Bella domanda... su Photon di agosto c'è un mega servizio su quest'argomento e di come si comportano all'estero.
Per quanto scrivono, in effetti c'è una lacuna legislativa in Italia percui per ora gli impianti fotovoltaici non sono contemplati, ma come è prevedibile saranno presto presi in esame ed usciranno norme relative - speriamo non a seguito di qualche evento spiacevole....
Su impianti di grande taglia sarebbe da porsi il problema, se l'impianto è contenuto per ora nulla è richiesto.
immagino che prima o poi verranno fuori direttive specifiche dei vigili del fuoco per gli impianti fotovoltaici, speriamo prima che poi.
Comunque in questi casi io prevedo tutto l'impianto elettrico all'esterno dell'edificio con un pulsante di sgancio di emergenza bene in vista.
Ho provato a sentire un tecnico che segue pratiche per i VVFF (CPI e affini) e la risposta che mi ha dato è che finchè la CC gira AL DI FUORI dell'edificio non ci sono grossissimi problemi mentre se la si fa girare DENTRO l'edificio potrebbero esserci problemi relativi al fatto che la stessa non è interrompibile.
In questo caso andrebbe previsto un sistema di sgancio CC a monte dell'ingresso dell'edificio che sia azionabile da VVFF in caso di intervento o meglio ancora che intervenga in caso di black-out sia esso "naturale" o "forzato" da VVFF.
Ovvio che non è l'interpretazione ufficiale de VVFF ma l'interpretazione di un tecnico esperto di pratiche VVFF.
Ho un' azienda soggetta a cpi (con validita' in corso), secondo voi devo chiedere il parere dei vigili del fuoco per la realizzaizione dell'impianto foltovoltaico oppure attendere qualche norma che dii chiarimento in merito.
........ la risposta che mi ha dato è che finchè la CC gira AL DI FUORI dell'edificio non ci sono grossissimi problemi mentre se la si fa girare DENTRO l'edificio potrebbero esserci problemi relativi al fatto che la stessa non è interrompibile.
In questo caso andrebbe previsto un sistema di sgancio CC a monte dell'ingresso dell'edificio che sia azionabile da VVFF in caso di intervento o meglio ancora che intervenga in caso di black-out sia esso "naturale" o "forzato" da VVFF.
Ovvio che non è l'interpretazione ufficiale de VVFF ma l'interpretazione di un tecnico esperto di pratiche VVFF.
Ciao Rob,
e' sostanzialmente il medesimo parere che ho ricevuto io.
Partendo dal principio che e' meglio abbondare che deficere, soprattutto nell'ottica di evitarsi futuri problemi, sarebbe comunque opportuno ottenere dai VV.FF. un parere uffciaile.
ciao car.boni
Acqua, sole e vento. La natura per l'energia pulita.
E’ stata recentemente diffusa una guida dai Vigili del Fuoco per l’installazione degli impianti fotovoltaici.
Il documento riassume in pochi chiari punti i criteri da seguire per la corretta installazione dei impianti fotovoltaici nelle attività soggette al controllo dei Vigili del Fuoco, redatte da un apposito gruppo di lavoro, costituito da esperti del settore elettrico ed approvate recentemente dal C.C.T.S.
Si segnla che la mera installazione di un impianto fotovoltaico, ove non modifichi il rischio di incendio, non richiede la presentazione di un nuovo parere di conforrnità.
In caso di modifica, valutata con aumento del rischio di incendio owero di modifica delle misure di prevenzione e/o protezione dovré essere effettuato l’aggiornamento della valutazione del rischio, prevista dal DM 4/5/1998, con la conseguente presentazione di un nuovo parere di conformità ai sensi del DPR 12/1/1998 n. 37.
Campo di applicazione
La guida si riferisce agli impianti fotovoltaici con tensione in continua non superiore a 1500 V (l’allegato I della guida ne riassume le basi legislative).
Attività soggette a controlli VVFF
Gli impianti fotovoltaici devono essere progettati, realizzati e menutenuti a regola d’arte. Gli impianti di per sè non sono soggetti a controlli da parte dei vigili del fuoco ai fini dell’ottenimento del certificato di collaudo.
Requisiti tecnici
Dal punto di vista della sicurezza occorre tener conto che è impossibile porre fuori tensione il sistema in presenza di luce solare. Questo costituisce elemento di attenzione non solo in fase di manutenzione e costruzione del generatore, ma anche in caso di intervento di soccorso. Pertanto l’impianto fotovoltaico nelle attività soggette ai controlli di prevenzione incendi da parte dei vigili del fuoco:
- non deve costituire causa primaria d’incendio o di esplosione,
- non deve fornire alimento o via privilegiata di propagazione di incendi,
- deve essere provvisto di dispositivo di sezionamento sotto carico, azionabile da comando remoto, ubicato in posizione segnalata ed accessibile in modo da mettere in sicurezza ogni parte dell’impianto elettrico all’interno del compartimento antincendio, anche nei confronti del generatore fotovoltaico. In alternativa al sezionamento del generatore fotovoltaico, si dovrà collocare lo stesso in apposita area recintata. La parte del generatore FV a monte di tale dispositivo di sezionamento, deve essere esterna ai compartimenti antincendio, oppure interna ma ubicata in apposito vano tecnico con idonee caratteristiche di resistenza al fuoco.
