Che differenza c'è tra un inverter con trasformatore ed uno senza?
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Gli inverter sono provvisti di trasformatore quando il circuito elettronico di potenza deputato a "trasformare" la corrente continua in corrente alternata non sono in grado di garantire che la componenti continue immesse in rete siano così basse da permettere la certificazione dell'inverter stesso (vedi norma Enel DK 5940). Questo problema in genere avviene con inverter di limitata potenza. I più bravi a lavorare con l'elettronica garantiscono il valore limite e quindi possono certificare inverter senza trasformatore. poichè viceversa la presenza del trasformatore implica ovviamente delle perdite (circa 1 o 2 %) il rendimento degli inverter senza trasformatore é più alto. In genere superiore al 96% per un range di potenza che parte dal 20% al 100%.<br>Altra conseguenza ovvia è che tali inverter soffrono meno il caldo dissipando meno calore. Attualmente esistono inverter senza trasformatore a partire da 2 kW, ed io propendo sempre per questi.<br>Non conosco controindicazioni all'uso degli inverter senza trasformatori in impianti tradizionali con moduli in silicio cristallino.GIULIANO
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....ho capito che spesso tutti sono convinti che una cosa sia impossibile finchè arriva uno sprovveduto che non lo sa e la realizza..... A. Einstein.
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<div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (gsughi @ 24/9/2007, 18:57)</div><div id="quote" align="left">......<br>Non conosco controindicazioni all'uso degli inverter senza trasformatori in impianti tradizionali con moduli in silicio cristallino.</div></div><br>L'unica controindicazione che conosco è con i pannelli sunpower che, per la loro caratteristica costruttiva (contatti posteriori), devono avere il positivo collegato a terra e di conseguenza l'isolamento galvanico dell'inverter (trasformatore di isolamento) con la rete.<br><br>saluti
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In realtà ci sono diversi aspetti da considerare, tutti fondamentalmente legati al fatto che senza trasformatore di isolamento i pannelli vengono connessi direttamente alla rete tramite gli switch del ponte inverter di uscita.<br>Quindi si ha che il potenziale del campo fotovoltaico oscilla con la stessa frequenza (50 o 60 Hz) della rete e con ampiezza che dipende da come è realizzato l'inverter: nella stragrande maggioranza dei casi equivale all'ampiezza della rete.<br><br>Questo ha almeno due conseguenze importanti, ed entrambe riguardano la sicurezza dell'impianto.<br><br>1) dato che il campo FV oscilla, l'effetto delle capacità parassite tra celle e telaio dei moduli diventa rilevante e potresti avere due situazioni:<br>1.1) il telaio e la struttura di sostegno/fissaggio dei moduli è collegata a terra ed in questo caso hai una continua dispersione di corrente verso terra che potrebbe dare fastidio a qualche interruttore differenziale<br>1.2) il telaio e la struttura di sostegno/fissaggio dei moduli non è collegata a terra ed in questo caso ovviamente la dispersione verso terra è molto minore, ma per contro anche il telaio ha una certa tensione indotta quindi se tocchi e sei connesso in qualche modo a terra puoi beccarti la scossa. Niente di pericoloso in sè, ma lo spavento <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/06aa20b6b0d1116cd50953f383ca19f7.gif" alt=":"> potrebbe avere conseguenze ben peggiori...<br><br>2) dato che c'è continuità elettrica tra la rete ed il campo FV, se l'isolamento dei moduli cede si ha connessione diretta alla rete del telaio e della struttura di sostegno/fissaggio. Ed anche qui hai due scenari:<br>2.1) il telaio è a terra e salta subito il differenziale<br>2.2) il telaio non è a terra e il differenziale lo fai saltare tu quando ti becchi la scossa (questa volta vera) <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/f926a03f7ca7f66959f1d2d9cb1aff99.gif" alt=":sick:"> .<br><br>Dopo un po' di "sano" terrorismo <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/da536b6cdbe3318f60c8c8f871c9f0cf.gif" alt=":P"> qualche rassicurazione: è per evitare quanto descritto sopra che tutti gli inverter senza trasformatore hanno degli OTTIMI circuiti di rilevazione del guasto dell'isolamento verso terra del campo FV...<br>Ma voi vi fidereste?<br>Tra l'altro mentre il test dell'isolamento mi sembra affidabile quando la rete è scollegata, cosa che fanno tutti gli inverter prima di andare on-line, ho qualche dubbio sulla rapidità e affidabilità quando l'inverter è connesso in rete, ossia quando serve effettivamente questa protezione!<br>In ogni caso, anche se statisticamente il caso 2 (guasto dell'isolamento del campo FV) è un evento assai raro, il caso 1 invece è del tutto plausibile.<br><br><paranoia><br>Poi non so voi, ma l'idea di avere sopra la testa svariati metri quadri di superficie il cui potenziale oscilla continuamente mi fa pensare all'inquinamento elettromagnetico... non so se qualcuno abbia mai misurato (o stimato) il campo elettrico che ne viene fuori, ma per quanto basso sia è sempre lì durante tutto il giorno... per 25-30 anni di fila...<br></paranoia><br><br>Insomma, per quanto io stesso mi consideri un maniaco dell'efficienza, sacrifico volentieri un 1-2% di rendimento sull'altare della sicurezza.
