Cavo schermato tra inverter e contatore dell'energia prodotta
Buongiorno, vista la necessità di installare, a fini antifrode, questo tipo di cavo in questo tratto di linea, mi chiedevo se posso ottenere lo stesso risultato usando un cavo normale in una tubazione metallica.
Ciao niofar,
tecnicamente la tubazione metallica con piombatura ai lati può sostituire il cavo antifrode, il problema è che il tutto è a discrezione di chi viene a fare il sopralluogo.
Nei miei progetti non evidenzio mai il problema, se poi mi viene chiesto il cavo antifrode provo a far ragionare l'addetto (chi vuole "rubare" può agire in altri modi più furbi) e se proprio questo non ne vuole sapere mi faccio dire la norma (in genere citano la loro DK o delle CEI non più in vigore) e cosa devo fare per non avere "problemi".
Buongiorno, vista la necessità di installare, a fini antifrode, questo tipo di cavo in questo tratto di linea, mi chiedevo se posso ottenere lo stesso risultato usando un cavo normale in una tubazione metallica.
Grazie
ma questo cavo lo devi mettere perchè la tratta non è nella tua proprietà?
ma questo cavo lo devi mettere perchè la tratta non è nella tua proprietà?
No, la tratta è nella mia proprietà ed è obbligatorio metterlo, come indicato nell'allegato della delibera AEEG 188/05 e nel paragrafo 9.2 della dk5940. Io penso di usare un tubo in acciaio zincato per motivi di resistenza nel tempo e vorrei sfruttarlo usando il semplice cavo fg7r perchè la tratta tra l'inverter ed il contatore è lunga.
Io mi ero informato, avevo letto, ho comperato 30 metri di cavo schermato ecc ecc..... quando è arrivato il tecnico enel mi ha detto:
"a noi non ci interessa quello che fate oltre il contatore !!!!"
Io mi ero informato, avevo letto, ho comperato 30 metri di cavo schermato ecc ecc..... quando è arrivato il tecnico enel mi ha detto:
"a noi non ci interessa quello che fate oltre il contatore !!!!"
Ciao emanuele, il problema è che non si può fare affidamento sul fattore ignoranza del tecnico enel. Magari troviamo quello più pignolo e si deve l'installatore deve ricablare tutto.
PS Ne approfitto per chiedere una cosa...io voglio mettere i due contatori di energia prodotta e scambiata affiancati e realizzare un quadro proprio sotto, dove metto l'interruttore generale e quello a protezione della linea fino all'inverter, e dove farò il parallelo con la rete. Poi da li mi partono due linee, una che va fino all'inverter e una che va alle utenze (che c'è già). Posso farlo?
Ciao emanuele, il problema è che non si può fare affidamento sul fattore ignoranza del tecnico enel. Magari troviamo quello più pignolo e si deve l'installatore deve ricablare tutto.
PS Ne approfitto per chiedere una cosa...io voglio mettere i due contatori di energia prodotta e scambiata affiancati e realizzare un quadro proprio sotto, dove metto l'interruttore generale e quello a protezione della linea fino all'inverter, e dove farò il parallelo con la rete. Poi da li mi partono due linee, una che va fino all'inverter e una che va alle utenze (che c'è già). Posso farlo?
Ciao
Il contatore dell'energia prodotta conviene metterlo più vicino possibile all'inverter, ovviamente in posizione facilmente accessibile per la lettura, non foss'altro per il fatto che l'energia che perdi nel collegamento tra inverter e contatore non ti viene pagata dal GSE.
Inoltre a me, per un impianto superiore a 20 kWp, l'Agenzia delle Dogane mi ha piantato una grana per il fatto che tra gli inverter e il contatore c'erano una ventina di metri di cavo.
Oltre allo spreco di energia, (comunque importante) è necessario, in base alla delibera AEEG 260-07(?) che il contatore di energia prodotta sia il più possibile vicino all'inverter.
Ci sono compartimenti Enel, esempio a Pesaro, che così vogliono (e fanno bene!) il problema è che ci sono anche tanti compartimenti Enel che non ne sanno niente di FV! Ho visto cose tra le più assurde fatte da tecnici Enel (fatte magari quando incontrano una ditta con poca capacità tecnica o alle prime armi) tra cui obbligare a collegare il contatore di produzione al contatore di scambio con un filo diretto senza sezionamento e soprattutto denza differenziale! (che non era presente neanche tra contatore prod e inverter).
