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Posizionamento inverter e contatore energia prodotta

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  • Posizionamento inverter e contatore energia prodotta

    In altri post si è parlato di questo argomento ma senza, alla fine, raggiungere un accordo tra tutti. Ripropongo qui la questione aprendo un apposito post.<br><br>Dove è meglio installare questi due disopositivi e perchè?<br><br>- Su molti testi si legge inverter vicino al generatore.<br>- La delibera AEEG 88/07 dice contatore vicino all&#39;inverter (Questo il testo competo: &quot;Il posizionamento delle apparecchiature di misura è concordato con il produttore sulla base di scelte razionali, volte a ottimizzare l’entit&agrave; ed il costo degli interventi necessari e nel rispetto dei seguenti requisiti minimi:<br>a) nel caso di impianti:<br>i. fotovoltaici, il più vicino possibile agli apparati di conversione della<br>potenza da continua ad alternata (uno o più inverter); ...&quot<br><br>Da ciò, essendo qelli della delibera requisiti minimi, deduco che il contatore di produzione vada in ogni caso messo vicino all&#39;inverter (il più possibile vicino come si interpreta? In termini di fattibilit&agrave; penso, pratici...) pena la non regolarit&agrave; dell&#39;impianto? Cioè magari viene connesso lo stesso, ricevo le triffe, ma poi ad un eventuale controllo del GSE nel corso dei vent&#39;anni potrebbero esserci problemi?<br><br>Faccio questa domanda perchè nel mio caso hanno messo l&#39;inverter vicino al generatore, nel sottotetto (che preciso non ha problemi di alte temperature), con lo scopo di avere meno perdite in CC e fare la calata al locale contatori, in garage al piano terra di una casa di due piani, in CA, (circa 30 metri - l&#39;elettricista non gradiva la calata in continua, perchè?) ed ora Enel metter&agrave; il contatore di produzione, insieme all&#39;altro, in garage lontano dall&#39;inveter (ha gi&agrave; fatto il sopralluogo).<br>Insomma si hanno due possibili situazioni che non si riesce a capire quale delle due sia la migliore.<br>L&#39;energia incentivata è quella che misura il contatore quindi meno ne perdo meglio è e perciò mi viene da dire di metterlo vicino all&#39;inverter, ma se il generatore è distante due o più piani dal contatore, come penso accada nella maggior parte dei casi, per rispettare ciò devo mettere l&#39;inverter giù, diciamo in garage, e quindi scendere con i cavi in cc... che dite ne parliamo un po&#39;? Io farei così, anche perchè le perdite lato cc, come si diceva in un altro post, essendo a tensioni elevate 500 V o più, contano meno&#39;, è giusto? (scusate se sono stato un po&#39; prolisso...)<br>Grazie in anticipo delle risposte.<br>

  • #2
    Il contatore installato dal Gestore di Rete (enel,acea,aem..) credo serve solo a contabilizzare l&#39;energia &quot;immessa&quot; in rete quindi è &quot;obbligatorio&quot; che lo installino nella &quot;loro propriet&agrave;&quot; ossi&agrave; al confine con il punto di consegna&#33;<br>Il contatore di produzione è una altra cosa, va installato a valle degli inverter ed è quello che contabillizza l&#39;energia prodotta che comunichi mensilmente al GSE...il quale si avvale dei dati del gestore di rete per eventuali controlli&#33;&#33;<br>Infatti la DK5940 ti prescrive di utilizzare una linea antifrode che va dal quadro-parallelo-inverter fino al punto di consegna, mentre l&#39;UTF ti chiede di installare un contatore da piombare&#33;&#33;<br><br>Infine dovremmo metterci in testa che L&#39;ENEL NON è UN ENTE STATALE...NON è IL GSE...