Gianfranco
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<div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (gsughi @ 24/9/2007, 18:57)</div><div id="quote" align="left">Gli inverter sono provvisti di trasformatore quando il circuito elettronico di potenza deputato a "trasformare" la corrente continua in corrente alternata non sono in grado di garantire che la componenti continue immesse in rete siano così basse da permettere la certificazione dell'inverter stesso (vedi norma Enel DK 5940)...</div></div><br>Questa frase secondo il mio modesto parere, non ha molto senso, per curiosità hai qualche link dove posso farmi un cultura ?<br><br><div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (microdruid @ 26/9/2007, 01:51)</div><div id="quote" align="left">!!!!!</div></div><br><img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/e7909e32ddfaef93aa80bea8ea4901b4.gif" alt=":woot:"><br><br>Non sono un esperto di FV, ma sono un elettronico, qui mi stai dicendo cose che cozzano contro la mia pur limitata conoscenza della materia......<br><br>Mario Maggi aiutami tu .....sto invecchiando ?, l'elettronica studiato 25 anni fa non vale più niente ?<br><br>A me sembra che l'intera discussione è partito sul piede sbagliato, se un ha un parere sarebbe meglio dire "Io penso...", se una ha dati di fatto si potrebbe anche dire "Nel manuale c'è scritto" oppure mettere un link adeguato, se una ha una certezza dovrebbe almeno essere conosciuto almeno tra di noi, esperto di settore, per potere offrire un minimo di garanzia sulla qualità dell'informazione.<br><br><br><br><span class="edit">Edited by pinetree - 26/9/2007, 09:56</span>
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Dal punto di vista progettuale cambia qualcosa fra inverter senza o con trasformatore (necessario scaricatore) ?<br>Da un articolo di un noto produttore di inverter ho letto che inverter con trasformatore lavorano meglio con un valore basso di tensione, mentre inverter senza trasformatore con tensione paragonabile a quella di rete che significa ? Quale tensione considerano (uscita generatore fv) ?<br>Se serve articolo posso fare uno scan.<br>CiaoImpianto 2,24 kWp;Inclinazione stringhe 18 °; Orientamento -40 ° Sud-Est
Suntech STP 160S/24AC MONO (7x2); Inverter SOLARMAX 2000C
Ubicazione Lercara Friddi (PA) 37°44;13° 36
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mmm discussione interessante <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/db535f129710fcfe3110c0a8e68f0b78.gif" alt=""><br>vediamo se le cose che ho iniziato a studiare 31 anni fa servono a qualcosa <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/5441e77eba73a18a2cd715fb7202dcb3.gif" alt=":woot:"><br>provo a dare il mio contributo : se faccio errori per favore correggetemi <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/202fabe1bfe4723f308bd764e443ffc6.gif" alt=":huh:"><br><br>si hanno inverter con o senza separazione galvanica ed il trasformatore serve principalmente a questo scopo<br>1)le norme DK permettono l'uso inverter senza separazione solo fino a potenze globali di 20Kw<br>2)la perdite dovute dovute ad un trasformatore di separazione devono essere limitate al 2-3% Max<br><br>3)tra il circuito in cc ed il telaio, i supporti dei pannelli e le canalizzazioni metalliche dei cavi si ha un condensatore (di capacità comunque piccola, solo le celle a strato sottile incollate su metallo danno capacità rilevanti ) sottoposto ad una tensione continua (tensione del campo fotovoltaico) ed ad una alternata dovuta all'inverter senza separazione .<br><br>4)l'inverter senza separazione porta il campo FV ad un potenziale verso terra che dipende da come è stato realizzato il ponte di conversione : esso può variare da pochi volt con una frequenza praticamente nulla (ponte di conversione formato da 2 semiconduttori + 2 condensatori ) a circa la metà della tensione di rete con la frequenza di rete (ponte di conversione fomato da 4 semiconduttori)<br><br>5)il condensatore del punto 3 si carica con una corrente di polarizzazione (dovuto alla tensione continua) che porta le strutture metalliche non collegate a massa ad un potenziale anche molto elevato , NON pericoloso ma paragonabile ad una scossa elettrostatica in una giornata di vento con tempo secco <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/124b3e5ea372c56afba43331d1c62607.gif" alt="
