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Consiglio tecnico su integrazione

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  • Consiglio tecnico su integrazione

    Salve,

    tempo addietro avevo scritto alcuni messaggi in relazione allo "sgambetto" che il GSE ha fatto in primavera a più di qualche installatore, introducendo una maggiore rigidità nella valutazione delle integrazioni architettoniche anche per gli impianti già realizzati ma non ancora giunti alla fine dell'iter burocratico.

    Al di là dei giudizi su questo atteggiamento e sulle responsabilità, è giunto il momento in cui devo decidere se intervenire sull'impianto riducendo la contestata distanza (10cm scarsi) tra i bordi dei pannelli e le tegole per ottenere in tal modo (si spera) la totale integrazione o se lasciare perdere accontentandomi della integrazione parziale, per quanto essa appaia abbastanza paradossale in relazione a come l'impianto è stato fatto e a quanto è costato.

    La mia decisione è in bilico su due questioni di natura puramente tecnica per le quali gradirei davvero il parere di qualcuno dei numerosi esperti che frequentano il forum:

    1 - Presumo che lo spazio esistente tra le tegole e i pannelli (che sono 15 e disposti a triangolo, in 5 file da 5, 4, 3, 2, 1 pannelli ciascuna) fornisca una certa seppur debole circolazione di aria al di sotto dei pannelli, considerate anche le frequenti brezze cui la falda è esposta.
    Tale circolazione ovviamente si ridurrebbe assai riducendo quello spazio come richiesto dal GSE, il che se non sbaglio provocherebbe un calo del rendimento energetico dei pannelli. Non è che i cento o duecento euro in più all'anno di incentivo (presunti, perché credo poco nello stato che mi dà quattrini) sarebbero bilanciati o forse anche superati dalla perdita di produttività (certa)?

    2 - Per ridurre la complessità dell'intervento e ottenere risultati migliori potrei far slittare tutti i pannelli verso l'alto, facendoli scorrere sotto le staffe di fissaggio; un lavoro certamente noioso, ma molto meno complicato e costoso rispetto alla sostituzione delle numerose tegole a suo tempo sagomate. In tal modo però le staffe laterali che fissano i pannelli verrebbero a non trovarsi più in posizione simmetrica rispetto all'altezza dei pannelli, con una staffa a 8cm circa dal bordo inferiore del pannello e l'altra a 20cm dal bordo superiore, mentre adesso le due distanze sono entrambe di 14cm circa (foto allegata).
    Al di là della questione visiva, che in fin dei conti non ha grande importanza visto che raramente trascorro il mio tempo sopra il tetto, questa asimmetria potrebbe compromettere in qualche modo la struttura dell'impianto e la sua capacità di resistenza, ad esempio, al vento?

    Ringrazio anticipatamente chiunque vorrà darmi un parere tecnico.
    File allegati

  • #2
    Ciao Paola.
    In effetti, da quanto si vede non sembrano poi così distanti tegole e pannelli. Probabilmente si capisce male perché la foto è piccola.
    Tuttavia io avrei agito nello stesso modo che hai proposto tu. Far slittare i pannelli in alto, controindicazioni non ce ne sarebbero e sicuramente ci metti molto di meno che non a rifare tutto il perimetro.

    Se puoi posta qualche altra foto dell'impianto!
    Devo realizzarne anche io i primi di settembre uno con un triangolo 5-4-3-2-1 (e un secondo rettangolo 5x3 sull'altra falda) e sono curioso di vedere come viene "finito"


    ps: complimenti per i moduli!

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    • #3
      Ti ringrazio per il tuo commento e anche per i... complimenti, anche se la scelta dei pannelli non si è rivelata, a posteriori, particolarmente felice, visto che a quanto pare essi sono drasticamente calati di prezzo proprio poco dopo che io li avevo comprati.

      Tegole e pannelli non sono affatto distanti, come si può vedere dalla foto che allego. Non saranno attaccati, ma non si può negare che sia stato fatto un paziente lavoro di adattamento delle tegole alla forma triangolare dell'impianto. Oltretutto, lasciare un minimo di spazio mi era sembrata una buona idea sia per la circolazione dell'aria, sia perché forse quello spazio è servito anche a distogliere gli uccelli dal nidificare.
      Per non parlare della principale "colpa" che il GSE mi ha attribuito, ovvero la "mancanza" di tegole nello spazio (10cm scarsi!) tra i pannelli e la grondaia; secondo loro dovrei collocare in quel ridottissimo spazio una fila di tegole, ovvero di scampoli di tegola, fissati in maniera tutta da inventare.

