Celle dicroiche - EnergeticAmbiente.it

annuncio

Comprimi
Ancora nessun annuncio.

Celle dicroiche

Comprimi
X
 
  • Filtro
  • Ora
  • Visualizza
Elimina tutto
nuovi messaggi

  • Celle dicroiche

    Ciao a tutti.<br><br>Leggo su &quot;Ecosportello&quot; (<a href="http://www.ecosportello.org/sezione.php?sid=15&amp;nltp=ENER&amp;nlid=85&amp;n lnid=1226" target="_blank">http://www.ecosportello.org/sezione.php?si...d=85&nlnid=1226</a>) questa notizia:<br><br>Anno 3 Nr. 17 - 19 09 2007<br>Speciale fotovoltaico: in arrivo le celle dicroiche 200 volte più efficienti<br>Si chiamano celle dicroiche e sfruttano una tecnologia gi&agrave; usata nelle stazioni solari orbitanti.<br>Si tratta di un invenzione italiana che prevede sistema innovativo per ottenere più energia elettrica dai moduli fotovoltaici: una parabola a concentrazione formata da specchi che separano il raggio di luce e ne aumentano di duecento volte la potenza, al cui centro si trovano particolari celle fotovoltaiche costituite da film sottili con un supporto in silicio, capaci di assorbire e convertire in energia elettrica fino al 50 % della luce assorbita.<br><br>La nuova tecnologia, che ancora non ha un&#39;applicazione commerciale, è stata proposta dal Dipartimento di Fisica dell&#39;Universit&agrave; di Ferrara in collaborazione con l&#39;Istituto Nazionale di Fisica della Materia e con il Cnr ed è stata presentata durante la 22/ma European Photovoltaic Solar Energy conference.<br><br>“Con il fotovoltaico tradizionale - spiega Giuliano Martinelli, direttore del Dipartimento di Fisica dell&#39;Universit&agrave; di Ferrara - tutte le circa 30 mila tonnellate di silicio policristallino prodotte nel mondo coprirebbero al massimo l&#39;1% del fabbisogno della sola Italia. Occorrono nuove tecnologie”.<br><br>Usando i nuovi sistemi a concentrazione - secondo il professore - la quantit&agrave; di materiali di partenza sarebbe ridotta di almeno duecento volte: con 1500 tonnellate di silicio policristallino, a un costo stimabile in alcuni miliardi di euro, si potrebbero fabbricare impianti per 30 mila megawatt di potenza, che fornirebbero circa il 10 % del fabbisogno energetico in Italia.<br>L’Ateneo di Ferrara ha quindi ricevuto un importante finanziamento da una cordata di piccole e medie imprese per realizzare la ricerca applicata sui prototipi di celle dicroiche. Il nuovo sistema, grazie a questo contributo, potr&agrave; in futuro essere prodotto su larga scala.<br>

  • #2
    Questa delle celle dicroiche potrebbe essere un buon mezzo per la produzione più intensiva , ma c&#39;è da verificare quale sar&agrave; il reale costo commerciale di questa tecnologia.<br>Sono sempre del parere che per poter finalmente affermarsi l&#39;energia fotovoltaica devono diminuire i costi degli impianti, se no , non c&#39;è convenienza, o quanto meno questa nuova tecnologia potrebbe essere competitiva se al pari costo di impianto produrrebbe veramente 200 volte in più, allora sarebbe un altra storia.