:"><br><br>6)la corrente dovuta alla componente alternata dipende principalmente dalla capacita e dalla tensione : pannelli vetro + plastica penso che diano una corrente di 2-20 mA per kwp mentre il silicio amorfo incollato su metallo ha valori molto più alti .<br>NB questa corrente deve essere tenuta in considerazione nel dimensionamento di un eventuale differenziale ; essendo capacitiva dissipa una potenza praticamente nulla<br><br>7)la curva di rendimento (in funzione della tensione cc di ingresso) è legata a come è stato realizzato il ponte di conversione , ogni produttore pubblica queste curve : si devono consultare !<br><br>8) per me non esistono criteri assoluti per scegliere una o l'altra tipologia di inverter . <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/780778798bda3ff217c7ce0142777387.gif" alt="
"><br><br>per maggiori info potete leggere il capitolo know-how ( pagine 131-161 ) del catalogo sma 2006-2007<br><br>ciao<br><br>Recoplan
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Perdonatemi, non essendo ferrato nel campo ci ho capito proprio poco, siete per me un pò troppo"tecnici" nelle vostre risposte. Giriamo la patata.......... come ci si regola se installare un tipo o un altro, perchè si utilizza quello senza trasformatore al posto di quello munito dello stesso o viceversa?<br>Grazie
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<div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (tito68 @ 26/9/2007, 17:13)</div><div id="quote" align="left">Perdonatemi, non essendo ferrato nel campo ci ho capito proprio poco, siete per me un pò troppo"tecnici" nelle vostre risposte. Giriamo la patata.......... come ci si regola se installare un tipo o un altro, perchè si utilizza quello senza trasformatore al posto di quello munito dello stesso o viceversa?<br>Grazie</div></div><br>Vedo di essere più chiaro : le due tipologie di prodotto in soldoni sono poco diverse ! Anzi sono quasi equivalenti per cui io non me la sento di consigliare delle linee guida . <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/474118b6925ca595567c9560ca98c1ef.gif" alt=":"><br><br>Soltanto entrando nel tecnico (conoscenze di elettrotecnica, elettronica industriale e delle caratteristiche costruttive dei singoli prodotti) ed avendo un impianto reale con cui confrontarsi si può valutare e scegliere a ragion veduta se un tipo od un altro . <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/1cbd35c9c5b4364e2b5f53439ea94cef.gif" alt="
"> La scelta dell'inverter ed una decina di altre scelte porta ad avere un impianto ben fatto (ad alto) o mal fatto (a basso rendimento) .<img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/b9e7ee615fdbdc24115ecbad5bc583e8.gif" alt="
"><br><br>I Progettisti vengono pagati per fare queste scelte <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/1cbd35c9c5b4364e2b5f53439ea94cef.gif" alt="
"><br><br>ciao da Recoplan
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<div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (microdruid @ 26/9/2007, 01:51)</div><div id="quote" align="left">In realtà ci sono diversi aspetti da considerare, tutti fondamentalmente legati al fatto che senza trasformatore di isolamento i pannelli vengono connessi direttamente alla rete tramite gli switch del ponte inverter di uscita.<br>Quindi si ha che il potenziale del campo fotovoltaico oscilla con la stessa frequenza (50 o 60 Hz) della rete e con ampiezza che dipende da come è realizzato l'inverter: nella stragrande maggioranza dei casi equivale all'ampiezza della rete.</div></div><br>Il tuo ragionamento e' interessante, tuttavia il circuito di inseguimento dell'MPP non fa anche una qualche forma di filtraggio sul potenziale del campo fotovoltaico ?<br><br>Anche se non c'e' separazione galvanica la tensione e corrente del campo fotovoltaico non dovrebbero comunque essere al valore di mpp sempre ?<br><br>Saluti,<br>Fabrizio.<br><br><br><br>Segui on-line il funzionamento dei miei impianti in tempo reale.
