[Download Studio Market-Parity_Caffarelli-Intellienergia]
Cari amici, pubblico un breve e semplice scritto e un link per scaricare un mio studio output di mesi di lavoro, relativo alla Market Parity.
Spero possano essere utilizzati come spunti di riflessione.
L'esigenza di approfondire l'argomento "Market Parity", è nata a valle della pubblicazione SEN 2017 i cui obiettivi fotovoltaici al 2030 sono a mio modesto parere complicati da raggiungere.
Non si possono realizzare altri 35 GW, senza l'apporto dell'esercizio di una nuova classe di potenza che supera il multimegawatt.
Il limite che osservo io, non è nell'assenza di incentivi superabile con la stabilizzazione della componente vendita sempre più convergente ad un PUN prospettico comunque in crescita, o con l'arrivo di aste neutre e PPA.
Il limite non è neanche nella rete elettrica, che nel tempo è stata "addomesticata" all'implementazione della generazione distribuita e al multimegawatt. Nel tempo lo sarà anche all'utility scale
Il limite a parer mio è quello autorizzativo.
Buon lavoro
AC
Secondo studi di settore SPE (Solar Power Europe), a livello mondiale la potenza fotovoltaica totale nello scenario High al 2021 potrebbe raggiungere i 950 GW.
Si è dunque prossimi ad 1 TW solare, limite che ancora pochi anni fa sembrava irraggiungibile.
Ed invece l’accelerazione è stata impressionante, grazie anche alla capacità progressiva delle architetture di rete di adattarsi all’implementazione della generazione distribuita, multimegawatt, e presto utility scale fotovoltaica (P>50 MW).
Che la si chiami resilienza del sistema elettrico, o in altro modo – questo è un fatto.
Nessun analista si sarebbe aspettato un 2017 con 100 GW di nuova potenza installata a livello globale. Al timone Cina e India, gli Usa nonostante l’incertezza dettata dall’attuale orientamento governativo pro fossile, la confermatissima Germania e la new entry Francia.
In Italia nel 2017, se saranno confermate le tendenze dei primi 11 mesi (382 MW installato, +12% rispetto allo stesso periodo del 2016), si registreranno oltre 400 MW sul mercato primario, che andranno ad aggiungersi ai 19,26 GW già in esercizio distribuiti su di un totale di 732 mila impianti.
Tra i drivers della crescita a livello mondiale si osservano la convenienza dell'autoconsumo, i contratti PPA, gli obiettivi europei, lo sviluppo dei sistemi di accumulo trainato dall’urgenza di fornire elettricità ad oltre 100 milioni di persone off-grid tra Africa e Asia, incentivi fiscali, lo sviluppo prepotente della mobilità elettrica, e i costi tecnologici in discesa.
Siamo entrati a pieno titolo nell’era solare. Anche questo è un fatto.
Mediando gli studi prospettici di settore, nel triennio 2017-2020 si installeranno in italia in media circa 590 MW/anno per un totale prossimo ad altri 2,5 GW aggiuntivi. Tale stima per l’anno 2017 è risultata leggermente sovradimensionata rispetto al totale installato, che come in precedenza riportato dovrebbe si superare i 400 MW, mantenendosi in ogni caso al di sotto dei 420 MW. Mancano all'appello 170 MW, nulla a confronto di quanto mancherebbe al 2030 in termini di nuova potenza installata rispetto agli obiettivi posti dalla SEN (Strategia Energetica Nazionale), se queste fossero le tendenze sul mercato primario anche per il decennio 2020-2030.
Nel mix di produzione elettrica al 2030, l’obiettivo SEN è infatti pari a 72 TWh da produzione fotovoltaica.
Ragionando in termini di 1.300 ore equivalenti, (ed ipotizzando un revamping 100% sul parco fotovoltaico che ne necessiterà), significa che al 2030 dovranno trovarsi in esercizio circa 55 GW fotovoltaici.
