Vento ed idrogeno: ecco il connubio green dell'Hydrogen Office scozzese - EnergeticAmbiente.it

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Vento ed idrogeno: ecco il connubio green dell'Hydrogen Office scozzese

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  • Vento ed idrogeno: ecco il connubio green dell'Hydrogen Office scozzese

    Potrebbe essere una bella idea!




    Per non perdere l’energia eolica prodotta il sistema che alimenta l’ufficio realizzato a Methil stocca il surplus sotto forma di idrogeno per riutilizzarlo nei momenti di minima produzione o di massima domanda(Rinnovabili.it) – Una struttura di ricerca e di dimostrazione alimentata da celle a combustibile ad idrogeno è stata ufficialmente aperta alla presenza del primo ministro scozzese Alex Salmond, che ha visitato l'impianto da 4,7 milioni di sterline realizzato a Methil, nel Fife.
    L’Hydrogen Office, che fa parte dell'Energy Park, vista la sua particolarità potrebbe diventare una delle postazioni leader in Europa per l'innovazione e lo sviluppo delle tecnologie rinnovabili.
    La struttura ospita un sistema di produzione di idrogeno innovativo che acquisisce l'eccedenza di energia prodotta da una turbina eolica archiviandola sotto forma di idrogeno che a sua volta, quando il vento è assente, viene utilizzato da una fuel cell ad alta efficienza per generare elettricità. Considerata un’ottima tecnica di immagazzinamento dell’energia verde l'idrogeno viene infatti considerato una risorsa di energia rinnovabile senza precedenti in Europa, riconosciuto per avere un potenziale significativo utile per sfruttare ulteriormente le riserve di energia rinnovabile della Scozia.
    “Si tratta – ha commentato Salmond di un passo estremamente eccitante per Fife e per le industrie a basso tenore di carbonio della Scozia visto che lavoriamo insieme per forgiare la nuova economia verde. L'ufficio ad idrogeno sta giocando un ruolo di primo piano nello sviluppo di una gamma di tecnologie per il taglio delle emissioni – dalla fornitura di elettricità e calore ‘green’ fino allo stoccaggio dell’energia rinnovabile prodotta da fonti come il vento, come è dimostrato nel sito di Methil”.
    “Nel corso di un anno, la turbina non genererà solamente elettricità e idrogeno sufficiente per il riscaldamento e le esigenze di illuminazione dell'Ufficio, è previsto infatti che parte della potenza venga esportata e consumata all’interno del Methil Docks Business Park. Dopo la messa in servizio nel mese di settembre 2010, la turbina ha immesso oltre 350mila kWh nella rete nazionale” ha concluso il Primo Ministro.
    Questa soluzione contribuirà a ridurre l'impatto del cambiamento climatico e accrescerà il sostegno agli ambiziosi obiettivi di governo in fatto di energia rinnovabile che potrebbero vedere la produzione della Scozia crescere fino a 10 volte.

  • #2
    Originariamente inviato da curioso77 Visualizza il messaggio
    Potrebbe essere una bella idea!

    ..............Questa soluzione contribuirà a ridurre l'impatto del cambiamento climatico e accrescerà il sostegno agli ambiziosi obiettivi di governo in fatto di energia rinnovabile che potrebbero vedere la produzione della Scozia crescere fino a 10 volte.

    Non è una novità
    In definitiva il moderno generatore eolico è nato proprio per la produzione di Hydrogeno con Poul la Cour (1891)