Impianto Fotovoltaico grid: 7 pannelli Sanyo HIP 205, 1.44 kWp, Az 90°, Tilt 17°, Inverter Fronius IG.15 + Impianto fotovoltaico in isola da 0,86 kWp con 10 kWh di accumulo + impianto solare termico a svuotamento da 7mq + pompa di calore Altherma 3 Compact R32 da 8 kW.
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<div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (pinetree @ 26/9/2007, 09:44)</div><div id="quote" align="left"><div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (gsughi @ 24/9/2007, 18:57)</div><div id="quote" align="left">Gli inverter sono provvisti di trasformatore quando il circuito elettronico di potenza deputato a "trasformare" la corrente continua in corrente alternata non sono in grado di garantire che la componenti continue immesse in rete siano così basse da permettere la certificazione dell'inverter stesso (vedi norma Enel DK 5940)...</div></div><br>Questa frase secondo il mio modesto parere, non ha molto senso, per curiosità hai qualche link dove posso farmi un cultura ?<br><br><div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (microdruid @ 26/9/2007, 01:51)</div><div id="quote" align="left">!!!!!</div></div><br><img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/1a089fd9da0a9692346ff3165f81a204.gif" alt=":woot:"><br><br>Non sono un esperto di FV, ma sono un elettronico, qui mi stai dicendo cose che cozzano contro la mia pur limitata conoscenza della materia......<br><br>Mario Maggi aiutami tu .....sto invecchiando ?, l'elettronica studiato 25 anni fa non vale più niente ?<br><br>A me sembra che l'intera discussione è partito sul piede sbagliato, se un ha un parere sarebbe meglio dire "Io penso...", se una ha dati di fatto si potrebbe anche dire "Nel manuale c'è scritto" oppure mettere un link adeguato, se una ha una certezza dovrebbe almeno essere conosciuto almeno tra di noi, esperto di settore, per potere offrire un minimo di garanzia sulla qualità dell'informazione.</div></div><br>Per quanto riguarda l'argomento mi sono rifatto alla pubblicazione di SMA Sunny Family 2006/2007, tecnologia di sistema FV pag 132 /178. Ovviamente ho cercato di rispondere in modo molto sintetico ma corretto ed UTILE A TUTTI. Cosa c'entra l'elettronica studiata? 25 anni fa.<br>Mi ha integrato correttamente CAREST quando a detto che il limite all'impiego è costituito da moduli a film sottile e/o tripla giunzione su supporto metallico.<br>In tale pubblicazione si affermano due concetti principali:<br>1) OGNI INVERTER DI IMMISSIONE IN RETE DEVE ESSERE CONCEPITO IN MODO TALE DA EVITARE IMMISSIONI DI CORRENTE CONTINUA MEDIANTE APPOSITO TRASFORMATORE O MEDIANTE MONITORAGGIO DELLA PERCENTUALE DI CORRENTE CONTINUA IMMESSA:<br>2) GLI INVERTER SENZA TRASFORMATORE FUNZIONANO CON GRADO DI EFFICIENZA SUPERIORE; MENO DISPENDIO DI MATERIALE; PESO PIU' ESIGUO, SONO PIU' PICCOLI PICCOLI; PIU' LEGGERI, E CON PREZZO PIU' CONVENIENTE: Io aggiungo sono egualmente certificati e sicuri (PER MODULI TRADIZIONALI CRISTALLINI) Al di la delle bellissime teorie che non portano da nessuna parte cosa dovrei scegliere secondo Voi ?????<br><br><br>PS: Non credo che una differenza di rendimento del 2-3% sio indifferente anche per Te che sei ESPERTO del settore!?!?GIULIANO
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....ho capito che spesso tutti sono convinti che una cosa sia impossibile finchè arriva uno sprovveduto che non lo sa e la realizza..... A. Einstein.