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    • #3
      Il contatore va messo vicino all&#39;inverter per ridurre le perdite di energia dovute all&#39;effetto Joule. Se la calata dal Campo Fotovoltaico è a 500 V su cavi dimensionati generosamente, è preferibile rispetto alla calata dall&#39;inverter che è necessariamente a 230 V (per gli impianti fino a 6kW). Poi tutto si può fare, secondo me è preferibile avere l&#39;inverter in un locale fresco e di frequente passaggio, però si tratta di punti percentuali, non di inefficienze sostanziali, e quindi ci si regola caso per caso.

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      • #4
        <br>Ciao a tutti,<br> ecco i miei dati.<br>Impianto personale: contatore di produzione a lato del quadro di controllo FV , a fianco dell&#39;inverter .<br>Distanza dal generatore 3 m. Punto di consegna, con contatore bidirezionale 30 m dopo sempre all&#39;interno della mia propriet&agrave;, dove erano situati i vecchi contatori. Non sono stato obbligato a spostarlo sul confine.<br>Utenza Municipio: contatore di produzione in stanzetta dedicata, a fianco degli inverter. Distanza dal generatore circa 10 m. Punto di consegna con contatore bidirezionale, nicchia sul muro di cinta circa 150 m distante.<br>Utenza Scuola Elementare : contatore di produzione in armadietto al fianco di quadro di controllo ed inverter. distanza dal generatore circa 20 m. Punto di consegna, nicchia sul muro di cinta circa 100 m distante.<br>Utenza Refetorio-palestra : contatore produzione in armadietto al fianco di quadro di controllo ed inverter. Distanza dal generatore circa 20 m. Punto di consegna, nicchia sul muro di cinta circa 300 m. distante.<br>Utenza Scuola Media: contatore produzione in stanza dedicata dopo quadro di controllo FV, Inverter sul tetto a fianco generatore, distanza circa 30 m . Punto di consegna con contatore bidirezionale, nicchia sul muro di cinta circa 200 m distante.<br>Tutti gli allacci, anche se su distibutori diversi (ASMEA ed ENEL) sono stati fatti dalla stessa squadra di tecnici ENEL distribuzione con competenza e professionalit&agrave;, compreso l&#39;assistenza alla compilazione di tutti i moduli necessari.<br>Osvaldo

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        • #5
          <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b></div><div id="quote" align="left">Il contatore di produzione è una altra cosa, va installato a valle degli inverter ed è quello che contabillizza l&#39;energia prodotta che comunichi mensilmente al GSE..</div></div><br>Ok però è Enel che lo installa e non credo me lo metta nel sottotetto vicino all&#39;inverter (per motivi adi accessibilit&agrave, quindi devo accettarlo a piano terra vicino all&#39;altro.... comunque ho capito: se dovessi rifare la cosa sarebbe preferibile fare la calata in cc e mettere l&#39;inverter a piano terra (al fresco, facilmente accessibile e vicino, a questo punto, al contatore)...

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          • #6
            al di l&agrave; del posizionamento del contatore, esistono limiti numerici precisi che &quot;quantificano&quot; l&#39;accessibilit&agrave; di cui sopra?

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            • #7
              No, però devono entrare in casa per accedere alla botola che porta nel sottotetto...non penso possa chieder loro di metterlo lì... o posso?

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              • #8
                Dipende dalla sezione dei cavi, tensioni e correnti usate ma di solito si cerca minimizzare i tratti in CC sopratutto se l&#39;uscita CA è trifase.<br><br>Il dimensionamento del tratto in CA deve essere fatto in base ai valori consigliati dai datasheets dell&#39;inverter, di solito si contengono le perdite &lt;1% e la resistenza di rete di pochi ohm per aumentare la potenza di uscita.<br><br>Il contatore di produzione viene messo il più vicino possibile all&#39;inverter ma in luoghi facilmente accessibili e in sicurezza per l&#39;ENEL.<br>Per il contatore di scambio l&#39;ENEL e l&#39;utente dovrebbero trovare un posto che vada bene ad entrambi (minimizzando le perdite).<br><br>Ciao,<br>Eubrun

