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Guide CEI e norme CEI

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  • Guide CEI e norme CEI

    La legge 186/68 impone la realizzazione di tutte gli impianti elettrici elettronici ecc. alla regola dell'arte. E la presunzione di regola dell'arte è data al CEI.
    Pertanto seguire una norma CEI è d'obbligo almeno che non si possa dimostrare di aver raggiunto uno stato superiore della regola dell'arte rispetto alle norme CEI. Cosa a mio parere molto difficile da fare in eventuali contenziosi.

    Ora quale differenza c'è fra non seguire le norme CEI e non seguire le GUide CEI?

    Altra domanda: un installatore segue il progetto esecutivo...ma nel progetto esecutivo non è rappresentato nulla riguardo la messa a terra, sezioni di cavi, riferimenti alle norme CEI, dati componentistica elettrica tranne che per pannelli ed inverter. Tuttavia la fortuna dell'installatore è che la società che ha effettuato la progettazione benché non abbia scritto nulla riguardo ciò è anche la società che ha effettuato la fornitura completa di tutto: CAVI morsetti quadri ecc..pertanto io asserisco che questo sia la prova che lui non abbia deciso di sua sponte il dimensionamento...
    Che ne dite: l'installatore può essere accusato di aver preso decisioni in proprio o no?

  • #2
    Ciao.
    ti dico come la vedo:

    1.la CEI 82-25 è una guida ma c'è scritto:

    "...In Allegato A è riportato un riepilogo della normativa, i documenti e le leggi di riferimento da
    rispettare per la progettazione e la verifica elettrica di un impianto fotovoltaico. Si fa presente
    che i documenti di progetto, oggetto della presente guida, pur essendo relativi alla disciplina
    impianti elettrici dovranno essere predisposti tenendo conto di tutte le discipline coinvolte, al
    fine di individuare in modo determinante le caratteristiche dell’opera.
    In Allegato B è riportato un riepilogo dei documenti e delle leggi di riferimento, da rispettare
    per la progettazione e la verifica meccanica di un impianto fotovoltaico..."

    2. Perchè dici che non è rappresentato nulla nel progetto esecutivo?
    Io la sezione dei cavi l'ho messa anche nel preliminare!
    Come si fa a fare un buon preventivo (per il cliente, maanche per il guadagno dell'installatore) se non si tiene conto di tutti i componenti? dai pannelli alla minuteria per la struttura?

    Se ci sono cose non specificate, in casi di problemi possono avere rogne sial'installatore che è spesso il RI e il progettista.
    Il caso che fai di società di progettazione che è anche fornitrice è uno dei possibili, ma c'è anche il caso in cui l'installatore è anche distributore o rivenditore dei materiali.

    Se l'installatore non segue il progetto esecutivo e non concorda le variazioni as built con il progettista possono essere rogne per tutti.
    Ciao.

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    • #3
      Un progetto esecutivo senza la sezione dei cavi non puo' essere un esecutivo.
      Un progetto esecutivo significa che l'installatore ,a meno di esigenze createsi all'ultimo momento(tipo ostacolo imprevisto sul tracciato di un cavidotto) , lo prende e lo mette in opera.

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      • #4
        Vi spiego:devo fare una perizia ma questa volta l'installatore è un caro amico...cosa accade...un anno fa con la sua società è stato chiamato a fare la sola installazione di un impianto FV da 20 kW...lui ha preso il progetto esecutivo in mano e ha fatto seguire ad i suoi operai lo schema con il materiale che era già pervenuto sul luogo del lavoro dalla società che aveva fatto anche la progettazione, collaudo, ecc....questa società ha fornito tutto: pannelli inverter quadri cavidotti e cavi...
        l'impianto non funziona bene è andato fuori uso un inverter e il committente mi ha affidato la perizia...guardando il progetto mi sono accorto delle cose più obrobriose:
        - Non vi sono le sezioni dei cavi ma sui progetti è scritto:le sezioni saranno determinate secondo la norma.
        - il motivo per cui l'impianto si è fermato principalmente è dovuto al fatto che l'impianto è da 20 kWp e gli inverter hanno al max in uscita una potenza di 15 kW
        - in parallelo sono inserite su un unico MPPT stringhe con in serie un numero di pannelli differenti
        e tantissime altre cose non a norma...insomma i soliti progetti fatti con software e senza cognizione di causa.
        La mia opinione è che chi passa i guai sono:
        - il progettista (impianto non a norma)
        - il direttore lavori (colui che ha firmato la DIA) perchè doveva far notare al progettista l'assenza di alcune cose fondamentali sui progetti...non basta che il progettista invii tutto il materiale è basta...poi mi chiedo ma il GSE quando riceve i progetti non controlla nulla?Boh.....
        - il collaudatore (che in questo caso corrisponde al progettista) che ha collaudato un impianto che non ha mai potuto rispettare il criterio sulle potenze scritto nel CE dato che gli inverter al massimo potevano erogare 15 kW (sempre che non testimonino che la prova è stata fatta a 600 W/mq irraggiamento con il quale si tirerebbero fuori - magari stanno leggendo e gli ho dato questa idea)

        Per quanto concerne l'installatore mio amico che ha rilasciato la DICO sono un dubbio se è passibile di accuse...ha le mail in cui chiedeva i dati mancanti ma non un progetto esecutivo in cui si scrive tutto...tuttavia la presenza di un Direttore lavori dovrebbe discolparlo...natura quest'ultimo è un povero cristo di geometra che poco ne sa di impianti elettrici...

