Generatore inverter o AVR su generatore tradizionale? - EnergeticAmbiente.it

annuncio

Comprimi
Ancora nessun annuncio.

Generatore inverter o AVR su generatore tradizionale?

Comprimi
X
 
  • Filtro
  • Ora
  • Visualizza
Elimina tutto
nuovi messaggi

  • Generatore inverter o AVR su generatore tradizionale?

    Buonasera a tutti,
    chiedo lumi ai più esperti del forum e ringrazio in anticipo chiunque possa darmi indicazioni utili.
    Ho un impianto solare off-grid in casa, sottodimensionato (1200w di pannelli ed un inverter MUST pv 1800 da 3kw 24Volt e 2 batterie da 230ah al gel collegate in serie).
    Con l'arrivo del brutto tempo molto spesso le batterie si scaricano troppo ed in attesa di poter espandere l'impianto volevo supportarlo collegando un generatore a benzina. Ne possiedo uno tradizionale da 4kw di potenza e mi piacerebbe poterne approfittare senza rovinare l'impianto.
    Ho letto a riguardo differenti informazioni a riguardo. Chi dice che il generatore deve essere ad inverter altrimenti si rovina l'inverter dell'impianto e chi dice che i generatori per il fotovoltaico devono essere AVR (auto voltage regulation). Non riesco a capire quale sia la soluzione migliore.
    La domanda è: potrei collegare il mio generatore tradizionale ad un regolatore di tensione esterno (acquistando solo questo componente) e collegare a quest'ultimo l'inverter ibrido dell'impianto o non è una soluzione adatta?
    Grazie mille a chi potrà aiutarmi
    Un saluto

  • #2
    ... non credo tu possa risolvere con un regolatore esterno.

    I generatori "cinesi" hanno in uscita un' onda schifosa per n motivi:

    1- sono autoeccitanti con due piccole calamite messe sul rotore, che fanno funzionare il generatore, ma iniettano una onda spuria parallela a quella di potenza del generatore, se la vedi con l' oscilloscopio è piu' simile ad una "parentesi grafa" che ad una onda...

    2- frequenza balla continumente

    3- voltaggio di uscita, idem, ma secondo me troppo veloce perchè un avr possa risolvere qualcosa (che poi un avr di che tipo? con che specifiche, immagino altra cinesaglia)


    Anch'io mi sto "studiando" il problema, in quanto sto acquistando i materiali per un impianto in isola, mi avanzano 13 kw di pannelli da un revamping di un mio impianto in CE.

    Non voglio fare la furbata del impianto in isola (quasi in isola) nel senso che poi molti lo collegano alla rete .....

    Mi sto orientando su un caricabatterie solare alimentato da una semplice piastra diodi appunto alimentata, al bisogno, dal generatore "cinese" la solita copia dei generatori onda, da accendere al bisogno.

    Praticamente dato che il sistema gira intorno alle batterie ed alla loro carica, usare un caricabatterie alimentato in CC da un semplice ponte raddrizzatore .... basta che il caricabatterie sopporti i 300 v e gli amper del gen.


    P.S.: con i generatori ad inverter, pare che ci sia un problema quando l' inverter caricabatterie chiede e nel frattempo il generatore è a basso regime e nel frattempo che passa a max potenza, l'inverter va giù in una specie di ping pong infinito, con il rischio di bruciare il tutto.

    Commenta


    • #3
      Ti ringrazio tanto per la risposta dettagliata.
      Forse sono fortunato perchè avevo preso per buona l'indicazione del tecnico del fotovoltaico che mi aveva detto che il mio generatore non era adatto. Invece poi mi sono andato a leggere dei dati tecnici e pare che lo stabilizzatore ce l'abbia. Non è una cinesata da poco eh... è il genergy 5000 di leroy merlin (costa intorno ai 600 euro). Magari non è top di gamma ma neanche completamente un macinino...
      ti ringrazio ancora tanto per la risposta. Un saluto

      Commenta


      • #4
        SCUSATE UN ATTIMO, CARICARE LE BATTERIE DI UN IMPIANTO AD ISOLA CON UN GENERATORE..................