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                • #9
                  <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (eubrun @ 6/9/2007, 01:26)</div><div id="quote" align="left">Dipende dalla sezione dei cavi, tensioni e correnti usate ma di solito si cerca minimizzare i tratti in CC sopratutto se l&#39;uscita CA è trifase.<br><br>Il dimensionamento del tratto in CA deve essere fatto in base ai valori consigliati dai datasheets dell&#39;inverter, di solito si contengono le perdite &lt;1% e la resistenza di rete di pochi ohm per aumentare la potenza di uscita.<br><br>Il contatore di produzione viene messo il più vicino possibile all&#39;inverter ma in luoghi facilmente accessibili e in sicurezza per l&#39;ENEL.<br>Per il contatore di scambio l&#39;ENEL e l&#39;utente dovrebbero trovare un posto che vada bene ad entrambi (minimizzando le perdite).<br><br>Ciao,<br>Eubrun</div></div><br>Scusate la domanda: ma non è più conveniente trasportare l&#39;energia a tensione più alta e correnti minori che l&#39;inverso? Perchè allora minimizzare i tratti in c.c.?<br>Oltre a contenere le sezioni dei conduttori avremo minori cadute, visto le correnti più basse, o sbaglio?<br>Quindi se posiziono il campo FV , come a me successo sul tetto , distante 30ml dal punto di consegna, e porto la c.c. fino a detto punto, poi metto inverter e protezioni, mi sembra più corretto, dal punto di vista rendimento e perdite. <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/a69d907079c473af9b25c63370bbb573.gif" alt=":unsure:">

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                  • #10
                    In realt&agrave; bisogna fare una valutazione caso per caso.<br>Per esempio sul mio impianto la tensione in c.c. varia da 270V a 350V, con corrente c.c. e c.a. non molto diverse (a parte i picchi).<br>Comunque si in generale se c&#39;è molta differenza tra le coppie di tensione/corrente dovrebbe essere preferibile un tratto + lungo in c.c. ma solo se si realizza il parallelo stringhe vicino al generatore e poi scendi con solo due cavi, altrimenti ti ritrovi con 2xN. stringhe e allora le perdite.... per non parlare del costo del cavo solare.<br><br>Ciao<br>Eubrun

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                    • #11
                      Sono d&#39;accordo; io non metto più gli inverter nel sottotetto per i seguenti motivi:<br>1) E&#39; opportuno che l&#39;utente possa controllare con facilit&agrave; il funzionamento corretto dell&#39;inverter e leggere i messaggi del display<br>2) poichè la tensione in CC è più alta è efficiente trasportarla a distanza in CC (i costruttori di inverter interpellati mi hanno detto che sino a 100 metri non ci sono problemi. Ovviamente il quadretto di protezione e parallelo stringhe lo metto nel sottotetto.<br>3) solo in questo modo è possibile porre il contatore di misura a lato inverter i quindi evitare anche il MALEDETTO &quot;cavo schermato&quot;<br>4) posso mettere l&#39;inverter in un abiente fresco e ventilato<br><br>In conclusione: mettere l&#39;inverter nel sottotetto come facevo(chiss&agrave; perchè) all&#39;inizio non porta nessin vantaggio.<br><br>
                      GIULIANO
                      _____________
                      ....ho capito che spesso tutti sono convinti che una cosa sia impossibile finchè arriva uno sprovveduto che non lo sa e la realizza..... A. Einstein.