    Poul la Cour- Danish Inventor, Teacher, and Windmill Pioneer

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    • #3
      Non è una novità, vero. Però fino ad ora le FER a produzione alternante (Eolico, Fotovoltaico in primis) sono state osteggiate proprio per la necessità di accumulo, che trasforma la produzione alternante in continua.
      E fino ad ora la soluzione più utilizzata è stata quella del pompaggio nei bacini idrici. Soluzione ovviamente non generalizzabile.
      Quella dell'accumulo tramite idrogeno, ma anche metanolo che ha alcuni vantagi sull'idrogeno, è una delle tecnologie più promettenti.
      Tra l'altro andrebbe a risolvere il problema fondamentale di un'altra tecnologia molto promettente. L'uso dell'idrogeno (o del metanolo) come carburante alternativo al petrolio e derivati che di solito viene osteggiato perchè troppo costoso. Se diventa un sottoprodotto dell'accumulo energetico ed anzi va a integrare perfettamente, senza alcuno spreco, la catena di produzione-accumulo ovviamente diventerà anche un prodotto molto economico.
      “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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      • #4
        Bisogna vedere il rendimento di un tale sistema. Il problema principale è che l'elettrolisi dell'acqua necessita di un potenziale di circa 1.6-1.8V contro gli 1V (0.6-0.7V sotto carico) che restituisce una cella a combustibile ad idrogeno. Ottenendo un rendimento energetico quindi del 30-45% massimo. Trattandosi di una risorsa rinnovabile tale "tassa" passa in secondo piano, ma è bene ricordare che esiste.
        La natura ha paura del vuoto e lo riempie di cavolate. (Anonimo).E Io so di dare il mio contributo a questo (IlSignor15Magneti)

        Evoluzione umana: perchè? negli ultimi 100000 anni c'è stata evoluzione??...

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        • #5
          qualcuno ha calcolato il costo del kwh della baracca?

          ciao

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          • #6
            Originariamente inviato da primus71 Visualizza il messaggio
            qualcuno ha calcolato il costo del kwh della baracca?
            Non credo, visto che si tratta di un esperimento e non si pensa di metterlo in commercio l'anno prossimo.
            Comunque ci riallacciamo al discorso già ben avviato nella sezione "discussioni sui massimi sistemi energetici". Se vuoi utilizzare le FER devi investire per fare Ricerca&Sviluppo sui sistemi di accumulo (e non solo). Questo esperimento va proprio in questa direzione.
            Probabilmente perchè, costo o non costo, (che evidentemente pagheremo tutti, scettici compresi!) molti ritengono ragionevole e vantaggioso proseguire nello sviluppo di queste innovazioni tecnologiche, pur (credo eh!) consci del fatto che per ora il costo del kWh è più elevato.
            “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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            • #7
              Avevo partecipato, anni fa, ad un progetto per l'isola di Capraia che prevedeva l'accumolo dell'energia da eolico in surplus in forma di idrogeno da riutilizzare sia come carburante per autotrazione che come produttore di energia elettrica in periodi di calma di vento.
              Questo schema ha economicità SOLO in sistemi isolati, cioè separati dalla rete genereale dell'energia, poichè se siamo allacciati alla rete è esse stessa che ha funzione di volano e di accumulo.
              In sistemi isolati si presentano poi problemi secondari come quello della necssità di una fonte stabile di energia (da batterie, per esempio) che garantisca in frequenza e stabilità la produzione di energia elettrica.
              Fu un bel progetto, quello a cui lavorammo, bocciato poi dalla Provincia di Livorno, per ostilità all'eolico.

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              • #8
                Originariamente inviato da BrightingEyes Visualizza il messaggio
                molti ritengono ragionevole e vantaggioso proseguire nello sviluppo di queste innovazioni tecnologiche, pur (credo eh!) consci del fatto che per ora il costo del kWh è più elevato.
                non molti; TUTTI, ritengono necessario l'R&D per le tecnologie di ogni tipo ma il problema è:
                su cosa possiamo contare nel prossimo futuro?

                ciao

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                • #9
                  Originariamente inviato da primus71 Visualizza il messaggio
                  non molti; TUTTI, ritengono necessario l'R&D per le tecnologie di ogni tipo ma il problema è:
                  su cosa possiamo contare nel prossimo futuro?

                  ciao
                  Su un mix di diverse fonti di energia rinnovabile ed ... energia nucleare. Anche nel film Wall Street 2 dicono che le energie rinnovabili saranno la prossima bolla. Vedremo grandi capitali spostarsi in questo settore negli anni a venire!!!!
                  Il costo del kWh da fonte fossile continuerà ad aumentare. Quello che è sicuro è che prima o poi arriveremo ad un punto di pareggio. Quando non si può dire. Ovviamente il discorso non è così semplice ...

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