        Gia un generatore partendo dalla benzina/gasolio ho una resa del 40%, se ci caricate una batteria facendo finta di avere collegato il solare perdete almeno un altro 15%, poi da li perdete un altro 10% per convertire il tutto nel 220V 50Hz

        Non vi passa per la testa di usare un generatore ad avvio automatizzato e una coppia di contattori ed alimentare la casa o cosa vi pare direttamente???
        Vi fate un sacco di menate mentali per buttare 8 litri di benzina su 10................................... un bel risparmio senza dubbio eh!!!!
        Scusate l'irruenza ma................................. certe cose non le digerisco
        Un pianeta migliore è un sogno che inizia a realizzarsi quando ognuno di noi decide di migliorare se stesso.
        Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare. John Belushi.
        Utente EA dal 2009

        Commenta


        • #5
          Ma scusate... ma gli avr non si usano sui generatori sincroni? Credo che non esista nemmeno un AVR addirittura esterno per generatori asincroni autoeccitati, quelli che usano calamite e condensatori. Al massimo ci sarà uno stabilizzatore a ferro saturo, ma credo sia una soluzione impossibile mai adottata da nessuno.
          In ogni caso, come ha detto rrrmori, è assurdo sprecare energia per caricare batterie invece di usarla direttamente... E i consumi? Come si adatterebbero al concetto del fotovoltaico che si è messo per risparmiare? Non si può semplicemente accettare di risparmiare di meno se non c'è il sole?
          <Una vena di anti-intellettualismo si è insinuata nei gangli vitali della nostra politica e cultura, alimentata dalla falsa nozione che democrazia significhi "la mia ignoranza vale quanto la tua conoscenza"> Isaac Asimov

          Commenta


          • #6
            In un impianto ad isola c'è poco da inventarsi. Serve un generatore "di emergenza".

            Leggendo su altri forum, specifici, mi pare di aver capito che le batterie al litio non è che possono essere lasciate al 5% per giorni.

            Al secondo gg che manca il sole bisogna portarle ad un 50% della loro carica.

            Mi sembra illogico installarle e lasciarle sempre cariche a metà, per sicurezza.

            Mi sembra ovvio predisporre un sistema per caricarle, in emergenza.

            Mi sembra facile fare in modo che possano essere scaricate solo dopo aver raggiunto il 100% della loro carica, per un ciclo completo di scarica.

            Chiaro che potrei attaccare l' impianto "ad isola" alla rete, ma così è troppo facile! ed è qui OT!

            Commenta


            • #7
              Beh, se serve un generatore serio, bisogna avere un sincrono con AVR. Una soluzione pratica per usare il generatore asincrono potrebbe essere quella di collegarlo modo che abbia sempre un carico resistivo parziale in parallelo per stabilizzarne il funzionamento, per esempio una stufetta che assorba circa un terzo della potenza del generatore. Visto che il problema si presenta solo in periodo invernale, potrebbe anche avere un senso.
              <Una vena di anti-intellettualismo si è insinuata nei gangli vitali della nostra politica e cultura, alimentata dalla falsa nozione che democrazia significhi "la mia ignoranza vale quanto la tua conoscenza"> Isaac Asimov

              Commenta


              • #8
                Originariamente inviato da scresan Visualizza il messaggio

                Al secondo gg che manca il sole bisogna portarle ad un 50% della loro carica.

                No per nulla logico
                Se manca il sole come in questi ultimi 4/5 giorni, come qui da noi, cosa fai accendi il generatore 4 ore per caricare le batterie poi le scarichi in 6 ore e poi ricominci il ciclo, non è solo antieconomico, è anche antietico per im minimo di pensiero ambientalista

                Non è piu logico collegarsi con domotica e meteo e fermare la scarica quando necessario al 30/40% in sicurezza e alimentare i carichi in diretta con il generatore, AIMENTATO OBBLIGATORIAMENTE A GPL O METANO

                NON PIU NELL'ETA DELLA PIETRA ...........
                Un pianeta migliore è un sogno che inizia a realizzarsi quando ognuno di noi decide di migliorare se stesso.
                Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare. John Belushi.
                Utente EA dal 2009

                Commenta


                • #9
                  Assolutamente d'accordo
                  <Una vena di anti-intellettualismo si è insinuata nei gangli vitali della nostra politica e cultura, alimentata dalla falsa nozione che democrazia significhi "la mia ignoranza vale quanto la tua conoscenza"> Isaac Asimov

                  Commenta


                  • #10
                    No, solo caricare la batteria al minimo necessario.

                    Al 100% solo con il sole.

                    In funzione se la rete elettrica è out (vediamo se succede, da me solo qualche anno in passato causa neve)

                    Scaricarle solo dopo carica al 100% (o quello che decido sia il 100%, che nelle batterie è opportuno sia il 85-90 % ..).

