A parte il rendimento infimo... ma concettualmente quello che non torna è che l'aria la deve accelerare qualcuno, e per accelerazione non intendo l'accelerazione nella seconda fase del tuo schema, intendo l'accelerazione che subisce l'aria da quando parte da ferma a quando arriva nei pressi dell'auto con velocità prossima a quella dell'auto, raffreddandosi (dopodichè decelera per tornarsene ferma dietro il veicolo, riscaldandosi). Quel qualcuno è l'auto ovviamente. E per far questo ci dev'essere per forza una dissipazione viscosa: a quel punto sono sicura che indipendentemente dalla forma dell'auto e del tuo motore antikelvin, il calore netto (quello negativo assorbito dal motore antikelvin + quello positivo dissipato dalla viscosità) ceduto all'ambiente è positivo, così come il bilancio netto di energia (energia spesa per mantenere in moto a velocità costante il veicolo - energia ottenuta dal motore antikelvin) sarà positivo in egual misura, come in una bellissima resistenza.
Però questo sei tu che devi dimostrarlo, mica io .
PS: pensa che sciocchi tutti quelli che si calcolano il campo termico in un problema incomprimibile usando un'equazione di trasporto invece di usare la comoda legge di Gay-Lussac...
Visto che pure a te è risultato un salto termico di una frazione di grado, secondo te è ancora per l'effetto "sasa1-Bernoulli" se le auto in moto scambiano calore più efficacemente che ferme?
Però questo sei tu che devi dimostrarlo, mica io .
PS: pensa che sciocchi tutti quelli che si calcolano il campo termico in un problema incomprimibile usando un'equazione di trasporto invece di usare la comoda legge di Gay-Lussac...
Visto che pure a te è risultato un salto termico di una frazione di grado, secondo te è ancora per l'effetto "sasa1-Bernoulli" se le auto in moto scambiano calore più efficacemente che ferme?
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