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Piccolo impianto e vendita

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  • Piccolo impianto e vendita

    Ciao a tutti,
    ho una discreta esperienza di impianti fotovoltaici connessi in regime di scambio sul posto ma non di piccoli impianti in regime di vendita.
    il caso che devo curare è il seguente: una abitazione isolata in costruzione (per la verità quasi completamente ultimata) che si prevede non sarà abitata per qualche anno ma fornita da contratto ENEL in BT; il proprietario vuole realizzare un impianto da 3-6kWp sul tetto e vendere completamente l'energia (fa l'investimento con capitali propri e quindi ci sono comunque margini di "interesse economico"...).
    Qualcuno ha esperienza di un caso simile di ritiro dedicato? Dopo essersi registrato sul sito del GSE alla sezione ritiro dedicato e stampata e firmata la convenzione cosa succcede? con che cadenza ed in che modo arrivano, oltre all'incentivo, i corrispettivi della vendita dell'energia? si fa una lettura, serve P.IVA...?!?

    Grazie mille!

  • #2
    Si, mi sembra una merita stupidaggine,
    prova a vedere quali siano gli adempimenti burocratici per poter vendere energia al przzi definiti al GSEL e poi cambi idea.
    Secondo il mio parare impianti sotto 20 kWp non hanno ragione di vendere l'energia prodotta. (vedi servizio misura, aggregazione misure, ecc... costi associati alla vendita di energia solo per il GSEL)

    Per la questione fiscale si è espressa l'agenzia delle dogane ma tutto è ancora molto complicato.

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    • #3
      Scusami ma cosi' non mi è molto d'aiuto la tua "indicazione".
      Sul sito del GSE ho visto che si tratta di registrarsi, firmare una convenzione del tipo di quella prevista anche per l'incentivo e che sono previsti oneri da riconoscere per il prelievo che pero' non mi sembravano cosi' assurdamente alti.
      Il discorso è che il mio cliente è intenzionato a realizzare l'impianto, senza ricorrere a finanziamenti bancari, con totale integrazione su falda esposta in maniera ottimale.
      Capisci bene che l'operazione, a 49cent/kWh, si regge già solamente con l'incentivo..la scelta è: conviene regararla e basta l'energia a seguito dell'immissione in rete (visto che, tranne 2 merende all'anno, non ci sono consumi associati a quell'utenza e non ce ne saranno per i prossimi anni) oppure vale la pena di procedere a mettere in piedi la vendita?
      Cosa altro occorre per la vendita che non ho considerato?
      Serve partita IVA?
      Quali sono i costi che non considero?

      Se riuscissi a riassumermi la tua esperienza in questi casi te ne sarei grato!
      Il fatto di considerarla "Merita" stupidaggine senza ulteriori motivazioni non mi aiuta!

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      • #4
        Originariamente inviato da Albedo79 Visualizza il messaggio
        Si, mi sembra una merita stupidaggine,
        prova a vedere quali siano gli adempimenti burocratici per poter vendere energia al przzi definiti al GSEL e poi cambi idea.
        Secondo il mio parare impianti sotto 20 kWp non hanno ragione di vendere l'energia prodotta. (vedi servizio misura, aggregazione misure, ecc... costi associati alla vendita di energia solo per il GSEL)

        Per la questione fiscale si è espressa l'agenzia delle dogane ma tutto è ancora molto complicato.

        Non capisco il motivo per cui sotto i 20 kWp no convenga fare la vendita...
        Che sia migliore fare lo scambio è assodato, ma in questo caso non credo proprio che sia la scelta migliore e ragalare l'energia prodotta all'enel.
        Semmai credo che sia più remunerativo fare la vendita con impianti piccoli e non grandi... si prendono incentivi maggiori, e comunque sopra i 75 kWp è obbligatorio l'allaccio in MT, e se la cabina non c'è è una spesa in più che hai...
        Se è remunerativo fare parchi fotovoltaici da centinaio di kWp (con cabina MT da creare) perchè non dovrebbe esserlo pure per fare impianti piccoli?
        Ripeto e sottolineo che se uno può scegliere gli conviene fare lo scambio sul posto, ma questo è un caso diverso....

        Fabry.

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        • #5
          Nessun'altra esperienza in proposito?

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          • #6
            Sul libretto del GSE (decreto 19 feb 2007) ho trovato i corrispettivi per la vendita indiretta... il problema è che non ho capito se bisogna aprire partita iva in questo caso oppure lo può fare qualsiasi consumatore privato in accordo con l'ente distributore (sempre se è disposto a ritirare la tua energia)
            In ogni caso i margini di guadagno non sono molto alti da quanto ho capito.
            Infatti per un impianto di 3kw che diciamo in un anno produce 4000kwh. La tariffa è di 0.096 €/kwh quindi: 384€ (ho capito bene?!)

            Oppure puoi vendere in borsa (vendita diretta) ma qui entrano altre tasse da pagare...

            Se qualcuno ha già attuato questo meccanismo può dare delle dritte? grazie!

            Ciauuu

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            • #7
              Lo puoi fare solo se hai partita IVA, mi sono informato la settimana scorsa sia al GSE per il ritiro dedicato e sia all'agenzia delle entrate per la partita IVA, poi sentendo anche 3 commercialisti, tutti mi hanno detto che, a meno che tu non abbia gia una partita IVA non vale la pena aprirla con introiti sotto i 10000 euro annui, ma se si ha gia una partita IVA aperta la vendita la puoi fare anche per un impianto da 1 kW.

              Ciao
              1) impianto 3kW, 24 moduli Kyocera 125GHT-2, inverter Power-one Aurora 3600
              2) impianto 14,52kW, 66 moduli Trina 220W, 3 inverter Power-one Aurora 6000
              http://www.energeticambiente.it/tecn...nstallato.html

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              • #8
                confermo che per la vendita è necessaria la partita iva, e visti i vari costi fissi annuali legati a questa, per impianti piccoli non so fino a che punto valga la pena.
                Mispiego meglio: se produci ad esempio circa 5000 kwh annui (non so dove ti trovi e la potenza esatta), incasserai circa 500 euro (+iva 10%), senza considerare che il ricavo è un reddito tassato, aggiungi poi alcune spese fisse legate alla partita iva, eventuali costi per mantenere la contabilità (se non si è in gradi di farla da soli), ecc....ecco che quello che rimane sarà 100-200 euro (ne vale la pena sbattersi così per così poco?)

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