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                      • #12
                        <b>Ovviamente il quadretto di protezione e parallelo stringhe lo metto nel sottotetto</b>.<br>Domanda: se hai due o tre stringhe, che fai nel quadretto sottotetto le metti tutte assieme in parallelo?<br>Se l&#39;inverter a due o tre ingressi c.c. non è meglio bilanciato entrare con ogni singola stringa in ogni singolo ingresso?&#39;<br>E se fai (a mio avviso più correttamente nell&#39;ultimo esempio) in questo modo porti sei cavi (tre + e tre- )per diversi metri fino all&#39;inverter?? <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/04b02dbad0c96df8815a40ae912d9d6f.gif" alt=":woot:">

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                        • #13
                          Il posizionamento dei contatori lo stabilisce il tecnico del gestore della rete (Enel, AEM, ecc), in accordo con l&#39;istallatore, sulla base dei requisiti minimi di accessibilit&agrave;. Pertanto non conviene MAI fare i conti senza l&#39;oste; si fa la richiesta e si aspetta.<br><br>Visto che contempliamo in questo post il contratto di scambio fino a 20kWpp, la condizione ottimale vorrebbe tutte le parti circuitale raccolte in unico punto, ovvero, contatore dell&#39;energia prodotta (M2), contatore di consegna bidirezionale (M1), inverter, pannelli, carichi domestiti, tutti raccolti, magari pure vicino alla cabina di trasformazione della rete pubblica, anch&#39;essa vicina.<br><br>Ma qualche dispetto ci vuole e, magari, i panneli non sono vicino all&#39;abitazione. Bisogna allora fare qualche calcolo, altrimenti, quelli come me, a cosa servirebbero ?<br><br>Comunque, non dilunghiamoci in cadute di tensione, perdite di potenze, selezione delle protezioni, bensì è bene soffermarci nella lunghezza del collegamento tra inverter e contatore di consegna M1 (in mezzo c&#39;è pure l&#39;altro contatore M2), perchè è l&#39;aspetto più significativo.<br><br>Infatti, l&#39;inverter, in fase con la tensione di linea, deve raggiungere tale valore per poter erogare e questo è scontato. Pure scontato è che in presenza di caduta di tensione sul collegamento in questione (inverter-M1), si somma vettorialmente la caduta di tensione alla tensione nominale di consegna, che può variare (quest&#39;ultima) del +-20% sul valore di 220V, con valore massimo teorico di 264V. Fortunatamente non raggiunge mai i 240V.<br><br>Detto questo, facendo un conto della serva, ipotizzando assenza di sfasamento, ipotizzando una tensione massima dell&#39;inverter di 230+15% = 265V, la caduta di tensione massima del collegamento deve essere inferiore a 265-240 = 25Volt. Vorrei ricordare qui la formula per il calcolo semplificato, ma contiene radici, elevazioni a potenza e sfasamenti. Quelli che non lo sanno la chiedano a quelli che la sanno e si fa prima.<br><br>Insomma, alla fine del salmo, se la caduta di tensione è troppo alta, interviene il blocco dell&#39;inverter. Allora, nell&#39;impossibilit&agrave; di ridurre la distanza, bisogna aumentare la sezione del cavo di collegamento. E non è gratis.<br>

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                          • #14
                            nel mio caso kwp 49.4 l&#39;inverter è all&#39;interno del capannone , il contatore di produzione dista 2 mtl dall&#39;inverter , il bidirezionale è ovviamnete in cabina enel , ma nessuno ha avuto niente da obbiettare .

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                            • #15
                              <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (ciosforo @ 27/9/2007, 10:17)</div><div id="quote" align="left"><b>Ovviamente il quadretto di protezione e parallelo stringhe lo metto nel sottotetto</b>.<br>Domanda: se hai due o tre stringhe, che fai nel quadretto sottotetto le metti tutte assieme in parallelo?<br>Se l&#39;inverter a due o tre ingressi c.c. non è meglio bilanciato entrare con ogni singola stringa in ogni singolo ingresso?&#39;<br>E se fai (a mio avviso più correttamente nell&#39;ultimo esempio) in questo modo porti sei cavi (tre + e tre- )per diversi metri fino all&#39;inverter?? <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/0e80f56a001f0c032d091a77806d4036.gif" alt=":woot:"></div></div><br>Ovviamente utilizzo tutti gli ingressi dell&#39;inverter; ma ciò non mi pare cambi moltissimo la sezione complessiva del rame necessaria,(la potenza da trasportare è costante) Certamente spendo qualche cosa di più nel rame<br><br>PS: In un impianto non mio da 20 kW con inverter nel sottotetto l&#39;utente (una Parrocchia) si è accorta che l&#39;impianto era fuori servizio a distanza di alcuni mesi quando sono andati per un controllo manutentivo. Sicuramente la perdita di energia in quel caso è stata di molto superiore all&#39;eventuale maggior costo dei cavi &#33;&#33;<br><br>PS: Mi correggo : spendo qualcosa di più nei cavi.
                              GIULIANO
                              _____________
                              ....ho capito che spesso tutti sono convinti che una cosa sia impossibile finchè arriva uno sprovveduto che non lo sa e la realizza..... A. Einstein.