                    Inoltre senza generatore non avrei la possibilità di utilizzare nulla in caso di blackout, non il metano o gpl che non c'è, ma nulla di elettrico in casa, che nel 2022 è tutto.

                    Si sarà integrato anche un sistema "domotico" che ottimizza l' utilizzo dell EE accumulata, ormai ce ne sono parecchi basta solo comprarli ... nel mio caso ho deciso per sma home manager e prese BT, collegato ad internet tramite un modem 4 G.

                    Senza "sole" il sistema si spegne, ma le batterie sono salve.

                    Rimane il problema che con certe tipologie di generatore sembra impossibile alimentare un inverter/carica batterie offgrid.

                    Serve "qualità" della forma d'onda, o qualche altro sistema, come scritto attraverso un semplice ponte diodi ed entrare su un caricabatterie come fosse una stringa di pannelli ??? ..... vi sapro' dire se funziona appena mi arriva il materiale!

                    Il problema discusso in questo 3D è tecnico non "etico".

                    Commenta


                    • #11
                      L'asincrono autoeccitante inizia a generare usando la magnetizzazione residua o un paio di calamitine, e poi intervengono i condensatori a introdurre il necessario sfasamento per fornire la potenza richiesta. Questo sfasamento capacitivo è piuttosto forte, e il risultato è una forma d'onda schifosa, piena di corrente reattiva e di armoniche (negli asincroni) e non proprio adatta all'ingresso 220 di un inverter. Si potrebbe usare un filtro, ma potrebbe essere insufficiente. Escludiamo finalmente questa tipologia di generatore?? Anche perchè non esiste alcun AVR per generatori asincroni. Semmai esistono gli IGC, sistemi elettronici con dissipazione su zavorra resistiva, che permettono di fare il peak shaving sulla potenza erogata, evitando così il rischio che un carico non resistivo provochi la diseccitazione, con conseguente perdita di tensione e aumento di velocità.

                      Il generatore a inverter costruisce una forma d'onda pseudosinusoidale a partire da un bus dc: come è stato detto, "l' inverter caricabatterie chiede e nel frattempo il generatore è a basso regime e nel frattempo che passa a max potenza, l'inverter va giù in una specie di ping pong infinito, con il rischio di bruciare il tutto". Io non sono d'accordo: se fosse dipendente dal carico lo farebbe con qualunque carico di forte potenza, compresa una stufetta, e invece i generatori funzionano come tutti gli altri e alimentano il carico.

                      Credo invece che si tratti di un transitorio che viene "rifiutato" dall inverter che va in protezione proprio quando arriva la potenza richiesta... poi il generatore vede il distacco e torna a minima potenza, l'inverter vede ripristinata la corretta frequenza/forma d'onda/ tensione e richiede di nuovo potenza, ingenerando il pendolamento. Risolvibile come ho detto con un carico RESISTIVO di potenza ridotta attaccato all'inverter e un bel filtro di rete.

                      Caricare le batterie bypassando l'inverter? Possibile, certo... se fossero a 12/24 V basterebbe un caricabatterie e un paio di diodi, soluzione comunemente adottata sui camper, per esempio. Ma se il caricabatterie simula una stringa a 300V, non fa altro che duplicare quel che è già presente nell'inverter solare, e comunque dipenderebbe dalla potenza fornita comunque dal gruppo elettrogeno (riguardo al quale, i problemi non sono stati risolti).
                      Tanto vale porre un carico resistivo fisso e un filtro per le armoniche sul gruppo elettrogeno, almeno si risolvono tutti i problemi... tranne ovviamente quello di aver acquistato un gruppo elettrogeno ciofeca per risparmiare e trovarsi con un sacco di grane.

                      Rimane chiaramente non risolto anche il problema dell'adattamento generatore/inverter, che per un off grid ha solo la possibilità dell'ingresso rete (o generatore) a 220V/50Hz. Se ho un inverter che sgancia se non vede la frequenza corretta (non lo sarà mai, visto che nel transitorio da vuoto a carico ci possono essere variazioni di tensione del 15% e di frequenza di 8 Hz), rimangono solo due possibilità: raddrizzare l'onda del gruppo e mandarla al bus dc dell'inverter (ma nessuno sa come lavora il bus dc, e mancando anche le protezioni è molto pericoloso), oppure caricare le batterie a parte, sempre col gruppo. Volendo, ci serebbe una terza ipotesi, quella di raddrizzare e inviare la potenza dall'ingresso PV simulando una stringa.
                      In tutte e tre i casi, il generatore deve essere in moto,e bisogna avere una circuitazione che permetta di simulare esattamente le condizioni che bus dc/batterie/ingresso pv si aspettano, e con relative protezioni e commutazioni automatiche per non fare danni.

