Come ho già scritto in un altro messaggio nella sezione dedicata alla burocrazia, per odiosi motivi mi ritrovo a vedermi negata la qualifica di totale integrazione architettonica dell'impianto perché, nonostante i pannelli sostituiscano le tegole di copertura e non sporgano rispetto alle tegole circostanti, esiste tra il bordo esterno dei pannelli e il bordo delle tegole uno spazio variabile tra gli 8 ed i 10cm.
Al di là della legittimità o, meglio, dell'onestà di un simile verdetto (emanato sulla base delle nuove linee guida pubblicate il 24 aprile scorso, sette mesi dopo la realizzazione dell'impianto), prima di decidere il da farsi mi piacerebbe avere un parere tecnico: in quale misura l'esistenza di tale spazio può migliorare le prestazioni dei pannelli grazie al fatto che esso consente una certa circolazione di aria?
Ho l'impressione che tappando alla perfezione quello spazio, come il GSE oggi pretende, i pannelli potrebbero lavorare ad una temperatura media più alta.
Insomma non vorrei ritrovarmi, dovo aver magari speso parecchi quattrini per chiudere lo spazio e per ottenere quindi quattro o cinque cent/kWh in più di incentivo, con un calo di produzione annua (dovuto a minor rendimento dei pannelli causa temperatura elevata) tale da compensare ampiamente, in senso negativo, il vantaggio derivante dalla totale integrazione...
Ringrazio chiunque volesse darmi un parere, possibilmente basato su esperienza diretta o dati oggettivi.
Al di là della legittimità o, meglio, dell'onestà di un simile verdetto (emanato sulla base delle nuove linee guida pubblicate il 24 aprile scorso, sette mesi dopo la realizzazione dell'impianto), prima di decidere il da farsi mi piacerebbe avere un parere tecnico: in quale misura l'esistenza di tale spazio può migliorare le prestazioni dei pannelli grazie al fatto che esso consente una certa circolazione di aria?
Ho l'impressione che tappando alla perfezione quello spazio, come il GSE oggi pretende, i pannelli potrebbero lavorare ad una temperatura media più alta.
Insomma non vorrei ritrovarmi, dovo aver magari speso parecchi quattrini per chiudere lo spazio e per ottenere quindi quattro o cinque cent/kWh in più di incentivo, con un calo di produzione annua (dovuto a minor rendimento dei pannelli causa temperatura elevata) tale da compensare ampiamente, in senso negativo, il vantaggio derivante dalla totale integrazione...
Ringrazio chiunque volesse darmi un parere, possibilmente basato su esperienza diretta o dati oggettivi.
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