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Doppio guasto lato c.c.

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  • Doppio guasto lato c.c.

    Salve a tutti...
    Vorrei sapere come garantireste la sicurezza per i contatti indiretti come da norma 64/8 nel seguente caso:

    Impianto fotovoltaico con inverter dotato di trafo che garantisce la separazione galvanica, il lato c.c. è gestito come IT e il lato c.a. come TT. Dal moduli fotovoltaici attraverso un quadro di campo vado all'inverter usando solo componenti di classe II.
    In questa situazione l'unico punto debole risulta l'inverter che non è di classe II. Io verifico che sia soddisfatta la relazione
    Re ? 120/Id dove Id è la corrente di primo guasto e tramite il rilevatore di isolamento a bordo inverter avrò la segnalazione di un primo guasto. Il problema è intervenire nel caso vi sia un secondo guasto, in quanto l'interruzione automatica non è praticabile in quanto in un impianto fv la I di corto è prossima alla nominale. Una strada alternativa per garantire lo stesso livello di sicurezza è usare componenti di classe II. Questo è ciò che ho fatto solamente che posso arrivare fino all'inverter da qui ho dinuovo il problema perchè l'inverter non è di classe II.
    Ora a meno che non mi sbagli presumo che l'unica situazione di pericolo sia un doppio guasto al livello dell'inveter in quanto fino a quel punto sono sempre in classe II. Ora la mia domanda è come faccio a garantire un livello di sicurezza come da norma per i contatti indiretti in questa situazione?

  • #2
    Originariamente inviato da antonio.canu Visualizza il messaggio
    Salve a tutti...
    Vorrei sapere come garantireste la sicurezza per i contatti indiretti come da norma 64/8 nel seguente caso:

    Impianto fotovoltaico con inverter dotato di trafo che garantisce la separazione galvanica, il lato c.c. è gestito come IT e il lato c.a. come TT. Dal moduli fotovoltaici attraverso un quadro di campo vado all'inverter usando solo componenti di classe II.
    In questa situazione l'unico punto debole risulta l'inverter che non è di classe II. Io verifico che sia soddisfatta la relazione
    Re ? 120/Id dove Id è la corrente di primo guasto e tramite il rilevatore di isolamento a bordo inverter avrò la segnalazione di un primo guasto. Il problema è intervenire nel caso vi sia un secondo guasto, in quanto l'interruzione automatica non è praticabile in quanto in un impianto fv la I di corto è prossima alla nominale. Una strada alternativa per garantire lo stesso livello di sicurezza è usare componenti di classe II. Questo è ciò che ho fatto solamente che posso arrivare fino all'inverter da qui ho dinuovo il problema perchè l'inverter non è di classe II.
    Ora a meno che non mi sbagli presumo che l'unica situazione di pericolo sia un doppio guasto al livello dell'inveter in quanto fino a quel punto sono sempre in classe II. Ora la mia domanda è come faccio a garantire un livello di sicurezza come da norma per i contatti indiretti in questa situazione?
    In caso di primo guasto a terra (DC flottante) il sistema DC diventa TN per cui per il secondo guasto puoi intervenire mediante l'interruzione automatica del circuito, come stabilito dalla CEI 64/8.
    Ad ogni modo occorrerebbe adoperarsi per eliminare il primo guasto!
    Saluti,

    Antonio Vincenti

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    • #3
      Originariamente inviato da Antonio Vincenti Visualizza il messaggio
      In caso di primo guasto a terra (DC flottante) il sistema DC diventa TN per cui per il secondo guasto puoi intervenire mediante l'interruzione automatica del circuito, come stabilito dalla CEI 64/8.
      Ad ogni modo occorrerebbe adoperarsi per eliminare il primo guasto!
      Saluti,

      Antonio Vincenti
      Esatto il problema sta nel fatto che i guasti si possono verificare nella situazione descritta solo nell'inverter e parlando di guasti verso massa, avrei 2 guasti verso massa dell'inverter e quindi come se avessi un circuito di guasto metalico solo sulla carcassa dell'inverter.Dove metterei un dispositivo di interruzione automatica in questo caso?Inoltra essendo sul lato c.c. le correnti di guasto minime prossime ai valori nominali di corrente si andrebbe ad inficiare la continuità di servizio...almeno questa è la conclusione a cui sono arrivato.
      L'unica soluzione che garantirebbe una situazione di sicurezza adeguata sarebbe data dal sezionamento dell'impainto aseguito del primo guasto, comando gestito dal rilevatore di isolamento.Questo opzione non è contemplata dai rilevatori di isolamento interni agli inverter. Che fare quindi?
      Ultima modifica di antonio.canu; 23-10-2008, 11:18.

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      • #4
        scusa ma non capisco ...
        impianto con sparazone galvanica
        1) nessun guasto verso terra impianto funziona
        2) un guasto a terra in qualiasi parte dell'impianto (pannelli ,cavi quadri o inverter poco importa !) Inverter si ferma e va in allarme e si ripara il guasto .
        sitazione di scarso pericolo.
        3) un altro guasto a terra ... se interno all'inverter : scarso pericolo in quanto la resistenza dell'anello di guasto è bassa
        se all'esterno dell'inverter pericolo scarso se esiste equipotenzilalità del generatore FV e della struttura .

        Ciao da Recoplan

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        • #5
          Originariamente inviato da recoplan Visualizza il messaggio
          scusa ma non capisco ...
          impianto con sparazone galvanica
          1) nessun guasto verso terra impianto funziona
          2) un guasto a terra in qualiasi parte dell'impianto (pannelli ,cavi quadri o inverter poco importa !) Inverter si ferma e va in allarme e si ripara il guasto .
          sitazione di scarso pericolo.
          3) un altro guasto a terra ... se interno all'inverter : scarso pericolo in quanto la resistenza dell'anello di guasto è bassa
          se all'esterno dell'inverter pericolo scarso se esiste equipotenzilalità del generatore FV e della struttura .

          Ciao da Recoplan
          Per il punto 2) l'inverter fronius a detta anche del suo responsabile tecnico al primo guasto non si ferma, da solo un segnale di allarme sul display.Fra l'altro eliminabile premendo un tasto!
          Per il punto 3) hai perfettamente ragione la resistenza dell'anello di guasto in caso di 2 guasti a massa dell'inverter si può ritenere trascurabile e quindi non avere pericolo.Il problema però è dato dal fatto che tale guasto può permanere a lungo e ciò non risulta accetabile(anche se non è pericolosa la tensione di contatto) anche se segnalato dal rilevatore di isolamento!e a questo caso l'unica soluzione sarebbe un rilevatore di isolamento che stacchi l'inverter,cosa che negli inverter fronius non accade.Pertanto a questo problema non ho trovato soluzione.o sbaglio?
          Se si ha un guasto sull'inverter e uno esterno, non posso accontentarmi che il pericolo sia scarso dovrei sapere che la resistenza dell'anello di guasto e la corrente che circoli siano tali da non avere una tensione pericolosa sulla persona.In questo caso negli impianti PV non si può intervenire facilemente con l'interruzione automatica perchè la corrente potrebbe essere di poco superiore alla nominale, ne sapere i 2 punti di guasto. Io ho risolto il problema usando per tutti i componenti all'esterno dell'inverter la classe II,in modo da essere poco probabile che si verifichi un guasto al di fuori dell'inverter e uno sull'inverter. Penso così di garantire un adeguato livello di sicurezza o sbaglio?
          Ciao Antonio
          Ultima modifica di antonio.canu; 24-10-2008, 16:14.

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