                      Ora, il punto non è se ci sono messaggi etici che sono OT perchè il thread è tecnico oppure no... il fatto è che l'impianto pv è insufficiente causa poco sole, e allora ci vuole un generatore quando non ha più energia o non la si vuole utilizzare. E la soluzione è semplice, evitare che le batterie scendano a meno del 5% e staccarlo prima, e accendere il generatore. Poi, coi carichi collegati che ne stabilizzano il funzionamento, attaccare pure l'inverter che caricherà le batterie... ma NON perchè "devono essere caricate", si caricano perchè così l'eccedenza della potenza prodotta trova uno sfogo utile: quello di "riempire il serbatoio" di elettroni, in modo che se dovessi spegnere il generatore ci sarebbe una riserva in grado di garantirmi una autonomia di tot ore.
                      Le speculazioni sul fatto che tutte queste operazioni dipendano dal livello delle batterie e non dalle esigenze dell'impianto sono sbagliate. Se non c'è carica (niente sole da più di 16 ore), al 30% delle batterie deve partire il generatore, e che l'inverte pv sia o meno collegato importa poco, quando ci sarà il sole le batterie si caricheranno. Se si vuole essere ben coperti sul fabbisogno energetico, allora l'inverter pv dev'essere collegato al generatore.
                      Tutte le altre considerazioni sono solo un girare attorno al problema senza risolverlo, cercando un inciucio per venirne fuori.
                      Ultima modifica di freeway; 07-12-2022, 15:41.
                      <Una vena di anti-intellettualismo si è insinuata nei gangli vitali della nostra politica e cultura, alimentata dalla falsa nozione che democrazia significhi "la mia ignoranza vale quanto la tua conoscenza"> Isaac Asimov

                      Commenta


                      • #12
                        Originariamente inviato da freeway Visualizza il messaggio
                        .... Volendo, ci serebbe una terza ipotesi, quella di raddrizzare e inviare la potenza dall'ingresso PV simulando una stringa.
                        In tutte e tre i casi, il generatore deve essere in moto,e bisogna avere una circuitazione che permetta di simulare esattamente le condizioni che bus dc/batterie/ingresso pv si aspettano, e con relative protezioni e commutazioni automatiche per non fare danni.

                        .....
                        Questa era l' idea!

                        Grazie1000 per le spiegazioni tecniche.

                        Chiaro che bisogna andare con i piedi di piombo, e non combinare guai.

                        Ma ho fatto le mie prove, su inverter muletto ongrid (un sma sunny boy tl21), funzionante ma inutilizzabile ora, ed immettendo CC da un semplice ponte diodi al posto di una stringa di pannelli , funziona senza problemi.

                        Se funziona sui ongrid, perchè no su un inverter offgrid + batterie? (preciso che non mi è ancora arrivato il materiale e devo provare).

                        Il generatore "economico" è un' altra incognita. Chiaro che mi sogno di farlo funzionare ogni giorno di pioggia .... il discorso era di "fattibilità" e quanto scritto non l'ho testato ma letto su forum stranieri (tedeschi e australiani).

                        Appena posso faccio la stessa prova sul sunnyboy, con ponte diodi alimentato dal generatore scrauso!

                        Commenta


                        • #13
                          Spero che i diodi gestiscano anche la separazione fra pannelli veri e pannelli simulati, altrimenti si dovrà fisicamente staccare la stringa di pannelli veri per inserire quella simulata. Altrimenti, addio pannelli... e se succede un corto ci saranno pure danni ovunque.
                          <Una vena di anti-intellettualismo si è insinuata nei gangli vitali della nostra politica e cultura, alimentata dalla falsa nozione che democrazia significhi "la mia ignoranza vale quanto la tua conoscenza"> Isaac Asimov

                          Commenta


                          • #14
                            ... caricabatterie a 2 stringhe separate (2 mppt) o caricabatterie solare separato per il generatore.