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Fcattaneo dice<span style="color:blue"><br>Il tuo ragionamento e' interessante, tuttavia il circuito di inseguimento dell'MPP non fa anche una qualche forma di filtraggio sul potenziale del campo fotovoltaico ?<br><br>Anche se non c'e' separazione galvanica la tensione e corrente del campo fotovoltaico non dovrebbero comunque essere al valore di mpp sempre ?</span><br>Forse si è fatta un po' di confusione :<br><br>Il circuito di inseguimento del MPP è collegato e quindi "lavora" tra il polo positivo e quello negativo del campo FV (morsetti più e meno) regolando la corrente assorbita per spremere la massima potenza dai pannelli .<br><br>Invece Microdruid con " <span style="color:blue">potenziale del campo fotovoltaico </span> " intende una tensione di modo comune (scusate l'espressione tecnica) ovvero si misura dal polo positivo/negativo e massa (morsetto più/meno ed il telaio metallico).<br><br>Quindi sono due circuiti diversi con due tensioni diverse non correlate dal circuito MPP.<br><br>sperando di essere stato abbastanza chiaro<br><br>ciao da Recoplan
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<div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (gsughi @ 27/9/2007, 07:47)</div><div id="quote" align="left">la pubblicazione di SMA Sunny Family 2006/2007, tecnologia di sistema FV pag 132 /178.</div></div><br>avendo letto e consigliato di leggere questo catalogo debbo fare una precisazione<br>questo è pur sempre un catalogo di una ditta produttrice di inverter , per cui "promuove "i suoi prodotti (nulla di male) bisogna soltanto riuscire a separare la parte tecnica dalla parte "promozionale"<br><div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (gsughi @ 27/9/2007, 07:47)</div><div id="quote" align="left">GLI INVERTER SENZA TRASFORMATORE FUNZIONANO CON GRADO DI EFFICIENZA SUPERIORE</div></div><br>su questa affermazione di SMA chiedo aiuto a voi amici del forum ed anche a MARIOMAGGI in quanto :<br><br>secondo voi 1 punto percentuale in più di euro-rendimento a parità di condizioni quanti Kwh per Kwp da in un anno ? Qualcuno ha dei dati pratici , esistono studi indipendenti?<br><br>grazie<br><br>Recoplan<br>
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Decisamente la leggo più complicata di quello che è.<br>L'esperienza che ho messo da parte mi fa ricordare che nella formazione della sinusoide non riuscivo mai a togliere del tutto il residuo di continua. Oggi c'è gente più brava a fare quel mestiere, ma i miracoli ancora non li fanno.<br><br>Allora.<br><br>La DK 5940 ed II.<br><br>"Deve essere garantita la separazione metallica fra la rete pubblica in ca e la parte cc dei convertitori mediante trasformatore di isolamento a bassa frequenza (obbligatoriamente per gli impianti >20kW).<br>Nel caso di convertitori di potenza <=20kW tale separazione può essere sostituita da una protezione(1) che interviene, agendo sul dispositivo di generatore o interfaccia, quando la componente continua della corrente immessa nella rete pubblica supera lo 0,5% della corrente nominale d'uscita del convertitore stesso."<br><br>Ancora; nota (1)<br>Tale protezione può essere interna al sistema elettronico di regolazione del convertitore, a patto che il suo funzionamento sia comunque verificabile.<br><br>Basta.<br><br>
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<div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (fcattaneo @ 26/9/2007, 22:05)</div><div id="quote" align="left">Il tuo ragionamento e' interessante, tuttavia il circuito di inseguimento dell'MPP non fa anche una qualche forma di filtraggio sul potenziale del campo fotovoltaico ?<br><br>Anche se non c'e' separazione galvanica la tensione e corrente del campo fotovoltaico non dovrebbero comunque essere al valore di mpp sempre ?</div></div><br>Giusto per aggiungere qualche dettaglio in più a quanto ti ha già risposto recoplan:<br><br>Il circuito di MPPT di solito è un DC/DC converter, cioè "trasforma" una certa tensione e corrente continua in ingresso in un'altra tensione e corrente continua in uscita (con una logica di controllo che permette di "succhiare" la passima potenza disponibile in ingresso, adattandosi alla caratteristica dei moduli nelle condizioni ambientali in cui stanno lavorando, e rendendo disponibile questa potenza in uscita ad una tensione predefinita per l'alimentazione del ponte inverter).<br>Ma non essendo galvanicamente isolato comunque le tensioni di ingresso e uscita dell'MPPT sono riferite ad uno stesso potenziale (tipicamente il polo negativo del campo FV) e se cambi questo potenziale in uscita all'MPPT connettendolo alternativamente con L e N della rete tramite il ponte inverter, alla fine ti ritrovi la tensione di rete anche sul campo FV.<br><br>Come dici giustamente tu, il campo FV lavora costantemente (se l'MPPT fa bene il suo lavoro) ai valori di tensione e corrente di mpp, ma senza l'isolamento ti ritrovi comunque questa tensione direttamente riferita al potenziale della rete.<br><br>In pratica, giusto per farti capire, senza l'isolamento toccare il positivo o il negativo del campo FV è quasi "equivalente" a toccare il cavo di fase (L) della rete.<br>Gianfranco
