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30mA a valle dell'inverter: è una pazzia?

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  • 30mA a valle dell'inverter: è una pazzia?

    Sapete dirmi se è matematicamente certo che un differenziale da 30 mA darà problemi su un impianto FV con inverter senza trasformatore?
    Sinceramente io non ho trovato nessun riferimento in merito, probabilmente è una nozione che deriva più dall'esperienza, ma spero di non aver sbagliato a metterlo...
    Grazie!

  • #2
    Originariamente inviato da FVOr Visualizza il messaggio
    Sapete dirmi se è matematicamente certo che un differenziale da 30 mA darà problemi su un impianto FV con inverter senza trasformatore?
    Sinceramente io non ho trovato nessun riferimento in merito, probabilmente è una nozione che deriva più dall'esperienza, ma spero di non aver sbagliato a metterlo...
    Grazie!
    ..potrebbe essere troppo sensibile,,,io in genere metto il 300mA come disp di generatore...comunque attento al tipo di interruttore da mettere in relazione al tipo di inverter,,,
    ..anche se,,,se non ricordo male una norma CEI consiglia per impianti sotto i 6kW differenziali di 30 mA...ma non ci giurerei dovrei controllare..

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    • #3
      Per esperienza ti dico che fino a 2kWp non hai problemi con i 30mA, per impianti più grossi al 90% hai degli interventi inopportuni del differenziale.

      Se ne è parlato in molti post e alla fine dovrebbe essere dovuto a dissipazioni di origine capacitiva tra i pannelli e il velo d'acqua che vi si deposita (infatti il diff. tende ad intervenire la mattina presto o in presenza di basso irraggiamento+umidità).

      Normalmente la soluzione è 300mA Tipo A e impianto connesso in parallelo alle utenze a monte del differenziale di queste ultime.

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      • #4
        Originariamente inviato da rob74 Visualizza il messaggio
        Per esperienza ti dico che fino a 2kWp non hai problemi con i 30mA, per impianti più grossi al 90% hai degli interventi inopportuni del differenziale.

        Se ne è parlato in molti post e alla fine dovrebbe essere dovuto a dissipazioni di origine capacitiva tra i pannelli e il velo d'acqua che vi si deposita (infatti il diff. tende ad intervenire la mattina presto o in presenza di basso irraggiamento+umidità).

        Normalmente la soluzione è 300mA Tipo A e impianto connesso in parallelo alle utenze a monte del differenziale di queste ultime.
        ..quoto in tutto...ma mi puoi dar conferma se c'è una norma cei che stabilisce il 30mA sotto i 6 kW...(non ho voglia di riaprire i libri a quest'ora)..

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        • #5
          Sul manuale dell'inverter molto spesso è indicato cosa mettere.
          Impianto 2,24 kWp;Inclinazione stringhe 18 °; Orientamento -40 ° Sud-Est
          Suntech STP 160S/24AC MONO (7x2); Inverter SOLARMAX 2000C
          Ubicazione Lercara Friddi (PA) 37°44;13° 36

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          • #6
            grazie per le risposte, l'impianto in questione è leggermente al di sotto di 3 kWp.

            X pablo o chi altro lo sa: mi farste un grosso piacere se mi confermaste o mi deste un riferimento sulla norma che che consiglia il 30 mA...

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            • #7
              Originariamente inviato da FVOr Visualizza il messaggio
              Sapete dirmi se è matematicamente certo che un differenziale da 30 mA darà problemi su un impianto FV con inverter senza trasformatore? Per me SI
              l'unica possibiltà è l'uilizzo di un differenziale insensibile ai disturbi (ad esempio per abb la serie AP)

              Ciao da Recoplan

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              • #8
                Originariamente inviato da recoplan Visualizza il messaggio
                l'unica possibiltà è l'uilizzo di un differenziale insensibile ai disturbi (ad esempio per abb la serie AP)