                            Leggendo alcune informazioni sulla rete, pare che sia opportuno "filtrare" l' uscita del ponte diodi con un condensatore, calcolato su A e V.

                            Ho un amico ing. che è in grado di darmi delle dritte a proposito (progetta ed ha progettato i sistemi di potenza di famosa azienda friulana...), magari testando il funzionamento del tutto con oscilloscopio.

                            Devo valutare anche i costi del tutto. Certo il generatore cinese costa 100-150 euro, ma un caricabatterie serio mppt (deve tenere i 300 o passa volt) e gestire bene le batterie, costa quanto un generatore "serio!"

                            Commenta


                            • #15
                              Intendevo che se il generatore è collegato su di un ingresso libero per una stringa, allora ok; ma se è collegato in parallelo ad una stringa esistente, allora ci vogliono due diodi di blocco, per evitare che la corrente invece che verso l'inverter... vada verso i pannelli, trasformandoli in lampadine!
                              Originariamente inviato da scresan Visualizza il messaggio
                              Leggendo alcune informazioni sulla rete, pare che sia opportuno "filtrare" l' uscita del ponte diodi con un condensatore, calcolato su A e V.
                              Non è "opportuno", è assolutamente obbligatorio! Senza condensatori non hai una corrente continua, ma una corrente pulsante formata dalle semionde positive e negative! Temo che siano insufficienti anche i condensatori, e che si debba ricorrere a una circuiteria con uno stabilizzatore almeno abbozzato, magari anche solo a SCR.

                              Originariamente inviato da scresan Visualizza il messaggio
                              Certo il generatore cinese costa 100-150
                              Costa di più il cartone con cui lo imballano... non parliamone nemmeno.

                              Quel che non capisco, rispondendo ad ale775, è questo: l'inverter MUST 1800 ha due batterie ed è predisposto per erogare la carica a 24 o a 48 V...
                              Ma perchè complicarsi così la vita, quando basta un comune caricabatterie 24 o 48 V alimentato dal gruppo elettrogeno e collegato alle batterie in parallelo all'inverter, con solo due diodi di blocco??? Siamo in BT, e il costo sarebbe irrisorio.
                              <Una vena di anti-intellettualismo si è insinuata nei gangli vitali della nostra politica e cultura, alimentata dalla falsa nozione che democrazia significhi "la mia ignoranza vale quanto la tua conoscenza"> Isaac Asimov

                              Commenta


                              • #16
                                Originariamente inviato da scresan Visualizza il messaggio
                                ..Leggendo alcune informazioni sulla rete, pare che sia opportuno "filtrare" l' uscita del ponte diodi con un condensatore, calcolato su A e V.
                                Direi assolutamente si!!

                                E ricorda che:

                                Vcc = (Vac - 1.4) x 1,41

                                dove:

                                Vcc = sono i Volt ai capi del condensatore;
                                Vac = sono i Volt efficaci della tensione alternata;
                                1.4 = è la caduta di tensione del ponte raddrizzatore;
                                1.41 = é il numero fisso per ottenere i Volt di picco, dovuto al fatto che la tensione alternata raggiunge un picco di 1.41 volte superiore al valore della tensione efficace;

                                Invece per ricavare il valore del condensatore di livellamento, dovrai usare questa formula:

                                20.000 : (Vcc : A) = microFarad

                                dove:

                                Vcc = è la tensione continua raddrizzata;
                                A = assorbimento totale del circuito da alimentare;
                                20.000 = è il numero fisso per ottenere tale capacità.

                                Devo valutare anche i costi del tutto. Certo il generatore cinese costa 100-150 euro, ma un caricabatterie serio mppt (deve tenere i 300 o passa volt) e gestire bene le batterie, costa quanto un generatore "serio!"
                                Scusa, ma se non ho capito male questo sarebbe un impianto ad isola da revamping che alimenterà cosa?
                                Perchè, se hai comunque disponibilità della rete elettrica, al posto di buttare soldi e tempo in improbabili impianti "accrocco", non fai prima ad installare un sistema ATS (con contattore) e quando non c'è il sole passi il carico alla rete enel?
                                Il dono della fantasia è stato per me più importante della mia capacità di assimilare conoscenze (A.Einstein)

                                Commenta


                                • #17
                                  Originariamente inviato da renatomeloni Visualizza il messaggio