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Forse io sono molto limitato mentalmente e non riesco ancora a complicarmi la vita come qualcheduno di voi sa fare molto bene:<br>Quanto siano le perdite di potenza annuale legate al minor rendimento percentuale dell'inverter non mi pare un difficile.<br>Convengo che alla fine non sia una grossa cifra, ma visto che non mi costa nulla ed anzi risparmio sull'inverter non vedo perchè dovrei fare diversamente.<br>Tutte le altre discussioni sulla sovrapposizione della tensione di rete sulla tensione continua del campo FV sono interessanti ma poco utili.<br>Io sconsiglio comunque di armeggiare con conduttori con tensioni dell'ordine dei 500 Volt anche se in Corrente continua.<br><br>PS- Ho citato SMA ma il ragionamento con molta semplicità puo essere fatto confrontando le curve di rendimento dei due tipi di inverter di varie marche. POWER-ONE ad esempioGIULIANO
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<div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (mauro_ar @ 27/9/2007, 13:02)</div><div id="quote" align="left">L'esperienza che ho messo da parte mi fa ricordare che nella formazione della sinusoide non riuscivo mai a togliere del tutto il residuo di continua. Oggi c'è gente più brava a fare quel mestiere, ma i miracoli ancora non li fanno.</div></div><br>E tra l'altro non è nemmeno detto che col trasformatore ad alta frequenza si risolva il problema: molto dipende dal punto del circuito in cui viene messo il trasformatore (prima o dopo il ponte inverter), ed anche nel caso migliore alla fine dipende sempre da come viene comandato il ponte inverter...<br>Mi sa che gli unici che non hanno problemi da questo punto di vista sono gli inverter col trasformatore a frequenza di rete (in modo simile a quello che avviene per gli impianti trifase con potenze sopra i 20 kW).<br>Gianfranco
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una domanda e una risposta<br>Se l'inverter senza trasformatore stacca impiega un po' più di tempo a ricollegarsi alla frequenza di rete, in zone limitrofe a zone industriali o artigianali può essere un problema.<br>COnstatazione fatta con due inverter uno con trasformatore ed uno senza, il tempo che il primo impiega a ricollegarsi in rete è minore di decine di secondi, che moltiplicate per quantità di volte che stacca nei 20 anni del CE può fare la differenza.<br><br>Domanda sul processo di usura del trasformatore e dei c.ca 10 condensatori<br><br>Chi è a più rischio?
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<div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (sabrinas @ 28/9/2007, 13:00)</div><div id="quote" align="left">Domanda sul processo di usura del trasformatore e dei c.ca 10 condensatori<br><br>Chi è a più rischio?</div></div><br>Secondo me, senza dubbio i condensatori.<br><br>saluti
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<div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (sabrinas @ 28/9/2007, 13:00)</div><div id="quote" align="left">una domanda e una risposta<br>Se l'inverter senza trasformatore stacca impiega un po' più di tempo a ricollegarsi alla frequenza di rete, in zone limitrofe a zone industriali o artigianali può essere un problema.<br>COnstatazione fatta con due inverter uno con trasformatore ed uno senza, il tempo che il primo impiega a ricollegarsi in rete è minore di decine di secondi, che moltiplicate per quantità di volte che stacca nei 20 anni del CE può fare la differenza.</div></div><br>Questo è interessante.<br>In teoria non ci dovrebbero essere differenze sul tempo di aggancio alla rete, per lo meno non dovute alla presenza o meno del trasformatore di isolamento.<br><br>Ma le prove le hai fatte sullo stesso impianto, a breve distanza di tempo (via un inverter, su l'altro), con inverter dello stesso produttore e stessa fascia di potenza ma di due modelli differenti (uno con e uno senza trasformatore) ?<br>Perchè altrimenti, non essendo nelle stesse condizioni, non sono confrontabili i risultati.<br><br><div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (sabrinas @ 28/9/2007, 13:00)</div><div id="quote" align="left">Domanda sul processo di usura del trasformatore e dei c.ca 10 condensatori<br><br>Chi è a più rischio?</div></div><br>Sono assolutamente d'accordo con carest: dei componenti di potenza, quelli più a rischio "usura" sono i condensatori.<br>Se però il raffreddamento dell'inverter non è passivo ma forzato, è molto probabile che per prime siano le ventole a lasciare questa valle di lacrime...<br>Gianfranco