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                              • #16
                                <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b></div><div id="quote" align="left">dove è meglio installare ... l&#39;inverter</div></div><br>opinione assolutamente personale: FUORI DAI CO****NI<br><br>ho provato a misurare il campo elettromagnetico (misuratore artigianale nuova elettronica) generato del mio sunny boy 2500<br>risultato:<br>a 1 m. circa 1 microtesla - ancora apprezzabile a 3-4 metri di distanza<br>a breve lo sposto dalla soffitta (adiacente alla mansarda abitata) allo scantinato<br>saluti - F.<br>n.b.: ****=ndomi<br>
                                ... mai stato un grande ... mai finito di crescere.

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                                • #17
                                  <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (telamonio @ 28/9/2007, 19:09)</div><div id="quote" align="left">ho provato a misurare il campo elettromagnetico (misuratore artigianale nuova elettronica) generato del mio sunny boy 2500<br>risultato:<br>a 1 m. circa 1 microtesla - ancora apprezzabile a 3-4 metri di distanza<br>a breve lo sposto dalla soffitta (adiacente alla mansarda abitata) allo scantinato<br>saluti - F.</div></div><br>Per curiosit&agrave;: hai provato a fare delle misure comparative (con lo stesso strumento) con altri elettrodomestici come TV, radiosveglie, asciugacapelli, forni a microonde, ecc..... e ancora: sotto una linea ad alta tensione per strada, vicino ad una cabina di trasfomazione da media a bassa tensione, ecc...<br><br>Qualcuno conosce il limite di legge per il valore di campo elettromagnetico?<br><br>saluti<br>carest<br>
                                  aggiornamento del mio file sui costi storici dell'elettricità a gennaio 2022
                                  https://www.energeticambiente.it/for...01#post2184501