                                  Scusa, ma se non ho capito male questo sarebbe un impianto ad isola da revamping che alimenterà cosa?
                                  Perchè, se hai comunque disponibilità della rete elettrica, al posto di buttare soldi e tempo in improbabili impianti "accrocco", non fai prima ad installare un sistema ATS (con contattore) e quando non c'è il sole passi il carico alla rete enel?
                                  Sai la mente umana ha bisogno di "navigare"
                                  Un pianeta migliore è un sogno che inizia a realizzarsi quando ognuno di noi decide di migliorare se stesso.
                                  Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare. John Belushi.
                                  Utente EA dal 2009

                                  Commenta


                                  • #18
                                    Tutto giusto, Renato. Però io preferisco (con quelle tensioni in gioco) dimensionare il condensatore sui Vpp (picco-picco). Naturalmente il tutto dovrà essere BEN isolato e dotato di fusibili in ingresso e uscita, nonchè di sezionatore. E magari un VDR antifulmine... e non dimentichiamoci il diodo di blocco.
                                    Però, se uno non se la cava con l'elettronica,lo può prendere già fatto su amazon: magari non è perfetto, ma risparmia un bel po' di lavoro.
                                    https://www.amazon.it/Raddrizzatore-.../dp/B07RFGF9ZD

                                    Ricordiamoci però che un caricabatterie già pronto per i 48V da 5A (va bene per il mantenimento) costa 38 euro, oppure se ne possono mettere due da 24V dimezzando il tempo di carica, oppure due da 20A (2x80 euro) che in otto ore portano la batteria dal 20% all'80%.
                                    Si aggiungono due diodi Schottky da 70A da 0,4 centesimi l'uno (più dieci euro di spese di spedizione) e finisce lì.
                                    <Una vena di anti-intellettualismo si è insinuata nei gangli vitali della nostra politica e cultura, alimentata dalla falsa nozione che democrazia significhi "la mia ignoranza vale quanto la tua conoscenza"> Isaac Asimov

                                    Commenta


                                    • #19
                                      Ciao renatomeloni , grazie per le info.

                                      Sto ragionando su molti aspetti, nel mio caso particolari.

                                      Il mio limite è che ho già 20 kwp di FV con il 4°CE.

                                      Non posso andare oltre.

                                      Pare, pero' , che gli impianti ad isola non rientrino nella "somma" di quelli in CE o comunque presenti sul portale del gse o e-distribuzione. (altro aspetto da approfondire!)

                                      Alcuni pannelli dell' attuale impianto credo abbiano dei problemi, in poche parole con solo costo dei pannelli e 1 gg di lavoro dell' installatore, potrei aggiornare l' attuale impianto ed i vecchi pannelli "buoni" mi avanzano per uno ad isola, che dedicherei a produrre l' EE per condizionatori e pdc della sala termica, con la possibilità di utilizzare una linea elettrica dedicata.

                                      Per il gse va bene, è un revamping del vecchio impianto.

                                      Chiaro che non posso collegare le "batterie" alla rete elettrica (sono in 4°CE), mentre posso farlo per le utenze, come da tuo suggerimento.

                                      Il vero problema è che se metto le batterie devo poterle sfruttare (hanno un certo costo) e devo garantire una buona durata. Se mi arrivano 3-4-5 gg di pioggia che faccio? Le tengo sempre al 50%, perchè non ho un sistema per ricaricarle in emergenza?



                                      Del resto non mi piace fare "il furbo", voglio dire se volessi utilizzare l' entrata AC dell' inverter collegandolo alla rete elettrica, avrei poco da capire e chiedere info sul forum....

                                      Nel mio caso mi mancano ancora 6-7000 kw per il riscaldamento (ora c'è una caldaia a legna che consuma 50-60 qli /anno), o meglio nelle mezze stagioni (ho già in casa una pdc HT a doppio stadio in attesa del tecnico per l' installazione) utilizzerei l' impianto ad isola con la vecchia pdc, in inverno la pdc nuova collegata all' attuale impianto da 20kw.

                                      Ora è ancora prematuro, forse neppure economicamente conveniente, ma avere e gestire un sistema di accumulo è un buon metodo per arrivare preparati al futuro. Un giorno la "rete!!" non permetterà di immettere a volontà come ora, ma solo quanto possibile in qual momento.... del resto è 10 anni che ci rompono con predisposizioni a telecontrollo e rampe di potenza sugli inverter.... ci sarà un motivo...!!


