Non sono proprio d'accordo Cric, il committente deve essere coinvolto, è il primo attore del processo e il primo, spesso, a premere per spendere meno e fare in fretta, e ad assegnare il lavoro con criteri di basso costo e non di sufficiente sicurezza, chiudendo gli occhi su tutto: competenza, certificazioni, norme, lavoro nero...
Rendere responsabile in solido è un deterrente, ma vorrei sapere QUANTI committenti SANNO di esserlo. Accetto scommesse in merito.
Non può certo avere compiti di sorveglianza nel senso tecnico del termine... ma non deve forzare al ribasso gli standard di sicurezza.
Sorvolando sulle ispezioni..... la normativa vigente sarebbe un bunker SE non avesse un solo baco che, a volte mi chiedo, forse non c'è proprio a caso.
Ne discutevamo qualche anno fa con un RSPP di un'asl: i coordinatori hanno spesso le mani legate perchè dipendenti del committente, che peraltro sarebbero obbligati a denunciare in caso di anomalie gravi e ripetuti avvisi inascoltati, arrivando a bloccargli il cantiere.
Ma se solo ventila l'idea l'impresa minaccia di fermare i buoi, il committente troppo spesso va in panico da "c'ho casa aperta, dove vado sotto un ponte?" e alla fine fa saltare il "coordinatore così pignolo, filerebbe tutto liscio se non facesse sempre tutti 'sti problemi". Se questo non ha dato le dimissioni per primo.
Avanti un'altro più bravo (o meglio, con più pelo sullo stomaco).
Ma siaaaaamo seri, ce lo vedete uno che denuncia quello che dovrebbe pagarlo? Perchè che un controllore sia pagato dal controllato, vi sembra logico?
Se invece il compenso per l'incarico fosse PREVENTIVAMENTE depositato dopo la nomina verso un soggetto terzo (ordini, Asl, Ispesl, dove cacchio si vuole....) che supervisioni anche eventuali dimissioni sospette, questi tecnici potrebbero fare il lavoro in modo molto diverso, indipendente davvero.
Capirete bene che posso triplicare le prescrizioni, le indicazioni e le sanzioni, ma se chi ha l'onere del controllo ha tutte le responsabilità ma nessuna mano libera perchè deve rendere conto di come controlla a CHI controlla, non si va da nessuna parte.
Mi diceva questo tecnico che hanno presentato ufficialmente e più di una volta questa proposta di correzione del processo nelle sedi opportune ma... ciccia. Chissà perchè non passa. Discutendo ci siamo fatti un'idea precisa dei motivi, ma tenendoci come Cruc a non beccar denuncie, fate vobis.
Teoricamente le sanzioni sul lavoratore ci sarebbero, se rifiuta una prescrizione di sicurezza il datore di lavoro dovrebbe, dopo un paio di avvisi, dequalificarlo e dichiararlo inidoneo a quel lavoro con decurtamento paga, potendo arrivare al licenziamento se persevera.
Alzi la mano chi ha mai conosciuto uno a stipendio ridotto o licenziato per un motivo del genere !
Rendere responsabile in solido è un deterrente, ma vorrei sapere QUANTI committenti SANNO di esserlo. Accetto scommesse in merito.
Non può certo avere compiti di sorveglianza nel senso tecnico del termine... ma non deve forzare al ribasso gli standard di sicurezza.
Sorvolando sulle ispezioni..... la normativa vigente sarebbe un bunker SE non avesse un solo baco che, a volte mi chiedo, forse non c'è proprio a caso.
Ne discutevamo qualche anno fa con un RSPP di un'asl: i coordinatori hanno spesso le mani legate perchè dipendenti del committente, che peraltro sarebbero obbligati a denunciare in caso di anomalie gravi e ripetuti avvisi inascoltati, arrivando a bloccargli il cantiere.
Ma se solo ventila l'idea l'impresa minaccia di fermare i buoi, il committente troppo spesso va in panico da "c'ho casa aperta, dove vado sotto un ponte?" e alla fine fa saltare il "coordinatore così pignolo, filerebbe tutto liscio se non facesse sempre tutti 'sti problemi". Se questo non ha dato le dimissioni per primo.
Avanti un'altro più bravo (o meglio, con più pelo sullo stomaco).
Ma siaaaaamo seri, ce lo vedete uno che denuncia quello che dovrebbe pagarlo? Perchè che un controllore sia pagato dal controllato, vi sembra logico?
Se invece il compenso per l'incarico fosse PREVENTIVAMENTE depositato dopo la nomina verso un soggetto terzo (ordini, Asl, Ispesl, dove cacchio si vuole....) che supervisioni anche eventuali dimissioni sospette, questi tecnici potrebbero fare il lavoro in modo molto diverso, indipendente davvero.
Capirete bene che posso triplicare le prescrizioni, le indicazioni e le sanzioni, ma se chi ha l'onere del controllo ha tutte le responsabilità ma nessuna mano libera perchè deve rendere conto di come controlla a CHI controlla, non si va da nessuna parte.
Mi diceva questo tecnico che hanno presentato ufficialmente e più di una volta questa proposta di correzione del processo nelle sedi opportune ma... ciccia. Chissà perchè non passa. Discutendo ci siamo fatti un'idea precisa dei motivi, ma tenendoci come Cruc a non beccar denuncie, fate vobis.
Teoricamente le sanzioni sul lavoratore ci sarebbero, se rifiuta una prescrizione di sicurezza il datore di lavoro dovrebbe, dopo un paio di avvisi, dequalificarlo e dichiararlo inidoneo a quel lavoro con decurtamento paga, potendo arrivare al licenziamento se persevera.
Alzi la mano chi ha mai conosciuto uno a stipendio ridotto o licenziato per un motivo del genere !
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