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                                  • #18
                                    Scuate l&#39;off-topic.... telamonio poteresti gentilmente postare qualche valore da te rilevato......per i limiti di legge del campo elettromagnetico ho sentito vari pareri e valori ...per completezza quello che ho trovato in wiky dice così...<br><br>Varie leggi specificano i limiti per i campi elettromagnetici, vedi per esempio: [1].<br>La legge quadro 36/01 [2] prevede per le intensit&agrave; dei campi (1) un limite di esposizione; (2) un valore di attenzione; (3) un obbiettivo di qualit&agrave;. Il limite di esposizione è il valore che non deve mai essere superato per le persone non professionalmente esposte (quindi il pubblico). Il valore di attenzione si applica, in pratica, agli ambienti residenziali e lavorativi adibiti a permanenze non inferiori a quattro ore giornaliere, e loro pertinenze esterne, che siano fruibili come ambienti abitativi quali balconi, terrazzi e cortili esclusi i lastrici solari. Sono quindi escluse, ad esempio, strade e piazze, per le quali si applica il limite di esposizione. L&#39;obbiettivo di qualit&agrave; è un valore che dovrebbe essere raggiunto nel caso di nuove costruzioni.<br>Per i campi ad alta frequenza (da 0,1 MHz a 300 GHz) il limite di esposizione previsto dal DPCM 199/2003 è compreso fra 20 V/m e 60 V/m a seconda della frequenza. Il valore di attenzione e l&#39;obbiettivo di qualit&agrave; sono invece di soli 6 V/m, valori molto più bassi di quelli previsti in altre nazioni. Trattandosi di campi ad alta frequenza non è necessario specificare a parte il valore del campo magnetico, essendo questo semplicemente proporzionale a quello elettrico. Da notare che questi valori si applicano alle stazioni radio base e non ai dispositivi mobili come i cellulari, per i quali non esiste una normativa. A titolo di esempio, un cellulare con una potenza tipica di 1 W crea un campo di circa 6 V/m a un metro di distanza e di 60 V/m a 10 cm.<br>Per la tabella con i valori si veda [3]<br>Esistono sia limiti da misurare sul singolo impianto sia limiti puntuali che riguardano il campo totale, generato da più impianti. Tuttavia, non sono previste sanzioni per gli impianti che superano i limiti di legge, ma che contribuiscono a generare una somma di campi magnetici superiori al limite per un&#39;area abitata. L&#39;adeguamento degli impianti è imposto da provincie e regioni ed è a carico del titolare dell&#39;impianto.<br>Per i campi a frequenza industriale (50 Hz) ossia quelli generati dalle linee elettriche e cabine di trasformazione, il DPCM 8 luglio 2003 n° 200 prevede un limite di esposizione di 100μT per l&#39;induzione magnetica e 5000 V/m per il campo elettrico; lo stesso DPCM fissa un valore di attenzione per l&#39;induzione magnetica a 10μT e per l&#39;obbiettivo di qualit&agrave; a 3μT. Questi limiti vanno applicati, come per le alte frequenze, a tutti i luoghi ad alta frequentazione e dove si prevede una permanenza non inferiore alle quattro ore giornaliere ma, rispettivamente, per le condizioni preesistenti alla data di emanazione del DPCM e, relativamente all&#39;obbiettivo di qualit&agrave;, ai nuovi progetti successivi a tale data.<br><br><br><br><br>....ma credo che come dannosita&#39; generale il nostro amico telefonino li batta tutti....ciao<br>Stefano<br><br><span class="edit">Edited by Stefano78 - 29/9/2007, 14:58</span><br><br><center><div class="fancyborder" style="margin:4px;padding:4px;width:50%" align="left"><img align="left" style="margin: 10px 8px 10px 2px" src="http://img.forumfree.net/html/mime_types/pdf.gif" alt=""><a href="http://energierinnovabili.forumcommunity.net/?act=Attach&amp;type=post&amp;id=85976880">Downloa d attachment</a><br>valori.pdf ( Number of downloads: 24 )</div></center><br>

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                                    • #19
                                      <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b></div><div id="quote" align="left">Per curiosit&agrave;: hai provato a fare delle misure comparative (con lo stesso strumento) con altri elettrodomestici ..... e ancora: sotto una linea ad alta tensione per strada, vicino ad una cabina di trasfomazione da media a bassa tensione, ecc...<br>Qualcuno conosce il limite di legge per il valore di campo elettromagnetico?</div></div><br>forse è una mia fobia (sono di quelli che hanno eliminato la radiosveglia sul comodino...)<br>nessun elettrodomestico di casa ha una tale emissione<br>i peggiori sono il forno a microonde ed i televisori (o monitor pc) con tubo catodico, ma generalmente (variano molto da tipo a tipo) hanno emissioni molto inferiori (i monitor sono schermati sul davanti ma emettono molto ai lati)<br>il limite di attenzione è 10 microtesla, ma mi sembra differente da una nazione all&#39;altra<br>nelle linee alta tensione (anche qui varia da caso a caso) si misurano 5-10 microtesla sotto i cavi<br>considera che l&#39;intensit&agrave; dell&#39;emissione varia in maniera inversamente proporzionale al quadrato della distanza<br>cmq avere l&#39;inverter in soffitta (a meno di 2 m dal letto) equivale ad una linea alta tensione a poche decine di metri da casa ....<br><br><div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b></div><div id="quote" align="left">....ma credo che come dannosita&#39; generale il nostro amico telefonino li batta tutti....</div></div><br>si ma con una esposizione di pochi minuti al giorno (almeno per i più)<br>non ci avevo pensato, ora provo a misurare con l&#39;apposito apparecchio di nuova elettronica (diverso da quello per la bassa frequenza) l&#39;emissione in alta frequenza, anche se penso di ottenere un risultato nullo<br>per notizia: le antenne per la telefonica cellulare emetto pochi V/m (ad una decina di metri &lt; 1 V/m) - antenne e ripetitori di radio private, radioamatori (contro cui nessuno protesta), molto di più<br>saluti. F.
                                      ... mai stato un grande ... mai finito di crescere.