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Google mi ha avvisato che mi avete tirato in ballo due volte in questa discussione!<br>Io non leggo tutti i thread, non ho tempo.<br><br>Brevemente, in condizioni di regime normale, con variazioni lente del campo fotovoltaico e della rete, l'inverter senza trasformatore ha il vantaggio del rendimento e non e' meno affidabile.<br><br>Nel caso di transitori importanti, come quelli determinati da fulmini in zona, il potenziale fra campo e rete puo' variare improvvisamente con fronti di salita ripidi e valori di tensione elevati. Se fra i due sistemi ci sono solo i cavi ed i semiconduttori, questi si faranno carico dei transitori, sempreche' riescano a sostenerli senza distruggersi. Se c'e' anche un trafo, una parte significativa del transitorio viene smorzata e isolata dal trafo.<br><br>Se io dovessi comprare un sistema, lo comprerei col trafo, tanto piu' se la capacita' verso massa dei pannelli e' elevata.<br><br>P.S.: avvisatemi con un e-mail se vi rivolgete a me da una discussione alla quale non ho partecipato.<br><br>Ciao<br>Mario<br><br><span class="edit">Edited by mariomaggi - 29/9/2007, 08:26</span>Molto urgente: cerco socio: Collaborazione a Milano
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Mala tempora currunt, non contattatemi piu' per questioni riguardanti il forum, grazie, il mio tempo e' finito.
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L'energia non si crea ne' si distrugge, ma ne sprechiamo troppa in modo irresponsabile. Sito personale: http://evlist.it
Se fate domande tecniche e volete risposte dal forum precise e veloci, "date i dati" specificando anche l'ambiente operativo e fornendo il maggior numero possibile di informazioni.
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D'accordo, ma parliamo sempre di circuiti alla tensione nominale attorno a 500 Volt. Il sistema deve essere realizzato a doppio isolamento. io non vedo alcun problema.<br>Nella scelte della tensione massima di lavoro degli scaricatori di tensione occorre invece tenere conto dei vostri ragionamenti. Salute a tutti.<br><br>PS: Mi autocensuro. Per un errore ho ristosto ad ad un post ormai superatoGIULIANO
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....ho capito che spesso tutti sono convinti che una cosa sia impossibile finchè arriva uno sprovveduto che non lo sa e la realizza..... A. Einstein.
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<div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (microdruid @ 28/9/2007, 14:55)</div><div id="quote" align="left">[<br>Ma le prove le hai fatte sullo stesso impianto, a breve distanza di tempo (via un inverter, su l'altro), con inverter dello stesso produttore e stessa fascia di potenza ma di due modelli differenti (uno con e uno senza trasformatore) ?<br>Perchè altrimenti, non essendo nelle stesse condizioni, non sono confrontabili i risultati.<br><br>[</div></div><br>stesso impianto 1 inverter Fronius IG20 secondo Aurora- Dopo aver scollegato l'auroa siamo partiti con il fronius - nel giro di 10 minuti abbiamo collegato scollegato i due inverter proprio per testare il tempo di riaggancio<br><br>ciao<br><br>
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x SABRINAS - Sui tempi di aggancio non credo abbia influenza la presenza o meno del trasformatore; essendo due marche diverse, probabilmente è diversa la logica di controllo.<br>Comunque non credo un'influenza nella produzione annuale per 10 sec di ritardo nell'aggancio alla mattina quando siamo a potenza minimale.<br>Forse ti riferisci invece a sganci ripetuti in fase di lavoro ???<br>Se così potresti raccontarci qualche cosa di più sul problema.GIULIANO
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....ho capito che spesso tutti sono convinti che una cosa sia impossibile finchè arriva uno sprovveduto che non lo sa e la realizza..... A. Einstein.