Occorrerà dunque installare circa 35 GW aggiuntivi al parco fotovoltaico attualmente in esercizio. E come sarà possibile realizzare quindi 2,7 GW/anno per 13 anni fino al 2030, se le stime non vanno oltre i 600 MW/anno?
I drivers che guideranno il mercato primario in Italia, saranno: i) l’implementazione storage nei sistemi fotovoltaici a generazione distribuita con l’abbattimento dei costi dei sistemi di accumulo, ii) l’aumento dell’autoconsumo con conseguente accelerazione «Grid Parity», iii) le detrazioni fiscali per persone fisiche confermate al 2018, iv) il super-ammortamento fiscale confermato per il 2018 al 130% per le persone giuridiche.
Ma non basta, bisognerà anche realizzare ed esercire fotovoltaico in Market-Parity, scalato ad una nuova classe di potenza impiantistica “Utility scale” (P>(10;50) MW). In pratica è possibile affermare che un impianto viene esercito in Market Parity in assenza di incentivi, quando il costo di generazione del kWh è inferiore al prezzo dell’energia sul mercato elettrico.
Se già esiste, oppure come, dove, e quando potrà essere raggiunta la Market-Parity, è possibile approfondirlo all’interno dello studio linkato a seguire.
Al fine di verificare l'esistenza della Market-Parity per centrali di produzione elettrica da fonte solare fotovoltaica (classe di potenza Utility scale e Zonale multimegawatt), si è condotta una sensitivity analysis (16.000 simulazioni) sugli output di redditività dell’investimento solare fotovoltaico (VAM, IRR, DSCR), nel caso caso finanziamento 15 anni, equity 30%, tasso 3%, e sul LEC, nell’ipotesi che il soggetto responsabile cliente produttore sia fiscalmente assimilabile ad una società di capitali, facendo variare il costo del kWp installato nel range [520,00€/kWp;1.000,00€/kWp] e le ore equivalenti nel range [1.000 kWh/kWp;2.200 kWh/kWp].
[Download Studio Market-Parity_Caffarelli-Intellienergia].
All'interno dell'elaborato è possibile trovare le definizioni, la spiegazione della metodologia utilizzata per l'analisi, gli output e le conclusioni.
Cari amici, pubblico un breve e semplice scritto e un link per scaricare un mio studio output di mesi di lavoro, relativo alla Market Parity.
Spero possano essere utilizzati come spunti di riflessione.
L'esigenza di approfondire l'argomento "Market Parity", è nata a valle della pubblicazione SEN 2017 i cui obiettivi fotovoltaici al 2030 sono a mio modesto parere complicati da raggiungere.
Non si possono realizzare altri 35 GW, senza l'apporto dell'esercizio di una nuova classe di potenza che supera il multimegawatt.
Il limite che osservo io, non è nell'assenza di incentivi superabile con la stabilizzazione della componente vendita sempre più convergente ad un PUN prospettico comunque in crescita, o con l'arrivo di aste neutre e PPA.
Il limite non è neanche nella rete elettrica, che nel tempo è stata "addomesticata" all'implementazione della generazione distribuita e al multimegawatt. Nel tempo lo sarà anche all'utility scale
Il limite a parer mio è quello autorizzativo.
Buon lavoro
AC
Secondo studi di settore SPE (Solar Power Europe), a livello mondiale la potenza fotovoltaica totale nello scenario High al 2021 potrebbe raggiungere i 950 GW.
Si è dunque prossimi ad 1 TW solare, limite che ancora pochi anni fa sembrava irraggiungibile.
Ed invece l’accelerazione è stata impressionante, grazie anche alla capacità progressiva delle architetture di rete di adattarsi all’implementazione della generazione distribuita, multimegawatt, e presto utility scale fotovoltaica (P>50 MW).
Che la si chiami resilienza del sistema elettrico, o in altro modo – questo è un fatto.
Nessun analista si sarebbe aspettato un 2017 con 100 GW di nuova potenza installata a livello globale. Al timone Cina e India, gli Usa nonostante l’incertezza dettata dall’attuale orientamento governativo pro fossile, la confermatissima Germania e la new entry Francia.