        Per l'incarico ricevuto dovrei segnalare tutto ma la coscienza mi porterebbe a segnalare solo gli errori gravi di progettazione...
        DURA LEX SED LEX

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        • #5
          Per quanto riguarda i gentili colleghi che hanno risposto. un appunto: non sorprendetevi ma della stragrande maggioranza di progetti che ho visto di clienti che si lamentano, l'unica cosa che c'è sempre è solo il numero di pannelli e l'inverter poi nient'altro....gli schemi sono poi dei bei formati jPEG incollati in word che escono fuori dai "mitici" software di progettazione che conoscete tutti....ma tra l'altro per progettare un impianto FV il prezzo di mercato è diventato 150 euro a kW e 50 euro per impianti sopra i 10 kW...
          qui da noi si dice :
          COME SPENDI, MANGI

          Ormai chiunque è in grado di comprare software e schiaffarci dentro due dati...e ti esce già il word completo!!Et voilà...
          Ma che me la sono preso affare la laurea in ingegneria elettrica...

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          • #6
            Ti dico me la vedo io.
            Dare un progetto esecutivo , e sottolineo esecutivo, con scritto (se non ho capito male ) "sezione dei cavi secondo norma " non mi pare molto professionale.
            L'installatore puo' eseguire lui i calcoli per il dimensionamento dei cavi,alla fine non è di questa complessità.Bisogna ricordarsi magari che è fortemente consigliato far si che in continua la caduta ditensione sia minore del 2% per perdere la minor energia incentivata possibile.
            Certo se fossi stato io l'installatore mi serei fermato e avrei chiesto il dimensionametno dei cavi.Pero' è andato avanti e quindi risponde di quello che ha fatto.C'e' sempre il direttore dei lavori che anche se non ne capisce niente è sempre corresponsabile della messa in opera del progetto.

            Veniamo alla errata configuarzione delle stringhe.L'installatore deve seguire il progetto e basta.Se ha sperienza e conosce la materia puo' dire al progettista: guarda secondo me c'e' qualcosa che non va.ma l'installatore è tenuto a seguire il progetto.Se la configuarzione delle stringhe è talmente errata da inficiare la produttività dell'impianto il responsabile per me è il progettista.

            Riassumendo l'installatore potrebbe essere chiamato in casa solo qualora si riscontrassero delle sezioni di cavi ridicole,altrimento non vedo la sua respondabilità.Questo al livello di producibilità.

            Al livello di sicurezza la DICO è una conformità al progetto.Il progetto deve contenere tutte le prescrizioni affinchè l'impianto sia sicuro. Ma l'installatore a mio avviso dovrebbe risfiutarsi di eseguire lavori non sicuri per tutelare se stesso.

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            • #7
              MTTJpn, è stata la prima cosa che gli ho detto non appena ho preso visione del progetto. Tuttavia quando ha chiamato la società gli hanno detto ti ho mandato tutti i cavi, tutte le apparecchiature montale come da schema altrimenti chiamo un altro.
              Poi ho fatto l'esempio dei cavi ma moltissime cose non c'erano nel progetto (potere di interruzione interr. Magnetotermici, differenziali, IMS, ecc.ecc....)...

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              • #8
                Ciao ti ringrazio per il tuo post perchè è la dimostrazione di quello che sta accadendo , nel nostro mercato si stanno mettendo tutti ... ex camerieri ex carpentieri etc.
                Se io fossi il giudice ( e non lo sono) mi farei su per primo il DIRETTORE lavori: questo signore ha preso dei soldi in cambio di cosa? cosa ha diretto? cosa ha controllato? Dici che è un geometra e allora ? ma a prendere i soldi ... Se la direzione lavori fosse stata corretta l' installatore ora non avrebbe nessun problema. E il collaudatore cosa ha collaudato? NON ha neanche intravisto lo schema .. stringhe diverse in parallelo!!
                E' tutta la catena che non ha funzionato . probabilmente l' installatore è il meno colpevole aveva uno schema , il materiale giusto, non tocca a lui sapere cosa è un Mppt.

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                • #9
                  Quado tra 2 soggeti non c'e' la più estrema fiducia,i rapporti (intesi come scambio di documentazione) devono essere ,a mio avviso,cartacei con tanto di ricevuta di consegna.Se manca questo prima o poi i problemi arrivano.

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