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                                      • #20
                                        Permettetemi una mia personale riflessione, poi mi tolgo dai piedi, in punta di piedi&#33;<br><br>Il mio medico dice sempre, a chi gli chiede se il fumo, il bere, lo stress , le donne, la vita moderna e tutte le gioie (vietate) della vita, fanno male<br>:&quot;Prima o poi dobbiamo morire.<br>Il colmo è morire sani e senza aver goduto delle gioie (e di alcuni vizietti,della vita&#33;<br><br>Ora forse l&#39;esempio è esagerato, ma valutate le vostre riflessioni sotto questo punto di vista, e avrete un&#39;altra visione delle cose.<br>Con tutto quello a cui siamo sottoposti, ogni giorno, che respiriamo, che mangiamo che subiamo, a parte il piacere di parlarne accademicamente, l&#39;argomento è...l&#39;ultimo dei miei pensieri....e delle preoccupazioni&#33; <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/a7e3538729bd13af5e020b577f92f914.gif" alt="image">

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                                        • #21
                                          IL mio impianto:<br>In attesa dell&#39;enel per l&#39;installazione ... <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/ce5a41c7e9ff83ded6647326ae37dae3.gif" alt=":unsure:"> <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/ce5a41c7e9ff83ded6647326ae37dae3.gif" alt=":unsure:"> <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/ce5a41c7e9ff83ded6647326ae37dae3.gif" alt=":unsure:"><br>inverter in mansarda<br>predisposizione contatore a 15 metri dall&#39;inverter (esterno sul balcone ) collegamento con cavo schermato e contatore bidirezionale enel a 30/40 metri (vicino al cancello )<br>Alla mansarda si accede con una scaletta che il tecnico enel non ha ritenuto &quot;sicura&quot; e quindi mi ha chiesto di posizionare il contatore in un luogo accessibile..<br>Speriamo in bene...<br>ciao

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                                          • #22
                                            <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b></div><div id="quote" align="left">Il colmo è morire sani e senza aver goduto delle gioie (e di alcuni vizietti,della vita&#33;</div></div><br>concordo perfettamente con ciosforo<br>... solo che non annovero l&#39;elettrosmog fra gioie/vizietti di cui godere<br>non fraintendete, non è una fissa (non oriento il letto in ragione dei campi magnetici e non scappo dalle strutture metalliche) l&#39;apparecchio di misura lo utilizzo per posizionare correttamente i dispositivi elettrici da cui sono circondato quando lavoro.<br>ho postato la mia opinione (ot con questo thread - con questo mi taccio) solo per manifestare l&#39;esistenza del fenomeno/problema penso sconosciuto ai più: ognuno poi valuti da se.<br>saluti
                                            ... mai stato un grande ... mai finito di crescere.

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                                            • #23
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                                              • #24
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                                                • #25
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                                                  • #26
                                                    Per come la vedo io la soluzione ottimale sta nel ricordare che la potenza persa per effetto Joule e&#39; proporzionale al quadrato della corrente.<br><br>Tenendo le correnti basse i fili si moltiplicano ed una soluzione vale l&#39;altra.

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                                                    • #27
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