                Ciao da Recoplan
                :-(
                questo è di tipo B

                Commenta


                • #9
                  Originariamente inviato da FVOr Visualizza il messaggio
                  :-(
                  questo è di tipo B
                  io non parlo di tipo (a ac b) ma di insensibiltà ai disturbi

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                  • #10
                    Originariamente inviato da recoplan Visualizza il messaggio
                    io non parlo di tipo (a ac b) ma di insensibiltà ai disturbi
                    Ma se il problema, come asseriscono alcuni costruttori (Es. Power One), non sono i disturbi ma le dissipazioni capacitive anche con un tipo B non risolvi il problema senza alzare la soglia di sensibilità.

                    Commenta


                    • #11
                      Originariamente inviato da rob74 Visualizza il messaggio
                      Ma se il problema, come asseriscono alcuni costruttori (Es. Power One), non sono i disturbi ma le dissipazioni capacitive
                      Ecco una classificazione degli interruttori differenziali secondo la forma d’onda delle correnti di dispersione verso terra a cui sono sensibili:
                      tipo AC, solo per corrente alternata
                      tipo A, per corrente alternata e/o pulsante con componenti continue
                      tipo B, per corrente alternata e/o pulsante con componenti in continue e corrente di guasto continue.
                      ---
                      le correnti capacitive sono dovute alla capacità "parassite" verso massa , per cui sono direttamente proporzionali alla frequeza ed alla tensione : un disturbo è un insieme di tensioni elevate e frequenze armoniche superiori per cui in la corrente che scorre nella capacità è molto più elevata !

                      Sperando di essre stato chiaro

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                      • #12
                        Originariamente inviato da FVOr Visualizza il messaggio
                        grazie per le risposte, l'impianto in questione è leggermente al di sotto di 3 kWp.

                        X pablo o chi altro lo sa: mi farste un grosso piacere se mi confermaste o mi deste un riferimento sulla norma che che consiglia il 30 mA...
                        sfogliando i mie libri di riferimento ho trovato questo riferimento nel libro di Groppi e Zuccaro "impianti fv a norme CEI" dove nel caso di sistemi fv a configurazione TN e TT ( è il tuo caso visto che non hai il trasformatore ) a valle dell'inverter è consigliabile un differenziale con corrente di intervento pari a 30mA per piccoli impianti monofase (orientativamente fino a 5kW) e 300 mA per taglie maggiori,,,,però non ricordo se questo "orientamento" sia normato oppure sono solo considerazioni dell'autore....cmq per la mia esperienza anche per piccoli impianti io utlizzo diff da 300mA

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                        • #13
                          Originariamente inviato da recoplan Visualizza il messaggio
                          Ecco una classificazione degli interruttori differenziali secondo la forma d’onda delle correnti di dispersione verso terra a .....
                          Per l'appunto dispersioni cap. e disturbi sono due cose diverse quindi se usi un diff. insensibile ai disturbi non è detto che tu risolva il problema se questo è dovuto alle dispersioni.

                          Quoto la soluzione di pablo, usare un 300mA risolve il problema in modo semplice, economico e sicuro.

                          Ciao

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                          • #14
                            Originariamente inviato da pablo Visualizza il messaggio
                            sfogliando i mie libri di riferimento ho trovato questo riferimento nel libro di Groppi e Zuccaro "impianti fv a norme CEI" dove nel caso di sistemi fv a configurazione TN e TT ( è il tuo caso visto che non hai il trasformatore ) a valle dell'inverter è consigliabile un differenziale con corrente di intervento pari a 30mA per piccoli impianti monofase (orientativamente fino a 5kW) e 300 mA per taglie maggiori,,,,però non ricordo se questo "orientamento" sia normato oppure sono solo considerazioni dell'autore....cmq per la mia esperienza anche per piccoli impianti io utlizzo diff da 300mA
                            Groppi-Zuccaro pag. 270...
                            Grazie!

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