Ciao a tutti,<br>ho assistito ieri ad un convegno organizzato da una azienda leader nella produzione di film sottile.<br><br>Molto interessante e trovo affascinante il prodotto visto che soffre molto meno le temperature e l'inclinazione..inoltre si integra molto meglio prendendo così l'incentivo dal GSE più alto...<br><br><u>Mi ha lasciato un pò perplesso la parte</u> <u>economica</u>...prima ci è stato detto che il processo produttivo di film sottili (silicio amorfo) è molto meno dispendioso di energia e quindi dovrebbe avere costi più bassi... inoltre viene utilizzato un quantitativo molto inferiore di silicio naturale rispetto ai cristallini (almeno così ha detto il relatore del convegno)...<br><br>PERCHE' ALLORA COSTA UGUALE AI CRISTALLINI??? impianto chiavi in mano = 5500-6000 €/kwp<br><br>Ricordo che per 1 Kwp cristallino = 7-8 mq.<br> 1 Kwp amorfo=17-25 mq.<br><br>
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prezzi film sottile??
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ciao zanna 1980<br><br>ti rispondo con un paragone che forse non calza a pennello ma ....<br><br>perchè il prezzo deli carburanti alla pompa , da una compagnia petrolifera all'altra ,è pressoche identico ???<br><br>forse perchè già sono ai limiti industriali di guadagno facendosi una concorrenza spietatissima ,per poter vendere qualche tonnellata in piu di carburante , ???<br><br>
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Su questo non ci sono dubbi se si parla di due aziende che producono entrambe pannelli mono o poli cristallini...<br><br>Ma io chiedo il perchè un amorfo film sottile con processo di produzione meno dispendioso di energia e costi, debba costare come un cristallino...inoltre viene utilizzato meno silicio naturale..<br><br>Tornando al tuo esempio dei carburanti...il cristallino è la benzina super, l'amorfo è il diesel (è un carburante come lo è la benzina, ma con caratteristiche diverse che lo fanno costare meno).
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ti dirò..i film sottili li sto analizzando (causa tesi)...tra le idee che mi sono fatto...<br><br>- Il c-Si è una tecnologia abbastanza matura, che copre il 95% del mercato: ci sono grandissime aziende che producono celle e tantissime che producono i moduli: tante aziende che fanno praticamente lo stesso prodotto = prezzi bassi<br>- I film sottili "di buona qualità", con garanzie simili a quelle date dai cristallini sono prodotti da relativamente poche aziende: il CIS praticamente solo da Wuerth e a breve da schueco, triple giunzioni da Unisolar e Sharp. questa situazione di certo non aiuta la concorrenza ed i prezzi<br>- le linee di produzione sono molto capital-intensive: impianti automatizzati, processi poco costosi ma con macchine che vanno amortizzate, e finchè non aumenterà la produzione sarà difficile che i prezzi possano abbassarsi.<br>- Politiche di sconto: anche per conseguenza di quanto detto prima, il c-Si viene venduto con degli sconti sul prezzo di listino che arrivano anche al 40%, i film sottili non sempre li scontano<br>- prezzi accessori: più spazio vuol dire che a parità di kWp installati servono più materiali di sostegno che ne riducono o azzerano il minore costo dei moduli.<br>- non c'è molto interesse da parte degli installatori: al momento la maggior parte degli impianti sono realizzati da imprese che investono grossi capitali per impianti di grandi dimensioni: secondo voi su cos puntano? <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/b1a1ad2ad70a65e2f89e60c0c9fb1987.gif" alt=""><br><br>che dire...il film sottile non è ancora la vera alternativa più conveniente al cristallino, ma è mia personale opinione che migliorando un pò l'efficienza e non appena comincerà a sentirsi maggiormente lo shortage di silicio, il gap di maturità tecnologica e di mercato si ridurrà ampiamente e renderà il film sottile la normalità del fotovolaico!<br><br>Quasi dimenticavo...il settore dove sembra che il film sottile stia realmente avendo più successo del cristallino è quello delle coperture dei tetti dei fabbricati industriali...