    Commenta


    • #3
      <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (francescomat @ 20/9/2007, 09:08)</div><div id="quote" align="left">Ciao a tutti.<br><br>Leggo su &quot;Ecosportello&quot; (<a href="http://www.ecosportello.org/sezione.php?sid=15&amp;nltp=ENER&amp;nlid=85&amp;n lnid=1226" target="_blank">http://www.ecosportello.org/sezione.php?si...d=85&nlnid=1226</a>) questa notizia:<br><br>Anno 3 Nr. 17 -<br>Speciale fotovoltaico: in arrivo le celle dicroiche 200 volte più efficienti<br>Si chiamano celle dicroiche e sfruttano una tecnologia gi&agrave; usata nelle stazioni solari orbitanti.<br>Si tratta di un invenzione italiana che prevede sistema innovativo per ottenere più energia elettrica dai moduli fotovoltaici: una parabola a concentrazione formata da specchi che separano il raggio di luce e ne aumentano di duecento volte la potenza, al cui centro si trovano particolari celle fotovoltaiche costituite da film sottili con un supporto in silicio, capaci di assorbire e convertire in energia elettrica fino al 50 % della luce assorbita.<br><br>La nuova tecnologia, che ancora non ha un&#39;applicazione commerciale, è stata proposta dal Dipartimento di Fisica dell&#39;Universit&agrave; di Ferrara in collaborazione con l&#39;Istituto Nazionale di Fisica della Materia e con il Cnr ed è stata presentata durante la 22/ma European Photovoltaic Solar Energy conference.<br><br>“Con il fotovoltaico tradizionale - spiega Giuliano Martinelli, direttore del Dipartimento di Fisica dell&#39;Universit&agrave; di Ferrara - tutte le circa 30 mila tonnellate di silicio policristallino prodotte nel mondo coprirebbero al massimo l&#39;1% del fabbisogno della sola Italia. Occorrono nuove tecnologie”.<br><br>Usando i nuovi sistemi a concentrazione - secondo il professore - la quantit&agrave; di materiali di partenza sarebbe ridotta di almeno duecento volte: con 1500 tonnellate di silicio policristallino, a un costo stimabile in alcuni miliardi di euro, si potrebbero fabbricare impianti per 30 mila megawatt di potenza, che fornirebbero circa il 10 % del fabbisogno energetico in Italia.<br>L’Ateneo di Ferrara ha quindi ricevuto un importante finanziamento da una cordata di piccole e medie imprese per realizzare la ricerca applicata sui prototipi di celle dicroiche. Il nuovo sistema, grazie a questo contributo, potr&agrave; in futuro essere prodotto su larga scala.</div></div><br>Cosa vuol dire che separano la luce e ne <b><span style="color:red">aumentano di 200 volte la potenza</span></b>?????????????<br>Il sistema studiato all&#39;Universit&agrave; di Ferrara e che è gi&agrave; stato presentato al Solar Expo nel 2006, prevede l&#39;uso di un lente per cui diminuisce la superficie occupata dalle celle e si fa riferimento alla superficie della lente. Mi ricordo che l&#39;efficienza diventava il 35% anche se dovevano essere ancora risolti i problemi legati al raffreddamento delle celle. Se le celle attuali hanno un&#39;efficienza del 21% quanto diventa aumentata di 200 volte?<br>Se si fa 21*200= 4200%. Questo risultato, frutto della scarsa dimestichezza con la scienza del giornalista, non è compatibile con il mondo che noi tutti conosciamo e le sue leggi fisiche, se intendeva del 200% è ancora comunque molto lontano dalla realt&agrave;

      Commenta


      • #4
        Oh, peccato.

        Commenta


        • #5
          Calma Snap...sappiamo quanto i giornalisti prendano cifre qua e l&agrave; e le mettano insieme tipo mosaico...il nostro compito sta proprio nel destrutturare queste cifre e capire dove volevano andare a parare.<br><br>Aumentare del 200 % l&#39;efficienza potrebbe anche significare il passaggio dal 20% attuale al 60%. Se noti è proprio un aumento del 200 %.<br><br>Detto questo a me la tecnologia piace, e ti spiego anche perchè:<br><br>attualmente gran parte del costo del pannello sta nel silicio, elemento che ormai ha raggiunto livelli non evadibili di richiesta. Se invece dividiamo il nostro sistema fotovoltaico in una parte che cattura e concentra l&#39;energia solare (di qualsiasi misura) e una parte che effettivamente la trasforma in energia elettrica, avremo un sistema molto più economico.<br><br>Inoltre diventerebbe economicamente conveniente raffreddare il pannello stesso, poichè si tratterebbe di una piccola superficie che cede grande calore, addirittura riciclabile in acqua calda.<br><br>Secondo me c&#39;è da lavorarci su...a titolo di prova qualcuno vuole provare a concentrare energia su un pannellino con una lente? Ovviamente senza farlo bruciare <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/f91eaead727cfaf051c768f32eb7b59f.gif" alt="">

          Commenta


          • #6
            l&#39;ulteriore vantaggio risiederebbe nel fatto che ogni cella riceve una frazione dell&#39;energia solare con un intervallo di lunghezza d&#39;onda più ristretto: in tal modo la cella (che è ottimizzata per quella lunghezza d&#39;onda) in ogni caso si scalda meno...<br><br>La &quot;furbata&quot; è quella di usare gli specchi dicroici...sempre che non costi troppo produrli...<br><br>Secondo me si tratterebbe cmq di un sistema per una centrale o da mettere sul tetto di qualche capannone...non certo sui nostri tetti..