- In caso di presenza di gas, vapori, nebbie infiammabili o polveri combustibili, o in caso di presenza di materiali esplosivi, l’impianto, compreso l’inverter deve essere collocato al di fuori delle zone classificate ai sensi dell’81/08.
- I componenti degli impianti FV non devone essere installati in luoghi sicuri nè essere di intralcio alle vie di esodo.
- L’area in cui è ubicato il generatore ed i suoi accassori dovrà essere segnalata con apposita cartellonistica come in figura conforme all’81/08.Questa deve essere installata ogni 5 m per i tratti di conduttura.
L’ubicazione dei pannelli e delle condutture elettriche deve consentire il corretto funzionamento e la manutenzione di eventuali evacuatori di fumo e di calore (EFC) presenti, nonchè deve tener conto dell’esistenza di possibili vie di veicolazione di incendi (lucernai, camini, ecc.). In ogni caso i pannelli, le condutture ed ogni altro dispositivo non dovranno distare meno di 1 m dai predetti dispositivi.
Trovato su internet e verificato presso il Comando del VV.F.
L’ubicazione dei pannelli e delle condutture elettriche deve consentire il corretto funzionamento e la manutenzione di eventuali evacuatori di fumo e di calore (EFC) presenti, nonchè deve tener conto dell’esistenza di possibili vie di veicolazione di incendi (lucernai, camini, ecc.). In ogni caso i pannelli, le condutture ed ogni altro dispositivo non dovranno distare meno di 1 m dai predetti dispositivi.
Trovato su internet e verificato presso il Comando del VV.F.
Secondo voi la distanza di 1m è valida anche da lucernai non apribili?
Come deve essere misurata questa distanza? Mi sembra una cosa assurda, esistono tantissimi capannoni di nuova costruzione dove sarebbe impossibile installare impianti fotovoltaici
Per esperienza personale ti dico di si, i lucernari a filo non apribili i VVF li hanno considerati nel computo delle distanze di un metro.
La loro prima interpretazione è stata che anche per le superfici verticali vetrate degli shed doveva essere mantenuta una distanza di 1 metro sul piano orizzontale (sullo shed non dietro) ma su questo punto siamo riusciti a farli desistere (forse si sono resi conto della ca$$ata).
Sui lucernari verticali invece non c'è stato verso.
Ti conviene però sentire il parere del comando VVF competente territorialmente perchè ho sentito che in altre zone viene interpretata in modo meno restrittivo.
Non capisco come possano creare problemi i pannelli fotovoltaici, se vengono installati in modo da chiudere il lucernaio posso capire, se il lucernaio rimane libero di far fuoriuscire i fumi non vedo il problema!
per aprire il sezionatore si può utilizzare una comune bobina di sgancio come accade sui normali circuiti
per cortocircuitarli non so, a cosa ti servirebbe?
per aprire... una comune bobina di sgancio... per cortocircuitarli non so, a cosa ti servirebbe?
La bobina di sgancio e' a lancio, quindi non sicura: meglio un rele' di minima tensione, tipo ABB per i suoi sezionatori, e meglio ancora se ridondato.
Rimane tensione a valle del sezionatore, cortocircuitare le stringhe non mi sembra inutile.
Un circuito di shutdown che esegua la corretta apertura degli interruttori, quindi prima a monte dell'inverter, poi a valle dell'inverter, poi corto circuito stringhe sarebbe l'ideale.
Tutto fattibile, ma non saprei che utilizzare per il corto circuito delle stringhe.
io in un paio di casi ho aggiunto un comando motorizzato per apertura e chiusura del sezionatore da remoto, certo non è un comando "sicuro" dato che è a lancio (che sia un motore o un solenoide non cambia) ma è una soluzione ragionevolmente valida, tecnicamente praticabile e di fatto concessa dalla guida dei VVFF che parla di "dispositivo di sezionamento sotto carico, azionabile da comando remoto, ubicato in posizione segnalata ed accessibile, in modo da mettere in sicurezza ogni parte dell'impianto elettrico all'interno del compartimento antincendio, anche nei
confronti del generatore fotovoltaico."
Con l'allarme anti-incendio vado anche a spegnere l'inverter e scollegarlo dalla rete agendo sul dispositivo di interfaccia (contattore).
Circuitare le stringhe è più complicato: dovresti utilizzare un contattore in cui i contatti n.a. colleghino i pannelli all'inverter e gli n.c. li mettano in corto...
Inoltre è richiesta una (o più) targhe di avviso di "impianto in tensione anche nelle ore notturne xxx V".
Ciao
Ultima modifica di facesole; 23-10-2010, 08:05.
Motivo: rimossa citazione integrale messaggio precedente
non ho detto che è inutile volevo solo capire il tuo ragionamento, te vorresti fare come si fa per la media tensione se non ho capito male
ma cortocircuitare le stringhe non potrebbe creare problemi al pannello?
per i circuiti di sgangio io utilizzo questo dispositivo C.I.E. snc Rimini
oppure bticino fa la bobina F80E con batteria tampone
Ultima modifica di facesole; 23-10-2010, 08:05.
Motivo: riduzione citazione integrale
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