                                      _________________________________________


                                      Conti della serva:



                                      L' idea è di fare 13 kwp di pannelli, 5 kw di inverter + 5 kw di caricabatterie + 11 kw di batterie al litio + altri 11 se la cosa funziona.

                                      Spenderei 10000 k x pannelli nuovi installati, prevedendo un + 20% sulla produzione attuale (3000 kwh x 0,25 CE + val. EE) 1300 euro anno, contro una perdita sul impianto attuale che potrebbe aumentare e costringermi a sostituzioni e manutenzioni straordinarie comunque.
                                      Calcolo 6 anni per il rientro.

                                      Offgrid:

                                      13 kw di pannelli a 0,15 a kwp sono 2000 euro + 1000 montaggio su pergola in giardino già installata anni fa per le auto....
                                      inverter, caricabatterie e quadri 4500 euro
                                      11 kw di batterie ... le ho trovate usate a 2000 euro

                                      Ho provato con dei simulatori online, e mi danno circa 7000 kwh "utilizzabili" (pdc e condizionatori per riscaldamento e condizionamento) che se risparmio di comprare ... posso valutare in 2500 euro anno?

                                      Rientro in 4 anni???

                                      Possibile? troppo ottimista?

                                      Commenta


                                      • #20
                                        Originariamente inviato da rrrmori53 Visualizza il messaggio
                                        SCUSATE UN ATTIMO, CARICARE LE BATTERIE DI UN IMPIANTO AD ISOLA CON UN GENERATORE..................


                                        Gia un generatore partendo dalla benzina/gasolio ho una resa del 40%, se ci caricate una batteria facendo finta di avere collegato il solare perdete almeno un altro 15%, poi da li perdete un altro 10% per convertire il tutto nel 220V 50Hz

                                        Non vi passa per la testa di usare un generatore ad avvio automatizzato e una coppia di contattori ed alimentare la casa o cosa vi pare direttamente???
                                        Vi fate un sacco di menate mentali per buttare 8 litri di benzina su 10................................... un bel risparmio senza dubbio eh!!!!
                                        Scusate l'irruenza ma................................. certe cose non le digerisco
                                        Possono esserci molti motivi, facilmente desumibili, per cui uno potrebbe trovarsi nella condizione di dover risolvere urgentemente un problema che gli si presenta utilizzando il più possibile ciò di cui dispone non potendo permettersi soluzioni più raffinate.
                                        E questo pur sapendo che esistono soluzioni ben più efficienti.

                                        Commenta


                                        • #21
                                          Originariamente inviato da Ale775 Visualizza il messaggio

                                          Possono esserci molti motivi, facilmente desumibili, per cui uno potrebbe trovarsi nella condizione di dover risolvere urgentemente
                                          La soluzione piu immediata e collegare il carico con il generatore, e senza tanti giri per apparecchi vari, e anche la piu utilizzata , veloce, economica
                                          Un pianeta migliore è un sogno che inizia a realizzarsi quando ognuno di noi decide di migliorare se stesso.
                                          Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare. John Belushi.
                                          Utente EA dal 2009

                                          Commenta


                                          • #22
                                            Originariamente inviato da rrrmori53 Visualizza il messaggio

                                            La soluzione piu immediata e collegare il carico con il generatore, e senza tanti giri per apparecchi vari, e anche la piu utilizzata , veloce, economica
                                            Nel mio caso non sarebbe tanto economico perché tenere acceso il generatore sólo per il frigorifero che consuma 12watt all'ora di media e un paio di lampadine da 5watt sarebbe antieconomico e antiecologico.
                                            riuscendolo a collegare per ricaricare la batteria invece avrei con 20 minuti di generatore una carica delle batterie sufficiente per tutto il giorno (ovviamente in una situazione di emergenza).
                                            Oltre a questo ci sono pompa dell'acqua e un sanitrit che funzionano pochi secondi e poi si spengono.
                                            Collegarlo all'inverter ibrido sarebbe la soluzione con meno spreco (sempre che sia possibile...). Le istruzioni dell'inverter e il productores dicono di sí ma all'atto pratico non funziona, o meglio, non funziona la carica delle batterie mentre il carico prende energía dal generatore come se fosse la rete elettrica. Sento che continua a scattare un relè nell'inverter ma devo provare a capire perché.
                                            Come ho scritto nell'altro post il generatore l'AVR ce l'ha integrato quindi almeno sulla carta dovrebbe essere compatibile con il mio inverter.

                                            Commenta

                                            Attendi un attimo...
                                            X