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Quindi al momento è sconsigliabile un impianto FV con moduli CIS?<br>Ciao ClaudioIl mio impianto FV on line: (2,6 Kwp)
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la risposta potrebbe essere molto semplice: se un'azienda ha costi di produzione più bassi di un'altra però la domanda è maggiore dell'offerta e quindi il consumatore è disposto a spendere una determinata cifra per il prodotto (peraltro cifra determinata dagli incentivi) perchè questa stessa azienda dovrebbe diminuire i prezzi??? Allo stesso modo perchè dovrebbero diminuirlo le aziende produttrici di moduli al silicio mono o poli? Concludo che gli incentivi oltre ad essere di stimolo per il settore hanno determinato un appiattirsi dei prezzi verso l'alto o meglio verso la soglia di convenienza dell'impianto fotovoltaico rispetto agli incentivi erogati. Secondo il mio modestissimo parere ci sono i presupposti per una riduzione di costi sia dell'amorfo (per come detto dagli stessi produttori che sventolano ai quattro venti costi di produzione inferiori) sia per i moduli mono-poli altrimenti non si spiegherebbero gli enormi investimenti effettuati dalle maggiori case mondiali in questo tipo di moduli, Evidentemente sono già pronti ad abbassare i prezzi ed adeguarli a quelli dell'amorfo o vari film sottili quando dovesse esserci una contrazione della dfomanda!!! Ps. Ma come fa ad essere scarso il silicio che è uno dei materiali più diffusi al mondo????
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I pannelli al silicio mono-poli cristallino sono il punto di riferimento (come volumi) del mercato : stabiliscono loro il prezzo . Tutte le altre tecnologie si adattano a questo mercato costando un pò di meno (al Wp ) , non troppo perchè nessuno regala nulla .<br><br>Il silicio è la tecnologia , usabile in normali impianti , che ha la maggiore potenza /superficie (Wp/m2 di pannello) ; tutte le altre tecnologie , a film sottile (Si amorfo , CdTeCdS etc ) hanno potenze specificche minori della metà . Quindi a parità di condizioni un impianto a film sottile occupa più del doppio della superficie con maggiori costi di istallazione che devono essere compensati da un minore costo dei pannelli .<br><br>I pannelli a film sottile sono , per costruzione , molto meno sensibili all'ombreggiamento , produco più W quando sono illuminati con luce diffusa , perdono meno "potenza" all'aumentare della temperatura degli stessi ed infine , contenendo molto meno sostanze attive , hanno un bilancio energetico molto più favorevole (energia necessaria per produrli/ energia prodotta annualmente).<br><br>Concludendo : molte aziende si stanno affacciando al mercato del film sottile , le ultime ST Microelectronics e Saint Gobain ; con questi nuovi produttori (a regime) penso si avrà tra qualche semestre una diminuzione di prezzi .<br><br>ciao da Recoplan<br>
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<div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (gennarocs @ 16/10/2007, 09:38)</div><div id="quote" align="left">la risposta potrebbe essere molto semplice: se un'azienda ha costi di produzione più bassi di un'altra però la domanda è maggiore dell'offerta e quindi il consumatore è disposto a spendere una determinata cifra per il prodotto (peraltro cifra determinata dagli incentivi) perchè questa stessa azienda dovrebbe diminuire i prezzi??? Allo stesso modo perchè dovrebbero diminuirlo le aziende produttrici di moduli al silicio mono o poli? Concludo che gli incentivi oltre ad essere di stimolo per il settore hanno determinato un appiattirsi dei prezzi verso l'alto o meglio verso la soglia di convenienza dell'impianto fotovoltaico rispetto agli incentivi erogati. Secondo il mio modestissimo parere ci sono i presupposti per una riduzione di costi sia dell'amorfo (per come detto dagli stessi produttori che sventolano ai quattro venti costi di produzione inferiori) sia per i moduli mono-poli altrimenti non si spiegherebbero gli enormi investimenti effettuati dalle maggiori case mondiali in questo tipo di moduli, Evidentemente sono già pronti ad abbassare i prezzi ed adeguarli a quelli dell'amorfo o vari film sottili quando dovesse esserci una contrazione della dfomanda!!! Ps. Ma come fa ad essere scarso il silicio che è uno dei materiali più diffusi al mondo????</div></div><br>Io non li ho ancora trattati perché non ho avuto situazioni specifiche, ma i prezzi mi risultano mediamente un 35% più bassi del cSI. Quello che mi lascia un po' dubbioso è l'alta tensione di uscita che costringe a realizzare moltissime stringhe con notevole incremento di quadri di parallelo e la stabilità produttiva sulla quale c'è ancora poco storico.<br>
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