Ciao forum,
ieri sera, nell'ambito di un corso di un'azienda di formazione, stavo facendo lezione , e la mia classe e' al 80% di coperturisti, lattonieri e operai specializzati del settore tetti e coperture e coibentazioni, e ponevo l'accento sulla sicurezza lato elettrico, e sul fatto che i pannelli NON hanno interruttori di sorta...al sole danno tensione archi elettrici sezionatori etc.
Questo li ha portati a pensare di realizzare delle coperture tipo "copertine salvapolvere" per proteggere i vetri, e lavorare in piu' sicurezza.
Avete voi mai usate queste cose ? poi non c'e' il rischio che "scivoli" via il pannello ?
nel termico si usa lasciare il cartone sino all'ultimo...
PS ricevo un immensità di feedback per fare meglio delle cose che ritenevo assodate come la pur semplice vite nel travetto in legno.
Consiglio a tutti, me in primis, di fare un mini-corso consulenza collaborazione con dei coperturisti puri. meno sanno di elettrotecnica meglio e' , andranno a pulire il dettaglio di installazione alla perfezione.
saluti,
Andrea
ieri sera, nell'ambito di un corso di un'azienda di formazione, stavo facendo lezione , e la mia classe e' al 80% di coperturisti, lattonieri e operai specializzati del settore tetti e coperture e coibentazioni, e ponevo l'accento sulla sicurezza lato elettrico, e sul fatto che i pannelli NON hanno interruttori di sorta...al sole danno tensione archi elettrici sezionatori etc.
Questo li ha portati a pensare di realizzare delle coperture tipo "copertine salvapolvere" per proteggere i vetri, e lavorare in piu' sicurezza.
Avete voi mai usate queste cose ? poi non c'e' il rischio che "scivoli" via il pannello ?
nel termico si usa lasciare il cartone sino all'ultimo...
PS ricevo un immensità di feedback per fare meglio delle cose che ritenevo assodate come la pur semplice vite nel travetto in legno.
Consiglio a tutti, me in primis, di fare un mini-corso consulenza collaborazione con dei coperturisti puri. meno sanno di elettrotecnica meglio e' , andranno a pulire il dettaglio di installazione alla perfezione.
saluti,
Andrea
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