Mandiamo loro <u><b>tutti i giorni e tutti quanti ne siamo </b> </u> <b><u>una mail </u> </b> in cui critichiamo la bozza del nuovo CE, le tariffe, ecc. minacciando di andarcene a lavorare all' estero.<br><br>Dobbiamo essere petulanti, con le CIP6 ha funzionato. FORZA !!!!!!<br><br><br><br>ECCO LE(basta fare un copia e incolla):<br><br>Segreteria.ministro@attivitaprodu ttive.gov.it,segr.ufficiostampa@minambiente.it,PRO DI_R@camera.it,PECORARO_A@camera.it,LETTA_E@camera .it,BERSANI_P@camera.it,Andris.Kesteris@ec.europa. eu,s.sircana@governo.it,stavros.dimas@ec.europa.eu ,Neelie.Kroes@ec.europa.eu<br><br>(il blog di Beppe Grillo è sempre molto utile!
<a href="http://www.beppegrillo.it/muro_del_pianto/energia/index.html" target="_blank">energia</a><br><br><br>IO COMINCIO SUBITO.... VOI???????<br><br><br><u><b>ecco un esempio di cosa scrivere</b></u>(aggiungete e correggete se volete, magari suggerite qui sul forum):<br><br>OGGETTO: Giù le mani dal fotovoltaico!<br><br>In merito alla incentivazione della fonte solare fotovoltaica, abbiamo perso anche troppo tempo!<br><br>Ribadiamo quanto segue:<br><br>- Tariffe incentivanti minime inferiori a 40 (quaranta) centesimi di Euro per ogni kWh (chilowattora) prodotto per mezzo della fonte solare fotovoltaica, pur sommate alle remunerazioni derivanti dal regime di scambio sul posto ovvero, secondo le vigenti norme, dalla vendita dell’energia alla rete, rappresenterebbero un gravissimo danno competitivo alla produzione del fotovoltaico in Italia rispetto al resto dell’Europa, e nei fatti una anti-economicità delle installazioni.<br><br>- Sono quindi accettabili tariffe incentivanti minime non inferiori a 40 (quaranta) centesimi di Euro per ogni kWh (chilowattora) prodotto per mezzo della fonte solare fotovoltaica che, sommate alle ulteriori remunerazioni sopra menzionate, determinano una remunerazione minima intorno a 47 (quarantasette) centesimi di Euro per ogni kWh (chilowattora) prodotto, in linea con gli altri Paesi Europei, anche considerando l’estrema arretratezza del nostro Paese in termini di produzione interna di sistemi fotovoltaici.<br><br>- Deve essere garantito l' adegumento delle tariffe anno dopo anno secondo parametri Istat.<br><br>- Qualsiasi limite alla potenza cumulata ammissibile alle tariffe incentivanti sarebbe una contraddizione rispetto agli obiettivi di sviluppo delle fonti di energia rinnovabile, che debbono diventare in futuro tutta l’energia del nostro Paese, quindi non è ammissibile alcun tetto alle potenze cumulate ammissibili.<br><br>- Gli unici “limiti” ammissibili sono quelli relativi alla revisione delle tariffe ogni due anni per i nuovi impianti, e alla progressiva riduzione delle tariffe al crescere della taglia dei singoli impianti oltre 1 (un) MW di potenza nominale.<br><br>- Non sono parimenti comprensibili freni alla libera installazione degli impianti fotovoltaici, se non per strettissime ragioni paesaggistiche, in ovvia <i>par condicio </i> rispetto per esempio ai motori dei condizionatori e alle antenne paraboliche.<br><br>- Gli impianti su tetti piani non hanno ragione di avere restrizioni e penalizzazioni alla stregua degli impianti a terra.<br><br>- Nessun limite deve essere posto all'utilizzo di tecnologie alternative al silicio, quali film sottili, CIS, organici, a concentrazione, ecc.. sia x le Persone Fisiche che le Persone Giuridiche.<br><br>- Bisogna imporre l'obbligo, alle compagnie elettriche operanti nel libero mercato, di RAPPRESENTANZA del cliente finale x i contratti di scambio e vendita dell'energia (quindi non + mandati <u>senza rappresentanza</u>)<br><br><br>Se la legislazione non sarà adeguata alle richieste del settore, gli operatori si vedranno costretti a lavorare all'estero.<br><br><br>Nome e Cognome, Città<br><br><span class="edit">Edited by taote - 9/1/2007, 22:21</span>

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