            Commenta


            • #7
              Ogni soluzione ha però la sua contropartita. In questo caso la complessit&agrave; del sistema che richiede l&#39;inseguimento del sole ed utilizza solo l&#39;irraggiamento diretto e non anche quello diffuso. Se si vanno a fare i conti sistemi del genere non credo siano installabili nel nord Italia.
              GIULIANO
              _____________
              ....ho capito che spesso tutti sono convinti che una cosa sia impossibile finchè arriva uno sprovveduto che non lo sa e la realizza..... A. Einstein.

              Commenta


              • #8
                <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (francescomat @ 20/9/2007, 09:08)</div><div id="quote" align="left">Ciao a tutti.<br><br>Leggo su &quot;Ecosportello&quot; (<a href="http://www.ecosportello.org/sezione.php?sid=15&amp;nltp=ENER&amp;nlid=85&amp;n lnid=1226" target="_blank">http://www.ecosportello.org/sezione.php?si...d=85&nlnid=1226</a>) questa notizia:<br><br>Anno 3 Nr. 17 - 19 09 2007<br>Speciale fotovoltaico: in arrivo le celle dicroiche 200 volte più efficienti<br>Si chiamano celle dicroiche e sfruttano una tecnologia gi&agrave; usata nelle stazioni solari orbitanti.<br>Si tratta di un invenzione italiana che prevede sistema innovativo per ottenere più energia elettrica dai moduli fotovoltaici: una parabola a concentrazione formata da specchi che separano il raggio di luce e ne aumentano di duecento volte la potenza, al cui centro si trovano particolari celle fotovoltaiche costituite da film sottili con un supporto in silicio, capaci di assorbire e convertire in energia elettrica fino al 50 % della luce assorbita.<br><br>La nuova tecnologia, che ancora non ha un&#39;applicazione commerciale, è stata proposta dal Dipartimento di Fisica dell&#39;Universit&agrave; di Ferrara in collaborazione con l&#39;Istituto Nazionale di Fisica della Materia e con il Cnr ed è stata presentata durante la 22/ma European Photovoltaic Solar Energy conference.<br><br>“Con il fotovoltaico tradizionale - spiega Giuliano Martinelli, direttore del Dipartimento di Fisica dell&#39;Universit&agrave; di Ferrara - tutte le circa 30 mila tonnellate di silicio policristallino prodotte nel mondo coprirebbero al massimo l&#39;1% del fabbisogno della sola Italia. Occorrono nuove tecnologie”.<br><br>Usando i nuovi sistemi a concentrazione - secondo il professore - la quantit&agrave; di materiali di partenza sarebbe ridotta di almeno duecento volte: con 1500 tonnellate di silicio policristallino, a un costo stimabile in alcuni miliardi di euro, si potrebbero fabbricare impianti per 30 mila megawatt di potenza, che fornirebbero circa il 10 % del fabbisogno energetico in Italia.<br>L’Ateneo di Ferrara ha quindi ricevuto un importante finanziamento da una cordata di piccole e medie imprese per realizzare la ricerca applicata sui prototipi di celle dicroiche. Il nuovo sistema, grazie a questo contributo, potr&agrave; in futuro essere prodotto su larga scala.</div></div><br>La notizia è quasi esatta, questo è un&#39;articolo che avevo gi&agrave; letto(<a href="http://www.ecoblog.it/post/4304/la-parabola-fotovoltaica/last" target="_blank">http://www.ecoblog.it/post/4304/la-parabol...tovoltaica/last</a>), parla di aumento dell&#39;efficienza del 50% e della luce del 200%.<br>Solo un caso di invesione di dati, capita.<br>Comunque, risolto il problema dell&#39;inquinamento architettonico, non sarebbe male come idea&#33;<br>

                Commenta

                Attendi un attimo...
                X