Comunque se la norma parla di cavo schermato, perchè non metterlo? Sono anche queste le cose che contraddistinguono una azienda del settore da una che si "arrangia", la possibilità di utilizzare materiale specifico e non solo quello che si trova all'ultimo momento dal grossista di turno...
Io da più di un anno uso solo cavo schermato concentrico per il collegamento tra inverter e contatore produzione, anche se distano 50cm.
In un impianto che faccio io è molto difficile che il cliente possa "rubare" sull'incentivo, a meno che non intervenga nella parte in continua - di per sè piuttosto difficile. (Logicamente nei casi in cui l'Enel si attenga alla delibera e piombi il contatore e l'inverter, cosa che in alcune zone fanno ed in altre no!).
(Logicamente nei casi in cui l'Enel si attenga alla delibera e piombi il contatore e l'inverter, cosa che in alcune zone fanno ed in altre no!).
Saluti.
Pierluigi
Ma un inverter tipo SMA o Fronius a te risulta che possono essere piombati?
io sono agli inizi ma altri colleghi che hanno gia fatto degli impianti
mi hanno detto che non posono essere piombati,
ma che sicome sono conformi alla DK5940 l'enel non fà storie e li collega senza piombarli???
In Romagna, nelle Marche e in Toscana li piombano. In Umbria no, ma non perchè non siano piombabli.
Per iombare un inverter SMA come chiunque altro è sufficiente svitare due viti del coperchio, infilare le viti in un cappuccio con coperchio chiudibile, riavvitarle e piombare il coperchio.
così almeno è come fa Enel.
Da qualche tempo diversi costruttori hanno anche inserito in dotazione delle viti piombabili (Power One PVI6000 OUTD ad esempio).
Oltre allo spreco di energia, (comunque importante) è necessario, in base alla delibera AEEG 260-07(?) che il contatore di energia prodotta sia il più possibile vicino all'inverter.
Ci sono compartimenti Enel, esempio a Pesaro, che così vogliono (e fanno bene!) il problema è che ci sono anche tanti compartimenti Enel che non ne sanno niente di FV! Ho visto cose tra le più assurde fatte da tecnici Enel (fatte magari quando incontrano una ditta con poca capacità tecnica o alle prime armi) tra cui obbligare a collegare il contatore di produzione al contatore di scambio con un filo diretto senza sezionamento e soprattutto denza differenziale! (che non era presente neanche tra contatore prod e inverter).
Comunque se la norma parla di cavo schermato, perchè non metterlo? Sono anche queste le cose che contraddistinguono una azienda del settore da una che si "arrangia", la possibilità di utilizzare materiale specifico e non solo quello che si trova all'ultimo momento dal grossista di turno...
Io da più di un anno uso solo cavo schermato concentrico per il collegamento tra inverter e contatore produzione, anche se distano 50cm.
In un impianto che faccio io è molto difficile che il cliente possa "rubare" sull'incentivo, a meno che non intervenga nella parte in continua - di per sè piuttosto difficile. (Logicamente nei casi in cui l'Enel si attenga alla delibera e piombi il contatore e l'inverter, cosa che in alcune zone fanno ed in altre no!).
Saluti.
Pierluigi
Si, siamo assolutamente d'accordo sul fatto del cavo schermato. Mi chiedevo se, dovendo usare necessariamente un'apposita tubazione metallica era strettamente necessario. La delibera non da tante alternative....schermato o con neutro concentrico, quindi penso che alla fine opterò per un cavo con schermatura, anche se passato in tubazioni metalliche. Il fatto del contatore più vicino possibile all'inverter...io la penso come voi, ma era nato un dibattito con il cliente e con l'installatore su questo fatto. La mia domanda del collegamento sotto il contatore era riferita al fatto che nella maggior parte degli schemi il parallelo viene fatto nel quadro esistente dell'utente, io invece lo farei, con le dovute protezioni, sotto il contatore dell'energia scambiata.
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