il mio quesito è un po vago ma non mi aspetto una risposta precisa. mi serve giusto per capire un po come funziona.<br><br>se su una cella fotovoltaica di 10X10 cm io concentro la luce di un metro quadrato,(con uno specchio o con lenti di fresnel) di quanto si discosterà la produzione da quella di un equivalente metro quadro di fotocellule?<br><br>
annuncio
Comprimi
Ancora nessun annuncio.
concentrare la luce
Comprimi
X
-
senza un sistema di raffreddamento attivo lavori a temperature ben maggiori dei classici 45 °C. Raffreddando bene puoi arrivare fino ad abbassare la temperautra fino a 60 °C. Quindi in partenza hai un 6% circa in meno. A cui aggiungere l'energia assorbita dal sistema di raffreddamento. In altri termini, di sicuro produci meno energia con il sistema a concentrazione
Commenta
-
<div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (ferdigiu @ 26/11/2006, 01:31)</div><div id="quote" align="left">io sto per proporre un impianto in montagna. La luce riflessa dalla neve e le basse temperature possono aumentare la produzione?</div></div><br>Le basse temperature e l'albedo maggiore e anche la minor massa d'aria favoriscono la produzione quando c'è il sole. La luce in montagna è più ricca di UV. Devi comunque sempre riferirti alle tabelle ENEA perché se poi i giorni nuvolosi sono più frequenti il tutto si annulla.
Commenta
-
Premesso che per tenere delle celle con un flusso di 100x a 45 °C devi impiegare un raffreddamento a liquido con circolazione forzata (ovvero consumi energia), lo stesso avresti dei problemi legati alla minore uniformità della radiazione luminosa rispetto ad avere il modulo tradizionale. E' infatti molto facile che si creino delle zone dove incide un flusso minore (per problemi negli specchi o nelle lenti): poichè le celle in questione sono molto piccole (a 100x userai celle da 1x1 cm circa altrimenti hai una Isc assurda), quando le metti in serie rischi di avere un collo di bottiglia per la corrente da qualche parte.<br>
Commenta
-
Ciao<br>(in aggiunta a quanto dice nic)<br>con un rapporto geometrico di concentrazione = 100 mi sembra necessario utilizzare celle adatte allo scopo in quanto quelle convenzionali (1x) hanno i reofori dimensionati per correnti molto inferiori a quelle che otterresti con luce cosi' concentrata.<br>Cio' porterebbe ad una elevata dissipazione per effetto joule all'interno della cella dovuto proprio alla sua resistenza interna che ne diminuisce il rendimento al punto da vanificare lo sforzo per ottenere maggior potenza.<br>A parte poi i problemi per smaltire dalla cella un cosi' elevato flusso termico....<br>Credo che per la concentrazione a quei valori servano celle per concentrazione e di superficie adeguata.<br>Se sbaglio siete pregati di correggermi.<br>Grazie e ciao.
Commenta
-
I livelli di concentrazione su cui sta lavorando SE Project sono circa 2/1 cioè occupano metà superficie con le celle e l'altra metà con specchi. In questo modo si propongono di ottenere un rendimento pari a 0.85 rispetto alla superficie complessiva ma con un risparmio dovuto alla minore quantità di celle di circa il 30% sul costo del pannello e senza produrre stress termici eccessivi. Da quello che hanno dichiarato attualmente sono a rendimenti del 152% rispetto ad un pannello di eguale superficie. Il problema delle temperature che raggiungono le celle è un aspetto critico del progetto.
Commenta
-
Certo, a 100x servono celle adatte allo scopo e non delle semplice celle tradizionali come nel sistema S.E. Project citato da snapdozier. la struttura fisica, la griglia e i contatti devono essere studiati allo scopo.<br>Il problema delle temperature a 2x non è un aspetto critico: la ventilazione naturale è sufficiente a mantenere le celle a temperature relativamente basse.
Commenta
-
adesso va già molto meglio. premetto che la discussione è puramente teorica e ha lo scopo di evidenziare le problematiche di una configurazione così atipica. nello stesso tempo però si possono teorizzare anche delle soluzioni a queste problematiche.<br>
Commenta
-
quello che vorrei capire in effetti è questo.<br><br>io ho una cella fotovoltaica che comincio ad illuminare con un flusso luminoso via via crescente. l'energia erogata dovrebbe seguire il flusso almeno fino ad un certo punto. il tutto in condizioni sperimentali (se volete raffeddando la cella pure ad azoto liquido) mantenendo la temperatura della cella costante e bassa.<br><br>come si comporterebbe allora la potenza erogata?
Commenta
-
<div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (ferdigiu @ 14/1/2007, 02:03)</div><div id="quote" align="left">Grazie snapdozier per la risposta...<br>scusa se è passato così tanto tempo ma stiamo contrattualizzando una media di 100 clienti mese sul fotovoltaico e non sappiamo + a chi dare i resti...</div></div><br>I contratti che state facendo sono relativi al vecchio conto energia ?
Commenta
-
no...<br>anche se di vecchio ancora non c'è niente! Il nuovo decreto non è ancora stato approvato.<br>Ci occupiamo cmq anche di Cip6 e detrazioni per il solare termico nella cantieristica, secondo l'obbligo della nuova finanziaria.<br>
Commenta
Commenta