      Proprio per questo, prima di decidere se intervenire o meno, speravo nel consiglio tecnico di qualche frequentatore del forum in relazione al rendimento energetico e soprattutto in relazione alla asimmetria di fissaggio dei pannelli che l'intervento comporterebbe.
      File allegati

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      • #4
        Ciao Paola G.
        Anche io sono incappato in un non accoglimento di totalmente integrato:
        Due pratiche identiche una accettata ed una no.
        Il sistema di montaggio era identico al tuo !
        Io ho dedotto che il diniego derivasse dal fatto che le foto con vista laterale mostravano, come nel tuo caso, che la parte più alta della tegola (dove si incastra sotto quella sovrastante) sembra mostrarsi più bassa dello spessore del pannello !
        Pertanto io per il futuro farò applicare lateralmente un profilo di raccordo in lamiera di rame (grembialina) accostato al bordo modulo ed alto come questo ,che raccordandosi con le tegole mi nasconda gli spazi laterali.
        Per la questione degli spazi di ventilazione: NON è possibile ridurli a meno di 7-10 cm, pena perdite per temperatura inaccettabili. Dato però che tali spasi sono necessari solo sotto e sopra i moduli, a mio parere non è un problema poichè basta fare le foto più dal basso e tale spazio non si vede più.
        Cioè, ad esempio, io non manderei la foto mostrata qui sopra poichè mette in evidenza tali spazi. Farei la foto restando più in basso e tutto si risolve.
        GIULIANO
        _____________
        ....ho capito che spesso tutti sono convinti che una cosa sia impossibile finchè arriva uno sprovveduto che non lo sa e la realizza..... A. Einstein.

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        • #5
          Salve Giuliano e grazie per la risposta.

          A dire il vero la sporgenza dei pannelli rispetto alla copertura è stata ritenuta regolare, probabilmente perché da altre foto si vedeva che le parti più alte delle tegole non sono inferiori allo spessore dei pannelli.

          Ciò che è stato contestato è proprio quello spazio di 10cm circa tutto attorno e "specialmente la mancanza di tegole sul lato grondaia" (così sta scritto), dove lo spazio a disposizione è veramente irrisorio.
          Che senso ha mettere una fila di fettine di tegola da 10cm scarsi?
          Come si possono fissare, tenendo conto che dovrebbero non volare via con il vento ma nemmeno impedire il passaggio dell'acqua verso la grondaia e dell'aria verso i pannelli?

          Per aumentare un po' tale spazio e rendere quindi meno assurda la fila di tegole tagliate, avevo pensato appunto di far slittare tutti i pannelli verso l'alto, riducendo così gli spazi sopra i pannelli senza dover toccare le tegole sui lati orizzontali.
          Ora tu mi dici, se ho ben capito, che questa idea è pessima, perché penalizzerebbe drasticamente la ventilazione naturale. Devo quindi dedurre che quegli impianti "benedetti" che ho visto fotografati nella guida GSE, in cui non esiste alcuno spazio sopra e sotto i pannelli, sono tutti afflitti da perdite di temperatura inaccettabili?

          Avevo anche pensato di distanziare le file di moduli in senso verticale (adesso ogni fila è appoggiata a quella sottostante) di uno o due cm, circa la stessa distanza che c'è tra un pannello e l'altro in senso orizzontale. Pensi che in tal modo, grazie agli spazi creati sopra e sotto ogni fila di pannelli, si potrebbe recuperare l'effetto ventilazione?

          Mi bussa sempre più insistentemente alla testa un dubbio: non sarà che la mossa più intelligente e realista alla fine consiste nel lasciare tutto come sta, mettendo una bella lapide sopra la differenza di incentivo tra il parzialmente e il totalmente integrato? In altre parole, fino a che punto mi conviene a questo punto spendere soldi e tempo per inseguire i capricci della burocrazia, oltretutto con la quasi certezza di compromettere l'efficienza energetica dell'impianto (che, fino a prova contraria, dovrebbe essere la cosa più importante)?


          PS. Per quanto riguarda il raccordo laterale in lamiera, sei sicuro che il GSE lo accetterebbe? Mi pare che loro parlino espressamente di distanza quasi nulla tra le tegole (o i coppi) e i pannelli.

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          • #6
            Mi chiedo se poi non ci sia anche una deriva nel tempo del coefficiente termico... Le mie competenze di semiconduttori sono molto datate...
            Lo scorrimento dei pannelli di 6 cm avrebbe effetti minimi sulla resistenza della struttura, ma modificare l'installazione per corrispondere alle specifiche del GSE avrebbe comunque un costo (presumo).

            A me l'impianto sembra bello così e non ci metterei mano, anche per le ragioni che hai citato nel tuo post iniziale.

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