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<div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (gsughi @ 29/9/2007, 19:03)</div><div id="quote" align="left">x SABRINAS - Sui tempi di aggancio non credo abbia influenza la presenza o meno del trasformatore; essendo due marche diverse, probabilmente è diversa la logica di controllo.<br>Comunque non credo un'influenza nella produzione annuale per 10 sec di ritardo nell'aggancio alla mattina quando siamo a potenza minimale.<br>Forse ti riferisci invece a sganci ripetuti in fase di lavoro ???<br>Se così potresti raccontarci qualche cosa di più sul problema.</div></div><br>se la frequenza rete enel si abassa o si alza l'inverter si sgancia, in alcune zone il fenomeno si verifica spesso in altre raramente.<br><br>Nella scelta dell'inverter è importante anche la tolleranza di lettura della frequenza di rete, cercando nelle schede tecniche degli SMA per esempio , vedo che gli inverter con trasformatore hanno un riconoscimento della frequenza di rete cosi descritto "50/60 Hz".<br>In quelli senza trasformatore la frequenza viene così descritta "50 Hz"<br><br>Bisognerà fare anche questo di test <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/98e973a7154179807df4cb73388eb01e.gif" alt="<_<"> con prodotti della stessa marca ma con tecnologia diversa per capire se effettivamente hanno tolleranze differenti<br><br>Nel frattempo chiedo l'esperienza di altri<br>
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sabrinas,<br><div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b></div><div id="quote" align="left">Bisognerà fare anche questo di test <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/ea2986f75fa30890f8548eb37535505d.gif" alt="<_<"> con prodotti della stessa marca ma con tecnologia diversa per capire se effettivamente hanno tolleranze differenti</div></div><br>sicuramente le tolleranze saranno diverse.<br>Nella produzione di elettronica di potenza vengono coinvolte molte variabili e molti sensori, ciascuno con le sue tolleranze costruttive, tolleranze di montaggio e tolleranze di taratura.<br>Non ha senso provare e confrontare due pezzi "a caso", puo' darsi che un altro pezzo della stessa serie abbia caratteristiche un po' diverse, comunque sempre entro le specifiche del costruttore.<br>Bisogna invece pretendere che il costruttore indichi anche le specifiche su funzioni collaterari, che a volte non vengono precisate.<br><br>Ciao<br>Mario<br>Molto urgente: cerco socio: Collaborazione a Milano
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Mala tempora currunt, non contattatemi piu' per questioni riguardanti il forum, grazie, il mio tempo e' finito.
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Vorrei aggiungere a tutta la discussione una osservazione.<br>Se l'inverter ha il trasformatore allora al primario esso e' gestibile come un sistema IT flottante rispetto a terra e dal quale e' impossibile il contatto indiretto.<br>Secondo la mia opinione, che condivido con altri, il sistema con trasformatore e' da preferire nei casi in cui il sistema pannelli e' facilmente accessibile.<br><br>Voi vi fidereste di un isolamento classe II dopo 20 anni ?<br>
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<div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (IngMassimo @ 9/10/2007, 21:09)</div><div id="quote" align="left">Voi vi fidereste di un isolamento classe II dopo 20 anni ?</div></div><br>io personalmente si ! <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/f781929ef26132be4da82c5b3bc7d52e.gif" alt=""><br><br>ovvero siamo pieni di apparecchiature isolate in classe II che spesso superano i 20 anni di durata<br><br>ciao da Recoplan<br>
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Che superino i vent'anni.........ancora nessuno ne ha la certezza !<br><br>Io non mi fido della garanzia di un costruttore come non mi fido di un diritto di precedenza quando attraverso un incrocio.......rallento, guardo poi proseguo...........se muoio non mi ripaga nessuno.<br><br>Per certe faccende secondo me non esiston garanzie.
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Scusa ing Massimo. ammesso e non concesso che il too ragionamento sia valido, mi sai dire come ti comporti con tutti gli utilizzatori di classe II che giornalmente maneggi.<br>Un modulo FV di tipo tradizionale, é imdubbiamente di classe II poichè rispetto alla cornice vi è una distanza delle parti attive con isolamento in cristallo e tedlar più che sufficiente.<br>In ogni caso, come tu sai, gli inverter hanno un controllo continuo dell'isolamento che blocca in caso di riduzione dei valori il sistema.<br><br>Se invece ti riferisci ad altre tipologie di moduli tipo "tripla giunzione" UNISOLAR, allora cambia la musica per cui sarebbe utile aprire un'altra discussione apposita, per scambiarci opinione ed esperienze !GIULIANO
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