                                                  Ciao Armando, non ti avevo letto.
                                                  Sono stato via, infatti!! E sarò anch'io impegnato per un pò; per il test ci sentiamo dopo il 20 allora !!
                                                  Inviami pure il programma Energosonic, anche se da quello che avete anticipato siete un bel pezzo avanti rispetto al sottoscritto. Date per scontate dele cose che per me non sono chiare, probabilmente avete già le risposte alle mie domande.
                                                  Ciao,
                                                  Hike smile.gif

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                                                  • hike: trovato ... http://webpages.ull.es/users/mmateo/SONO/SONOEN.htm

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                                                      Da quello che leggo e capisco però l'autore fà riferimento al fatto che, date le caratteristiche dimensionali della camera di prova (100ml round flask), si osserva che la SL a singola bolla appare principalmente nell'intorno dei 25 e dei 60 Khz.
                                                      Non mi sembra di cogliere limite in frequenza di sorta in tal senso, ma analisi di due freq di risonanza del sistema.
                                                      Comunque ti farò sapre appena inizio i test su una camera organizzata differentemente e per bolle multiple.
                                                      Ciao,
                                                      Hike smile.gif

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                                                      • CITAZIONE (pietropietro @ 6/11/2005, 00:47)

                                                        Ciao smile.gif
                                                        Interessante questo link,,, dall'immagine vedo che i trasduttori che sono usati nell'esperimento sono unità da poca potenza sinceramente non pensavo che si riuscisse ad avere sonoluminiscenza con pochi W . I trasduttori piezo normalmente funzionano per differenza di potenziale e hanno bisogno di poca corrente. wink.gif

                                                        X Armando io vorrei essere uno dei primi a ricevere il programma!!!!!!!!!! biggrin.gif smile.gif

                                                        Edited by reattivo - 6/11/2005, 01:06

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                                                        • vabbè, ora esco atrimenti passo la notte qui a leggere ... a presto!



                                                          la butto lì ... ma un batch in vetroceramica, di 50ml, con un piezo da micro? (vabbè, sono fissato, lo so ...)

                                                          in generale, riducendo il volume della camera di prova, come cambia la richiesta di energia?

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                                                          • QUOTE (Hellblow @ 5/11/2005, 19:47)
                                                            Ovviamente c'e' da vedere come adattare il tutto, ma secondo me si puo' fare. In fondo lo si fa nei motori per aerei sbaglio?

                                                            Sbagli!

                                                            La turbina dei motori per aereo deve mantenere una spinta costante ma nello stesso poter ridurre la velocita'.
                                                            Perche'? Perche' la turbina a geometria variabile può variare l'orientamento delle pale di immissione dell'aria variando di conseguenza l'angolo di incidenza dell'aria sulle pale rotanti (sembra che stia parlando di Goldrake) della turbina stessa. Quindi non e' la turbina, in un velivolo ad essere a geometria variabile bensi l'ugello che puo' variare per dirigere la spinta in diverse direzioni al fine di ottenere il risultato previsto, vedi per esempio gli aerei a decollo verticale.

                                                            La turbina a geometria variabile viene usata nei motori marini, nei motori per autotrazione e nelle applicazioni che prevedono passaggio d'aria. Non certamente per la produzione di energia in quanto la costanza di rendimento e' una delle piu' importanti assunzioni.

                                                            Ciao

                                                            (dormite ancora?)

                                                            Commenta


                                                            • QUOTE (reattivo @ 5/11/2005, 20:21)
                                                              [/QUOTE]
                                                              No ,non mi sono spiegato. Io penso a questo: PI <------> TURBINA ------> Dinamo .

                                                              Seguiamo il tuo ragionamento.

                                                              Colleghi la TURBINA in asse con la DINAMO perche' sei obbligato per assicurare la completa assenza di vibrazioni esterne e nello stesso tempo dare continuita' al rotolamento. poi nello stesso tempo colleghi la turbina credo in uscita (quindi il vapore di uscita) alla PI che pertanto dovrebbe essere mossa da questo?

                                                              Fantascienza. La PI e' costituita da un rotore che viene mosso da un motore esterno (per questo qualcuno chiamo' la idrosonica POMPA perche' il motore usato per la rotazione era uno di quelli asincroni utilizzato normalmente per le pompe)

                                                              La PI ha bisogno di un motore esterno per girare, poi se questo motore e' anche alimentato dalla turbina e' tutto da vedere, ma da qualche parte nel sistema ci deve essere una fonte esterna di energia perche' se la PI la muovi con il vapore di rifiuto della TURBINA allora l'aqua che poi produce vappore deve essere spinta da una pompa indipendente al sistema stesso.

                                                              Consideriamo come diceva Armando ed io prima, che le migliori applicazioni sono partendo da una situazione esistente, gia' rodata, perfettamente funzionante e che permette in tempi brevi di far funzionare un impianto senza creare ulteriori dubbi.

                                                              La PI va posizionata al posto della caldaia e questo permette sicuramente un risparmio di energia perche':

                                                              1 la caldaia consuma elettricita' per i bruciatori (burners) per il sistema di raffreddamento primario (Primary air Forced detto anche PAF ) e secondario, per il sistema IAF (Induced Air Forced), per il sistema di alimentazione bruciatori (Flue Oil Gas) per il sistema di filtraggio ecc.
                                                              La caldaia da sola consuma il 90% di tutta l'elettricita' necessaria a far funzionare l'impianto.
                                                              2. Eliminandola ed installando una PI opportunatemente "engineered" disegnata, bisognera' adattarla alle esigenze del sistema magari utlizzandone alcune in parallelo od in serie per garantire una continuita' di produzione e una costante temperatura che e' alla base del buon funzionamento di una turbina, l'energia necessaria al suo funzionamento (della PI) sara' comunque necessaria ma inferiore di almeo il 50% a quella necessaria attualmente. 3. Va da se che per via delle caratteristiche di una PI che ha di base almeno un COP pari a 2 tutto il sistema riuscira' a produrre il 60% in piu' rispetto ad una cogenerazione tradizionale che, ricordo, viaggia attorno ad un COP del 36/40% quindi 1.36/1.40.

                                                              4. La Turbina potra' ricevere vapore (steam) molto prima di quanto succede con una caldaia tradizionale dove il vapore arriva (viene reso disponibile) mediamente dopo almeno 3 giorni di funzionamento della caldaia stesa.

                                                              E' per questa ragione che normalmente si usa effettuare il reliability run (che dura 30 giorni) immediatamente prima della consegna del progetto al cliente in modo che il giorno della consegna la caldaia e' gia' avviata ed il sistema e' pronto per fornire energia.

                                                              Spero di essermi spiegato bene, in caso contrario chiedete e vi sara' dato....

                                                              MetS



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