In Italia nel 2017, se saranno confermate le tendenze dei primi 11 mesi (382 MW installato, +12% rispetto allo stesso periodo del 2016), si registreranno oltre 400 MW sul mercato primario, che andranno ad aggiungersi ai 19,26 GW già in esercizio distribuiti su di un totale di 732 mila impianti.
Tra i drivers della crescita a livello mondiale si osservano la convenienza dell'autoconsumo, i contratti PPA, gli obiettivi europei, lo sviluppo dei sistemi di accumulo trainato dall’urgenza di fornire elettricità ad oltre 100 milioni di persone off-grid tra Africa e Asia, incentivi fiscali, lo sviluppo prepotente della mobilità elettrica, e i costi tecnologici in discesa.
Siamo entrati a pieno titolo nell’era solare. Anche questo è un fatto.
Mediando gli studi prospettici di settore, nel triennio 2017-2020 si installeranno in italia in media circa 590 MW/anno per un totale prossimo ad altri 2,5 GW aggiuntivi. Tale stima per l’anno 2017 è risultata leggermente sovradimensionata rispetto al totale installato, che come in precedenza riportato dovrebbe si superare i 400 MW, mantenendosi in ogni caso al di sotto dei 420 MW. Mancano all'appello 170 MW, nulla a confronto di quanto mancherebbe al 2030 in termini di nuova potenza installata rispetto agli obiettivi posti dalla SEN (Strategia Energetica Nazionale), se queste fossero le tendenze sul mercato primario anche per il decennio 2020-2030.
Nel mix di produzione elettrica al 2030, l’obiettivo SEN è infatti pari a 72 TWh da produzione fotovoltaica.
Ragionando in termini di 1.300 ore equivalenti, (ed ipotizzando un revamping 100% sul parco fotovoltaico che ne necessiterà), significa che al 2030 dovranno trovarsi in esercizio circa 55 GW fotovoltaici.
Occorrerà dunque installare circa 35 GW aggiuntivi al parco fotovoltaico attualmente in esercizio. E come sarà possibile realizzare quindi 2,7 GW/anno per 13 anni fino al 2030, se le stime non vanno oltre i 600 MW/anno?
I drivers che guideranno il mercato primario in Italia, saranno: i) l’implementazione storage nei sistemi fotovoltaici a generazione distribuita con l’abbattimento dei costi dei sistemi di accumulo, ii) l’aumento dell’autoconsumo con conseguente accelerazione «Grid Parity», iii) le detrazioni fiscali per persone fisiche confermate al 2018, iv) il super-ammortamento fiscale confermato per il 2018 al 130% per le persone giuridiche.
Ma non basta, bisognerà anche realizzare ed esercire fotovoltaico in Market-Parity, scalato ad una nuova classe di potenza impiantistica “Utility scale” (P>(10;50) MW). In pratica è possibile affermare che un impianto viene esercito in Market Parity in assenza di incentivi, quando il costo di generazione del kWh è inferiore al prezzo dell’energia sul mercato elettrico.
Se già esiste, oppure come, dove, e quando potrà essere raggiunta la Market-Parity, è possibile approfondirlo all’interno dello studio linkato a seguire.
Al fine di verificare l'esistenza della Market-Parity per centrali di produzione elettrica da fonte solare fotovoltaica (classe di potenza Utility scale e Zonale multimegawatt), si è condotta una sensitivity analysis (16.000 simulazioni) sugli output di redditività dell’investimento solare fotovoltaico (VAM, IRR, DSCR), nel caso caso finanziamento 15 anni, equity 30%, tasso 3%, e sul LEC, nell’ipotesi che il soggetto responsabile cliente produttore sia fiscalmente assimilabile ad una società di capitali, facendo variare il costo del kWp installato nel range [520,00€/kWp;1.000,00€/kWp] e le ore equivalenti nel range [1.000 kWh/kWp;2.200 kWh/kWp].
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All'interno dell'elaborato è possibile trovare le definizioni, la spiegazione della metodologia utilizzata per l'analisi, gli output e le conclusioni.
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